Racconto di un premio, di una laurea, ecc

Ogni tanto (spesso ) mi arrivano folate di gioia dai miei figli...questa volta mi arriva dal più piccolo!  

Bella e grande soddisfazione per mio figlio e i suoi compagni di squadra. Sono andati a Cervia solamente per fare esperienza e divertirsi e sono tornati con questa vittoria inaspettata e 5000 euro a testa.    

...e non devo neppure affaticarmi nello scrivere, il racconto di questa nuova avventura si trova pure in rete  

Riporto solo le parole di mio figlio prima della partenza: "Mamma, noi andiamo a Cervia ma non abbiamo alcuna probabilità di vittoria, se per sbaglio dovessimo vincere, rifiuteremo il premio perchè non possiamo perdere tempo per altre cose, dobbiamo preparare gli ultimi due esami e la tesi"

( ho visto come hanno rinunciato al premio!   )



ecco i links

http://www.ansa.it/pmi/notizie/regioni/2016/05/16/da-studenti-pisa-app-per-gestire-scorte_3c84f536-d936-44ed-8b7c-4ce574945341.html


https://www.unipi.it/index.php/news/item/7779-un-team-di-studenti-dell-ateneo-vince-l-internet-of-things-hackathon

Bella soddisfazione per una madre!  
Alla fine si è dimostrato molto bravo anche lui come il fratello


Chissà ora, con questa inaspettata pubblicità, quante offerte di lavoro avrà !

Ad_adri ha scritto:Bella soddisfazione per una madre!  
Alla fine si è dimostrato molto bravo anche lui come il fratello


Chissà ora, con questa inaspettata pubblicità, quante offerte di lavoro avrà !

Si, sono molto soddisfatta come madre!  

Rispondo al post precedente solo oggi   ...

...oggi 20 luglio, suo ventiquattresimo compleanno, "festeggiato"    davanti ad un professore universitario
scrivo oggi...data del suo ultimo esame del quinto ed ultimo anno di università  
scrivo oggi...ennesimo 30 preso e quindi con un bel 110 e lode assicurato (come il fratello) quando, fra qualche mese, discuterà la tesi  
scrivo oggi...giornata del suo quattordicesimo rifiuto di andare ad un colloquio di lavoro (lo hanno cercato già 14 società) 
scrivo oggi....ripensando alla sua leggera dislessia, alla sua forte disgrafia e ai suoi problemi scolastici superati con caparbietà  

sì,  sono molto soddisfatta come madre!  

So che non ti piace ma .

Bravissimo Giulio

Avevo già fatto un post pochi giorni dopo la laurea; un post di grande gioia per questo tuo traguardo raggiunto, ma per sbaglio l'avevo cancellato    
ormai sono più preparata a scrivere su wathsapp o mandare messaggi privati su fb     

Leggendo però la notizia che riporto qui sotto, mi è tornata la voglia di scrivere qualcosa su te, Giulio, sulla laurea e sugli ingegneri


http://www.corriere.it/economia/cards/cerchiamo-ingegnere-civile-ottima-conoscenza-francese-programmi-progettazione-offriamo-600-euro-mese/cerchiamo-ingegnere-edilecivile-conoscenza-lingua-francese_principale.shtml



Proprio un mese fa, il 5 maggio, entravo per la quarta ed ultima volta   (ormai non ho più figli studenti )  nell'aula magna del Dipartimento di Ingegneria di Pisa











Hai finito cosi i tuoi studi con una laurea magistrale in Ingegneria Informatica a meno di 25 anni e con un bel 110 e lode
non male per un ragazzo dal percorso scolastico iniziale tutto in salita...

...e come è successo con la tua laurea triennale non solo hai ricevuto subito tante offerte di lavoro, ma hai anche iniziato, nuovamente, a rifiutarle tutte  
Hai ricevuto numerose proposte di lavoro mentre ancora preparavi la tesi, senza aver mandato ancora alcun curriculum, sei arrivato ad avere 3 colloqui in un giorno, ti hanno cercato più volte e anche di domenica per convincerti, ti hanno quasi supplicato a telefono il 2 giugno, giorno festivo   ...quando tu, il giorno prima, avevi già iniziato a lavorare   

