Vapori si alzano... (cit.)

Le previsioni non erano buone, né di buono auspicio erano le gocce sul parabrezza la mattina, ma la voglia di andare c'era tutta così che salutiamo con intima soddisfazione i primi raggi di sole della giornata, dopo una risalita nel bosco molto bagnata tra rovesci di pioggia e tanto sudore.







Lasciati i camosci sulla radura, ci alziamo tra le gocciolanti festuche e i lamponi ad infilare un aereo traverso per cenge, meravigliosamente sospesi tra le nubi e il precipizio dabbasso, ma forse troppo entusiasti per aver gabbato gli amici meteopessimisti rimasti a casa ben presto ignoriamo le più elementari norme di orientamento in montagna e perdiamo la traccia...



complice anche un filo di nebbia!



Vaghiamo per forse un'ora lungo improbabili tracce di camosci alla ricerca di ometti e sì, lo ammetto, di un qualsiasi segno rosso, attraverso un paesaggio che affascina e incute timore allo stesso momento.



Percorriamo smarriti per ben quattro volte una cengia senza venirne a capo, risaliamo prima un costone e ci caliamo poi per ripidi prati di loppe fradice senza successo, inizia anche a piovere, come ne usciremo ci domandiamo, ma Santo Gongo protettore degli incauti greppisti della domenica ci assiste e ci indica la retta via, raccomandandoci di non uscire mai più in vita nostra dai sentieri segnalati e di risalire e scendere 100 volte per ammenda una corda fissa, quella che avevamo bellamente ignorato e che risulterà poi essere il sentiero che cercavamo...



Il resto della traversata si rivela una semplice formalità (a parte un secondo misunderstanding con i punti cardinali che ci costa solamente un centinaio di metri di risalita...) finché ci troviamo al posto giusto al momento giusto...



Riprendiamo dopo un po' il cammino che ci regala perfino una splendida luce prima del tramonto. Pioverà poi, come da previsioni ma soltanto a notte fonda dopo aver assistito anche ad una stellata meravigliosa. Asciutto sarà anche il rientro, meno che gli ultimi dieci minuti di cammino, ma eravamo praticamente già con le gambe sotto al tavolo...








Morale della favola: quando Arabba dice brutto nessuno in giro per i monti: pace, silenzio e solitudine... e rischi perfino di tornare a casa senza prendere una goccia. D'ora in poi le previsioni le farò anch'io così...

Bello, consigliano tutti i Sacri Testi di andare sulle loppe fradicie in una giornata nebbiosa

Viva i bolli bianco rossi! (vicentini??)

Per fortuna dove volevo andar io ha nevicato...

Devo ammettere con stupore che la loppa verde per quanto bagnata ha un ottimo grip sotto le suole, pensavo moooolto peggio...

Rimangono da provare, per esprimere un giudizio da accademia dei greppofili, le combinazioni loppa secca bagnata, loppa verde ghiacciata e loppa secca ghiacciata... tutte quante possibilmente con precipizio sotto se no il gongo ce le invalida

grass tooling

la loppa tiene benissimo miscredente!
piuttosto spettacolo meraviglioso ai piani...cervi in amore come non ci fosse un domani!
peccato la mancanza di un binocolo

guardone

taci pusillamine!
sei rimasto a casa per due nuvole!

giangi4 ha scritto:taci pusillamine!
sei rimasto a casa per due nuvole!

nevicava

alessandro ha scritto:Devo ammettere con stupore che la loppa verde per quanto bagnata ha un ottimo grip sotto le suole, pensavo moooolto peggio...

Rimangono da provare, per esprimere un giudizio da accademia dei greppofili, le combinazioni loppa secca bagnata, loppa verde ghiacciata e loppa secca ghiacciata... tutte quante possibilmente con precipizio sotto se no il gongo ce le invalida

Pensa che in altre montagne, Highlands Scozzesi, Tatra, da noi anche in Alpi Apuane, si usa d'inverno salire  con le picche proprio sulle loppe ghiacciate.


Il famoso "grass tooling" del Topocane 

kala ha scritto:

giangi4 ha scritto:taci pusillamine!
sei rimasto a casa per due nuvole!

nevicava

si...sparecchiavi!

Ad_adri ha scritto:



Pensa che in altre montagne, Highlands Scozzesi, Tatra, da noi anche in Alpi Apuane, si usa d'inverno salire  con le picche proprio sulle loppe ghiacciate.

Anche in Piccole Dolomiti su da me ci capita spesso d'inverno di uscire su ripidi prati con picca e ramponi, specie se ha tirato vento in quota o la cresta ha preso sole, a differenze dei pendii e dei canaloni in basso ancora pieni di neve. Ma avendo usato attrezzatura, siamo banditi dall'editto della purezza greppistica del gongo

@ kala non avevi scuse, dov'è che nevicava nel we? A meno che non stessi aprendo vie sulla Marmolada...

alessandro ha scritto:
@ kala non avevi scuse, dov'è che nevicava nel we? A meno che non stessi aprendo vie sulla Marmolada...

domenicamattina, bernina pass.

primaneve della cana: IMPAZZITA!

Touché...

ma rispondendo al Kala mi riferivo alle tristi lande del NE (isoterme più calde nel we rispetto le Alpi di NW)


P.S. bell'avatar

il kala ormai lo conosciamo...non si muove dal cernera!
quella freccia mi sembra di riconoscerla!

Selva di Cadore, 2300m

non me la ricordavo così in alto!

giangi4 ha scritto:non me la ricordavo così in alto!

non capisco di che parli

kala ha scritto:

giangi4 ha scritto:non me la ricordavo così in alto!

non capisco di che parli

Ah, Selva... Ho capito con soli 11 giorni di ritardo.
E' un migliaio di metri più in basso ma io dovevo andare proprio sui 2300.
Anche domenica scorsa ha nevischiato nella notte, ma quando siamo arrivati a 2383m non c'era più niente; e mentre da noi non ha fatto una goccia fino alle 18 intorno (Agordo, Marmolada...) pioveva, c'è andata proprio bene!