mit dem Rad
+3
LucaVi
kala
virgy
7 partecipanti
Pagina 1 di 1
mit dem Rad
Bonn, dal nome latino del primo insediamento romano Bonna, un castrum legionario sulla riva del fiume Rhein/Reno la cui fondazione risale all'anno 11 a.C.
Rhein che per quasi cinque secoli ha segnato il confine tra il potere di Roma e le mai sconfitte tribù germaniche: una linea continua di fortificazioni, torri, accampamenti militari che dal Danubio lungo il corso del fiume Reno risaliva fino al Mare del Nord, l'antico limes.
Confine che si ritrova anche ora a distanza di secoli, a voler leggere attraverso la geografia e le parlate: da una parte, sulla sponda destra le tribù dei temibili Catti, dei Mattiaci, dei Triboci e Latovici, accomunati tutti dall'antico idioma tedesco. Dall'altra parte, la sponda sinistra, il mondo latino: cartina alla mano, se ci pensate, in tre quarti d'ora di distanza da Bonn verso ovest è ancora una lingua romanza quella che si parla, il vallone; così come verso Sud in un paio d'ore il tedesco lascia il posto al francese.
Questa cosa la vivo sulla mia pelle la sera quando osservo nell'auletta delle elementari dove faccio il corso-di-tedesco una cartina dell'Impero Romano : c'è come un vuoto all'altezza dell'attuale Germania, una enorme cucchiaiata di latinità mancante in questa zona d'Europa che altrimenti si sarebbe estesa ininterrotta dalla Gallia alla Dacia! E allora ripenso al fatto che adesso mi trovo qui in questo momento, la sera, dopo lavoro, al corso-di-tedesco proprio in virtù di questo errore della storia...
La rivincita però me la prendo nei fine settimana o nelle innumerevoli giornate festive infrasettimanali che ci sono qui, salendo su due ruote e ripercorrendo con la bicicletta (letteralmente "mit dem Rad") questo antico confine, unendo paesaggi, atmosfere e città lungo la linea di questo immenso e lunghissimo fiume (che poi cum finis proprio questo vuol dire, o forse me lo immagino io, e cioè "fine comune", una cosa che unisce, non divide).
Parto dall'ultima uscita, la più clamorosa perchè più bella e famosa: il Reno Romantico, da Bingen a Koblenz. Noi ci siamo però fermati, complice la stanchezza, il vento e il Riesling un po' prima a Boppard... senza comunque perdere nulla perchè il pezzo forte è proprio il tratto da noi percorso (per eventuali "ripetitori" sono circa una quarantina abbondante di km).
Sull'intermodalità bici-treno in Germania non mi soffermo oltre per non offendere il buon nome delle ferrovia italiane: comunque sia si sbarca comodamente a Bingen (am Rhein) dove ci si destreggia abbastanza agevolmente tra la gotica Basilika Sankt Martin...
e l'antico Burg Klopp, un castello restaurato ora ristorante, da dove si coglie una bella visione sulla cittadina che ha anche il merito di aver ospitato la visionaria Hildegard von Bingen, sui vigneti della opposta sponda e ovviamente sul fiume Reno che qui inizia il suo tratto nella gola.
Fiume che si attraversa comodamente da Bingen su di un traghetto e che permette una veloce visita all'altra riva (amministrativamente siamo da questa parte ora in Hessen, cioè Assia) alla super-inflazionata Rüdesheim, dove ci si accalca tutti forzatamente (sembra Venezia durante il carnevale) su per l'affollatissima Drosselgasse...
ma i 2+2 euro del traghetto sono invece ben spesi per le belle vedute dall'alto che una passeggiata (incredibilmente solitaria) tra i vigneti di Riesling permette di godere a pochi passi dal caos di pochi istanti prima.
Viene anche il momento di pedalare un po' adesso però (se no non si giustifica nemmeno l'apertura di questo topic ). Di nuovo sulla sponda sinistra, verso nord, lungo il filo della corrente. Corrono belle visioni ora lungo il fiume, tra vigneti, paesini, colline e castelli (per me è anche il tratto più bello ciclisticamente parlando perchè tutto a stretto contatto del fiume tra boschetti, radure e spiaggette).
