A passo di lumaca. -Fotoreport-

Siamo sempre soggiogati dalla sindrome del Bianconiglio...è sempre tardi...tutto in fretta...non c'è tempo
Partenze al buio, avvicinamenti a passo di carica, tiri su tiri, discesa, ritorno a casa.... sempre di corsa...

ogni tanto invece fa bene prendersi delle pause..... scegliersi una salita da fare lenta....godersi... ogni attimo.....andare.....

A passo di lumaca...


Partire che il sole è già alto....



con il tempo di guardarsi attorno...





con la "casetta" sulle spalle....



gustarsi con tutta calma quel che ci aspetta...



e poi si inizia...scendendo...



scendendo....



ancora scendendo....



per poi iniziare a risalire...verso quello spuntoncino, lassù, in alto....



salendo pareti....




e camini......




e pareti....



e camini....



e ancora pareti....



e ancora camini.....



un po' di sosta senza dimenticare che......



ci aspettano ancora camini....



e poi LUI!!!..... SHINING!!

"quando
mi si è parato davanti sto muro, ho iniziato ad avere le
allucinazioni... ridevo, scalavo, mi si annebbiava la vista, guardavo
sotto e vedevo il bambino con il triciclo che mi inseguiva e io spaccavo
a destra e a sinistra sulla roccia liscia e i piedi scivolavano e lui
era sempre più vicino e io ridevo (dalla disperazione!) e Fabri
rideva... il tiro più divertente della mia vita!!!!!"





l'uscita da shining....



ma si ricomincia con i camini.....



ed alla fine la meritata felicità!!!



un lauto pranzetto...



due chiacchere prima di dormire....



il buongiorno dopo la dormita......



e dopo una "quasi dormita...."



pochi metri ancora....



ed arriva la vetta..... colazione, sole, chiacchere......



e la discesa....sole, caldo, sete... tanta sete... la bocca sigillata dalla sete....



e poi il rifugio all'ombra ..... finalmente bere mangiare.... con il suo pratino verde, invitante....



forse troppo......



ed il senso di tutto sta racchiuso nelle parole della compagna di questo viaggio....


"ripenso
a questo viaggio incredibile…. alla bellezza che mi circondava, alle
risate, a shining, alla concentrazione, allo zaino pesante, alla
serenità che sentivo dentro, alla scalata bellissima e divertente, alla
paura di qualche istante, al caldo,
all'acqua da non sprecare, alla caviglia da preservare, alla cena sulla
cengia, alla luce della luna che illuminava la cresta, alla pipì nel
vuoto, al bivacco con una chiappa dentro ed una di fuori, alle luci dei
paesi piccoli puntini nel buio della notte sotto di noi, all'infinità di
stelle sopra di noi... rannicchiati nel grembo di quella grande parete…
all’amicizia…."

GRANDE ESME !!!!!!!

ma bravi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


(come ha fatto Esme a sopportarti per così tanto tempo???? )

Ma per andare all'attacco del Pizzo d'Uccello bisogna scendere?

sì Luca...


e comunque meglio i camini che le placche

LucaVi ha scritto:Ma per andare all'attacco del Pizzo d'Uccello bisogna scendere?

SI, il giro classico è dal donegani salendo a foce siggioli e scendendo per la ferrata (500 mt circa) e poi fino all'attaco..... così la discesa diventa comoda, in 1.40/2 al max risiamo al donegani.

si può salire da Minucciano e dalle cave in basso ma poi la discesa diventa eterna, lunghissima...

...(come ha fatto Esme a sopportarti per così tanto tempo???? )

io sono un angelo.... ... è risaputo....

che fibra!

fabri