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Gli effetti negativi della Corsa

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Messaggio  Ospite Mer Apr 04, 2012 1:19 pm

L'attività aerobica porta numerosi effetti negativi per la salute e
dato che quest'anno ben 45.000 persone hanno corso la maratona di New
York, l'argomento è più importante che mai. Lo sport aerobico stressa le
ghiandole surrenali, eleva il cortisolo in modo cronico, può abbassare
il testosterone ed avere effetti negativi sulla fertilità, tende a
provocare una riduzione delle dimendsioni degli organi riproduttivi,
causare stress ossidativo e indurre uno stato infiammatorio generale
cronico. In aggiunta a ciò riduce la produzione di energia esplosiva,
rende più lenti e porta l'organismo in uno stato catabolico, soprattutto
se l'attività aerobica viene sostenuta in modo regolare senza essere
intervallata da allenamenti con i pesi.


Ricercatori ed atleti hanno cominciato a mostrare preoccupazione per
gli effetti negativi dell'attività aerobica sulla salute, in particolar
modo per ciò che accade agli atleti impegnati in sport di endurance che
si sottopongono ad elevati livelli di stress fisiologico quotidianamente
e per periodi prolungati di tempo. Ci si è dunque messi alla ricerca di
strategie mirate a minimizzare gli effetti dannosi per la salute
dell'esercizio aerobico e fortunatamente ce ne sono che funzionano!
Aggiungere un allenamento per la forza al programma aerobico, praticare
arti marziali e integrare l'alimentazione con antiossidanti ed altri
nutrienti, possono fare miracoli per contrastare gli effetti dannosi
dell'allenamento aerobico.

Sarebbe certamente più semplice smettere di fare attività aerobica e
sostituirla con un programma per la forza anaerobico, in modo da
ottenere risultati migliori e meno effetti negativi. Ma dato che medici e
professionisti della salute continuano a raccomandare l'attività
aerobica e anche Apolo Ohno (pattinatore di sort track statunitense,
medaglia d'oro alle olimpiadi invernali di Torino 200& - ndt) ha
cominciato a cimentarsi nella corsa sulle lunghe distanze iscrivendosi
anche alla maratona di New York, la tendenza verso gli sport di
endurance non accenna a diminuire. Oltre a ciò, ci sono anche diversi
luoghi comuni errati riguardo l'attività aerobica, come potete leggere
nel mio precedente articolo che tratta degli aspetti negatvi
dell'attività aerobica I molti aspetti negativi dell'allenamento
aerobico.

In questo articolo esaminerò gli aspetti negativi dell'attività
aerobica e fornirò a chi si sottopone ad un'attività aerobica intensa
alcuni consigli per minimizzare gli effetti negativi sulla salute e
migliorare le prestazioni. Allenatori e preparatori che lavorano con
atleti di elite in sport di endurance dovrebbero prestare particolare
attenzione perchè i metodi presentati sono supportati da ricerche e
forniscono un metodo per migliorare benessere e performance degli
atleti.


Breve riepilogo delle cattive notizie sull'esercizio aerobico



L'attività aerobica protratta nel tempo, sia ad alto livello che ad
una intensità di tipo ricreativo, ha dimostrato di provocare
un'infiammazione sistemica e di elevare il cortisolo. L'infiammazione
cronica è negativa perchè provoca un invecchiamento precoce dei tessuti
ed è in relazione a malattie cardiovascolari, diabete e cancro. Per chi
pratica attività aerobica a livello ricreativo per una durata compresa
tra i 20 ed i 45 minuti alcune volte alla settimana, l'esercizio
aerobico induce un innalzamento del livello di cortisolo, un
abbassamento degli ormoni androgeni, l'aumento dell'infiammazione
generale e fa ben poco per promuovere la perdita di peso o di grasso.
"Gli effetti di una regolare attività aerobica sul grasso corporeo sono
trascurabili", scrive il ricercatore Stephen H. Boutcher nel suo
articolo "High-Intensity Intermittent Exercise and Fat Loss." ("Attività aerobica intermittente ad alta intensità e perdita di grasso").


