[photostory]
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1975: Dougal Haston sull'Hillary Step. Foto di Doug Scott
“Mentre assicuravo Dougal che saliva, mi divenne gradualmente chiaro che avremmo raggiunto la vetta dell’Everest. Scattai un’altra fotografia, feci avanzare il rullino e mi accorsi che era finito. Credevo di non avere altri rullini nello zaino, poiché li avevo lasciati insieme ai guanti di scorta, al telo da bivacco e al fornello sulla vetta sud. Mi levai la maschera e lo zaino e li misi sul crinale di fronte a me. Vi stavo seduto a cavalcioni, una gamba in Nepal, l’altra in Tibet. Sperai che Dougal non perdesse l’equilibrio, perché, mentre frugavo nello zaino, non mi venne nessun altro posto al mondo dove mettere la sua corda se non tra i denti. Trovai un rullino a colori, che per qualche motivo doveva essere finito lì qualche giorno prima. Il freddo era intenso e il fragile aggeggio continuava a rompersi. C’era un forte vento che sollevava la neve che Dougal buttava giù dal lato del Nepal e la trasportava in Tibet. Montai il rullino nella macchina fotografica e lo seguii… “
Doug Scott
Everest – The hard way, Chris Bonington, 1976
“Mentre assicuravo Dougal che saliva, mi divenne gradualmente chiaro che avremmo raggiunto la vetta dell’Everest. Scattai un’altra fotografia, feci avanzare il rullino e mi accorsi che era finito. Credevo di non avere altri rullini nello zaino, poiché li avevo lasciati insieme ai guanti di scorta, al telo da bivacco e al fornello sulla vetta sud. Mi levai la maschera e lo zaino e li misi sul crinale di fronte a me. Vi stavo seduto a cavalcioni, una gamba in Nepal, l’altra in Tibet. Sperai che Dougal non perdesse l’equilibrio, perché, mentre frugavo nello zaino, non mi venne nessun altro posto al mondo dove mettere la sua corda se non tra i denti. Trovai un rullino a colori, che per qualche motivo doveva essere finito lì qualche giorno prima. Il freddo era intenso e il fragile aggeggio continuava a rompersi. C’era un forte vento che sollevava la neve che Dougal buttava giù dal lato del Nepal e la trasportava in Tibet. Montai il rullino nella macchina fotografica e lo seguii… “
Doug Scott
Everest – The hard way, Chris Bonington, 1976
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[photostory] :: Commenti
Lorenzo Massarotto, foto di Ettore de Biasio.
Giugno 1981, sulla spalla ovest del Monte san Lucano, sopra il boràl di Lagunàz. Lorenzo Massarotto, foto di Ettore de Biasio.
"Eravamo andati alla Torre del boràl con l'intenzione di tentare lo spigolo che sarebbe diventato [i]della solitudine, visto qualche settimana prima dalla via degli antichi. Calandosi dall'alto ci siamo accorti ben presto che era assurdo, saremmo ritornati più avanti da fondovalle san Lucano. Abbiamo quindi trascorso il resto della giornata a "cazzeggiare" in alto prima di scendere sulla cresta della quarta Pala a vedere il diedrone..."
"Eravamo andati alla Torre del boràl con l'intenzione di tentare lo spigolo che sarebbe diventato [i]della solitudine, visto qualche settimana prima dalla via degli antichi. Calandosi dall'alto ci siamo accorti ben presto che era assurdo, saremmo ritornati più avanti da fondovalle san Lucano. Abbiamo quindi trascorso il resto della giornata a "cazzeggiare" in alto prima di scendere sulla cresta della quarta Pala a vedere il diedrone..."
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