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Sul forum per inserire un messaggio bisogna mettere un titolo. questo a volte mi induce a cancellare quello che avevo scritto. Su facebook lo "status" chiede cosa stai pensando?.
Ti viene di rispondere "cazzi miei". Ma a volte diventa un posto in cui mettere flussi di pensieri. Come un parlare al vento, non sai se qualcuno ti ascolterà o meno. Il tuo status sarà presto superato e ingoiato da altri status. Metafora perfetta della nostra esistenza in cui di noi rimane poco, in breve tempo.
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Messaggio Gio Giu 13, 2013 8:11 am  Admin


L'uomo nella sua storia ha sempre cercato consolazione dalle asperità della vita in tutto quello che poteva alleviargli le sofferenze o dargli piacere. L'euforia, il sogno, il torpore, l'estasi ... indotte da vini, distillati, bevande fermentate, erbe, funghi, resine ... mangiate, bevute, fumate, spalmate... un modo per congiungersi agli dei, per liberarsi dai dolori e dalle preoccupazioni. Le grandi religioni rivelate pongono freni e proibizioni dal momento in cui si identificano o stringono un patto col potere. Nelle società strutturate le classi dominanti, che vivono del lavoro delle classi subordinate, non possono accettare che queste non siano produttive, che passino le giornate al pub, o a fumare erbe, o a fare sesso. Insomma che non lavorino, non producano ricchezza. O che i soldati non combattano. E allora vietano il consumo, lo rendono illegale, inventano il proibizionismo. Parlano di costi sociali, di salute pubblica.
Consuma. Lavora. Consuma. Lavora. Crepa.

Ma in una società in cui non c'è lavoro e in cui è preferibile che la gente cerchi la fuga dalla realtà nell'evasione autoindotta piuttosto che altre forme di aggregazione, rischiose per il potere, è plausibile che certi freni si allenteranno.
La funzione derealizzante delle varie sostanze verrà favorita. E' solo questione di tempo.

Così come anche le prigioni diventeranno virtuali, per quei reati che non colpiscono le pubbliche finanze o il potere nelle sue varie forme. I reati contro lo Stato saranno sempre più puniti, quelli contro la collettività molto meno. Capiamoci: lo Stato dovrebbe essere sinonimo di collettività ma così non è. Lo Stato è l'organo di controllo della classe dominante sulla classe subordinata. La classe subordinata è la collettività.

Il mondo cambia. Quelle che una volta erano battaglie di libertà ora hanno il sapore della beffa. Si implora un lavoro che ti darà un reddito che non permette nemmeno di vivere dignitosamente. Però forse ci concederanno il matrimonio gay.

Per una società siffatta l'eutanasia è solo questione di tempo. Se non forzata perlomeno favorita. Con delle agevolazioni fiscali o magari uno sconto forfettario sui costi di smaltimento della salma?

Siamo troppi e in europa costiamo troppo. Se ci ammazziamo un po' fra noi per gli equilibri economici globali sarebbe certo meglio.

Ci sono varie possibilità per raggiungere questo obiettivo.
In grecia il tasso di mortalità supera quello di natalità, ad esempio.
Droghe, suicidi, criminalità... guerre... l'industria della morte è l'unica che non conosce recessioni.

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Messaggio Gio Giu 13, 2013 8:11 am  Admin

La politica ha perso, le idee hanno perso. Ha vinto la finanza, il mercato, il profitto.
Viviamo nei prodromi di un totalitarismo che ancora si nasconde. Pugni di ferro in brandelli di guanti di velluto. Siamo ancora nella fase in cui la legge della giungla pur essendo il principio informatore delle azioni di governo viene mascherata di buone intenzioni e di non possumus.
Poco a poco ci abitueremo all'idea e questo mascheramento non sarà più necessario.

Ci mandano continuamente messaggi del tipo: "per tornare ai livelli precrisi ci vorranno 50 anni" "per una ripresa dei consumi ai livelli del 2007 bisognerà aspettare il 2036"
ma che calcoli fanno? e, soprattutto, che senso hanno questi messaggi?

