Nowcasting risveglio vegetativo...
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Nowcasting risveglio vegetativo...
Primavera che rimane per me la stagione preferita! Mi piace scrutare ogni anno, gemma dopo gemma, il risveglio delle piante e le fioriture, assistere al ripetersi silenzioso del miracolo della fotosintesi, ascoltare di nuovo in volo il ronzio degli insetti, lasciarsi stupire dai prati in fiore in quota o dall'accendersi del verde delle foreste in fondovalle.
Quest'anno si è aggiunto poi uno sbalzo improvviso di oltre mille km verso sud, per farmi piombare nel pieno della ripresa vegetiva, almeno in pianura dove è quasi tutto germogliato, e molte Rosacee sfioriscono già. Ma in quota è solo l'inizio.
Nei versanti solivi fin sui mille metri, l'unica arborea che ho visto germogliare finora è il carpino nero, insieme a qualche faggio, disperso troppo in basso rispetto le sue abitudini e preferenze. Le faggete più in quota tacciono ancora, ma è veramente questione di giorni.
L'erica (E. carnea) ha già perso lo smalto dei colori più accesi, così come la rosa di natale (Helleborus niger) che mostra la colorazione vinaccia, indice di una fioritura al suo termine. Nel sottobosco più umido è il momento del campanellino (Leucojum vernun) e del bucaneve (Galanthus nivalis), mentre le praterie sono invase dai crochi (Crocus albiflorus).
Abbondante, almeno sulle Prealpi qui da me (Val Posina) l'Anemone nemorosa.
Questo per il momento dopo una fugace uscita domenica scorsa... in attesa di altre fioriture prossime e di qualche immagine (ero senza fotocamera ). Ma anche fossi stato cieco, il verso del cuculo (il primo, quest'anno) come prova inconfutabile del cambio di stagione...
Quest'anno si è aggiunto poi uno sbalzo improvviso di oltre mille km verso sud, per farmi piombare nel pieno della ripresa vegetiva, almeno in pianura dove è quasi tutto germogliato, e molte Rosacee sfioriscono già. Ma in quota è solo l'inizio.
Nei versanti solivi fin sui mille metri, l'unica arborea che ho visto germogliare finora è il carpino nero, insieme a qualche faggio, disperso troppo in basso rispetto le sue abitudini e preferenze. Le faggete più in quota tacciono ancora, ma è veramente questione di giorni.
L'erica (E. carnea) ha già perso lo smalto dei colori più accesi, così come la rosa di natale (Helleborus niger) che mostra la colorazione vinaccia, indice di una fioritura al suo termine. Nel sottobosco più umido è il momento del campanellino (Leucojum vernun) e del bucaneve (Galanthus nivalis), mentre le praterie sono invase dai crochi (Crocus albiflorus).
Abbondante, almeno sulle Prealpi qui da me (Val Posina) l'Anemone nemorosa.
Questo per il momento dopo una fugace uscita domenica scorsa... in attesa di altre fioriture prossime e di qualche immagine (ero senza fotocamera ). Ma anche fossi stato cieco, il verso del cuculo (il primo, quest'anno) come prova inconfutabile del cambio di stagione...
alessandro- Messaggi : 1147
Data d'iscrizione : 04.01.15
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
fantastico
alessandro ci informa che in primavera torna a tirargli la brocca
interesante...
(buon per lui peraltro...)
alessandro ci informa che in primavera torna a tirargli la brocca
interesante...
(buon per lui peraltro...)
Drugo Lebowsky- Messaggi : 857
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
sei il solito insensibile, drugo
tu, cosa vuoi capire ormai di rinascite e dolcezze primaverili
tu, disincantato e ghiacciato negli inverni della tua età!
(ti hanno bannato da fb???? )
tu, cosa vuoi capire ormai di rinascite e dolcezze primaverili
tu, disincantato e ghiacciato negli inverni della tua età!
(ti hanno bannato da fb???? )
virgy- Messaggi : 3250
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
Bello sì, ne approfitto per due domande a tema.
Cosa faccio per dar vigore alla fioritura sbiadita della mia erica?
E' vero che il carpino nero è il miglior legno da grigliata perché non dà odore alla carne?
Cosa faccio per dar vigore alla fioritura sbiadita della mia erica?
