Controllo dello scoiattolo grigio
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Re: Controllo dello scoiattolo grigio
chi spala la merda?jhonny regulizia ha scritto:e allora ti becchi gli elefanti a campo imperatore
tra 2 settimane te li porto.
Re: Controllo dello scoiattolo grigio
Fornisco un altro esempio, per capire quali possono essere i pericoli legati all'arrivo di specie alloctone:
http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2013/05/27/APNmvqcF-insetti_liguria_guerra.shtml
http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2013/05/27/APNmvqcF-insetti_liguria_guerra.shtml
Michelasso- Messaggi : 395
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Re: Controllo dello scoiattolo grigio
beh anche la cinipide galligena
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Età : 73
Re: Controllo dello scoiattolo grigio
infatti sei arguto: è l'ora delle pulizie
ti banno
e ripulisco il topic
ma prima ti cambio avatar
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.- Messaggi : 3987
Data d'iscrizione : 15.03.12
Età : 73
Re: Controllo dello scoiattolo grigio
direi che quello che ha scritto il drugo è assolutamente condivisibile senza se e senza ma
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non è un ampliamento di areale di una sp determinato da cambiamenti (...) del sistema
è una importazione tout court
la natura non fa salti e l'estinzione di una specie, come l'avanzare di un'altra avvengono per gradi.
io voglio lo sciurus vulgaris e non quello americano
io voglio il luccio e non il siluro
e se queste ssp saranno destinate all'estinzione, che ciò avvenga a ragione di processi naturali
e coi tempi della natura
non in pochi anni a causa di sciagurate immissioni in natura di sspp alloctone
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non è un ampliamento di areale di una sp determinato da cambiamenti (...) del sistema
è una importazione tout court
la natura non fa salti e l'estinzione di una specie, come l'avanzare di un'altra avvengono per gradi.
io voglio lo sciurus vulgaris e non quello americano
io voglio il luccio e non il siluro
e se queste ssp saranno destinate all'estinzione, che ciò avvenga a ragione di processi naturali
e coi tempi della natura
non in pochi anni a causa di sciagurate immissioni in natura di sspp alloctone
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Ad_adri- Messaggi : 1501
Data d'iscrizione : 21.05.12
Re: Controllo dello scoiattolo grigio
ma l'importazione a nostra opera di una specie è, un processo naturale.
non capisco perchè ci si veda noi, come specie, fuori dalla natura.
una sorta di deus ex machina.
con tutto il merdaio che produciamo, con tutta la nostra non naturalità, siamo totalmente naturali.
è che nella nostra testa scambiamo il nostro ecosistema, la nicchia in cui la nostra specie si è evoluta e in cui troviamo le condizioni migliori per la nostra vita, per "natura".
E quindi paventiamo i cambiamenti, anche quelli indotti da noi, volenti o nolenti.
Ma, di fatto, la natura, di noi se ne frega. Così come se ne frega dello scoiattolo rosso o di quello grigio. O di miliardi di altre specie che si sono estinte da quando la vita è apparsa sulla terra.
In questa logica, capisco l'eccezione egoista.
Il link che mi dice, ad esempio, attenzione alle vespe cinesi che ci ammazzano le api mellifere, ne capisco le ragioni, visto che il miele lo consumiamo, lo produciamo, fa parte della nostra economia e della nostra alimentazione.
Le vespe cinesi ci apportano un danno, quindi ci difendiamo da esse. Ok.
Invece per la questione scoiattolo rosso/grigio continuo a non capire.
Magari esisterà anche un motivo del tipo vespe/api mellifere.
Ma se le vespe cinesi se la prendevano con le vespe europee, potevo anche pensare: sticazzi.
Insomma io non sto dicendo che sono pro o contro come posizione assoluta.
L'approccio ragionato, del tipo: questo cambiamento ci porta questo problema quindi cerchiamo di evitare il cambiamento mi va bene. Ma l'approccio questo cambiamento no perché non è un cambiamento naturale, no, Mi pare na strunzata.
non capisco perchè ci si veda noi, come specie, fuori dalla natura.
una sorta di deus ex machina.
con tutto il merdaio che produciamo, con tutta la nostra non naturalità, siamo totalmente naturali.