Sono circa 24 km prima di una nuova fermata, questa volta per una visita al caratteristico villaggio di Bacharach. Di grazioso ha, oltre alla classica via centrale tipicamente "tedesca" con le case dai muri a graticcio, il perimetro della cinta muraria trecentesca, che è stato ora occupato da abitazioni e ristoranti, ma attraverso il quale si può fare un lungo tratto camminando sotto un porticato di libero accesso che spesso interrompe la continuità tra l'uscio di casa e il terrazzo privato di fronte.
Meritano anche i 10 minuti di cammino per il sovrastante Burg Stahleck, da dove il fascino di questo tratto di fiume risalta maggiormente.
Un altro paio di istantanee di questo che rimane per me il villaggio più simpatico di questa uscita domenicale mit dem Rad.
Di nuovo sulla sella per qualche altro chilometro e fermata poco più avanti a Oberwesel. Due imponenti chiese, una rossa (dedicata alla Vergine) e una bianca (dedicata a San Martino) troneggiano sulla città e sulla bella ansa che il Reno qui esibisce.
Si entra adesso nel tratto della gola più magico del Reno romantico, la favolosa rupe del Loreley, una lastra di ardesia che incombe sul Reno e lo costringe ad una veloce "esse" causa in passato di innumerevoli incidenti e naufragi. Ovviamente se a qualcuno si doveva dare la colpa, non poteva essere che una donna... e quindi nasce così la leggenda (nemmeno originale) della bellissima sirena che incantava i marinai portandoli alla morte in mezzo agli scogli (il poeta Heinrich Heine ci ha scritto una celebra poesia a riguardo).
Volendo fare le cose per bene (topo&daffi) secondo me qui è il punto ideale per interrompere il primo giorno: c'è un grazioso campeggio proprio dirimpetto la rupe...
Attraversando il fiume si può salire proprio in cima al Loreley, dove ho letto esserci una statua raffigurante la sirena ma, a parte questo, una dei panorami più entusiasmanti di questo tratto di Reno romantico. Mentre rimanendo lato campeggio (la cittadina è Sankt Goar) domina l'imponente Burg Rheinfels, la fortezza più grande esistente su tutto il corso del Reno (noi per economie di tempo abbiamo tirato dritto ma le guide cartacee che ho sfogliato ne apprezzano la vista e i labirintici sotterranei).
L'ultimo tratto verso Boppard è quello che mi sono goduto meno, complice il vento (inizio ad intuire che al pomeriggio soffi sempre da nord verso sud) e la stanchezza (per questo motivo consiglio di spezzare in due il viaggio) e il Riesling (che consiglio di assaggiare assolutamente qui in una delle tante Weinhaus).
In più mi è morto il cellulare adesso, quindi di Boppard (che una visita senza fretta la merita assolutamente) non ho foto, l'ultima scattata è questa con la quale vi saluto Auf Wiedersehen
Rhein che per quasi cinque secoli ha segnato il confine tra il potere di Roma e le mai sconfitte tribù germaniche: una linea continua di fortificazioni, torri, accampamenti militari che dal Danubio lungo il corso del fiume Reno risaliva fino al Mare del Nord, l'antico limes.
Confine che si ritrova anche ora a distanza di secoli, a voler leggere attraverso la geografia e le parlate: da una parte, sulla sponda destra le tribù dei temibili Catti, dei Mattiaci, dei Triboci e Latovici, accomunati tutti dall'antico idioma tedesco. Dall'altra parte, la sponda sinistra, il mondo latino: cartina alla mano, se ci pensate, in tre quarti d'ora di distanza da Bonn verso ovest è ancora una lingua romanza quella che si parla, il vallone; così come verso Sud in un paio d'ore il tedesco lascia il posto al francese.
Questa cosa la vivo sulla mia pelle la sera quando osservo nell'auletta delle elementari dove faccio il corso-di-tedesco una cartina dell'Impero Romano : c'è come un vuoto all'altezza dell'attuale Germania, una enorme cucchiaiata di latinità mancante in questa zona d'Europa che altrimenti si sarebbe estesa ininterrotta dalla Gallia alla Dacia! E allora ripenso al fatto che adesso mi trovo qui in questo momento, la sera, dopo lavoro, al corso-di-tedesco proprio in virtù di questo errore della storia...