E' vero che il carpino nero è il miglior legno da grigliata perché non dà odore alla carne?
kala- Messaggi : 1669
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
sull'erica pisciaci soprakala ha scritto:Bello sì, ne approfitto per due domande a tema.
Cosa faccio per dar vigore alla fioritura sbiadita della mia erica?
E' vero che il carpino nero è il miglior legno da grigliata perché non dà odore alla carne?
sul carpino no che poi da un brutto odore
mi sento un po drugo stamani
Ad_adri- Messaggi : 1501
Data d'iscrizione : 21.05.12
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
Vi consiglio questa lettura
http://www.giunti.it/libri/saggistica/verde-brillante/
In particolare a chi non perde occasione di dimostrare le sue conoscenze botaniche, ma poi, nei fatti, è rimasto alle classificazioni di Teofrasto...
http://www.giunti.it/libri/saggistica/verde-brillante/
In particolare a chi non perde occasione di dimostrare le sue conoscenze botaniche, ma poi, nei fatti, è rimasto alle classificazioni di Teofrasto...
alessandro- Messaggi : 1147
Data d'iscrizione : 04.01.15
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
E aggiungo sempre per chi non riesce a guardare al di là della punta del proprio naso (o della propria picca...)
cosa vuol dire conoscere come le piante percepiscono e rispondono agli stimoli dell'ambiente
http://www.entecarifirenze.it/blog/la-serra-galleggiante-jellyfish-barge-ideata-da-stefano-mancuso-delluniversita-di-firenze-e-fra-5-progetti-finalisti-del-premio-delle-nazioni-unite-unece-ideas-change-award/
Progetto made in Italy, ideato e realizzato da ricercatori italiani in uno spinoff dell'università di Firenze...
Topoka visto che roba?
cosa vuol dire conoscere come le piante percepiscono e rispondono agli stimoli dell'ambiente
http://www.entecarifirenze.it/blog/la-serra-galleggiante-jellyfish-barge-ideata-da-stefano-mancuso-delluniversita-di-firenze-e-fra-5-progetti-finalisti-del-premio-delle-nazioni-unite-unece-ideas-change-award/
Progetto made in Italy, ideato e realizzato da ricercatori italiani in uno spinoff dell'università di Firenze...
Topoka visto che roba?
alessandro- Messaggi : 1147
Data d'iscrizione : 04.01.15
per alessandro
SPIN-OFF...
SPIN-OFF...
SPIN-OFF...
SPIN-OFF...
ma VACCAGARE, VA...
SPIN-OFF...
SPIN-OFF...
SPIN-OFF...
ma VACCAGARE, VA...
Drugo Lebowsky- Messaggi : 857
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
Preferisci SPIN-ON ?
(Prego di notare l'URL dell'immagine)
(Prego di notare l'URL dell'immagine)
kala- Messaggi : 1669
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
E intanto secondo posto per lo spin-off fiorentino guidato dal prof. Mancuso
http://www.ambienteambienti.com/news/2015/04/news/premio-ideas-for-change-delle-nazioni-unite-a-stefano-mancuso-134675.html
http://www.ambienteambienti.com/news/2015/04/news/premio-ideas-for-change-delle-nazioni-unite-a-stefano-mancuso-134675.html
alessandro- Messaggi : 1147
Data d'iscrizione : 04.01.15
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
A grande richiesta le foto (sono arrivato al culmine della regressione fotografica... solo scatti con il telefonino, nemmeno il mio )
Il *nostro* Campanile della Besausega: cinque ore e mezza d'avvicinamento etc...
Ci si muove in quest'ambiente pastorale distante da tutto e tutti... più camosci che umani lungo il cammino.
(le malghette, che vengono comunque ancora caricate qui, hanno tutte il tetto fornito di pannelli fotovoltaici grazie a fondi comunitari).
A breve, cominciando dal piano basale, inizierà la stagione delle orchidee... ciao!
Il *nostro* Campanile della Besausega: cinque ore e mezza d'avvicinamento etc...
Ci si muove in quest'ambiente pastorale distante da tutto e tutti... più camosci che umani lungo il cammino.
(le malghette, che vengono comunque ancora caricate qui, hanno tutte il tetto fornito di pannelli fotovoltaici grazie a fondi comunitari).