L'attività aerobica non aiuta a perdere grasso corporeo perchè crea
una condizione ormonale che degrada i tessuti muscolari e impenna il
cortisolo, e anche se state bruciando calorie, il deficit è raramente
sufficiente a contrastare efficacemente l'ambiente ormonale catabolico.
Inoltre, se state utilizzando dei macchinari per fare attività aerobica,
potreste soffrire di un abbassamento della sensibilità all'insulina
causato dai campi magnetici generati dalle macchine cardio o da altre
fonti di elettricità.


La situazione è leggermente differente per gli atleti di elite o per
chi pratica sport di endurance su lunghe distanze. La ricerca mostra che
questi ultimi possono dover far fronte a stati ormonali catabolici
ancora peggiori con livelli di cortisolo significativamente alti,
provocati dall'intenso stress fisiologico portato dall'allenamento. Tali
atleti hanno anche livelli più bassi di testosterone e degli altri
ormoni androgeni. Il cortisolo elevato e l'esposizione a biomarker
infiammatori ha destato preoccupazione per gli effetti negativi sulla
salute tra i ricercatori e gli allenatori, i quali hanno cominciato a
cercare dei metodi per contrastare il problema.


Il grasso corporeo e gli atleti di elite negli sport aerobici



Gli atleti di elite negli sport aerobici tendono ad avere una
percentuale di grasso corporeo più bassa rispetto alla media della
popolazione, ma la ricerca mostra che atleti impegnati in sport
anaerobici come, ad esempio, gli sprinter, hanno una percentuale di
grasso ancora inferiore. Ciò accade perchè hanno più massa muscolare che
aiuta a bruciare grasso e si allenano facendo sforzi brevi e intensi,
attività che consuma il grasso. Alcuni studi mostrano anche che gli
atleti di endurance che eseguono allenamenti per la forza come parte
della loro preparazione atletica, hanno meno grasso corporeo rispetto a
quelli che non li eseguono.


Benefici dell'attività aerobica per la popolazione sedentaria



L'attività aerobica porta dei benefici alle persone sedentarie o a
determinate fasce della popolazione, ma esistono anche aspetti negativi
legati a questo tipo di allenamento che posssono essere evitati
scegliendone uno differente, ovvero un allenamento per la forza di tipo
anaerobico. È certamente meglio fare attività aerobica rispetto al non fare nulla ed essere completamente sedentari,
ma se avete solo due opzioni, ovvero l'essere sedentari e non muovervi o
fare 30 minuti di attività aerobica, non pensateci nemmeno un istante e
fate l'attività aerobica. Ma avreste dei risultati migliori allenandovi
per la forza al posto o in aggiunta all'attività aerobica.


Insomma, le cattive notizie riguardo l'attività aerobica sono che
quest'ultima non aiuta i comuni mortali a perdere grasso corporeo, eleva
il cortisolo, abbassa gli ormoni androgeni, degrada i tessuti
muscolari, riduce la forza e aumenta l'infiammazione sistemica se fatta
per periodi prolungati. Ma adesso passiamo alle buone notizie!


Assumete antiossidanti per ridurre l'infiammazione e lo stress ossidativo



Inserite la maggior quantità possibile di antiossidanti nella vostra
alimentazione per contrastare l'infiammazione e lo stress ossidativo. Lo
stress ossidativo si verifica quando l'organismo produce radicali
liberi in risposta ad un ambiente ricco di ossigeno creato dall'aumento
del ritmo respiratorio associato all'attività aerobica. I radicali
liberi devono essere neutralizzati altrimenti danneggiano le cellule e
provocano un invecchiamento prematuro, che conduce ad un'infiammazione
cronica. L'infiammazione cronica è stata definita il "killer silenzioso"
ed è il risultato di una somma di abitudini "insalubri", come una dieta
ricca di grassi idrogenati o glutine e l'essere sedentari. Spesso la
gente resta sorpresa nel sentire che abitudini "sane" come l'attività
aerobica possono portare a uno stato infiammatorio cronico, ma è così.


