Guida dei Monti d'Italia
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Drugo Lebowsky
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LucaVi
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Guida dei Monti d'Italia
Care amiche e amici,
qualche mese vi informavo della mia nomina a presidente della
Commissione Centrale Pubblicazione del CAI e delle buone prospettive
di far ripartire la collana Guida Monti d'Italia.
Purtroppo non avevo fatto i conti con il Club Alpino Italiano e le sue
molte anime. Il Progetto di rilancio delle pubblicazioni della
Commissione è stato prima entusiasticamente accolto e poi, poco per
volta, smontato.
In compenso il CAI sta lavorando con il TCI a una "collana di
escursionismo storico-culturale".
Le mie dimissioni dalla Commissione Centrale Pubblicazioni sono state,
di conseguenza, inevitabili.
Un caro saluto. A rivederci su qualche cima
Andrea Zannini
qualche mese vi informavo della mia nomina a presidente della
Commissione Centrale Pubblicazione del CAI e delle buone prospettive
di far ripartire la collana Guida Monti d'Italia.
Purtroppo non avevo fatto i conti con il Club Alpino Italiano e le sue
molte anime. Il Progetto di rilancio delle pubblicazioni della
Commissione è stato prima entusiasticamente accolto e poi, poco per
volta, smontato.
In compenso il CAI sta lavorando con il TCI a una "collana di
escursionismo storico-culturale".
Le mie dimissioni dalla Commissione Centrale Pubblicazioni sono state,
di conseguenza, inevitabili.
Un caro saluto. A rivederci su qualche cima
Andrea Zannini
LucaVi- Messaggi : 3780
Data d'iscrizione : 11.03.12
Località : Cimolais
Re: Guida dei Monti d'Italia
Questo, il messaggio ricevuto da Andrea Zannini.
Sconfortante.
Speriamo che almeno esca a breve il nuovo volume sulla Civetta, già preparato da Ivo Rabanser.
Sconfortante.
Speriamo che almeno esca a breve il nuovo volume sulla Civetta, già preparato da Ivo Rabanser.
LucaVi- Messaggi : 3780
Data d'iscrizione : 11.03.12
Località : Cimolais
Re: Guida dei Monti d'Italia
Non so se è così in tutte le zone coperte dalle guide, ma se penso alla situazione del Gran Sasso, che conosco meglio, comprendo come non potrebbe essere altro che così.
Dall'ultima edizione della guida (91) sono state aperte centinaia di vie.
L'opera certosina di Luca Grazzini, supportato dal narcisismo (in questo caso utile) degli alpinisti che non esitano a dargli comunicazione di ogni minima variante, nonché ripetizione, ha fatto si che tutto sia schedato e ordinato, ma è ovunque così?
Un lavoro del genere, di catalogazione immane, laddove non fosse stato seguito negli anni, quanto costerebbe?
E laddove, come per la zona del Gran Sasso, esistesse un archivio, quanto costerebbe stampare la guida che avrebbe probabilmente I e II tomi, e su quante vendite potrebbe contare?
Probabilmente il punto di pareggio sarebbe lontanissimo nel tempo. Tale appunto da far desistere il più appassionato fra i cultori pur con spirito mecenatesco.
Allora, mi chiedevo, perché dove esiste una banca dati questa non viene messa online dal CAI?
L'accesso alla banca dati potrebbe essere a pagamento, diretto e/o indiretto (consentita ai soli tesserati) in modo da finanziare sia i costi di gestione sia costi futuri di archiviazione.
Però sarebbe l'unico modo per salvaguardare la memoria storica alpinistica di certe zone.
Dall'ultima edizione della guida (91) sono state aperte centinaia di vie.
L'opera certosina di Luca Grazzini, supportato dal narcisismo (in questo caso utile) degli alpinisti che non esitano a dargli comunicazione di ogni minima variante, nonché ripetizione, ha fatto si che tutto sia schedato e ordinato, ma è ovunque così?
Un lavoro del genere, di catalogazione immane, laddove non fosse stato seguito negli anni, quanto costerebbe?
E laddove, come per la zona del Gran Sasso, esistesse un archivio, quanto costerebbe stampare la guida che avrebbe probabilmente I e II tomi, e su quante vendite potrebbe contare?
Probabilmente il punto di pareggio sarebbe lontanissimo nel tempo. Tale appunto da far desistere il più appassionato fra i cultori pur con spirito mecenatesco.