La rivincita però me la prendo nei fine settimana o nelle innumerevoli giornate festive infrasettimanali che ci sono qui, salendo su due ruote e ripercorrendo con la bicicletta (letteralmente "mit dem Rad") questo antico confine, unendo paesaggi, atmosfere e città lungo la linea di questo immenso e lunghissimo fiume (che poi cum finis proprio questo vuol dire, o forse me lo immagino io, e cioè "fine comune", una cosa che unisce, non divide).
Parto dall'ultima uscita, la più clamorosa perchè più bella e famosa: il Reno Romantico, da Bingen a Koblenz. Noi ci siamo però fermati, complice la stanchezza, il vento e il Riesling un po' prima a Boppard... senza comunque perdere nulla perchè il pezzo forte è proprio il tratto da noi percorso (per eventuali "ripetitori" sono circa una quarantina abbondante di km).
Sull'intermodalità bici-treno in Germania non mi soffermo oltre per non offendere il buon nome delle ferrovia italiane: comunque sia si sbarca comodamente a Bingen (am Rhein) dove ci si destreggia abbastanza agevolmente tra la gotica Basilika Sankt Martin...
e l'antico Burg Klopp, un castello restaurato ora ristorante, da dove si coglie una bella visione sulla cittadina che ha anche il merito di aver ospitato la visionaria Hildegard von Bingen, sui vigneti della opposta sponda e ovviamente sul fiume Reno che qui inizia il suo tratto nella gola.
Fiume che si attraversa comodamente da Bingen su di un traghetto e che permette una veloce visita all'altra riva (amministrativamente siamo da questa parte ora in Hessen, cioè Assia) alla super-inflazionata Rüdesheim, dove ci si accalca tutti forzatamente (sembra Venezia durante il carnevale) su per l'affollatissima Drosselgasse...
ma i 2+2 euro del traghetto sono invece ben spesi per le belle vedute dall'alto che una passeggiata (incredibilmente solitaria) tra i vigneti di Riesling permette di godere a pochi passi dal caos di pochi istanti prima.
Viene anche il momento di pedalare un po' adesso però (se no non si giustifica nemmeno l'apertura di questo topic ). Di nuovo sulla sponda sinistra, verso nord, lungo il filo della corrente. Corrono belle visioni ora lungo il fiume, tra vigneti, paesini, colline e castelli (per me è anche il tratto più bello ciclisticamente parlando perchè tutto a stretto contatto del fiume tra boschetti, radure e spiaggette).
Sono circa 24 km prima di una nuova fermata, questa volta per una visita al caratteristico villaggio di Bacharach. Di grazioso ha, oltre alla classica via centrale tipicamente "tedesca" con le case dai muri a graticcio, il perimetro della cinta muraria trecentesca, che è stato ora occupato da abitazioni e ristoranti, ma attraverso il quale si può fare un lungo tratto camminando sotto un porticato di libero accesso che spesso interrompe la continuità tra l'uscio di casa e il terrazzo privato di fronte.
Meritano anche i 10 minuti di cammino per il sovrastante Burg Stahleck, da dove il fascino di questo tratto di fiume risalta maggiormente.
Un altro paio di istantanee di questo che rimane per me il villaggio più simpatico di questa uscita domenicale mit dem Rad.
Di nuovo sulla sella per qualche altro chilometro e fermata poco più avanti a Oberwesel. Due imponenti chiese, una rossa (dedicata alla Vergine) e una bianca (dedicata a San Martino) troneggiano sulla città e sulla bella ansa che il Reno qui esibisce.
Si entra adesso nel tratto della gola più magico del Reno romantico, la favolosa rupe del Loreley, una lastra di ardesia che incombe sul Reno e lo costringe ad una veloce "esse" causa in passato di innumerevoli incidenti e naufragi. Ovviamente se a qualcuno si doveva dare la colpa, non poteva essere che una donna... e quindi nasce così la leggenda (nemmeno originale) della bellissima sirena che incantava i marinai portandoli alla morte in mezzo agli scogli (il poeta Heinrich Heine ci ha scritto una celebra poesia a riguardo).
Heinrich Heine ha scritto:Ich glaube, die Wellen verschlingen
Am Ende Schiffer und Kahn;
Und das hat mit ihrem Singen
Die Lore-Ley getan.
(Alla fine l'onda inghiotte
barcaiolo e barca...Ed ahi!
Questo ha fatto col suo canto
la fanciulla Lorelei).