Ricerche sui topi hanno confermato che gli effetti negativi
dell'attività aerobica intensa possono essere mitigati dall'assunzione
di antiossidanti, nello specifico vitamina E, selenio, zinco. Uno studio
pubblicato dal Free Radical Research ha riscontrato che la
vitamina E ha un effetto protettivo contro gli effetti negativi dello
stress ossidativo nei ratti che svolgevano un'attività natatoria
aerobica ad alta intensità. Di contro, i topi che non assumevano la
vitamina E hanno subito una riduzione delle dimensioni degli organi
riproduttivi (testicoli e organi riproduttivi accessori), una riduzione
del testosterone e degli altri marker androgeni, un incremento dei
livelli infiammatori e disfunzioni negli organi riproduttivi. I
ricercatori pensano che la vitamina E aumenti l'attività enzimatica
responsabile dell'eliminazione dei radicali liberi, disintossicando in
modo efficace l'apparato riporoduttivo.


Bisogna tenere conto del fatto che i topi eseguivano un elevato
volume di nuoto aerobico - tre ore al giorno, cinque giorni alla
settimana per quattro settimane - una mole di lavoro in linea con quanto
eseguito da un atleta in preparazione per una maratona. E un atleta di
elite svolge questa quantità di lavoro regolarmente per anni.


I risultati di un secondo studio che impiegava zinco e selenio
supportano queste scoperte. È stato usato lo stesso protocollo di
intenso lavoro aerobico ed i ratti che non ricevevano i supplement di
zinco e selenio hanno sperimentato gli stessi effetti negativi sul
sistema riproduttivo, risultando anche significativamente meno fertili a
causa di un tasso di testosterone inferiore e ad una minor fertilità
degli spermatozoi. Anche i livelli di cortisolo risultavano molto
elevati.

I ricercatori sono giunti alla conclusione che gli antiossidanti
hanno un deciso effetto di stimolazione sulla produzione di spermatozoi e
di ormoni sessuali maschili, migliorando la fertilità. Lo zinco ed il
selenio contribuiscono a combattere l'attacco dei radicali liberi,
attenuando la risposta infiammatoria.


Una ricerca del 2001 comparsa su Sports Medicine relativa
all'uso degli antiossidanti per contrastare lo stress ossidativo
derivato dall'attività aerobica, sostiene la validità dell'uso di
antiossidanti, tra i quali la vitamina E è quello maggiormente
collaudato ed il più efficace. Anche la combinazione di beta carotene,
vitamina C ed E sembra avere effetti protettivi. Gli studi effettuati
sull'uomo hanno dato risultati meno certi rispetto a quelli sui topi
perchè con gli animali lo studio può essere controllato con maggior
attenzione e i topi vengono costretti a sostenere sforzi prolungati ad
elevata intensità, mentre con gli uomini subentrano fattori imprevisti e
imprevedibili. Anche l'alimentazione, la predisposizione genetica ed il
background atletico possono causare grandi differenze nell'effetto
infiammatorio causato dall'attività aerobica.


Per gli atleti di endurance, il potenziale protettivo derivante
dall'integrazione con antiossidanti è "elevatissimo" e "una dieta ricca
di vari antiossidanti è raccomandata", concludono i ricercatori sulla
ricerca comparsa nel 2001 su Sport Medicine. In aggiunta ai nutrienti
già menzionati, è possibile che anche il magnesio, i probiotici, la
Centella Asiatica e la vitamina D aiutino a contrastare lo stress
ossidativo derivato dall'allenamento. Consumare frutta ricca di
antiossidanti come i frutti di bosco - i lamponi in particolare - le
fragole e i frutti dell'Amareno è consigliabile perchè gli effetti
antinfiammatori sugli atleti sono stati ampiamente dimostrati.


Allenati per la forza



Tutti dovrebbero allenarsi per la forza. Naturalmente sia il tipo che
il protocollo di allenamento variano a seconda degli obiettivi,
dell'età e dello stato di salute, ma tutti possono trarre ampi benefici
da un allenamento che migliorerà la forza, in particolar modo gli atleti
di endurance e i cultori dell'alleamento aerobico. I ricercatori sono
concordi nell'affermare che grazie agli effetti di riduzione
dell'infiammazione cronica e di protezione dallo stress ossidativo, è
una soluzione ideale per gli atleti e gli alenatori che si preoccupano
dei danni derivanti dai radicali liberi prodotti dall'attività fisica.
Ciò significa che la semplice aggiunta di un allenamento per la forza ad
un programma aerobico può contrastare gli effetti negativi
dell'aerobica.


