NOTTURNO

federica boifava Gio Mag 24, 2012 9:36 pm

E si, potremmo tranquillamente tirare in ballo il Polacco ed il suo lirismo, data la "consistenza" della serata appena trascorsa.
E potremmo anche smetterla di chiamare "serata" quella che a tutti gli effetti è stata una notte intera!
(eh si ragazza, venerdì fai 31 anni e hai ripreso il tuo lavoro da un mese: quel che si dice "una congiunzione avversa")
Jazz per stappare e Rock per apprezzare le qualità nascoste del bicchiere(i) traditore.
"questo vino è proprio un figlio di puttana"
Mauri riempie i calici e Fabio, al secolo Fabietto, regge fra le mani un vinile. La stanza, il sacro tabernacolo, accoglie tre anime sconsacrate e bisognose di fede come di vino.
Musica e lettura. L' orecchio gode nell'orgia di parole, pensieri, sovrapposizioni verticali di concetti e armonie.
E tutto sta bene con tutto.
Leggiamo e ascoltiamo musica, chiudendo col violoncello della Du Pré ed il suo mi minore eterno, incazzati con la piccolezza del nostro contenitore, ugualmente felici d'esser comunque "capaci", proprio come le piccole dame da 10 litri...