Volendo fare le cose per bene (topo&daffi) secondo me qui è il punto ideale per interrompere il primo giorno: c'è un grazioso campeggio proprio dirimpetto la rupe...
Attraversando il fiume si può salire proprio in cima al Loreley, dove ho letto esserci una statua raffigurante la sirena ma, a parte questo, una dei panorami più entusiasmanti di questo tratto di Reno romantico. Mentre rimanendo lato campeggio (la cittadina è Sankt Goar) domina l'imponente Burg Rheinfels, la fortezza più grande esistente su tutto il corso del Reno (noi per economie di tempo abbiamo tirato dritto ma le guide cartacee che ho sfogliato ne apprezzano la vista e i labirintici sotterranei).
L'ultimo tratto verso Boppard è quello che mi sono goduto meno, complice il vento (inizio ad intuire che al pomeriggio soffi sempre da nord verso sud) e la stanchezza (per questo motivo consiglio di spezzare in due il viaggio) e il Riesling (che consiglio di assaggiare assolutamente qui in una delle tante Weinhaus).
In più mi è morto il cellulare adesso, quindi di Boppard (che una visita senza fretta la merita assolutamente) non ho foto, l'ultima scattata è questa con la quale vi saluto Auf Wiedersehen
Ospite- Ospite
Re: mit dem Rad
romanticamente bello pasquale!!!!!!
mi viene voglia di tirare fuori la bici e.....pedalare verso la Germania
(ma prima di tirarla fuori, la bici, dovrei ricomprarla )
mi viene voglia di tirare fuori la bici e.....pedalare verso la Germania
(ma prima di tirarla fuori, la bici, dovrei ricomprarla )
virgy- Messaggi : 3250
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: mit dem Rad
Meglio mit che unter, vero?
Bel viaggetto
Mi ricordavo pure i versi di Heine
Ma mi chiedo in effetti per cosa cazzo ho studiato tedesco se poi non son mai andato laggiù...
Bel viaggetto
Mi ricordavo pure i versi di Heine
Ma mi chiedo in effetti per cosa cazzo ho studiato tedesco se poi non son mai andato laggiù...
kala- Messaggi : 1669
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: mit dem Rad
virgy ha scritto:romanticamente bello pasquale!!!!!!
mi viene voglia di tirare fuori la bici e.....pedalare verso la Germania
(ma prima di tirarla fuori, la bici, dovrei ricomprarla )
1°. ....visto il tempo, "ROMANTICAMENTE" è un po' - obiettivamente parlando - esagerato! Invece, preparati per i campi di cereali dorati - luglio -, foto bellissime e panorami tedeschi superlativi.....
2°. ....e facci vedere un po' di belle tedescone, basta con le estemporanee in stile "5 della mattina"!
3°. Per la più bella "modella", della più bella guida d'arrampicata d'Italia, una bici in più c'è l'ho io, anzi smetto di arrampicare e ri-vado in bicicletta (55 Km Gran Fondo).
Rugg- Messaggi : 1437
Data d'iscrizione : 28.01.13
Località : Dalla vaccareccia nazionale!
Re: mit dem Rad
55 km gran fondo?
col monopattino, forse.
col monopattino, forse.
buzz- Messaggi : 7223
Data d'iscrizione : 25.11.11
Re: mit dem Rad
buzz ha scritto:55 km gran fondo?
col monopattino, forse.
No, con la MTB. Ne ho fatte 3, tutte sotto le 2h e 45min.; ed è comunque una esperienza mistica.....
Rugg- Messaggi : 1437
Data d'iscrizione : 28.01.13
Località : Dalla vaccareccia nazionale!
Re: mit dem Rad
ma non state a parlà di cicloturismo in germania...
buzz- Messaggi : 7223
Data d'iscrizione : 25.11.11
Re: mit dem Rad
notata anch'io 'sta cosa... complice poi l'inverno mite anche su al nord non sembra mancare molto alla doratura delle spigheRugg ha scritto:
1°. ....visto il tempo, "ROMANTICAMENTE" è un po' - obiettivamente parlando - esagerato! Invece, preparati per i campi di cereali dorati - luglio -, foto bellissime e panorami tedeschi superlativi.....
Rugg ha scritto:
2°. ....e facci vedere un po' di belle tedescone, basta con le estemporanee in stile "5 della mattina"!