è che nella nostra testa scambiamo il nostro ecosistema, la nicchia in cui la nostra specie si è evoluta e in cui troviamo le condizioni migliori per la nostra vita, per "natura".
E quindi paventiamo i cambiamenti, anche quelli indotti da noi, volenti o nolenti.
Ma, di fatto, la natura, di noi se ne frega. Così come se ne frega dello scoiattolo rosso o di quello grigio. O di miliardi di altre specie che si sono estinte da quando la vita è apparsa sulla terra.
In questa logica, capisco l'eccezione egoista.
Il link che mi dice, ad esempio, attenzione alle vespe cinesi che ci ammazzano le api mellifere, ne capisco le ragioni, visto che il miele lo consumiamo, lo produciamo, fa parte della nostra economia e della nostra alimentazione.
Le vespe cinesi ci apportano un danno, quindi ci difendiamo da esse. Ok.
Invece per la questione scoiattolo rosso/grigio continuo a non capire.
Magari esisterà anche un motivo del tipo vespe/api mellifere.
Ma se le vespe cinesi se la prendevano con le vespe europee, potevo anche pensare: sticazzi.
Insomma io non sto dicendo che sono pro o contro come posizione assoluta.
L'approccio ragionato, del tipo: questo cambiamento ci porta questo problema quindi cerchiamo di evitare il cambiamento mi va bene. Ma l'approccio questo cambiamento no perché non è un cambiamento naturale, no, Mi pare na strunzata.
Re: Controllo dello scoiattolo grigio
Drugo Lebowsky ha scritto:Scoiattolo Grigio ha scritto:Buonasera,
chiedo scusa per l'intrusione
Tu non devi chiedere scusa per una intrusione
tu devi chiedere scusa per essere, seppur educatamente, il classico esempio di pirla di animalista (che non so checcazzo voglia dire oltre ad essere sinonimo di pirla) che non capisce uno stracazzo di rapporti faunistici.
tu devi chiedere scusa per riportare delle stupide chiacchiere indegne perfino di un pedofilo come walt disney
tu devi chiedere scusa per un approccio pietestico dannoso
non a noi umani
ma alle bestie che vivono in un determinato territorio
e ti faccio presente che il termine bestia ha la sua porca dignità
cosa che chi scrive puttanate come le tue non ha manco di striscio.
**********
ma come sempre il dibattito pro/contro il controllo di una sp viene colto da un pdv emotivo, senza alcuna motivazione razionale e su basi scientifiche.
**********
mavvaffanculo, va.
di cuore
e taci che fai più bella figura.
Ognuno ha l'educazione che ha.
Suppongo che tu non abbia minimamente consultato il sito scoiattologrigio.org, diversamente avresti notato che nelle sue sezioni viene menzionata ampia documentazione scientifica a sostegno dell'inutilita' e insensatezza della caccia allo scoiattolo grigio.
L'Universita' di Bristol in un suo studio dice che i soldi spesi per la conservazione dello scoiattolo rosso sono soldi spesi male perche' lo stesso non e' a rischio di estinzione. Come gia' citato, la stessa cosa e' sostenuta dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura e dal Ministero dell'Ambiente. Tutti pirla, suppongo. E potrei continuare, ma si puo' continuare con chi adotta queste modalita' di dialogo?
Re: Controllo dello scoiattolo grigio
infatti
io non sono educato
ma preferisco essere maleducato che adottare un approccio da V elementare ad un tema ambientale di discreto spessore.
ergo reitero l'invito già espresso.
ps: mi permetto di far notare che sovente gli istituirti di ricerca anglosassoni, legati a fondi privati, hanno il graziosissimo vezzo di piegare i dati raccolti alla tesi desiderata
ovvero alla volontà del finanziatore.
la bibliografia è ricca di esempi in merito
pps: visto che citi delle ricerche, ti assicuro che se digiti su un motore di ricerca "danni da scoiattolo grigio", troverai studi di università italiche
e se usi parole chiave come Sciurus carolinensis dangerous o S. carolinensis invasive species troverai dati d'oltralpe e d'oltreoceano.
