Centenario della Grande Guerra...

a posto stiamo!     

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Provincia/620932_il_pasubio_diventa_un_cantiere/

per dire... con gli ultimi soldi "pubblici" arrivati su in valle qualche anno fa, ecco l'utilizzo che ne è stato fatto     



posso solo immaginare le fervide menti creative dei nostri amministratori cosa staranno pensando ora    

Avrai mica qualcosa contro l'illuminazione artistica di alcune gallerie, la realizzazione del “ponte tibetano” in cavi d'acciaio, il grande restauro dell'Ossario?

di che vi lamentate? con questi interventi il Pasubio sarà rimesso a nuovo!!

Ho visto il portale d'accesso al sentiero delle gallerie a luglio di quest'anno: grandioso!
Ma davvero, di che vi lamentate?          

Questa volta almeno hanno palesato le loro intenzioni rispetto il progetto dell'entrata monumentale delle 52 gallerie che è stato un fulmine (di cemento) a ciel sereno.

Speriamo che ci sia un minimo di dialogo tra amministrazioni, comunità montane, associazioni ambientaliste, CAI, ANA etc... e che questi progetti assurdi rimangano solamente sulla carta (vedo già il tono giusto dei primi commenti sul GdV).

...potrebbero sistemare un po' sti sentieri delle gallerie, in modo da poterci passare belli comodi in bici

echécazz!  ...anzi, mo' glielo propongo  

Dov'è passata la Guerra è il paradiso della MB, tra strade e mulattiere (dove sorge ora il rif. Papa si arrivava in camion durante il conflitto e infatti tutto il massiccio fin oltre i 2000 metri è transitabile con le bici). Anche la strada delle 52 gallerie lo era, secondo un noto sito tedesco: dopo più di qualche biker teutonico precipitato però hanno giustamente messo un paio di tornelli in entrata e uscita (orribili pure quelli    ) e avvisi bilingue...    

Il punto è che queste vallate prealpine hanno secondo me enormi possibilità turistiche ma quello che manca è la capacità di pensare a 360° (come invece fanno appena al di là dello spartiacque... in Vallarsa). Arriva un milione di euro e si pensa di portare turisti con opere pesanti e impattanti (parcheggi, interventi in quota e chissà quali altre pensate), tra l'altro che necessiteranno di interventi e manutenzione continua (voglio vedere dopo ogni inverno cosa rimarrà del sistema di illuminazione delle gallerie   ).

Al di là che questi soldi arrivano per celebrare il centenario della Prima Guerra Mondiale (che poi a dirla tutta per l'Italia sarebbe il 2015 non il 2014...), quello a cui si dovrebbe puntare è il recupero del patrimonio storico e culturale fatto di contrade (sempre più spopolate), di strade (sempre più franate, come le masiere e i terrazzamenti), dei prati e dei coltivi (sempre più imboscati) e via dicendo favorendo a poco a poco il ritorno di qualcuno in queste vallate, magari di giovani con idee nuove ed entusiasmo. E invece dopo la sagra della sopressa, della castagna, degli antichi costumi e lavori di una volta, si torna del limbo di un turismo di giornata, senza apertura verso il turismo straniero (nord europeo in particolare) che non a caso apprezza proprio un modo diverso di vivere l'esperienza turistica, di vivere il paesaggio nel suo insieme (cibo, vino, territorio etc). Si parte da lì e poi ci attacchi anche il discorso della Grande Guerra, che effettivamente è una miniera di storia. Ma allora apri una cooperativa di guide storico-naturalistiche, fai lavori con le scuole, con gli studenti, apri convenzioni con l'università (come si sta facendo in Canal del Brenta per dire). Dai insomma prospettive, e da qui anche forse un po' di ripresa e di occupazione. Passato 'sto centenario voglio proprio vedere cosa rimane di questo milione di euro spesi...

...la realizzazione del “ponte tibetano” in cavi d'acciaio per ripristinare l'”anello” di Campogrosso.

