Via Castiglioni al Berio

Il grande alpinista Ettore Castiglioni, ufficiale degli Alpini, dopo l'8 settembre 1943 si nascose in montagna, più precisamente sopra Ollomont (Valpelline), insieme ad un gruppo di suoi soldati. Ormai da considerare disertori, banditi per l'esercito nazifascista, mettevano la loro esperienza di montagna nell'accompagnare civili che avevano necessità di espatriare, nella vicina svizzera, attraverso il valico della Fenètre Durand, fra il Mont Gelé e il Mont Avril.

Durante uno di questi sconfinamenti venne poi arrestato dagli svizzeri. Cercando di fuggire per tornare in Italia, Castiglioni morirà durante il tentativo. Il suo corpo fu ritrovato a passo del Forno.

Mentre era sopra Ollomont, con i suoi uomini, vivevano all'Alpe Berrio.







Prima che arrivasse l'inverno, più precisamente il 21 settembre 1943, Ettore Castiglioni, in cordata con Emilio Macchietto (seguiti da altra cordata) aprì in 8 ore quella che è l'ultima via di Ettore Castiglioni di cui si è avuta notizia.
Presumibilmente l'ultima in assoluto. Visto che morì nel marzo successivo.

http://www.brosite.org/castiglioni.htm







La via attacca "per la direttrice del grande diedro giallo che viene giù direttamente dalla vetta. ma poi ovviamente la via segue linee logiche.

Castiglioni da dava "difficile e interessante" il che vuol dire che ci sono sicuramente dei passi di almeno V+


Di questa via, a quanto so, si è persa traccia. Non è mai stata ripetuta.

Del Monte Berio (o Berrio) ho trovato solo queste due foto in rete:








Sarebbe bello riscoprire questa via. Ripeterla.
Secondo me ha un valore storico, e affettivo, notevole.

Mi piacerebbe raccogliere in questo topic foto, informazioni, al limite promuovere (o fare) la salita e la riscoperta.

sono salito sia sull'Avril che sul Gele'...e ho svalicato pure al Col de fenetre Durant (approposito mi offro come spallone x portare contanti in Svizzera8) )..........ma a parte questo mi piace la Storia, e mi intriga la Salita..........se e quando sara' contamici;)

ocio che il ghiacciaio dei forni è quello in valfurva (cevedale)

quello dove morì castiglioni era il passo del forno (ghiacciaio omonimo) al confine con la sfizzera (bregaglia)

biemme ha scritto:ocio che il ghiacciaio dei forni è quello in valfurva (cevedale)

quello dove morì castiglioni era il passo del forno (ghiacciaio omonimo) al confine con la sfizzera (bregaglia)

hai ragione. correggo. lapsus. era anche scritto nell'allegato...

Come ti dissi quando mi hai raccontato questa cosa mi sembra un bella idea, sempre, cercare pezzi di storia e camminarci sopra. Anch se si va in quasi verticale. Ma il diedro giallo è quello a centro della seconda foto? Perchè sembra ci siano in mezzo un bel po' di prati ... o è solo un problema di foto?

"... anche di tentare insieme una via nuova sulla Ovest del Monte Berio, la parete che incombeva sugli alpeggi e che mai prima di allora era stata salita. ...
Castiglioni calcolò l'altezza con lo sguardo e decise di lasciare tre zaini sullo zoccolo e di legarsi da subito per i primi passaggi, lui che era il primo e Peyronel che era l'ultimo, avrebbero preso un martello a testa. Castiglioni avrebbe anche portato una pesante mazzetta di chiodi per facilitare la seconda cordata...

ciò che stava per iniziare era un'impresa difficile su una parete mai tentata da nessuno, e se quel giorno fosse riuscito, sarebbe sicuramente entrata nella storia alpinistica della Valpelline.
In pochi minuti superò le placche facili della base, Entrò in un grosso diedro giallo che scendeva dritto dalla verticale della cima.

Per Castiglioni, quella volta, fu un gioco anche tracciare una linea elegante. Una via, come lui diceva, doveva essere lineare, diretta, omogenea. La linea perfetta era lo spigolo, a piombo come il filo di una spada nel vuoto, ma anche in centro a una parete era possibile intuire un percorso elegante e rettilineo: e lì, sulla ovest del berio, lo aveva trovato. Certo non immaginava che quella sarebbe stata l'ultima parete della sua vita. Il ventuno settembre del 43, esattamente ventanni dopo la sua prima via, anche allora su una ovest, la ovest del monte Pelmetto, in Dolomiti."

da "il vuoto alle spalle" libero riassunto.