adieu
e continua ad indignarti se qlcn vuole per lo meno contenere volatili o mammiferi alloctoni
mentre potrai continuare a sbattertene che sspp ittiche o vegetali stiano estinguendosi a ragione della competizione con specie invasive
tanto... pesci ed erbette non fanno nè cip, nè ciop
nè hanno gli occhioni di un daino o il simpatico nasino di un grey squirrel o di un Sylvilagus...
io non sono educato
ma preferisco essere maleducato che adottare un approccio da V elementare ad un tema ambientale di discreto spessore.
ergo reitero l'invito già espresso.
ps: mi permetto di far notare che sovente gli istituirti di ricerca anglosassoni, legati a fondi privati, hanno il graziosissimo vezzo di piegare i dati raccolti alla tesi desiderata
ovvero alla volontà del finanziatore.
la bibliografia è ricca di esempi in merito
pps: visto che citi delle ricerche, ti assicuro che se digiti su un motore di ricerca "danni da scoiattolo grigio", troverai studi di università italiche
e se usi parole chiave come Sciurus carolinensis dangerous o S. carolinensis invasive species troverai dati d'oltralpe e d'oltreoceano.
adieu
e continua ad indignarti se qlcn vuole per lo meno contenere volatili o mammiferi alloctoni
mentre potrai continuare a sbattertene che sspp ittiche o vegetali stiano estinguendosi a ragione della competizione con specie invasive
tanto... pesci ed erbette non fanno nè cip, nè ciop
nè hanno gli occhioni di un daino o il simpatico nasino di un grey squirrel o di un Sylvilagus...
Drugo Lebowsky- Messaggi : 857
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: Controllo dello scoiattolo grigio
io farei un container de scoiattoli rossi e li farei sbarcare in Usa ....
cosi' si imparano quelli grigi.!
domanda seria: drugo te che sei studiato in fatto ambientale....ma i 2 tipi di roditori potrebbero accoppiarsi tra di loro?
esiste che tu sappia uno scoiattolo rossogrigio?....giusto per capire se non puo' esserci una qualche forma di integrazione.
cosi' si imparano quelli grigi.!
domanda seria: drugo te che sei studiato in fatto ambientale....ma i 2 tipi di roditori potrebbero accoppiarsi tra di loro?
esiste che tu sappia uno scoiattolo rossogrigio?....giusto per capire se non puo' esserci una qualche forma di integrazione.
Re: Controllo dello scoiattolo grigio
anche Fight-Gravity aveva studiato l'invasione ed i suoi effetti da parte dello scoiattolo grigio...
mi accennò qualcosa un paio di anni fa, in termini abbastanza preoccupanti per le sorti di quello rosso...
mi accennò qualcosa un paio di anni fa, in termini abbastanza preoccupanti per le sorti di quello rosso...
Re: Controllo dello scoiattolo grigio
grip ha scritto:...domanda seria: drugo te che sei studiato in fatto ambientale....ma i 2 tipi di roditori potrebbero accoppiarsi tra di loro? ...
scusa se ti rispondo io (magari il drugo non lo sa) ma pare che di recente abbiano messo su un privè a noventa dove con 200 euri possono accoppiarsi e scambiarsi tra sspp diverse vari tipi di suini, roditori, ecc
biemme- Messaggi : 2252
Data d'iscrizione : 13.03.12
Re: Controllo dello scoiattolo grigio
grip ha scritto:esiste che tu sappia uno scoiattolo rossogrigio?....giusto per capire se non puo' esserci una qualche forma di integrazione.
qui vicino a noi ce n'è una specie rossocrociata....
...e di integrazione, guarda il povero jaguaro p.e., proprio nn se ne parla
Topocane- Messaggi : 6181
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: Controllo dello scoiattolo grigio
biemme ha scritto:grip ha scritto:...domanda seria: drugo te che sei studiato in fatto ambientale....ma i 2 tipi di roditori potrebbero accoppiarsi tra di loro? ...
scusa se ti rispondo io (magari il drugo non lo sa) ma pare che di recente abbiano messo su un privè a noventa dove con 200 euri possono accoppiarsi e scambiarsi tra sspp diverse vari tipi di suini, roditori, ecc
Vacche ce ne sono?
Re: Controllo dello scoiattolo grigio
Topocane ha scritto:grip ha scritto:esiste che tu sappia uno scoiattolo rossogrigio?....giusto per capire se non puo' esserci una qualche forma di integrazione.
qui vicino a noi ce n'è una specie rossocrociata....