Ti hanno frastornato tutte queste proposte da Pisa, Milano, Roma, Catania. Alcuni professori ci tenevano ad averti come ricercatore.
Offerte buone, altre più buone ancora, alcune vicine casa, ma soprattutto nessuna di queste proposte iniziava con uno stage di soli 600 euro mensili
solamente un'azienda di Pisa ti offriva uno stage iniziale, ma di 1400 euro al mese, una retribuzione più che dignitosa trattandosi di tirocinio

Tu...chiedevi consigli e ponderavi, facevi domande e valutavi le risposte...
un giorno eri sicurissimo di una scelta e il giorno dopo ti ritrovavi insicuro
un futuro importante da scegliere in pochissimo tempo
a volte ti dispiaceva dire di no, ma non potevi neppure accontentare tutti.

Insomma, si può dire che dallo stress per la preparazione della tesi sei arrivato direttamente allo stress dei colloqui/decisione, senza neppure  passare dal..."riposo"  


Nel giro di una settimana...la tua scelta definitiva: un affitto da cercare, valige da preparare e trasferimento a Roma dal primo giugno
Non hai avuto tempo nè di goderti la tua laurea nè di farti una vacanza









Quindi, per l'esperienza diretta che ho avuto con tutti e due i miei figli, posso affermare che un ingegnere, soprattutto laureato in certi indirizzi richiesti, a casa disoccupato non ci rimane assolutamente e può permettersi a volte il "lusso" di poter scegliere.
Nei primi tempi, forse,  potrebbe non arricchirsi, soprattutto se sceglie di trasferirsi in città lontane e un pò costose (quello che hanno scelto, per ora, i miei figli), ma la soddisfazione di aver raggiunto la totale indipendenza economica, l'avrà sicuramente.  

Tornando, invece, alla notizia vergognosa dello stage a 600 euro al mese ad un ingegnere, penso che ad un ragazzo con una laurea ricercata e difficile, ad un ragazzo in gamba che si è impegnato per 5 anni, che conosce più lingue ecc ecc, nessuna società o multinazionale o azienda dovrebbe avere il diritto di offrire una miseria del genere ...

 

Complimenti a Giulio, per la lode e x il lavoro a Roma  

e bravi sia lui che il fratello, ora in Austria , a evitare lo stage da 600 euro


Quando si ottengono questi  eccellenti risultati è difficile che ti offrano cosi poco, ma al contrario arrivano subito delle buone offerte, come è accaduto a loro due

Metto qui questo articolo appena letto  

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/03/27/lavoro-il-60-dei-giovani-disoccupati-italiani-non-vuole-spostarsi-da-casa-per-trovarlo/4255466/#cComments


Per fortuna non  riguarda i miei figli che, invece, pur potendo lavorare, sempre come ingegneri, vicino a casa senza neppure spostarsi di 5 km, hanno scelto di andare in giro per l'Italia e per il mondo, fare esperienze lontano e quindi "crescere".
Fanno sacrifici, escono di casa presto e non sanno quando tornano la sera, fanno trasferte, si prendono responsabilità, pagano affitti e bollette, si cucinano e da soli devono vedersela con tutti i problemi, pratici e non .. ma sono felici.


Un commento dell'articolo:


Esatto, qua nel Nord-Est con 800 euro al mese ti prendi un appartamento sia ad Udine che Trieste, e pure bello!. In zona Monfalcone (Fincantieri) lo si prende anche per molto di meno.... certo, e' piu' comodo scroccare 20 euro alla nonna ed andare all'apericena per lamentarsi con gli amici che stranamente Bill Gates non gli ha ancora offerto di diventare dirigente.


Ci sono tanti commenti, ma questo mi ha colpito, perchè mi è venuto in mente un episodio avvenuto nel "laborioso nord/est", appunto   con un ragazzo di mia conoscenza  .