A breve, cominciando dal piano basale, inizierà la stagione delle orchidee... ciao!
alessandro- Messaggi : 1147
Data d'iscrizione : 04.01.15
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
orchis lebowski pseudoinculatus
Ad_adri- Messaggi : 1501
Data d'iscrizione : 21.05.12
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
Ad_adri ha scritto:orchis lebowski pseudoinculatus
Complimenti per la cattura Adriano
Ma è recente? Sono mesi, che dico, anni che non ne incontro più una lungo i sentieri delle Dolomiti. Ricordo, da giovane, quando studiavo all'università, all'esame di Botanica era una domanda molto temuta -Distribuzione ed habitat dell'Orchis lebowski var. pseudoinculatus-. Pochi studenti erano in grado di rispondere alla domanda e l'esame, quando compariva questa domanda, finiva sempre male, con voti bassi e furiose bestemmie ed improperi da parte degli studenti indirizzate contro l'O. lebowski. Solo pochi ragazzi tra i più preparati in materia (tra cui io modestamente ), molto spesso iscritti al glorioso sodalizio CAI, sapevano la risposta alla domanda: -essenza infestante, dall'aspetto sgradevole e dall'odore di triglia, per fortuna endemica solamente in alcune vallette nivali delle Dolomiti (tra cui Val Travenanzes) o delle Feltrine (Val delle Moneghe), per non parlare dei Serrai di Sottoguda. Si manifestava violentemente sul finire dell'inverno, e allora negli antichi forums di montagna, fioccavano i topic botanici di segnalazione dell'esempio: condizioni della fioritura a Sottoguda. Inoltre, prediligeva altri gruppi montuosi, e fioriva a mucchi lungo le pareti rocciose (prediligendo il doppio carbonato di Ca e Mg della Dolomia, ma si ritrovava anche in ambienti calcarei e granitici). Famose in letteratura (gli speciali dedicati alla flora usciti negli anni su Lo Scarpone, la RdM, le AV) le fioriture alle soste lungo tutti gli itinerari della Torre Venezia (Civetta). Allora era comune tra gli scalatori essere preda di sensazioni sgradevoli quali- nausea, vomito e giramenti di testa- allorquando si aveva la sfortuna di trovarne un mazzetto in fioritura alle soste. Molto comune in Dolomiti, era fortunatamente rara se non del tutto aliena in altre zone montuose. Molto difficile avvistarla in Piccole Dolomiti&Pasubio, quasi del tutto assente in Oltrepiave e Carnia tutta. Con il tempo però, è divenuta sempre più rara, forse a causa dei cambiamenti climatici. Nel primo decennio del XXI secolo, i miei colleghi botanici hanno cominciato a rilevarne una presenza sempre più massiccia lungo le sponde del fiume Sile, e nelle aiuole poco curate del parcheggio Sportler a Silea, dove pare -per ragione al momento sconosciute- abbia trovato infine il suo habitat perfetto.
alessandro- Messaggi : 1147
Data d'iscrizione : 04.01.15
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
Sono già passati 35 minuti, credo ce ne vorranno altri per una risposta adeguatamente articolata.