...e di integrazione, guarda il povero jaguaro p.e., proprio nn se ne parla
il topo col cane gia' fatto.....!!!
Re: Controllo dello scoiattolo grigio
grip ha scritto:Vacche ce ne sono? asd
vacche, scrofe, cerbiatte, oche, galline, fagiane, amantidi ... ma okkio che come osservava prima l'acuto drugo, anche le scorfane, le cozze, le zecche, le pantegane e le rane sono creature, poverette, ma non se le incula mai nessuno
biemme- Messaggi : 2252
Data d'iscrizione : 13.03.12
Re: Controllo dello scoiattolo grigio
biemme ha scritto:grip ha scritto:Vacche ce ne sono? asd
vacche, scrofe, cerbiatte, oche, galline, fagiane, amantidi ... ma okkio che come osservava prima l'acuto drugo, anche le scorfane, le cozze, le zecche, le pantegane e le rane sono creature, poverette, ma non se le incula mai nessuno
la parola incula ha il suo perche'!!
Re: Controllo dello scoiattolo grigio
ho capito tutto...
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Questo “ce lo chiede l’Europa” sarebbe comico se non fosse assurdo per la natura e tragico per le nostre già disastrate tasche. Dando attuazione a un piano dell’Unione Europea, la Regione Liguria [url=http://www.acquistiliguria.it/administrator/components/com_bandiegare/docs_repository/CAPITOLATO SPECIALE_1272.pdf]si accinge a spendere[/url] circa 45.000 euro per castrare gli scoiattoli di Genova Nervi.
Gli scoiattoli in questione sono i grigi nordamericani (Sciurus carolinensis) che l’Unione Europea vuole eradicare da Piemonte, Liguria e Lombardia. Significa ammazzarli tutti: stanziati complessivamente due milioni di euro. Gli scoiattoli grigi di Nervi hanno avuto salva la vita a furor di popolo: dunque verranno soltanto castrati.
Tuttavia la pretesa di “eradicare” gli scoiattoli grigi, peraltro ormai presenti in mezza Italia e non solo in tre regioni, è assolutamente delirante. Se fosse possibile “eradicare” una specie sgradita, i topi di fogna sarebbero spariti da un pezzo dalle nostre città. Eppure l’Ue e le Regioni inseguono questo sogno e ci spendono dei bei soldi: i nostri soldi.
Gli scoiattoli grigi, entrati in Europa come animale da compagnia, sono stati liberati in Italia e in Inghilterra molti decenni fa. Si sono trovati bene e si sono riprodotti felicemente.
Sono più robusti e più grossi degli scoiattoli rossi europei e tendono dunque a spazzarli via. L’Ue teme che varchino le Alpi e che dall’Italia partano alla conquista dell’intero continente: donde i costosi quanto vani piani di “eradicazione” e i tentativi di convincere l’opinione pubblica che i soldi spesi per ammazzare gli scoiattoli sono soldi spesi bene.
La gente però (giustamente, secondo me) non approva: dunque la Liguria ha ripiegato sulla castrazione degli scoiattoli grigi di Nervi. Vale comunque il già citato principio del topo di fogna: basta che una sola coppia si salvi dalla retata – come è possibile catturare tutti ma proprio tutti gli scoiattoli? – e l’operazione sarà vana.
La stesa Ue dice che a Genova Nervi gli scoiattoli grigi sono circa 200. Significa che cattura e castrazione costano 225 euro per scoiattolo.
Negli Usa hanno trovato un sistema molto più incruento e a buon mercato per tenere sotto controllo l’invadenza degli scoiattoli grigi: cibo contenente anticoncezionali, somministrato in mangiatoie cui non riescono ad accedere animali di altra specie.
Hanno scelto questa soluzione giudicando troppo cara la cattura seguita da un’iniezione di ormoni anticoncezionali che avrebbe impedito per anni la riproduzione. Cattura e iniezione costano 50 dollari ad esemplare, circa 38 euro.
Ripeto: negli Usa hanno scelto una soluzione assolutamente incruenta e che costa meno di 38 euro per animale. In Liguria spendono 225 dei nostri euro per ogni scoiattolo. E in più, inevitabilmente, gli animali proveranno paura e dolore: se ci pensate, vivranno un’esperienza tipo rapimento alieno.