Uno studio recente apparso sul Journal of Strength and Conditioning Research
ha confrontato la risposta infiammatoria di due programmi di
allenamento con i pesi dopo sei settimane. Sia il programma per
l'ipertrofia che quello per la forza sono stati efficaci nel ridurre lo
stress ossidativo e nell'abbassare i biomarker infiammatori rispetto ai
livelli pre-training. Entrambi i protocolli hanno ridotto
l'infiammazione e i ricercatori consigliano agli atleti di endurance di
allenarsi per la forza piuttosto che assumere antiossidanti per
attenuare lo stress ossidativo.


Gli atleti di endurance perderanno grasso corporeo e miglioreranno la performance allenandosi per la forza



Un altro nuovo studio pubblicato dallo Scandinavian Journal of
Medicine and Science in Sports mostra come l'aggiunta di un programma di
allenamento per la forza al training aerobico migliori la performance e
porti ad un miglioramento della composizione corporea negli atleti di
elite. Lo studio non ha testato lo stress ossidativo o i livelli di
cortisolo, ma ha solamente misurato il grasso corporeo, la sezione dei
faci muscolari e la capacità di resistenza a breve e a lungo termine in
due gruppi di ciclisti: un gruppo eseguiva esclusivamente il normale
allenamento aerobico, l'altro un allenamento anaerobico in aggiunta al
normale programma aerobico per 16 settimane.


Il gruppo che abbinava l'allenamento per la forza a quello aerobico
aveva diminuito di 2 punti percentuali il grasso corporeo, portandolo
dal 12% al 10%, mentre per il gruppo che si allenava esclusivamente in
modo aerobico la percentuale di grasso era rimasta invariata.


Altri miglioramenti riscontrati nel gruppo "forza/aerobica" ma non in
quello "solo aerobica" sono stati l'incremento della forza dei
quadricipiti del 12 per cento, una miglior performance in un test di 45
minuti e una prestazione leggermente migliore in un test di 5 minuti.
Non sono stati riscontrati effetti negativi dell'allenamento per la
forza nel gruppo "anaerobico/aerobico", come un aumento di peso o
ipertrofia - entrambi fattori di preoccupazione per gli atleti di elite
che pensano erroneamente che un incremento di forza li renda più lenti e
più pesanti.


Uno studio pubblicato dal Journal of Strength and Conditioning Research
fornisce prove concrete a sostegno della teoria che sia
controproducente sottoporsi ad un'attività aerobica senza associare un
allenamento per la forza. L'articolo è un riassunto di quanto pubblicato
fino a quel momento riguardo gli effetti dell'abbinamento tra
allenamento aerobico e allenamento per la forza. Lo studio ha
riscontrato che aggiungere allenamento per la forza all'attività
aerobica migliora le prestazioni, la forza e la potenza.


A conferma di ciò, l'aspetto negativo più importante per chi eseguiva
esclusivamente attività aerobica era una compromessa capacità di
sviluppare potenza. È particolarmente importante che atleti impegnati in
sport quali il basket, il football, il tennis, l'hockey e la pallavolo
siano in grado di sviluppare picchi di potenza, perciò non dovrebbero
allenare mai le loro capacità aerobiche. Effettuare degli sprint a
intervalli è ideale per raggiungere una condizione fisica ottimale e
produce meno stress ossidativo ed una migliore risposta ormonale. Gli
scatti si sono dimostrati efficaci per incrementare l'ormone della
crescita, il fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-1) e producono
un rapporto vantaggioso tra testosterone e cortisolo.


Naturalmente se stai pensando di correre la maratona, un allenamento
fatto di soli scatti non sarà efficace. Aggiungere un allenamento per la
forza alle regolari sessioni di allenamento aerobico produrrà una
risposta ormonale migliore e un calo del grasso corporeo, secondo
l'articolo del Journal of Strength and Conditioning Research
menzionato prima. Gli atleti che hanno aggiunto l'allenamento per la
forza al loro programma di allenamento aerobico hanno perso grasso
corporeo, mentre il solo allenamento aerobico non aveva avuto lo stesso
effetto.