kala- Messaggi : 1669
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
alessandro ha scritto:Ad_adri ha scritto:orchis lebowski pseudoinculatus
Complimenti per la cattura Adriano
Ma è recente? Sono mesi, che dico, anni che non ne incontro più una lungo i sentieri delle Dolomiti. Ricordo, da giovane, quando studiavo all'università, all'esame di Botanica era una domanda molto temuta -Distribuzione ed habitat dell'Orchis lebowski var. pseudoinculatus-. Pochi studenti erano in grado di rispondere alla domanda e l'esame, quando compariva questa domanda, finiva sempre male, con voti bassi e furiose bestemmie ed improperi da parte degli studenti indirizzate contro l'O. lebowski. Solo pochi ragazzi tra i più preparati in materia (tra cui io modestamente ), molto spesso iscritti al glorioso sodalizio CAI, sapevano la risposta alla domanda: -essenza infestante, dall'aspetto sgradevole e dall'odore di triglia, per fortuna endemica solamente in alcune vallette nivali delle Dolomiti (tra cui Val Travenanzes) o delle Feltrine (Val delle Moneghe), per non parlare dei Serrai di Sottoguda. Si manifestava violentemente sul finire dell'inverno, e allora negli antichi forums di montagna, fioccavano i topic botanici di segnalazione dell'esempio: condizioni della fioritura a Sottoguda. Inoltre, prediligeva altri gruppi montuosi, e fioriva a mucchi lungo le pareti rocciose (prediligendo il doppio carbonato di Ca e Mg della Dolomia, ma si ritrovava anche in ambienti calcarei e granitici). Famose in letteratura (gli speciali dedicati alla flora usciti negli anni su Lo Scarpone, la RdM, le AV) le fioriture alle soste lungo tutti gli itinerari della Torre Venezia (Civetta). Allora era comune tra gli scalatori essere preda di sensazioni sgradevoli quali- nausea, vomito e giramenti di testa- allorquando si aveva la sfortuna di trovarne un mazzetto in fioritura alle soste. Molto comune in Dolomiti, era fortunatamente rara se non del tutto aliena in altre zone montuose. Molto difficile avvistarla in Piccole Dolomiti&Pasubio, quasi del tutto assente in Oltrepiave e Carnia tutta. Con il tempo però, è divenuta sempre più rara, forse a causa dei cambiamenti climatici. Nel primo decennio del XXI secolo, i miei colleghi botanici hanno cominciato a rilevarne una presenza sempre più massiccia lungo le sponde del fiume Sile, e nelle aiuole poco curate del parcheggio Sportler a Silea, dove pare -per ragione al momento sconosciute- abbia trovato infine il suo habitat perfetto.
quante cose sai, alessandro
complimenti!
virgy- Messaggi : 3250
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
apperò!
bene, grazie alla insipienza carniolae, ormai le disquisizioni botaniche hanno raggiunto un discreto livello caccademico!
me ne compiaccio
quindi si possono aggiungere in questo topic botanico dei fortuiti ritrovamenti di specie endemiche dell'italica peninsula
peraltro specie endemiche, ma a elevata dispersione di nuovo tipo, come da recente scoperta botanica a cura del Institut de la Flore de la Ciàrgne.
detta dispersione, caso unico nel mondo vegetale, non è anemocora, nè entomocora, ma idocarburica e talora antropocora.
infatti le succitate specie si spostano attualmente da est a ovest o viceversa grazie a tradizionali motori a combustione e talora appiccicandosi a mammiferi appartenenti al genere Homo (peraltro, non sempre H. sapiens; talvolta pare che in oltrepiave o nel vicentino questi vegetali si attacchino ai due ultimi esemplari di H. neanderthalensis).
l'indigenato di queste due specie è quasi antitetico, ma come citato, la spiccata mobilità ne permette il periodico incontro e pure il contatto con altri organismi, solitamente mammiferi della specie Homo sapiens (per quanto questi cerchino abitualmente di evitare il contatto).
allo stato non sono noti casi di ibridazione tra le due specie.
descrizione:
Adrianiadmino carniculatus ssp culatus (Drugo Linneoski)
Forma Biologica: H scap - Handicaptofite scapolose. Piante perennanti con asse pisellare poco allungato, spesso privo di peli.
Descrizione: Pianta carnosa perenne alta 170-175 cm, legnosetta a ll'interno del cranio, glabra, sovente rampicante
Fusto di colore bianco rosaceo, glabro, marcato di cicatrici e rughe.
Foglie assenti.
Infiorescenza penica di 3 - 4 mm di Ø, lunghezza non nota.
Tipo corologico: Eurasiat. - Endemico.
Euri-Medit. - Entità con areale centrato alto adriatico collinare,
Antesi: Gennaio - dicembre (anche nelle stagioni favorevoli una sola volta all'anno).
Habitat: Sentieri, falesie, pale greppose, appicchi carnico giuliani (SOLO nelle forme giovanili) da 0 a 2800 m slm.
Virgymaria terronicae ssp apuanimigrante (Drugo Linneoski)
Forma Biologica: T verb - Terronfite verbose. Piante perenni con asse fusto poco allungato privo di peli, salvo all'estremità dove gli stessi sono folti, ma caduchi.
Descrizione: Pianta carnosa perenne alta 160-161 cm, lignificata all'interno del cranio, glabra, sovente rampicante
Fusto di colore bianco rosaceo, glabro (depilato) marcato di rughettine-ine-ine.