Ma di che straminchia di anello di Campogrosso, che non sia già percorribile attualmente, parlano?

La strada del Re... quella che collega l'Ossario a Campogrosso è "ufficialmente" interdetta al transito per via di un distacco originatosi qualche anno fa. Il ponte tibetano dovrebbe bypassare questo tratto... ma al di là di questo è pura follia tutto il progetto (o almeno quello che è riportato dal quotidiano).

alessandro ha scritto:La strada del Re... quella che collega l'Ossario a Campogrosso è "ufficialmente" interdetta al transito per via di un distacco originatosi qualche anno fa. Il ponte tibetano dovrebbe bypassare questo tratto... ma al di là di questo è pura follia tutto il progetto (o almeno quello che è riportato dal quotidiano).

Ok, trovato:

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Provincia/455962_un_ponte_tibetano_per_la_strada_del_re_ma_il_cai_protesta/

  

alessandro ha scritto:Il punto è che queste vallate prealpine hanno secondo me enormi possibilità turistiche ma quello che manca è la capacità di pensare a 360° (come invece fanno appena al di là dello spartiacque... in Vallarsa). Arriva un milione di euro e si pensa di portare turisti con opere pesanti e impattanti (parcheggi, interventi in quota e chissà quali altre pensate), tra l'altro che necessiteranno di interventi e manutenzione continua (voglio vedere dopo ogni inverno cosa rimarrà del sistema di illuminazione delle gallerie   ).

Al di là che questi soldi arrivano per celebrare il centenario della Prima Guerra Mondiale (che poi a dirla tutta per l'Italia sarebbe il 2015 non il 2014...), quello a cui si dovrebbe puntare è il recupero del patrimonio storico e culturale fatto di contrade (sempre più spopolate), di strade (sempre più franate, come le masiere e i terrazzamenti), dei prati e dei coltivi (sempre più imboscati) e via dicendo favorendo a poco a poco il ritorno di qualcuno in queste vallate, magari di giovani con idee nuove ed entusiasmo. E invece dopo la sagra della sopressa, della castagna, degli antichi costumi e lavori di una volta, si torna del limbo di un turismo di giornata, senza apertura verso il turismo straniero (nord europeo in particolare) che non a caso apprezza proprio un modo diverso di vivere l'esperienza turistica, di vivere il paesaggio nel suo insieme (cibo, vino, territorio etc). Si parte da lì e poi ci attacchi anche il discorso della Grande Guerra, che effettivamente è una miniera di storia. Ma allora apri una cooperativa di guide storico-naturalistiche, fai lavori con le scuole, con gli studenti, apri convenzioni con l'università (come si sta facendo in Canal del Brenta per dire). Dai insomma prospettive, e da qui anche forse un po' di ripresa e di occupazione. Passato 'sto centenario voglio proprio vedere cosa rimane di questo milione di euro spesi...

non posso che concordare in pieno

Chissà cosa combineranno qui sul fronte orientale 

da voi c'è stata Caporetto... hanno poco da celebrare   


P.S. comunque il museo sulla Grande Guerra di Kobarid una visita la merita secondo me!   

Finora la cosa più intelligente l'ho sentita dal sindaco di Vicenza (Achille Variati): una guerra di disgraziati e analfabeti, mandati al macello per gli interessi di una minoranza interventista, guidata da un re inetto e di bassa statura (soprattutto politica) e molto altro, peccato non ci sia l'intervista online ma solo sul cartaceo.

Da ricordare solo i morti e le donne che presero il posto dei mariti nelle campagne.

Insieme a tanta retorica, finalmente una boccata di ossigeno e verità storica.

Altra voce  di critica seria   

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/24/24-maggio-gilberto-oneto-la-storia-non-ha-insegnato-nulla-a-unitalia-che-decide-ancora-senza-il-consenso-del-popolo/1713336/#disqus_thread