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Questo “ce lo chiede l’Europa” sarebbe comico se non fosse assurdo per la natura e tragico per le nostre già disastrate tasche. Dando attuazione a un piano dell’Unione Europea, la Regione Liguria [url=http://www.acquistiliguria.it/administrator/components/com_bandiegare/docs_repository/CAPITOLATO SPECIALE_1272.pdf]si accinge a spendere[/url] circa 45.000 euro per castrare gli scoiattoli di Genova Nervi.
Gli scoiattoli in questione sono i grigi nordamericani (Sciurus carolinensis) che l’Unione Europea vuole eradicare da Piemonte, Liguria e Lombardia. Significa ammazzarli tutti: stanziati complessivamente due milioni di euro. Gli scoiattoli grigi di Nervi hanno avuto salva la vita a furor di popolo: dunque verranno soltanto castrati.
Tuttavia la pretesa di “eradicare” gli scoiattoli grigi, peraltro ormai presenti in mezza Italia e non solo in tre regioni, è assolutamente delirante. Se fosse possibile “eradicare” una specie sgradita, i topi di fogna sarebbero spariti da un pezzo dalle nostre città. Eppure l’Ue e le Regioni inseguono questo sogno e ci spendono dei bei soldi: i nostri soldi.
Gli scoiattoli grigi, entrati in Europa come animale da compagnia, sono stati liberati in Italia e in Inghilterra molti decenni fa. Si sono trovati bene e si sono riprodotti felicemente.
Sono più robusti e più grossi degli scoiattoli rossi europei e tendono dunque a spazzarli via. L’Ue teme che varchino le Alpi e che dall’Italia partano alla conquista dell’intero continente: donde i costosi quanto vani piani di “eradicazione” e i tentativi di convincere l’opinione pubblica che i soldi spesi per ammazzare gli scoiattoli sono soldi spesi bene.
La gente però (giustamente, secondo me) non approva: dunque la Liguria ha ripiegato sulla castrazione degli scoiattoli grigi di Nervi. Vale comunque il già citato principio del topo di fogna: basta che una sola coppia si salvi dalla retata – come è possibile catturare tutti ma proprio tutti gli scoiattoli? – e l’operazione sarà vana.
La stesa Ue dice che a Genova Nervi gli scoiattoli grigi sono circa 200. Significa che cattura e castrazione costano 225 euro per scoiattolo.
Negli Usa hanno trovato un sistema molto più incruento e a buon mercato per tenere sotto controllo l’invadenza degli scoiattoli grigi: cibo contenente anticoncezionali, somministrato in mangiatoie cui non riescono ad accedere animali di altra specie.
Hanno scelto questa soluzione giudicando troppo cara la cattura seguita da un’iniezione di ormoni anticoncezionali che avrebbe impedito per anni la riproduzione. Cattura e iniezione costano 50 dollari ad esemplare, circa 38 euro.
Ripeto: negli Usa hanno scelto una soluzione assolutamente incruenta e che costa meno di 38 euro per animale. In Liguria spendono 225 dei nostri euro per ogni scoiattolo. E in più, inevitabilmente, gli animali proveranno paura e dolore: se ci pensate, vivranno un’esperienza tipo rapimento alieno.
buzz- Messaggi : 7223
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Re: Controllo dello scoiattolo grigio
scusate, ehh... un po' di par condicio, allora
del gambero di fiume VS gambero ammerecano
non vogliamo parlarne?!?!
del gambero di fiume VS gambero ammerecano
non vogliamo parlarne?!?!
WWF: la “peste del gambero” fa strage nei fiumi del Barro
LECCO – Gamberi di fiume in pericolo anche nel lecchese e a lanciare l’allarme è il WWF Lecco: nell’ambito di una serie di monitoraggi dei corsi d’acqua del Parco Regionale del Monte Barro, svolti dall’associazione lo scorso venerdì, è stata riscontrata nel ruscello di San Michele di Galbiate la presenza di una gravissima minaccia alla sopravvivenza del citato crostaceo.