Pratica judo o arti marziali



Comincia a praticare judo o arti marziali per migliorare la capacità
antiossidante e diminuire lo stress ossidativo. Uno studio pubblicato
dal Journal of Strength and Conditioning Research ha mostrato come la
pratica del judo può incrementare i livelli di antiossidanti a riposo, i
quali sono in grado di contrastare lo stress ossidativo prodotto dagli
allenamenti aerobici estenuanti. I ricercatori hanno confrontato gli
effetti di un protocollo di allenamento misto che comprendeva un test di
Wingate alla massima intensità seguito da 30 minuti di attività
aerobica al 60% della massima capacità aerobica in judoka e soggetti
sedentari.

Entrambi i gruppi avevano i livelli di radicali liberi elevati in
modo simile dopo il test, ma i judoka avevano una capacità antiossidante
di gran lunga maggiore in qualsiasi momento sia prima che dopo il test
rispetto al gruppo dei sedentari. Gli elevati livelli di antiossidanti
dei judoka dimostrano un effetto protettivo contro lo stress ossidativo
prodotto dall'attività aerobica. Questi effetti positivi sono i medesimi
prodotti dall'allenamento per la forza praticato da chi si dedica ad
attività aerobiche intense e prolungate ed è probabile che anche lo yoga
o le arti marziali, come il tae-kwon-do, elevino i livelli di
antiossidanti capaci di contrastare gli effetti negativi dell'attività
aerobica. Tali pratiche potrebbero anche abbassare il cortisolo se hanno
un effetto calmante sull'organismo.


Usa la creatina per contrastare l'infiammazione e lo stress ossidativo



Assumi la creatina per abbassare i marker infiammatori e lo stress
ossidativo derivati dall'attività aerobica. I vantaggi che derivano
dalla supplementazione con la creatina sono innumerevoli perchè è la
prima fonte energetica chiamata in causa dall'organismo - è stato
dimostrato che incrementa la capacità di lavoro e la potenza, aumenta la
sintesi proteica indotta dall'allenamento per la forza, migliora le
capacità tecniche e la coordinazione neuromuscolare quando si è stanchi e
abbassa lo stress ossidativo derivante dall'allenamento aerobico.

Studi recenti mostrano che la creatina inibisce i marker dello
stress ossidativo in seguito a allenamenti aerobici acuti nei ratti. Uno
studio pubblicato in Amino Acids ha scoperto che integrare con
creatina la dieta dei ratti impegnati in attività aerobica moderata ha
incrementato il livello di antiossidanti nel sangue, provocando un
abbassamento dello stress ossidativo ed una minore perossidazione dei
grassi rispetto al gruppo di controllo che non assumeva la creatina. Un
altro studio pubblicato dal European Journal of Applied Physiology
ha controllato diversi biomarker infiammatori ed ha riscontrato effetti
protettivi simili indotti dalla supplementazione con creatina. In
entrambi i casi i ricercatori hanno concluso che la creatina ha
incrementato la capacità antiossidante che a sua volta contrasta
l'effetto negativo dei radicali liberi.

Sebbene questi studi abbiano dimostrato l'efficacia della creatina
nel contrastare la risposta infiammatoria dell'allenamento acuto, le
conclusioni sono applicabili anche agli effetti dell'allenamento
aerobico a lungo termine. Ci sono prove a supporto del ruolo della
creatina sull'infiammzaione cronica slegata dall'allenamento aerobico a
sostegno di questa tesi.

Uno studio sul Journal of Nutrition inglese ha mostrato che
l'aggiunta di creatina alla dieta dei ratti risulta in un incremento
del livello di antiossidanti nel sangue e in biomarker infiammatori più
bassi rispetto al gruppo di controllo che non assumeva la creatina.


