Bus de le Nèole
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Bus de le Nèole
Meta abbastanza famosa e pubblicizzata sia in rete che nelle guide: si tratta di una enorme voragine che si apre all'improvviso tra i fitti mughi e sprofonda per circa 200 metri a comunicare con la sottostante Val Pegolera (ne parlò, affascinato, anche Ettore Castiglioni nella sua introvabile ormai "grigia").
"E' un fenomeno di erosione caratteristico e certo tra i più grandiosi delle Dolomiti. E' chiamato Bus delle Nèole (Buco delle Nuvole) perchè specie dopo le piogge, è facile vedere nebbia e vapori, che dalla Val Pegolera sbucano alla forcella attraverso il foro." (E. Castiglioni, p.349).
Non sempre questo incredibile fenomeno si origina però (a noi non è successo infatti) e allora in mancanza di questo meritano comunque uno sguardo (oltre le belle aperture verso Agordo) le evoluzioni della Bigiarella (Sylvia curruca L.) in volo sopra al passo.
Raggiungere il Bus non è difficile, soltanto faticoso. Da Valchesina, frazione di Tiser sulla strada per forcella Franche, si prende un sentiero, segnalato anche di fresco, che porta molto ripidamente a guadagnare quota tra erbe alte e boschetti a carpino nero, pini, mughi e qualche giovane betulla.
La traccia è infatti veramente molto ripida e faticosa (domandare ai propri polpacci nel caso), a tratti scabrosa: soltanto un paio di ripiani glaciali donano un attimo di respiro, in concomitanza con la presenza del faggio e del ciclamino.
Verso i 1400 metri di quota la strada spiana un pochettino, ma è un attimo, e nell'aggirare un costone roccioso raggiunge più avanti l'incrocio con la traccia che sale invece dal Cordevole (siamo ora sui 1600 m circa) e dove terminano i segnavia bianchi e rossi.
Qui si abbandona il sentiero segnalato (che scende al ricovero forestale delle Mandre) per imboccare un malagevole traverso (provvidenziale taglio di mughi), umido e scivoloso, che porta ad ogni modo in una mezzoretta di cammino verso la Forcella del Bus de le Nèole.
Se non si è attenti il Bus rimane sulla sinistra, e si procede oltre prima di accorgersi dell'errore, a disturbare magari la femmina del forcello. Dal passo ci si consola comunque con splendide vedute verso la Val Pegolera e i Feruch, sempre che le formiche a guardia del panorama lo consentano.
In realtà il passo non è un vero e proprio valico perchè il collegamento con la sottostante Val Pegolera è possibile solamente agli intrepidi, rintracciando una difficile e rischiosa traccia di camosci. A noi non viene nemmeno in mente di provarci, e allora ci fermiamo a contare le ore e a cucinarci del buon caffè.
Ma le occasioni non mancano comunque per soddisfare la nostra curiosità, e con le ombre lunghe del pomeriggio inoltrato ritorniamo velocemente (nel conto anche un paio di ruzzoloni) a valle. Spiace far buona pubblicità a queste montagne dimenticate, ma più camosci che zecche nel novero degli incontri!
"E' un fenomeno di erosione caratteristico e certo tra i più grandiosi delle Dolomiti. E' chiamato Bus delle Nèole (Buco delle Nuvole) perchè specie dopo le piogge, è facile vedere nebbia e vapori, che dalla Val Pegolera sbucano alla forcella attraverso il foro." (E. Castiglioni, p.349).
Non sempre questo incredibile fenomeno si origina però (a noi non è successo infatti) e allora in mancanza di questo meritano comunque uno sguardo (oltre le belle aperture verso Agordo) le evoluzioni della Bigiarella (Sylvia curruca L.) in volo sopra al passo.
Raggiungere il Bus non è difficile, soltanto faticoso. Da Valchesina, frazione di Tiser sulla strada per forcella Franche, si prende un sentiero, segnalato anche di fresco, che porta molto ripidamente a guadagnare quota tra erbe alte e boschetti a carpino nero, pini, mughi e qualche giovane betulla.
La traccia è infatti veramente molto ripida e faticosa (domandare ai propri polpacci nel caso), a tratti scabrosa: soltanto un paio di ripiani glaciali donano un attimo di respiro, in concomitanza con la presenza del faggio e del ciclamino.
Verso i 1400 metri di quota la strada spiana un pochettino, ma è un attimo, e nell'aggirare un costone roccioso raggiunge più avanti l'incrocio con la traccia che sale invece dal Cordevole (siamo ora sui 1600 m circa) e dove terminano i segnavia bianchi e rossi.
Qui si abbandona il sentiero segnalato (che scende al ricovero forestale delle Mandre) per imboccare un malagevole traverso (provvidenziale taglio di mughi), umido e scivoloso, che porta ad ogni modo in una mezzoretta di cammino verso la Forcella del Bus de le Nèole.
Se non si è attenti il Bus rimane sulla sinistra, e si procede oltre prima di accorgersi dell'errore, a disturbare magari la femmina del forcello. Dal passo ci si consola comunque con splendide vedute verso la Val Pegolera e i Feruch, sempre che le formiche a guardia del panorama lo consentano.
In realtà il passo non è un vero e proprio valico perchè il collegamento con la sottostante Val Pegolera è possibile solamente agli intrepidi, rintracciando una difficile e rischiosa traccia di camosci. A noi non viene nemmeno in mente di provarci, e allora ci fermiamo a contare le ore e a cucinarci del buon caffè.
Ma le occasioni non mancano comunque per soddisfare la nostra curiosità, e con le ombre lunghe del pomeriggio inoltrato ritorniamo velocemente (nel conto anche un paio di ruzzoloni) a valle. Spiace far buona pubblicità a queste montagne dimenticate, ma più camosci che zecche nel novero degli incontri!
alessandro- Messaggi : 1147
Data d'iscrizione : 04.01.15
Re: Bus de le Nèole
è ora che ti fai facebook alessandro!
saresti venuto a conoscenza di notizie fondamentali!
e cioè che sulle pale, in particolare sulla campido, la giornata è stata splendida e non nuvolosa come pensavamo.
e che probabilmente i tipi incontrati non erano sposati ma semplici amici...e non hanno raggiunto la ovest e sono scesi per cresta salti e paretine direttamente alla forcella dei camosci.
insomma, notizie fondamentali, mica pizza e fichi!
saresti venuto a conoscenza di notizie fondamentali!
e cioè che sulle pale, in particolare sulla campido, la giornata è stata splendida e non nuvolosa come pensavamo.
e che probabilmente i tipi incontrati non erano sposati ma semplici amici...e non hanno raggiunto la ovest e sono scesi per cresta salti e paretine direttamente alla forcella dei camosci.
insomma, notizie fondamentali, mica pizza e fichi!
giangi4- Messaggi : 196
Data d'iscrizione : 30.03.12
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