Il gambero di fiume è un organismo di particolare pregio per i torrenti e i ruscelli in quanto essendo molto sensibile all’inquinamento è considerato un ottimo bioindicatore. Protetto sia a livello nazionale che a livello europeo è ormai diventato particolarmente raro anche nel nostro territorio, sia a causa dell’inquinamento dei corsi d’acqua sia a causa di un grave fenomeno che in questi ultimi anni sta assumendo gravi proporzioni quale la diffusione di gamberi alloctoni.
Questi ultimi, oltre a rappresentare un grosso impatto per gli ambienti umidi a causa della loro voracità, sono anche portatori sani di un temibile fungo, noto con il termine di “peste del gambero”, in grado di uccidere in pochi giorni intere popolazioni di gamberi nostrani.
Proprio nella giornata di venerdì 26, un gruppo di esperti del WWF Lecco, impegnati nei periodici monitoraggi, dopo aver rinvenuto in località San Michele di Galbiate diversi gamberi di fiume morti, ha effettuato ulteriori indagini per capirne la causa scoprendo purtroppo la presenza nel ruscello di alcuni esemplari del gambero alloctono Orconectes limosus originario degli Stati Uniti orientali, una specie meno nota del Gambero della Louisiana.
La popolazione di gambero italiano del ruscello di San Michele era una delle più abbondanti della Provincia; gli ultimi campionamenti effettuati nello scorso mese di maggio avevano messo in evidenza come la popolazione fosse abbondante e ben strutturata con presenza sia di giovani che di adulti in buona salute.
Nella stessa notte di venerdì un gruppo di attivisti del WWF Lecco ha percorso interamente il ruscello di San Michele catturando 32 esemplari di gamberi americani, tutti confinati unicamente in due pozze del tratto a monte. Della popolazione di gamberi autoctoni ne è stato ritrovato ancora in vita solamente uno.
La verifica del percorso del ruscello di San Michele ha accertato la presenza di una ripidissima cascata alla base della quale non vi è acqua e non si osserva quindi alcuna possibile connessione con l’Adda, dove da tempo è accertata la presenza di gamberi alloctoni, soprattutto a livello del Lago di Lecco; per questo motivo, escluso un’improbabile risalita dall’Adda, c’è il ragionevole sospetto che la presenza di gamberi americani sia dovuta a uno scriteriato intervento umano di immissione.
“Sempre più diffuse nel nostro territorio sono appunto sconsiderati rilasci di gamberi alloctoni da uno stagno ad un altro, a volte fatte persino in buona fede – spiegano dal WWF – Tale pratica è assolutamente da evitare in quanto rischia di essere estremamente dannosa, favorendo il diffondersi, come nel caso del ruscello di San Michele, di gravi patologie per i pochi gamberi italiani ancora esistenti”.
Nei prossimi giorni sono previsti altri interventi lungo il corso del torrente per cercare di sradicare la presenza di gamberi alloctoni. In considerazione però della gravissima entità del danno ambientale valutato dall’associazione, il WWF Lecco ha già allertato gli organi di vigilanza e intende sollecitare l’intervento delle Autorità competenti al fine di accertare l’eventuale natura dolosa del disastro e risalire ai responsabili per i provvedimenti di legge.
Si invita chiunque avesse informazioni da fornire a contattare il nucleo di Guardie Giurate del WWF Lecco (guardie@wwf.lecco.it); nello stesso tempo si invitano tutti i cittadini che ritrovassero gamberi autoctoni o alloctoni nelle acque della nostra provincia a segnalarlo all’Associazione WWF Lecco, inviando una email a sezione@wwf.lecco.it, indicando il luogo esatto del rilevamento e inviando se possibile una fotografia.
Topocane- Messaggi : 6181
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Re: Controllo dello scoiattolo grigio
Io ne ho investito uno ieri
di scoiattoli rossi intendo
R.I.P.
inoltre i miei gatti sono addestrati e puntualmente mi consegnano la salma dei roditori i questione.. (i miei gatti pero' non badano al colore) quasi quotitdianamente...
di scoiattoli rossi intendo
R.I.P.
inoltre i miei gatti sono addestrati e puntualmente mi consegnano la salma dei roditori i questione.. (i miei gatti pero' non badano al colore) quasi quotitdianamente...
KAZAN1975- Messaggi : 805
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