Allora, mi chiedevo, perché dove esiste una banca dati questa non viene messa online dal CAI?
L'accesso alla banca dati potrebbe essere a pagamento, diretto e/o indiretto (consentita ai soli tesserati) in modo da finanziare sia i costi di gestione sia costi futuri di archiviazione.
Però sarebbe l'unico modo per salvaguardare la memoria storica alpinistica di certe zone.
buzz- Messaggi : 7223
Data d'iscrizione : 25.11.11
Re: Guida dei Monti d'Italia
Obiettivamente, deve essere un casino aggiornare una "Guida Monti".
Una via nuova in passato era un'eccezione, ora se ne aprono a bizzeffe, spesso una vicina all'altra.
Resta il fatto che il CAI sta lasciando andare la cosa, e questo spiace e stride con quel primo articolo del suo statuto in cui si sostiene di avere per "iscopo" anche la conoscenza e lo studio delle montagne, in particolare di quelle italiane.
Una via nuova in passato era un'eccezione, ora se ne aprono a bizzeffe, spesso una vicina all'altra.
Resta il fatto che il CAI sta lasciando andare la cosa, e questo spiace e stride con quel primo articolo del suo statuto in cui si sostiene di avere per "iscopo" anche la conoscenza e lo studio delle montagne, in particolare di quelle italiane.
LucaVi- Messaggi : 3780
Data d'iscrizione : 11.03.12
Località : Cimolais
Re: Guida dei Monti d'Italia
Concordo pienamente con l'idea di Buzz.
Purtroppo ho l'impressione che questo non sia che un altro esempio di come non solo il patrimonio, ma la conoscenza del patrimonio italico vada lentamente ma inesorabilmente in malora.
Perchè non c'è un progetto "strategico" sulle uniche risorse nazionali, incopiabili, irripetibili, il valore agigunto su cui costruire un futuro. Mah.
Purtroppo ho l'impressione che questo non sia che un altro esempio di come non solo il patrimonio, ma la conoscenza del patrimonio italico vada lentamente ma inesorabilmente in malora.
Perchè non c'è un progetto "strategico" sulle uniche risorse nazionali, incopiabili, irripetibili, il valore agigunto su cui costruire un futuro. Mah.
Ospite- Ospite
Re: Guida dei Monti d'Italia
D'altro canto, essendo le vie del signore finite, l'oblio potrebbe essere l'unica possibilità per le future generazioni di trovare spazi.
In fondo... è la storia di antiche civiltà, essere dimenticate e sulle vestigia di esse l'averne costruite di altre, e così via. Nulla di nuovo sotto il sole. Nel foro romano pascolavano le pecore, durante gli anni bui.
In fondo... è la storia di antiche civiltà, essere dimenticate e sulle vestigia di esse l'averne costruite di altre, e così via. Nulla di nuovo sotto il sole. Nel foro romano pascolavano le pecore, durante gli anni bui.
buzz- Messaggi : 7223
Data d'iscrizione : 25.11.11
Re: Guida dei Monti d'Italia
impossibile!
alzare la gambetta e spargere liquido è connaturato nella specie rampicante o pseudo tale
alzare la gambetta e spargere liquido è connaturato nella specie rampicante o pseudo tale
Drugo Lebowsky- Messaggi : 857
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: Guida dei Monti d'Italia
Drugo Lebowsky ha scritto:impossibile!
alzare la gambetta e spargere liquido è connaturato nella specie rampicante o pseudo tale
Indubbiamente. Ma se nessuno tiene il conto, come per i cani, conta l'odore dell'ultimo.
buzz- Messaggi : 7223
Data d'iscrizione : 25.11.11
Re: Guida dei Monti d'Italia
Il fatto che il CAI abbandoni la collana mi fa incazzare.
Sono del parere che in questa occasione anche il discorso economico non può e non deve stare in piedi. La cultura ha un costo che va sostenuto e naturalmente non sempre invistire in cultura ha un ritorno economico. Ruolo del Cai dovrebbe essere quello di sostenere e diffondere cultura (e storia) legata alla montagna e lo faceva brillantemente da quasi un secolo con le Guide Monti.
Pensare che chiudendo la collana e, magari, riciclarla con quell'altra più commerciale e legata all'escursionismo con lo scopo di non rimetterci economicamente mi pare pura follia. Dilapidare un patrimonio di valore.