Integra la dieta con Omega-3 per ridurre l'infiammazione



Gli acidi grassi Omega-3 sono un integratore con riconosciute
proprietà antinfiammatorie ed è stato dimostrato che riducono lo stress
ossidativo derivante dall'attività aerobica in modo significativo. Negli
ultimi due anni sono stati portati a termine almeno 40 studi che
sostengono gli effetti protettivi degli Omega-3 sullo stress ossidativo.
Gli organizzatori della maratona di New York dovrebbero fornire a tutti
gli iscritti una confezione di Omega-3 per combattere gli effetti
dannosi sull'organismo provocati dai 42km di corsa.

Uno studio pubblicato nel 2009 da Lipids in Health and Disease
ha misurato gli effetti della supplementazione con Omega-3 sui marker
infiammatori in una serie di uomini con un passato da atleti di
endurance. I ricercatori hanno verificato come lo stress ossidativo
provocato dall'allenamento può sopraffare le difese antiossidanti
naturalmente presenti nell'organismo e danneggiare i tessuti - in
particolare gli organi riproduttivi. I soggetti di questi studi erano
maschi che si sottoponevano ad allenamenti aerobici di 30 minuti almeno 3
volte alla settimana. Sono stati somministrati loro 4.000mg di Omega-3
al giorno per sei settimane mentre eseguivano regolarmente il loro
programma di allenamento aerobico.

Il gruppo che assumeva gli Omega-3 riportava livelli di biomarker
infiammatori a riposo più bassi rispetto al gruppo di controllo che non
assumeva gli Omega-3. I ricercatori sostengono che gli effetti
antiossidanti degli Omega-3 avrebbero potuto essere ancora maggiori se i
partecipanti si fossero sottoposti ad allenamenti regolari più intensi -
in questo studio gli allenamenti non erano monitorati, dovevano solo
essere un minimo di 30 minuti per tre volte la setttimana.


I cinque migliori sistemi per difendersi dagli effetti negativi dell'allenamento aerobico




  1. Allenati per la forza invece che per l'endurance.
  2. Abbina allenamenti per la forza agli allenamenti aerobici.
  3. Assumi grosse quantità di antiossidanti: vitamina E, selenio, zinco, lamponi, frutti di bosco, etc.
  4. Assumi creatina.
  5. Integra la dieta con Omega-3.
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Messaggio  mork Mer Apr 04, 2012 1:27 pm

qual è la fonte?

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Messaggio  Ospite Mer Apr 04, 2012 1:28 pm

Manfatti i miei maestri di Qi Gong sconsigliano vivamente di praticare la corsa di lunga distanza o altre attività "estenuanti" che disperdono "energie vitali" (Qi) che una volta spese sono irrecuperabili (indipendentemente dall'età).
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Messaggio  Ospite Mer Apr 04, 2012 1:29 pm

mork ha scritto:qual è la fonte?


la fonte è IL sito
http://www.rawtraining.eu/
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Messaggio  Paolin Mer Apr 04, 2012 1:29 pm

si, vabbeh, nulla di nuovo...l'unica cosa che mi è nuova è quello scritto nel paragrafo "Il grasso corporeo e gli atleti di elite negli sport aerobici" che mi sembra in contrasto con quanto avevo letto fino ad ora.

E pure la relazione tra insulina e campi magnetici dei macchinari mi pare un po' fantascienza...
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Messaggio  buzz Mer Apr 04, 2012 1:33 pm

Per molti anni ho corso e contemporaneamente ho allenato la forza massimale per esercizi di sollevamento alla panca.
La realtà che osservai su me stesso, confortato dal parere di altri atleti che facevano lo stesso tipo di allenamento, è che il catabolismo provocato dalla corsa (attività endurance) è sistemico, mentre l'anabolismo prodotto dall'allenamento per la forza è locale.

Tradotto in parole povere: se corri perdi forza a livello generalizzato, se alleni la forza negli arti superiori non aumenta la forza degli arti inferiori.

Banale il secondo concetto, ma non troppo scontato il primo.
Correre (o ogni altra attività di endurance) fa scendere i livelli di forza massimale.


