La via e la compagnia

Ieri si voleva andare a concludere la via Dimai in Tofana, un altro bel viaggetto dolomitico interrotto un mese fa al primo anfiteatro per colpa del tempo. Una via lunga alla nostra portata (= facile ).
Già dalla sera prima prima, però, non ero rilassato. Nulla che mi preoccupasse particolarmente, stavo bene, previ ottime, i soliti compagni con cui arrampico volentieri e di cui mi fido.
Forse la presenza di Cecilia sotto sotto mi inquietava un po', anche se non volevo ammetterlo. Non perchè non fosse in grado di salire quella via ma probabilmente perchè arrampicare con le figlie mi carica di tensione eccessiva. C'è poco da fare, da questo benedetto ruolo di genitori ansiosi non ci si stacca facilmente.....
Avrei dovuto occuparmi di lei , sarei stato più lento e poco rilassato. Insomma non me la sarei goduta come meritava e non l'avrei fatta godere agli altri con questo umore incerto.
Quando si vuole mollare una scusa la si trova sempre e così poco sotto l'attacco ho guardato l'orologio e ho deciso che per me era tardi attaccare a quell'ora e che di fare le corse non me la sentivo. Ho lasciato i miei panini a chi proseguiva e mi sono fumato un'ottima cicca sul sentiero godendomi il primo sole.
Anche Cecilia a quel punto ha rinunciato e i due soci hanno proseguito.
Non restava a quel punto che inventarsi un'alternativa e con molta calma siamo andati alla Torre Piccola di Falzarego per salire lo Spigolo Comici. Tutt'altro ambiente, tutt'altra via... 3 cordate davanti e due a sinistra sulla variante iniziale. Non proprio la solitudine del paretone della Tofana.
Ma ora la scelta era diversa, la voglia era passare una giornata in tranquillità con Cecilia, scalare, chiacchierare, godersi il sole, divertirsi.
E così alla fine è stato. Non ci hanno pesato le lunghe attese alle prime soste e neanche il continuo chiacchierare di Iacopo, un ragazzino di 9 anni che saliva davanti a noi assieme ai genitori. E neanche quei maledetti passaggi estermi al primo e al terzo tiro sono riusciti a farmi innervosire. Con calma, provandoli un paio di volte, li ho superati. 2 ore, 5 ore... IV+ o V... numeri. Ci ha sfilato pure una cordata di tedeschi e ci siamo goduti mezz'ora abbondante in cima in perfetta solitudine, fino all'arrivo di una cordata di Veneti: tranquillità finita, li abbiamo lasciati al loro ostrogoto stretto e gridato e siamo scesi.

Era da un po' che evitavo posti come il Falzarego, troppo sulla strada e troppo affollati. Arrampicare per me non è solo la salita, la difficoltà o il grado (comunque sempre basso). E' soprattutto l'ambiente, il silenzio. E' entrare nella montagna. Questa volta è stato diverso, ha prevalso altro che mi ha portato a passare una bellissima domenica. Anche quando i soci ci hanno fatto sapere che erano in cima alla Tofana non c'è stata invidia per non essere stato parte del loro viaggio. Io avevo altro per la testa e passo dopo passo con Cecilia siamo riusciti a costruire una giornata da ricordare.

le stesse impressioni le ho avute proprio lì davanti, che salutavo, dal col dei Bos...

una giornata splendida

bravo AndreaVe!!!

mancano molti anni a quando, forse, potrò arrampicare con mio figlio se lo vorrà.
Leggere di queste piccole e belle esperienze mi rende ancora più ansioso aspettando il momento

A ha scritto:le stesse impressioni le ho avute proprio lì davanti, che salutavo, dal col dei Bos...

una giornata splendida

Domenica eri in zona anche te?

Ciao Andrea, quando ripassi da queste parti?