Un ragazzo friulano di 30 anni che, parlando di analisi del sangue fatte alle 7 del mattino prima di un ricovero, ha esclamato: "Non so come fa la gente a svegliarsi alle 7 e andare a lavorare!"
Questo ragazzo (anche se a 30 anni si è ormai uomini) non ha mai voluto un "vero" lavoro da quando si è diplomato, non ha mai voluto lasciare le comodità e la mammina che lo scarrozza a destra e sinistra, e cercare anche fuori città/regione un lavoro, e potrebbe prendere ancora la paghetta dalla vecchia nonnina


E poi questi friulani/veneti/ecc se la prendono con i meridionali ...
Almeno tanti giovani meridionali si muovono di più e lasciano le loro regioni e i loro affetti per trovare lavoro altrove (lavori spesso umili e sottopagati).
(Anche i miei figli e i loro amici hanno molti colleghi del sud  )

Tokyo, Kyoto, Nara, Osaka, Hiroshima, Miyajima, Kobe e ancora...tradizioni, templi, laghi, foresta di bambù di Arashiyama, treni super-veloci, metropolitana intricatissima ma efficiente e comoda. cervi per le strade (Nara, la prima capitale), tifoni (con allerte rispettate ), pulizia, precisione, organizzazione (l'allerta terremoti su tutti i cellulari e semafori), gentilezza (persino le zanzare ti chiedono il permesso prima di pungerti   ) ecc ecc  



Alcune foto del primo figlio appena rientrato dal suo amato Giappone 

(mentre l'altro figlio è in partenza per la California   così dal fuso orario giapponese +7 ore di qualche giorno fa, passerò prossimamente a  -9 ore di St Josè  ... non posso dire di aver fatto dei figli pigri e mammoni  )




Tokyo



















Osaka











Miyajima











Nara

















kyoto





















Hiroshima

Con le feste natalizie i figli tornano, ogni volta da posti e paesi diversi

Il viaggio di ritorno più lungo è stato del "piccolo", tornato sabato sera dalla California




















Poche foto fatte in velocità a San Francisco e tanto lavoro alla Silicon Valley, ma anche soddisfazioni e gratificazioni (dopo solo poche settimane ha ricevuto un premio in azioni di 10.000 dollari e per un giovane di 26 anni non è male ).

Parlando con un  mio amico tempo fa sul coraggio o meno di lasciare l'Italia, non so se ci vuole coraggio per un cambiamento così radicale, forse un pò sì, considerando anche la puntura salvavita che la compagna di mio figlio aveva in valigia    e il vivere in una realtà molto diversa dalla nostra dove, per esempio, la sanità non è un diritto scontato e anche il diabete autoimmune può essere un grosso problema.

Non so se ci vuole coraggio nel vivere cosi lontano da tutti e voler fare un'esperienza lavorativa dall'altro lato del mondo...non saprei

Di sicuro, però, so che nei miei figli c'è correttezza e la voglia di mettersi sempre in gioco
Di sicuro so che nei miei figli non c'è...e mai ci sarà  la vigliaccheria e la pochezza di un gesto meschino e "succube" come, chessò, rigare la carrozzeria e la gomma di una macchina posteggiata nel buio della notte per cattiveria e ripicca.

virgy ha scritto:

Con le feste natalizie i figli tornano, ogni volta da posti e paesi diversi

Il viaggio di ritorno più lungo è stato del "piccolo", tornato sabato sera dalla California




















Poche foto fatte in velocità a San Francisco e tanto lavoro alla Silicon Valley, ma anche soddisfazioni e gratificazioni (dopo solo poche settimane ha ricevuto un premio in azioni di 10.000 dollari e per un giovane di 26 anni non è male ).

Parlando con un  mio amico tempo fa sul coraggio o meno di lasciare l'Italia, non so se ci vuole coraggio per un cambiamento così radicale, forse un pò sì, considerando anche la puntura salvavita che la compagna di mio figlio aveva in valigia    e il vivere in una realtà molto diversa dalla nostra dove, per esempio, la sanità non è un diritto scontato e anche il diabete autoimmune può essere un grosso problema.

Non so se ci vuole coraggio nel vivere cosi lontano da tutti e voler fare un'esperienza lavorativa dall'altro lato del mondo...non saprei

Di sicuro, però, so che nei miei figli c'è correttezza e la voglia di mettersi sempre in gioco
Di sicuro so che nei miei figli non c'è...e mai ci sarà  la vigliaccheria e la pochezza di un gesto meschino e "succube" come, chessò, rigare la carrozzeria e la gomma di una macchina posteggiata nel buio della notte per cattiveria e ripicca.

Bravissimi questi tuoi figli corretti   e che delusione e tristezza quelli "succubi" che si prestano a giochetti meschini