belle foto di montagna

Foto mie in rete ce ne sono a sfascio, non è quello il problema e neppure sugli strumenti , magari un briciolino di educazione non guasterebbe, tipo " ti faccio una fotina per watsapp , posso inviarla anche se non sei nel gruppo ? '"

Stessa roba su FB.

buzz ha scritto:Io quello che dico, è, semplicemente:

adriano e virgy non gradiscono che una loro foto venga messa in rete?
bene. io non ce la metto.

punto.

se qualcuno invece se ne frega, è LUI il problema. Non la tecnologia che lo permette. Non la rete. Non WA. Non FB.

appunto Buzz

ma sinceramente, avrò letto al volo, non mi pare che l'alluvionata abbia esecrato la tenòlogia, bensì il suo uso che nella sensibilità comune ormai prevarica un certo rispetto interpersonale.

il finto-carnico invece, da buon aborigeno vecchio insaid, fa casino e dà la colpa allo spit anzichè a chi usa il trapano   ma cosa ci si può fare? i finto-carnici nascono così... 

buzz ha scritto:...
è LUI il problema. Non la tecnologia che lo permette. Non la rete. Non WA. Non FB.

Scegliete eventualmente meglio i vostri amici.

Scagliarsi contro gli strumenti che questi hanno a disposizione per arrecarvi nocumento   è guardare il dito anzichè la luna.

ecco, questo mi sento di quotare

anche perchè io stesso ne faccio uso, pure abbondantemente, di questi strumenti

è il modo, intendo... il modo con cui porsi rispetto ad una eventuale uscita in montagna (....pur di questo stavamo parlando, mi pare )

a me da quasi l'impressione che si stia sempre più andando per apparire, non per fare.
od eventulamente il fare -l'andare- è quasi per il mezzo per apparire. per dire io c'ero
(e pure meglio se "...e tu no.")

vabbè... in sintesi, cazzomene!

Rugg ha scritto:E.......meno male che ogni tanto c'è Verticalemente.

Rugg
Saluto tutti, tornerò con nuove idee e nuovi aforismi/parabole/aneddoti...... non mancheranno.





ma dove l'avete riesumato sto qua?
mi fa morire! 

buzz ha scritto:Io quello che dico, è, semplicemente:

adriano e virgy non gradiscono che una loro foto venga messa in rete?
bene. io non ce la metto.

punto.

se qualcuno invece se ne frega, è LUI il problema. Non la tecnologia che lo permette. Non la rete. Non WA. Non FB.

Scegliete eventualmente meglio i vostri amici.

Scagliarsi contro gli strumenti che questi hanno a disposizione per arrecarvi nocumento   è guardare il dito anzichè la luna.

Appunto buzz

Purtroppi i LUI diventano, mi pare, sempre di piu, una moltitudine di Lui...

Drugo insemenio

Ad_adri ha scritto:

Purtroppi i LUI diventano, mi pare, sempre di piu, una moltitudine di Lui...

appunto adriano!
in nuce stiamo dicendo la stessa cosa

ma allora ha ragione buzz: la "responsabilità" è dello spit o di chi lo pianta?
ovvero della fotocamera integarta al telefono e a fb o wapp o a checcazzoneso, o di chi la usa?

ciò, quando dico "...la sensibiltà comune" cosa credi intenda?
ci piace?
non ci piace?
sai bene come la penso...
ma più che mandare affanculo qlc amico ogni tanto cosa ci puoi fare?
niente
magari a forza di fanculate qlcn poi non ti posta più mentre ti fai un raspone con le tue manine da educanda  , ma è un processo da indirizzare per ogni singola persona punto.
che come "concetto generico" a livello collettivo è un problema che NON esiste.

ciò... cusì 'a xe....





- 3 -

comunque il topic si chiamava "belle foto di montagna";

e nelle mie intenzioni primarie c'era solo il desiderio di far vedere posti e vie che mi posso solo sognare;

i due ragazzi del sito di cui ho pubblicato i links mi sembrano animato da passione;

poi forse, e sottolineo forse, anche loro vorranno "far vedere" a tutti quanto sono fighi e bèi e fotomodèi, ma questa ormai è la tendenza di questi tempi di social networks e non;

e non ci si può fare proprio nulla, ormai, purtroppo;

io le modestissime cose che faccio, le faccio per me;

e le foto le faccio per me;

al massimo le mando via mail a chi era con me;

comunque non credo, non voglio credere che oggi tutti facciano cose anzitutto per postarle in rete, voglio sperare che ci sia ancora gente che va in montagna, o in falesia, pe fare qualcosa;

poi, dopo, eventualmente, per postarla in rete.