Ultima modifica di Buzz il Mer Apr 04, 2012 1:41 pm - modificato 1 volta.
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Messaggio  mork Mer Apr 04, 2012 1:37 pm

Buzz ha scritto:...
Tradotto in parole povere: se corri perdi forza a livello generalizzato, se alleni la forza negli arti superiori non aumenta la forza degli arti superiori.
...

immagino sia un refuso, vero?
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Messaggio  buzz Mer Apr 04, 2012 1:41 pm

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Messaggio  Ospite Mer Apr 04, 2012 1:42 pm

Bè in sostanza bisogna inserire seri programmi di forza nell attività aerobica, attività che io considero per il puro e semplice incremento del cardio.

Se riesco vado una volta alla settimana.
in più la maggior parte degli allenamenti che sto facendo adesso si basano su concetti pliometrici.


Mi vengono in mente le parole del guru peter:

hai mai visto un bodybuilder (serio) grasso?


Mi lascia perplesso invece il discorso sulla creatina.
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Messaggio  Ospite Mer Apr 04, 2012 1:58 pm

Ma se mi piace di fare gite lunghe, diciamo più di 2.400 m dsl positivo, e di farle bene? Smetto di allenarmi sulla resistenza e mi do ai pesi? E cosa significa la funzionalità del corpo? Visto che l' uomo, forse, è un parassita (ma che cos' è un parassita, poi) ridurne la procreatività forse sarebbe aumentarne la funzionalità?

Insomma, francamente, molto di quel testo, per me, ha il gusto del settarismo . . .
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Messaggio  Ospite Mer Apr 04, 2012 2:02 pm

_Uli ha scritto:Ma se mi piace di fare gite lunghe, diciamo più di 2.400 m dsl positivo, e di farle bene? Smetto di allenarmi sulla resistenza e mi do ai pesi? E cosa significa la funzionalità del corpo? Visto che l' uomo, forse, è un parassita (ma che cos' è un parassita, poi) ridurne la procreatività forse sarebbe aumentarne la funzionalità?

Insomma, francamente, molto di quel testo, per me, ha il gusto del settarismo . . .


Uli devi inquadrare l articolo nel contesto che lo ha pubblicato, che non è di certo un sito di extreme skialpinist.

Secondo me è interessante come evitare tutti i processi di ossidazione che crea un elevata attività aerobica. Cosa che infatti dice quando fa riferimento ai maratoneti.
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Messaggio  bummi Mer Apr 04, 2012 2:05 pm

Più che degli "effetti negativi della corsa" si parla di quelli dovuti ad un eccesso di attività aerobica. Come tutti gli eccessi portano ad uno squilibrio, ma eliminare l'attività aerobica da un regime di vita "sano" è per come la vedo io semplicemente folle.
Voglio vedere come stimoli il consumo dei grassi corporei con un'attività prevalentemente anaerobica.

Se poi vogliamo entrare più nello specifico e parlare di arrampicata, diversi allenamenti hanno una componente aerobica (basta pensare ai c.d. "circuiti" con tempi di recupero stretti). Correre, o comunque fare attività aerobica in modo mirato, diminuisce i tempi di recupero anche per chi arrampica.

Articoli così secondo me producono solo il pessimo risultato di creare "falsi miti". Un allenamento equilibrato, secondo me, è quello in grado di stimolare il maggior numero di componenti possibili.
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Messaggio  mork Mer Apr 04, 2012 2:07 pm

Fo3-The Awakening ha scritto:
Mi vengono in mente le parole del guru peter:

hai mai visto un bodybuilder (serio) grasso?

però ti posso postare un altro articolo che dimostrerebbe che è impossibile abbassare (con metodi legali) la percentuale di grasso sotto un limite fisiologico (diverso da persona a persona) e contemporaneamente aumentare la forza/massa.

Stessa domanda: hai mai visto un atleta di forza (serio) che sia magro/definito?

intendo lanciatori di peso, sollevatori di peso...
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Messaggio  Ospite Mer Apr 04, 2012 2:13 pm

bè mork sono due cose differenti:

massa non vuol dire definizione.

la definizione la devi allenare, se tu guardi i bodybuilder, nei periodi di carico prima delle competizone sono sostanzialmente dei tubi, mangiano 8 volte al giorno e si allenano 2 con carichi elevatissimi.

con l avvicinarsi delle gare, cambia la dieta e iniziano a diminuire il peso in funzione di molte ripetizioni per andare a definire. Arrivano a non assumere liquidi per 1,5gioni circa per avere la pelle ancora più sottile e mettere in risalto le fibre muscolari.


viceversa ad un lanciatore di martello non interessa essere definito, come un interessa a un atleta che fa gare di panca o di squat, quello che interessa è la funzionalità del proprio corpo e la capacità di forza esplosiva maggiore.

non facciamo confusione.