Se ti può consolare (ma mi pare che non ne hai bisogno ), comunque nella parte alta della Dimai ci sono un paio di tiri che a mio modesto avviso sono molto ma molto peggio dei passaggi estermi (che suppongo stia per estremi) della Torre di Falzarego...

Bye

A ha scritto:le stesse impressioni le ho avute proprio lì davanti, che salutavo, dal col dei Bos...

una giornata splendida

"Uscita" davanti al Castelletto ? Uno dei più bei ricordi di quella zona

sastra ha scritto:

A ha scritto:le stesse impressioni le ho avute proprio lì davanti, che salutavo, dal col dei Bos...

una giornata splendida

"Uscita" davanti al Castelletto ? Uno dei più bei ricordi di quella zona

non è il Castelletto ma uno scorcio dal Col dei Bos, dalla popolare e infame ferrata omonima. Ma domenica sembrava un altro mondo, la gente sorrideva e si salutava... come in uno stato di grazia collettivo

Batman ha scritto:Ciao Andrea, quando ripassi da queste parti?

Se ti può consolare (ma mi pare che non ne hai bisogno ), comunque nella parte alta della Dimai ci sono un paio di tiri che a mio modesto avviso sono molto ma molto peggio dei passaggi estermi (che suppongo stia per estremi) della Torre di Falzarego...

Bye

Prima della fine della stagione un salto lo vorrei fare

La differenza tra Dimai e Comici è che sulla Dimai sarei stato tranquillo a fare il secondo

meglio una via da primo che cento da secondo

Adriano ha scritto:

meglio una via da primo che cento da secondo

Secondo è bello e divertente

anche sui traversi ?

tipo la Dimai

AndreaVe ha scritto:

Adriano ha scritto:

meglio una via da primo che cento da secondo

Secondo è bello e divertente

è meglio emozionarsi senza scomodare gradi e numeri ordinali!

Adriano ha scritto:

meglio una via da primo che cento da secondo

Anch'io una volta la pensavo cosi' e facevo di tutto per guadagnarmi l'onore di far da capocordata...ed ero pure spudorato!!

Poi, con gli anni, ho cambiato mentalita' e ora andrei molto volentieri sempre da secondo...

Ma dai! non importa il grado, se quarto o nono, ma scalare da secondo non è scalare, tutt'al più è fare un po' di ginnastica.

vabbè, proprio "ginnastica" e basta, no

virgy ha scritto:

vabbè, proprio "ginnastica" e basta, no

lassa star che il Paolo li e' il re degli sboroni-snob.

Sarà, ma per me sono troppe le variabili che elimini, andando da secondo.
Più o meno tutte quelle che rendono l'arrampicata estremamente interessante, dal mio punto di vista.
Per questo dico che è un'altra cosa.
Poi che uno ci si possa divertire, quello non lo metto minimamente in discussione.

é come nel Rally, il pilota guida e decide , il navigatore dà solo le note ..... insomma fa il secondo.

poi è chiaro , se uno non se la sente o non ce la fa .....va bene lo stesso, ma è un altra cosa.

Bella cronaca di una giornata invidiabile.

Primo o secondo è stato l'ultimo dei miei pensieri.

AndreaVe ha scritto:

Primo o secondo è stato l'ultimo dei miei pensieri.

Infatti

Passiamo direttamente al dolce

alessandro ha scritto:

AndreaVe ha scritto:

Primo o secondo è stato l'ultimo dei miei pensieri.

Infatti

Passiamo direttamente al dolce

Te scherzi, ma la ragazza è un periodo che non fa altro che sfornare dolci

Bello Andrea sto racconto.

Alla fine sono le sensazioni che contano. Ma che ti frega dei numeri. Tua figlia, una via, la cima in solitudine. Se eri felice allora hai scelto bene. la micro invidia per i soci in cima alla Tofana è solo il nostro io competitvo e peformante che spesso si frappone fra ciò che sentiamo di voler fare e ciò che sentiamo di dover fare. Qualche vola coincidano. Ma qualche volta prendiamo l'uno per l'altro.