Sono del parere che in questa occasione anche il discorso economico non può e non deve stare in piedi. La cultura ha un costo che va sostenuto e naturalmente non sempre invistire in cultura ha un ritorno economico. Ruolo del Cai dovrebbe essere quello di sostenere e diffondere cultura (e storia) legata alla montagna e lo faceva brillantemente da quasi un secolo con le Guide Monti.
Pensare che chiudendo la collana e, magari, riciclarla con quell'altra più commerciale e legata all'escursionismo con lo scopo di non rimetterci economicamente mi pare pura follia. Dilapidare un patrimonio di valore.
AndreaVe- Messaggi : 3250
Data d'iscrizione : 11.03.12
Re: Guida dei Monti d'Italia
In teoria sono d'accordo con te, ma penso che questo oggi sia quello che possiamo aspettarci, nella penuria generale di soldi che c'è.
Per cui, piuttosto che niente, preferirei piuttosto.
Per cui, piuttosto che niente, preferirei piuttosto.
buzz- Messaggi : 7223
Data d'iscrizione : 25.11.11
Re: Guida dei Monti d'Italia
Buzz ha scritto:In teoria sono d'accordo con te, ma penso che questo oggi sia quello che possiamo aspettarci, nella penuria generale di soldi che c'è.
Per cui, piuttosto che niente, preferirei piuttosto.
Il piuttosto, se viene confermato lo "stile" con cui hanno fatto le prime guide escursionistiche
è niente. Contenuti zero. Una qualsiasi guida di escursioni scelte. E non credo che queste portino alcun vantaggio economico.
AndreaVe- Messaggi : 3250
Data d'iscrizione : 11.03.12
Re: Guida dei Monti d'Italia
Mi sono spiegato male. Non intendevo con il piuttosto, le guide escursionistiche, ma il mettere online le banche dati. Anche a pagamento.
buzz- Messaggi : 7223
Data d'iscrizione : 25.11.11
Re: Guida dei Monti d'Italia
Decisamente un altro discorso
Resta comunque il problema di alcuni volumi stra-datati e mai aggiornati. E che, ahimè, mai verranno aggiornati.
Resta comunque il problema di alcuni volumi stra-datati e mai aggiornati. E che, ahimè, mai verranno aggiornati.
AndreaVe- Messaggi : 3250
Data d'iscrizione : 11.03.12
Re: Guida dei Monti d'Italia
Un solo volume della Guida dei Monti d'Italia comporta un lavoro monumentale. Ci sono autori che hanno impiegato alla scopo ben 10 anni in sopralluoghi, approfondimenti, redazione. Altri, come Ivo Rabanser per l'imminente Civetta, anche di meno.
Ma sono diventati tutti quanti delle leggende (molte viventi, eh MauMau?).
E' tale il loro valore che io stesso, al mio collega Mario Crespan, nei momenti di scoraggiamento e per galvanizzarlo a ultimare un nostro lavoro, dicevo: "Dài, che dopo la Guida Monti ci siamo noi!".
Lui se la rideva e convenivamo alla fine che ce n'erano comunque tanti di eterni secondi, a cominciare dai bei titoli di Versante Sud e di altri editori che tuttavia si concentrano sugli itinerari scelti.
Una Guida Monti è dunque un unicum. Vende poco? Importa davvero a un sodalizio che conta 300.000 soci e disperde molti più soldi in inutili convegni e presenzialismi autoreferenziali? Uno di questi volumi costa tanto, tantissimo, all'autore; ma costa relativamente poco stamparlo e distribuirlo. Occorrerebbe poi promuoverlo ed educare i propri soci...
Quando preparavo il mio libro sulle Dolomiti di Brenta nel 1987, Gino Buscaini, coordinatore allora della collana del CAI-TCI, mi confidò che proprio il Brenta era il loro titolo più venduto. Mi aspettavo chissà cosa e restai sorpreso delle appena 15.000 copie per tutti quegli anni in cui era stato in commercio.
Da tempo non soltanto i vertici del CAI stanno lasciando andare la memoria storico alpinistica delle montagne italiane. E troppi scippano informazioni peraltro non verificabili dal web. Però posso assicurare che chiunque si appresti a compilare una monografia di un qualsiasi nostro gruppo non può prescindere dalla stessa Guida dei Monti d'Italia. Parte sempre e inevitabilmente da lì.
Ma sono diventati tutti quanti delle leggende (molte viventi, eh MauMau?).