opinione personale;

poi ognuno trovi la propria soddisfazione, c'è spazio per tutti;

importante è che ci sia RISPETTO.

caro silvio, di questi tempi non si può fare troppo gli schizzinosi... per una volta che un topic suscita una discussione (come ai vecchi tempi) bisogna tenerselo stretto, anche se ... si va off topic

buzz ha scritto:caro silvio, di questi tempi non si può fare troppo gli schizzinosi... per una volta che un topic suscita una discussione (come ai vecchi tempi) bisogna tenerselo stretto, anche se ... si va off topic

ma certo, era per prendere fiato e buttare benzina sul fuoco;


ora metto le foto del drugo, vedi come si infiamma il topic...


(io poi tutto sono fuorchè schizzinoso... )

.

la mia era una battuta ma anche una verità.
concordo con buzz alla fine, se vai in giro con persone che fotografano e mettono su Facebook non puoi aspettarti che non ci mettano anche te.
puoi chiedergli di non farlo in via anticipata, ma alla fine, a che pro?
in questo mare che è internet, le tue foto sono una goccia invisibile.
capisco delle volte il fastidio, ma questo è il mondo in cui viviamo, altrimenti dobbiamo fare altre scelte, escluderci o come dicevo prima, non esserci.

comunque, meno male che non ci sono le belle foto di montagna...
sennò cheppalle eh! 

peta peta, che riva el Paolo!

Allora, Giangi, la prossima volta che fai pipì tra le mughe non mi farò scrupoli a fotografarti e a metterti su facebook...
tanto cossa vutu che sia...l'è sol che na gioza invisibile nel grande mare chiamato internet

Topocane ha scritto:...
a me da quasi l'impressione che si stia sempre più andando per apparire, non per fare.
od eventulamente il fare -l'andare- è quasi per il mezzo per apparire. per dire io c'ero
(e pure meglio se "...e tu no.")
...

sono d'accordo con te.
io stesso mi sono trovato nella stessa situazione. Cioè mi accorgevo che nelle mie scelte mi facevo condizionare da quello che vedevo su FB, tipo non andavo a fare una certa via (seppur mi piacesse e ci tenessi) perché tanto ci era già stato Tizio qualche giorno prima e aveva messo le foto.
Appurato quanto mi facessi condizionare, ho cancellato il mio account, circa un anno e mezzo fa.
Adesso credo che lo riaprirei, sentendomi disintossicato...

impossibile!
perché l'ho fatta alle due di notte, quando qualcuno avrebbe dovuto alzarsi per fotografare la luna sopra il pizzon!

ciò Paolo, ma non è che con la scusa delle dolomiti insolite, venerdì prossimo presenti foto insolite?
che Claudio aveva in mente lui un calendario con una certa presenza umana, ma intendeva femminile!

ciò... si prospettano due diversi calendari

il Paolo natalizio con foto di pizze, galletti, papere, cinghiali, rimbamby e vecchietti autistici
il titolo: demenze in pizzeria

il calendario alternativo dei trogloditi della muga con tema misterioso
il titolo: alcolismo loppistico

mah!!!


caiani e basta.

tornando, di rimbalzo, al discorrere su foto e social network, trovo inquietante, ma non so bene perchè, il fatto che la foto pubblicata in tempo reale comporti, in caso di incidente immediatamente successivo, un brusco salto di realtà che personalmente mi lascia senza parole.

letteralmente.
infatti non riesco a esprimere la sensazione.

mi sembra che le parole banalizzino.

un attimo ci sei, sorridi, pubblichi la foto lì e ora, di quello che stai facendo, che evidentemente ti piace, sei contento.
e noi che restiamo, sappiamo che poco dopo non ci sei più.
ti chiedi guardando quella foto se la morte fosse già presente, accanto. cerchi invano dei segni. che non ci sono.

lo sappiamo. un momento ridi e un secondo dopo non ci sei più. l'abbiamo sempre saputo.
ma vederlo così come lo vediamo adesso, non era mai stato possibile.

gli ultimi momenti di vita di un uomo, minuti, ore, erano cosa di pochi intimi.
solo a loro era dato osservare quel passaggio dall'inaspettato all'accaduto.

ora è cosa pubblica.
per persone che non conosciamo è già abbastanza forte, come sensazione di straniamento.
quando la persona la conosci, è un colpo.