Ospite- Ospite
Re: mit dem Rad
Rugg ha scritto:virgy ha scritto:romanticamente bello pasquale!!!!!!
mi viene voglia di tirare fuori la bici e.....pedalare verso la Germania
(ma prima di tirarla fuori, la bici, dovrei ricomprarla )
1°. ....visto il tempo, "ROMANTICAMENTE" è un po' - obiettivamente parlando - esagerato! Invece, preparati per i campi di cereali dorati - luglio -, foto bellissime e panorami tedeschi superlativi.....
2°. ....e facci vedere un po' di belle tedescone, basta con le estemporanee in stile "5 della mattina"!
3°. Per la più bella "modella", della più bella guida d'arrampicata d'Italia, una bici in più c'è l'ho io, anzi smetto di arrampicare e ri-vado in bicicletta (55 Km Gran Fondo).
1°...."romanticamente" l'ho messo per ricollegarmi a quanto scritto da pasquale nel topic sul tempo: ....penso che andremo in ricognizione lungo il Reno Romantico.....
2°......doveva essere un report-ino romantico, appunto, non sensuale...Rugg!!!!
3°.....grazie per la bici, così non la devo ricomprare (ma è la bici più bella???)
virgy- Messaggi : 3250
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: mit dem Rad
Comunque tornando "serio", un posto che mi permetto di suggerire a Pasquale, è la visita del Museum of MEISSEN® Art, per l'appunto a Meissen (Meißen) sull'Elbe.....unendo così, treno, bici e le più belle porcellane del mondo.
Per carita, è un mio pentimento personale di 8-9 anni fà, c'ero passato così vicino........e me lo sono perso, per tornare a Roma "velocemente", (le cazzate che ho fatto all'epoca!).
Per carita, è un mio pentimento personale di 8-9 anni fà, c'ero passato così vicino........e me lo sono perso, per tornare a Roma "velocemente", (le cazzate che ho fatto all'epoca!).
Rugg- Messaggi : 1437
Data d'iscrizione : 28.01.13
Località : Dalla vaccareccia nazionale!
Re: mit dem Rad
Rugg ha scritto:...unendo così, treno, bici e le più belle porcellone del mondo...
kala- Messaggi : 1669
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: mit dem Rad
kala ha scritto:Rugg ha scritto:...unendo così, treno, bici e le più belle porcellone del mondo...
Ospite- Ospite
Re: mit dem Rad
pasquale ametrano ha scritto:kala ha scritto:Rugg ha scritto:...unendo così, treno, bici e le più belle porcellone del mondo...
Ah, ma se la mettete così, allora non serve andare in Germania, "sovente" basta guardarsi in torno.
Come si dice in questi casi, << in Italia, dalla A alla Zo__o_a, non ci manca niente!>> (cit.)
Certo, che in questo foro, come uno vuole buttare lì qualcosa di culturale o di pregievole.......si svacca tutto subito.
Insensibili!
Rugg- Messaggi : 1437
Data d'iscrizione : 28.01.13
Località : Dalla vaccareccia nazionale!
Re: mit dem Rad
Hai ragione Rugg... meglio voltare pagina!
Ecco una delle bibbie di Gutenberg stampate con la nuova rivoluzionaria tecnica a caratteri mobili: sono in due parole (o meglio in 42 righe... ) i primi quattro libri in assoluto stampati al mondo!
Stanno infatti in una teca antiproiettile guardati a vista senza un attimo di distrazione: impossibile e vietatissimo fotografare!!!!!!
P.S. dimenticavo: stanno a Mainz
Ecco una delle bibbie di Gutenberg stampate con la nuova rivoluzionaria tecnica a caratteri mobili: sono in due parole (o meglio in 42 righe... ) i primi quattro libri in assoluto stampati al mondo!
Stanno infatti in una teca antiproiettile guardati a vista senza un attimo di distrazione: impossibile e vietatissimo fotografare!!!!!!
P.S. dimenticavo: stanno a Mainz
Ospite- Ospite
Re: mit dem Rad
alessandro ha scritto:P.S. la statua è dritta, ma la carica rovescia
se no te si bon(n), lassa stare
Musico Errante- Messaggi : 328
Data d'iscrizione : 20.03.12
Località : Vicenza
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|