E' tale il loro valore che io stesso, al mio collega Mario Crespan, nei momenti di scoraggiamento e per galvanizzarlo a ultimare un nostro lavoro, dicevo: "Dài, che dopo la Guida Monti ci siamo noi!".
Lui se la rideva e convenivamo alla fine che ce n'erano comunque tanti di eterni secondi, a cominciare dai bei titoli di Versante Sud e di altri editori che tuttavia si concentrano sugli itinerari scelti.
Una Guida Monti è dunque un unicum. Vende poco? Importa davvero a un sodalizio che conta 300.000 soci e disperde molti più soldi in inutili convegni e presenzialismi autoreferenziali? Uno di questi volumi costa tanto, tantissimo, all'autore; ma costa relativamente poco stamparlo e distribuirlo. Occorrerebbe poi promuoverlo ed educare i propri soci...
Quando preparavo il mio libro sulle Dolomiti di Brenta nel 1987, Gino Buscaini, coordinatore allora della collana del CAI-TCI, mi confidò che proprio il Brenta era il loro titolo più venduto. Mi aspettavo chissà cosa e restai sorpreso delle appena 15.000 copie per tutti quegli anni in cui era stato in commercio.
Da tempo non soltanto i vertici del CAI stanno lasciando andare la memoria storico alpinistica delle montagne italiane. E troppi scippano informazioni peraltro non verificabili dal web. Però posso assicurare che chiunque si appresti a compilare una monografia di un qualsiasi nostro gruppo non può prescindere dalla stessa Guida dei Monti d'Italia. Parte sempre e inevitabilmente da lì.
LucaVi- Messaggi : 3780
Data d'iscrizione : 11.03.12
Località : Cimolais
Re: Guida dei Monti d'Italia
LucaVi ha scritto:Una Guida Monti è dunque un unicum. Vende poco? Importa davvero a un sodalizio che conta 300.000 soci e disperde molti più soldi in inutili convegni e presenzialismi autoreferenziali? Uno di questi volumi costa tanto, tantissimo, all'autore; ma costa relativamente poco stamparlo e distribuirlo. Occorrerebbe poi promuoverlo ed educare i propri soci...
quanto hai ragione...
Re: Guida dei Monti d'Italia
la collana Monti d'Italia c'è già e da un bel pezzo
http://alpinesketches.wordpress.com/2011/11/14/collana-mario-monti-ditalia/
http://alpinesketches.wordpress.com/2011/11/14/collana-mario-monti-ditalia/
Ospite- Ospite
Re: Guida dei Monti d'Italia
Il CAI ha prodotto per anni delle opere, ma non hai mai fatto la giusta promozione tra i suoi associati.
Mi spiegavano che ogni sezione del CAI è (era) costretta a comprare un tot di copie della Grigia di turno, a prescindere della zona pubblicata, a seconda del numero di iscritti. In pratica c'è (c'era) uno zoccolo di sicuro venduto che si accollano (accollavano) le sezioni. E' chiaro che se una sezione (che dovrebbe avere il contatto diretto con i soci) non le promuove, buona parte di queste copie rimangono invendute in qualche armadio o sottoscala di sezione. In enne anni di bollini appiccicati alla tessera, mai una volta che mi sia arrivata dalla mia sezione una piccola comunicazione o un qualunque stimolo riferito all'uscito di una nuova guida.
(poi magari qualcuno più addentro nella realtà delle sezioni Cai mi smentirà)
Mi spiegavano che ogni sezione del CAI è (era) costretta a comprare un tot di copie della Grigia di turno, a prescindere della zona pubblicata, a seconda del numero di iscritti. In pratica c'è (c'era) uno zoccolo di sicuro venduto che si accollano (accollavano) le sezioni. E' chiaro che se una sezione (che dovrebbe avere il contatto diretto con i soci) non le promuove, buona parte di queste copie rimangono invendute in qualche armadio o sottoscala di sezione. In enne anni di bollini appiccicati alla tessera, mai una volta che mi sia arrivata dalla mia sezione una piccola comunicazione o un qualunque stimolo riferito all'uscito di una nuova guida.
(poi magari qualcuno più addentro nella realtà delle sezioni Cai mi smentirà)
AndreaVe- Messaggi : 3250
Data d'iscrizione : 11.03.12
Re: Guida dei Monti d'Italia
sembrava resuscitassero, invece era una finta, ora è arrivata la mail che ne decreta la morte cerebrale Mettetevi il cuore in pace. Certo se come anni fa avevo proposto su FV mi sembra, il CAI finanziasse un sito per mettere on line le vecchie guide, sarebbe una bella cosa...
