La Vita perduta

Sentir parlare di Morte è sempre sgradevole; neppure si può addolcire la pillola con le classiche piroette all'italiana chiamandola Fine Vita; fa specie, disturba, meglio parlare d'altro.
Ignorare.
Eppure il mondo della montagna è quotidianamente a contatto con la Morte; i libri più letti della letteratura di montagna ci raccontano le tragedie del passato, ne siamo attirati, così come ci tengono in sospeso i film cruenti. Ci affascina, ma ci si pensa il meno possibile. Eppure la Morte ha un significato molto profondo, permea tutta la nostra esistenza: se non ci fosse la Morte non esisterebbe la Vita!
La letteratura classica ha sondato in tutti i tempi e i modi il rapporto dell'uomo con la Morte; Umberto Eco asserisce che il compito principale della letteratura è di educarci al Destino e alla Morte. Sottintende che tutto ciò che non fa riflettere sul mistero della Morte non è letteratura.
La letteratura di montagna ultimamente è in profonda crisi: si scrive poco di educativo privilegiando i racconti senza pensieri e le grandiose imprese fine a se stesse; cartina al tornasole è il premio ITAS che da grande kermesse per autori e case editrici si è trasformato in vivaio per giovani nel tentativo di far crescere un nuovo movimento letterario intorno alla montagna.
La Valle perduta è un libro sulla Morte; poteva intitolarsi benissimo la Vita perduta che era lo stesso.
Ciò che lo rende straordinario è che l'Autore è morto, non c'è più, deceduto, scomparso: pace all'anima sua. Un morto che parla di Morte è davvero il massimo!
Toccatevi!

Ma leggete stocazzodilibro! 

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Non mancherò !

L' autore sarà pure defunto, ma se la porta bene la dipartita

si troverà in biblioteca a Trento,  tra gli ebook?

lo cerco, grazie

Visto che l'autore è morto immagino non sia prevista una qualche serata postuma di presentazione del libro, magari in quei posti morti (e sfigati) che era solito frequentare in vita...

ordinato oggi assieme al Necronomicon

alessandro ha scritto:Visto che l'autore è morto immagino non sia prevista una qualche serata postuma di presentazione del libro, magari in quei posti morti (e sfigati) che era solito frequentare in vita...

....e come data per la serata di presentazione potrebbe andare bene il 2 novembre  




lo comprerò di sicuro, gongo!

Drugo Lebowsky ha scritto:

acc...mi ero dimenticato che c'è in giro la drugo!
il quale morto non è

Calmi, state calmi, non spingete!
Il libro non è in vendita, è in regalo (non opere di bene ma fiori). O maggio.
Ora sto riflettendo su quale brutta cima mi metterò per omaggiare i coraggiosi 
(pensavate di venirvelo a prendere in qualche bar con brindisi e salamelecchi: noo cari!)

e io che speravo di corromperti a suon di pizze

La valle del ritorno
Ritorni a valle
La valle perduta
...

Fantasia zero eh?
Sto imbastendo anch'io un romanzo, credo lo intitolerò "Perdite a valle" (autobiografico, sulle mie incontinenze), lo completerò quando sarò anch'io sufficientemente vecchio.

E non vado oltre visto che l'autore - pace all'anima sua - non può replicare.

Sappici dire dove scoperchiano la partita di libri ché vedrò di esserci anch'io.
Magari il vino lo si porta noi a spalla, altro che bar.

gongo ha scritto:Ora sto riflettendo su quale brutta cima mi metterò per omaggiare i coraggiosi 
(pensavate di venirvelo a prendere in qualche bar con brindisi e salamelecchi: noo cari!)

Cima? ma non parla di Valle?  (valle.. bar.. )

Guarda bene il titolo: LA VITA PERDURA (o LA VITA E' PUR DURA?)

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