buzz ha scritto:tornando, di rimbalzo, al discorrere su foto e social network, trovo inquietante, ma non so bene perchè, il fatto che la foto pubblicata in tempo reale comporti, in caso di incidente immediatamente successivo, un brusco salto di realtà che personalmente mi lascia senza parole.

letteralmente.
infatti non riesco a esprimere la sensazione.

mi sembra che le parole banalizzino.

un attimo ci sei, sorridi, pubblichi la foto lì e ora, di quello che stai facendo, che evidentemente ti piace, sei contento.
e noi che restiamo, sappiamo che poco dopo non ci sei più.
ti chiedi guardando quella foto se la morte fosse già presente, accanto. cerchi invano dei segni. che non ci sono.

lo sappiamo. un momento ridi e un secondo dopo non ci sei più. l'abbiamo sempre saputo.
ma vederlo così come lo vediamo adesso, non era mai stato possibile.

gli ultimi momenti di vita di un uomo, minuti, ore, erano cosa di pochi intimi.
solo a loro era dato osservare quel passaggio dall'inaspettato all'accaduto.

ora è cosa pubblica.
per persone che non conosciamo è già abbastanza forte, come sensazione di straniamento.
quando la persona la conosci, è un colpo.

sono d'accordo;

mah, se conosco la persona l'ultima foto non mi fa impressione, sono più i ricordi che mi danno l'amaro sia nel presente che nel futuro.
se invece la conosco solo via internet, mi tocca di più rileggere vecchi pensieri e pensare che chi li ha scritti non c'e' più, non potrà più ripeterli o spiegarli, o aggiungere qualcosa, che quel pensiero in fondo è morto con la persona anche se posso ancora leggerlo

Il mio discorso era riferito alle ormai molte situazioni in cui i media riportano le immagini dai social, prese pochi istanti prima di incidenti di cui si occupano in cronaca.

Incidenti aerei o automobilistici, o di altra natura.
Una immagine in cui si vede qualcuno sorridere, assolutamente ignaro della sorte che noi sappiamo incombente.

Questa subitaneità, per quanto conosciuta in teoria, su quella immagine è come certificata.
Mi rende edotto, brutalmente, del filo estremamente sottile che tiene in piedi il mio/nostro universo.

Se conosci la persona è ancora più forte, questa sensazione, ma c'è anche per uno sconosciuto.

buzz ha scritto:Il mio discorso era riferito alle ormai molte situazioni in cui i media riportano le immagini dai social, prese pochi istanti prima di incidenti di cui si occupano in cronaca.

Incidenti aerei o automobilistici, o di altra natura.
Una immagine in cui si vede qualcuno sorridere, assolutamente ignaro della sorte che noi sappiamo incombente.

Questa subitaneità, per quanto conosciuta in teoria, su quella immagine è come certificata.
Mi rende edotto, brutalmente, del filo estremamente sottile che tiene in piedi il mio/nostro universo.

Se conosci la persona è ancora più forte, questa sensazione, ma c'è anche per uno sconosciuto.

Non avendo TV o fb questa situazione di *subitaneità* che descrivi non l'ho mai vissuta in prima persona, e da un lato sono anche contento di questo, perchè se da un lato come scrivi bene Buzz, può essere spunto per un ragionamento sulla caducità della nostra esistenza (ma in questo ci ero arrivato anche da solo ), dall'altro vedo molto presente il rischio di derive voyeuristiche e morbose.

Come Giangi mi fa più specie invece imbattermi ancora oggi in qualche messaggio di Enzolino per dire...


P.S. spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno, penso di aver capito da dove è partita la tua riflessione Buzz... ciao.

Ale-trano....
anche se ti ritieni assolto, sei allo stesso coinvolto
ormai ci siamo, volenti o nolenti, dentro tutti. In un modo o nell'altro.
se sabato 2 min dopo che t'ho inviato la foto....mi fosse caduto addosso una betulla e ciavessi lasciato le penne....cosa ti rimaneva a te???

hai ragione Tc

per quello sogno di trasferirmi in un posto senza rete nè internet, come ha fatto un mio collega vicentino... ma qui andiamo OT

Rimane però per me importante la dimensione e la portata di una foto real time: nel nostro caso era una conversazione tra me te e Daffi, in tv o fb questa dimensione si dilata e ingigantisce (e i media cavalcano questa cosa)... ma le mie sono solo *sensazioni*... Buzz probabilmente dirà che non è il mezzo ma l'uso che se ne fa... rimane per me la diffidenza (forse infondata) verso questo tipo di interazione...

però penso che l'oggetto del topic fosse un altro, e penso di aver capito il pensiero di Buzz...