Re: Guida dei Monti d'Italia
quello che ho pensato subito dopo aver letto Buzz... (almeno in questa fase entusiastica) sfruttare VM allo scopoMauMau ha scritto:sembrava resuscitassero, invece era una finta, ora è arrivata la mail che ne decreta la morte cerebrale Mettetevi il cuore in pace. Certo se come anni fa avevo proposto su FV mi sembra, il CAI finanziasse un sito per mettere on line le vecchie guide, sarebbe una bella cosa...
Ospite- Ospite
Re: Guida dei Monti d'Italia
A ha scritto:quello che ho pensato subito dopo aver letto Buzz... (almeno in questa fase entusiastica) sfruttare VM allo scopoMauMau ha scritto:sembrava resuscitassero, invece era una finta, ora è arrivata la mail che ne decreta la morte cerebrale Mettetevi il cuore in pace. Certo se come anni fa avevo proposto su FV mi sembra, il CAI finanziasse un sito per mettere on line le vecchie guide, sarebbe una bella cosa...
scusa A, ho visto VM dal telefonino e non mi ero accorto che il topic aveva due pagine. Ho ricevuto anche io il messaggio che cita LUca in quanto autore di uno dei volumi. Non volevo copincollarlo perchè non so se a Zannini faceva piacere la cosa, ma comunque discuterne. In un vecchio post, non so quanti anni siano ormai passati, avevo avanzato una proposta simile a quella di Buzz. Allora tuttavia sembrava che il coinvolgimento del TCI fosse maggiore, mentre invece mi pare di capire che solo da parte del CAI, qualora ve ne sia consapevolezza, dovrebbe venire l'interessamento a fare qualcosa riguardo le guide grigie. E' per me evidente che un lavoro del genere presuppone che il CAI stipendi una persona per coordinare il sito, riversare quanto c'è sulle vecchie guide, curare gli aggiornamenti etc etc. Io propongo A :mrgreen:
Re: Guida dei Monti d'Italia
Io ovviamente non conosco la situazione generale. So però che con il
grande lavoro che ha fatto Luca Grazzini in questi anni, tutti gli
aggiornamenti della guida del Gran Sasso sono digitalizzati.
Ovviamente,
mettere online, costruendo un sito ben consultabile ha un costo, ma
estremamente più basso della stampa e distribuzione.
Sarebbe comunque giusto che si pagasse per accedere e scaricare.
Questo non toglierebbe comunque mercato alle guide del tipo "le cento migliori arrampicate".
grande lavoro che ha fatto Luca Grazzini in questi anni, tutti gli
aggiornamenti della guida del Gran Sasso sono digitalizzati.
Ovviamente,
mettere online, costruendo un sito ben consultabile ha un costo, ma
estremamente più basso della stampa e distribuzione.
Sarebbe comunque giusto che si pagasse per accedere e scaricare.
Questo non toglierebbe comunque mercato alle guide del tipo "le cento migliori arrampicate".
buzz- Messaggi : 7223
Data d'iscrizione : 25.11.11
Re: Guida dei Monti d'Italia
In questo caso poi non vi sarebbero troppe questioni di diritti d'autore perchè la proprietà dei testi delle vecchie guide dovrebbe essere del CAI/TCI per i 20 anni successivi alla pubblicazione. Quindi se il CAI decidesse di fare una cosa del genere non dovrebbe (credo) prima chiedere il permesso a 200 autori diversi, col rischio di farselo negare
Re: Guida dei Monti d'Italia
a parte che mi si rizzano i capelli al solo pensiero ma l'idea di mettere online un archivio consultabile a pagamento e/o con guide scaricabili come ebook a prezzi di mercato (1/2 euro) fatto da un bel gruppo :mrgreen: ... a me sembra proprio interessante.
Ospite- Ospite
Re: Guida dei Monti d'Italia
A ha scritto:a parte che mi si rizzano i capelli al solo pensiero ma l'idea di mettere online un archivio consultabile a pagamento e/o con guide scaricabili come ebook a prezzi di mercato (1/2 euro) fatto da un bel gruppo :mrgreen: ... a me sembra proprio interessante.
il piacere di sfogliare le vecchie guide non verrà meno, ma quanti dei "nuovi" alpinisti continueranno a comprarle? La mia, per esempio, si trova in pochissimi posti
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