Foglie assenti.
Infiorescenza non nota.
Tipo corologico: Eurasiat. - Endemico.
Euri-Medit. - Entità con areale centrato alto tirrenico collinare,
Antesi: Gennaio - dicembre (anche nelle stagioni favorevoli una sola volta all'anno).
Habitat: Sentieri, falesie, ferrate, sentieri attrezzati, paracarri dolomitici (SOLO nelle forme giovanili) da 0 a 2500 m slm.
bene, grazie alla insipienza carniolae, ormai le disquisizioni botaniche hanno raggiunto un discreto livello caccademico!
me ne compiaccio
quindi si possono aggiungere in questo topic botanico dei fortuiti ritrovamenti di specie endemiche dell'italica peninsula
peraltro specie endemiche, ma a elevata dispersione di nuovo tipo, come da recente scoperta botanica a cura del Institut de la Flore de la Ciàrgne.
detta dispersione, caso unico nel mondo vegetale, non è anemocora, nè entomocora, ma idocarburica e talora antropocora.
infatti le succitate specie si spostano attualmente da est a ovest o viceversa grazie a tradizionali motori a combustione e talora appiccicandosi a mammiferi appartenenti al genere Homo (peraltro, non sempre H. sapiens; talvolta pare che in oltrepiave o nel vicentino questi vegetali si attacchino ai due ultimi esemplari di H. neanderthalensis).
l'indigenato di queste due specie è quasi antitetico, ma come citato, la spiccata mobilità ne permette il periodico incontro e pure il contatto con altri organismi, solitamente mammiferi della specie Homo sapiens (per quanto questi cerchino abitualmente di evitare il contatto).
allo stato non sono noti casi di ibridazione tra le due specie.
descrizione:
Adrianiadmino carniculatus ssp culatus (Drugo Linneoski)
Forma Biologica: H scap - Handicaptofite scapolose. Piante perennanti con asse pisellare poco allungato, spesso privo di peli.
Descrizione: Pianta carnosa perenne alta 170-175 cm, legnosetta a ll'interno del cranio, glabra, sovente rampicante
Fusto di colore bianco rosaceo, glabro, marcato di cicatrici e rughe.
Foglie assenti.
Infiorescenza penica di 3 - 4 mm di Ø, lunghezza non nota.
Tipo corologico: Eurasiat. - Endemico.
Euri-Medit. - Entità con areale centrato alto adriatico collinare,
Antesi: Gennaio - dicembre (anche nelle stagioni favorevoli una sola volta all'anno).
Habitat: Sentieri, falesie, pale greppose, appicchi carnico giuliani (SOLO nelle forme giovanili) da 0 a 2800 m slm.
Virgymaria terronicae ssp apuanimigrante (Drugo Linneoski)
Forma Biologica: T verb - Terronfite verbose. Piante perenni con asse fusto poco allungato privo di peli, salvo all'estremità dove gli stessi sono folti, ma caduchi.
Descrizione: Pianta carnosa perenne alta 160-161 cm, lignificata all'interno del cranio, glabra, sovente rampicante
Fusto di colore bianco rosaceo, glabro (depilato) marcato di rughettine-ine-ine.
Foglie assenti.
Infiorescenza non nota.
Tipo corologico: Eurasiat. - Endemico.
Euri-Medit. - Entità con areale centrato alto tirrenico collinare,
Antesi: Gennaio - dicembre (anche nelle stagioni favorevoli una sola volta all'anno).
Habitat: Sentieri, falesie, ferrate, sentieri attrezzati, paracarri dolomitici (SOLO nelle forme giovanili) da 0 a 2500 m slm.