Possibile che i valdostrani che abitano a pochi passi, schen, xee, non sentano la curiosità di andare a vedere questa parete? Fotografarla, intuire dove dovrebbe passare una linea...

eh su... pigroni!

è per una buona causa. ottima anzi.
la riscoperta dell'ultima via di Ettore Castiglioni!

qualche fotina la dovrei avere
ora ci guardo

sì qualche fotina ce l'ho effettivamente
e ci ho perso un'ora a ridurne le dimensioni ma sto programma è rigoroso

Il file caricato non è valido: la dimensione dell'immagine supera i limiti autorizzati (imensione della immagine : 720 x 960, limite : 960 x 720)

mi sono stufata
ci riprovo un'altra volta

vediamo se riesco a postare qualche fotina

il mont gelè, ci son salito da pikkolino :mrgreen:

...Schen controlla che io non abbia postato il Monviso

xee ha scritto:...Schen controlla che io non abbia postato il Monviso

no è la Tersiva, comunque il Monviso della Valle d'Aosta

anche io avevo foto dalla zona dell'amianthe. il problema è che quello dovrebbe essere il versante nord.
mentre invece la parete salita dovrebbe essere la ovest.

quella proprio sopra gli alpeggi.

e di quella parete le foto che ci sono, anche fra le tue, sono molto da lontano.

non è che magari, invece di ridurre tutta la foto, puoi concentrare sulla parete?

:mrgreen:

questa, se ho ben capito, è la parete ovest

no, è già zoomata...quanto torno a casa guardo se ne ho dell'altre, magari dal Saron. Ma mi sa di no...

xee ha scritto:no, è già zoomata...quanto torno a casa guardo se ne ho dell'altre, magari dal Saron. Ma mi sa di no...

Pippa!



Ahhhhhhhhh... mi sento già molto meglio!

Prima di Natale, in occasione della morte del nipote di Castiglioni, Saverio Tutino, avevo preso spunto da un tuo post sul blog Buzz per riportare su FV alcune righe che Saverio aveva dedicato allo zio e che si ritrovano in chiusura de "Il giorno delle Mesules" edito da Vivalda (collana I Licheni). Sono parole straordinarie intrise di un profondo senso di libertà. Bellissime! Grande figura di uomo e alpinista Ettore Castiglioni, e i suoi diari penso siano una lettura fondamentale per tentare di inquadrare una personalità così complessa e affascinante.

E non a caso gli alpeggi dell'Alpe Berio sopra Ollomont sono un luogo che aspetto di visitare da tempo

si, avevo letto.

prendendo tutto con le pinze, la via dovrebbe essere più o meno questa..



Direi che potrebbe essere interessante: smettere di chiedere info, individuare solo la Ovest, andare a dormirci sotto e il giorno dopo partire con dadi, cordoni e friend alla riscoperta dell'itinerario.. vedere se siamo in grado di leggere quel diedrone come ha fatto lui.
Buzz, l'avvicinamento francamente mi sembra il classico "mazzo spaziale" su pietraia, terriccio e erba scivolosa, ma per l'aspetto storico della faccenda credo valga comunque la pena andarci a ficcare il naso.
Ti aspetto a giugno?

no ma io ormai faccio lo storico...

Buzz ha scritto:no ma io ormai faccio lo storico...

ah, ecco... allora che rimanga pure l'alea di mistero..

schen ha scritto:

Buzz ha scritto:no ma io ormai faccio lo storico...

ah, ecco... allora che rimanga pure l'alea di mistero..

cavolo sono due anni che non metto un friend, cinque sei che non scalo su granitoide, altrettanti che non faccio avvicinamenti pesanti e ravananti e te vuoi farmi fare tutto questo dopo 800 km di macchina?

la riscoperta ultima via di Castiglioni non vorrei coincidesse con l'ultima via mia, nel senso che ci stiro le zampe...

sembra buono salirci direttamente da sotto o da dx.

ma quanto dislivello c è dalla valle sotto all attacco della via?

Discesa?

sembra interessante

ps
con tutta la neve che ha fatto, non è un po' presto giugno?

Fo, stai risvegliando i tuoi istinti alpinistici?
Si, in effetti può essere che quell' "ovest" si possa trovare ancora un po' innevato a fine giugno, specialmente in fondo al canalone. E' da valutare. Il buono sarebbe che ci sono tante ore di luce. La discesa dalle creste, specialmente quella a sud, non dovrebbe essere un grosso problema.