Tutti gli strongman sono grassi, ma perchè il grasso funge da "benza" sullo sforzo fulmineo sarebbe controproducente per loro avere il 7% di grasso corporeo.
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Gli effetti negativi della Corsa Empty Re: Gli effetti negativi della Corsa

Messaggio  Ospite Mer Apr 04, 2012 2:16 pm

Questo articolo, secondo me, non è indirizzato ai lettori di RawTraining cioè a persone che fanno attività sportive incentrate sulla forza e gli dice in sostanza:
attenzione a fare troppa corsa perchè abbassate la forza.

e si rivolge agli atleti di endurance facendo riferimento a come limitare l ossidazione e a come alimentarsi correttamente.

per rispondere a bummi non mi sembra che dica NON CORRETE, dice attenzione a non correre troppo se volete mantenere un livello di forza alto e se siete dei fondisti attenzione perchè queste sono le conseguenze.
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Messaggio  Admin Mer Apr 04, 2012 2:18 pm

beh intanto anche gli atleti che gareggiano in discipline di forza pura hanno le loro categorie, quindi, ad eccezione dei massimi, che non hanno limiti verso l'alto... gli altri si tengono eccome, sul peso.

e poi non si può parlare di forza pura solo pensando ai pesisti o similari.
pensate alla forza esplosiva necessaria per il salto in lungo, o in alto... (per esempio)

molte attività hanno necessità di sviluppare massimi livelli di forza ma poi per la particolare necessità del gesto atletico devono mantenere dei limiti di peso assoluti.

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Messaggio  Admin Mer Apr 04, 2012 2:20 pm

Fo3-The Awakening ha scritto:
per rispondere a bummi non mi sembra che dica NON CORRETE, dice attenzione a non correre troppo se volete mantenere un livello di forza alto e se siete dei fondisti attenzione perchè queste sono le conseguenze.

ho corso abbastanza per guardare bene le facce di chi corre e sono assolutamente certo che correre a lungo faccia male.
a 40 anni ne dimostrano 60, certi momenti.
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Messaggio  bummi Mer Apr 04, 2012 2:23 pm

Fo3-The Awakening ha scritto:...
per rispondere a bummi non mi sembra che dica NON CORRETE, dice attenzione a non correre troppo se volete mantenere un livello di forza alto e se siete dei fondisti attenzione perchè queste sono le conseguenze.

Ok. Ma siccome qui non siamo in un forum di fondisti, se pubblichi una cosa simile titolandola "Gli effetti negativi della corsa" uno può essere portato a fare l'equazione: correre fa male, arrampico (o faccio altra attività prevalentemente banaerobica) e basta. Wink
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Messaggio  Michelasso Mer Apr 04, 2012 2:39 pm

Non conosco assolutamente il sito in questione e la preparazione dei sui frequentatori, ma mi pare che la stragrande maggioranza dei commenti non siano d'accordo con le tesi riportate in quell'articolo.
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Messaggio  Paolin Mer Apr 04, 2012 3:04 pm

Ad_buzz ha scritto:
Fo3-The Awakening ha scritto:
per rispondere a bummi non mi sembra che dica NON CORRETE, dice attenzione a non correre troppo se volete mantenere un livello di forza alto e se siete dei fondisti attenzione perchè queste sono le conseguenze.

ho corso abbastanza per guardare bene le facce di chi corre e sono assolutamente certo che correre a lungo faccia male.
a 40 anni ne dimostrano 60, certi momenti.

assolutamente vero...
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Messaggio  xee Mer Apr 04, 2012 3:19 pm

ok basta mi avete convinta smetto Shocked
xee
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Messaggio  nicola Mer Apr 04, 2012 3:20 pm

bah...articolo sostanzialmente da pollice su ma con alcune parti e alcune conclusioni discutibili, tipico di rawtraining, al solito.
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