Drugo Lebowsky- Messaggi : 857
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
C'è sempre da imparare
kala- Messaggi : 1669
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
stiamo cercando un esemplare di Manolita impudica ssp onanloppensis
ma è difficile da rinvenire in natura, probabilmente per difficoltà a diffondersi (per fortuna) se non per via agamica
è però nota la cultivar M. impudica nannimorettensis
ma è difficile da rinvenire in natura, probabilmente per difficoltà a diffondersi (per fortuna) se non per via agamica
è però nota la cultivar M. impudica nannimorettensis
Drugo Lebowsky- Messaggi : 857
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
Non pensavo fossi a conoscenza di questa splendida essenzaDrugo Lebowsky ha scritto:stiamo cercando un esemplare di Manolita impudica ssp onanloppensis
ma è difficile da rinvenire in natura, probabilmente per difficoltà a diffondersi (per fortuna) se non per via agamica
è però nota la cultivar M. impudica nannimorettensis
Ritenevo infatti che i tuoi studi si fossero concentrati principalmente sulle suffrutticose, data la stretta affinità evolutiva e di aspetto del genere Orchis lebowski con esse, di cui si ricorda in letteratura il famosissimo caso studio del sempre più frequente in natura (e anche contro) evento ibridativo tra l'O. leboswky e la "betonica fetida del Sile" (per gli addetti ai lavori Stachys glutinosa var. trevigianosus L.)
alessandro- Messaggi : 1147
Data d'iscrizione : 04.01.15
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
alessandro ha scritto:
Non pensavo fossi a conoscenza di questa splendida essenza
splendida che?
figliuolo, ti rammento che la Manolita impudica nannimorettensis da un pdv filogenetico deriva dall'ancestrale infestante Kalamagrostis mestrimerdensis
fatti la domanda e datti la risposta
Drugo Lebowsky- Messaggi : 857
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
Ma il Mitodegiassus, che la leggenda vuole cresca solo in inverno e in particolare in Val Travenanzes, è così repellente come dicono: che se lo cogli o semplicemenete lo sfiori ti gratti per il resto della vita?
LucaVi- Messaggi : 3780
Data d'iscrizione : 11.03.12
Località : Cimolais
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
Nel luogo ove vegetava l' orchis lebowski ss pseudoiculatus, pace all' anima vegetale sua...
è spuntata la creatura definitiva
Phallus impudicus sileensis
cosi chiamato perchè...
L'odore sgradevole viene emanato da una "gleba mucillaginosa" contenente le spore che è ubicata sulla parte superiore del carpoforo; il suo scopo è quello di attirare su di sé mosche ed altri insetti che ne resteranno imbrattati e che, di conseguenza, diffonderanno le spore del fungo anche a grande distanza dal luogo di origine, le basse paludi del sile.
Fruttifica nelle stagioni calde e piovose, su terreni umidi nei boschi misti o nei giardini.
A volte, ma sempre piu raramente, vegeta anche in presenza di colate di ghiaccio in valli secondarie dolomitiche
( Travenanzes) e presso sponde di fiumi veneti,
Secondo alcuni autori pare simbiotico con Thymallus thymallus
è spuntata la creatura definitiva
Phallus impudicus sileensis
cosi chiamato perchè...
- per via della particolare forma "fallica" che ricorda un vero e proprio "pene",
- perché lo stesso emana un caratteristico e pungente odore cadaverico che può essere avvertito anche a diversi metri di distanza.
L'odore sgradevole viene emanato da una "gleba mucillaginosa" contenente le spore che è ubicata sulla parte superiore del carpoforo; il suo scopo è quello di attirare su di sé mosche ed altri insetti che ne resteranno imbrattati e che, di conseguenza, diffonderanno le spore del fungo anche a grande distanza dal luogo di origine, le basse paludi del sile.
Fruttifica nelle stagioni calde e piovose, su terreni umidi nei boschi misti o nei giardini.
A volte, ma sempre piu raramente, vegeta anche in presenza di colate di ghiaccio in valli secondarie dolomitiche
( Travenanzes) e presso sponde di fiumi veneti,
Secondo alcuni autori pare simbiotico con Thymallus thymallus
Ad_adri- Messaggi : 1501
Data d'iscrizione : 21.05.12
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
Direi che è nella versione impudicum, senza mascherina.
LucaVi- Messaggi : 3780
Data d'iscrizione : 11.03.12
Località : Cimolais
Re: Nowcasting risveglio vegetativo...
LucaVi ha scritto:Ma il Mitodegiassus, che la leggenda vuole cresca solo in inverno e in particolare in Val Travenanzes, è così repellente come dicono: che se lo cogli o semplicemenete lo sfiori ti gratti per il resto della vita?
Solito errore di scambiare causa ed effetto
Ti gratti nella speranza di non coglierlo
kala- Messaggi : 1669
Data d'iscrizione : 12.03.12
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