Solo quello di indurti ad una apatica rassegnazione: è così, non ci puoi far niente, è inutile che alzi la testa. E' così, è più forte di te, di voi, di chiunque. E' un evento naturale come le maree. Come i terremoti. Il flusso è questo nulla può invertirlo.

Se non vuoi votare, non votare, tanto è uguale. Non conti un cazzo.
Sei una merda, una cacca di mosca. Le tue parole sono sorde. I tuoi gesti inutili.
Sei come un animale allevato per produrre, latte, lana, carne. Che valore hanno le proteste di una vacca, o di un porco? Qualcuno le ascolta? Qualcuno le considera?

Così le tue.

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Messaggio Gio Giu 13, 2013 10:22 am  Admin

il sunto di quanto sopra l'ho trovato altrove questa mattina:



::::

bisognerebbe smettere di definire “crisi economica” quello che sta accadendo in Europa. L’espressione crisi economica tende infatti a trasmettere furbescamente un messaggio neutro e burocratico che attribuisce le difficoltà esistenti ad una sorta di caso fortuito o forza maggiore. I commentatori economici e politici ricorrono all’immagine della “crisi” come sinonimo di evento imprevedibile e non controllabile dalla volontà dell’uomo. Ma l’attuale crisi non è affatto paragonabile ad una abbondante grandinata che distrugge il raccolto. Perché ciò che accade è il risultato previsto e voluto di una pianificazione lucida e maligna. Quindi usciamo subito dal campo delle fatalità ed immergiamoci consapevoli in quello della politica che influenza i processi storici. Stabilito che non esiste alcuna crisi economica determinata da eventi imprevedibili di fronte ai quali l’uomo non può resistere, bisogna ora guardare più da vicino gli elementi costitutivi di questo progetto politico guidato dalla massoneria reazionaria che si riconosce nelle posizioni dei vari Monti, Draghi, Olli Rehn, Schauble, Barroso, Van Rompuy e simili.

i media definiscono crisi economica un progetto razionale e consapevole finalizzato al ridisegno della società europea in senso barbarico e pre-illuministico, elaborato, guidato e imposto da una èlite tecnocratica, cementata da comuni radici massonico-reazionarie, che opera al riparo di una costruzione istituzionale di fatto antidemocratica e irresponsabile per obbligare i singoli stati membri ad attuare con la forza dell’intimidazione riforme in grado di accelerare la rapida destrutturazione del sistema sociale europeo, aumentare le disuguaglianze e selezionare la specie attraverso lo sviluppo di una eugenetica darwiniana finalizzata a determinare la sottomissione o in alternativa la morte, per suicidio o stenti, delle fasce più deboli della società in quanto  intrinsecamente considerate inferiori e indegne




http://www.ilmoralista.it/2013/06/12/gli-elementi-costitutivi-del-neonazismo-tecnocratico-interiorizzati-dal-partito-democratico/

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LucaVi

Messaggio Gio Giu 13, 2013 11:38 am  LucaVi

Apprezzo, ma che sia ineluttabile non è detto.
Magari prima o poi qualcuno, anziché rassegnarsi, suicidarsi o ammazzare a vanvera, si organizza e reagisce.

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Messaggio Gio Giu 13, 2013 1:28 pm  Admin

va bene uguale. ne muoiono di più.

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LucaVi

Messaggio Gio Giu 13, 2013 2:37 pm  LucaVi

Speriamo di loro.

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virgy

Messaggio Gio Giu 13, 2013 9:59 pm  virgy

tristemente vero
e tristemente ineluttabile

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Messaggio Ven Giu 14, 2013 11:58 am  Admin

questo non è mio, ma farei una standing ovation di dieci minuti a chi l'ha scritto.
:::::

La visione popolare

-L'87% delle persone in USA pensa che l'Iran minacci mezzo mondo con la bomba atomica.

- Qui in Italia qualcuno ha ora qualche dubbio sull'EUR, ma l'89% è certo che se non ci fosse stato l'EUR saremmo stati "vittime della speculazione internazionale".
Se gli chiedi perchè la Polonia, la Rep. Ceka ecc...non sono state vittime della speculazione, tre quarti non capiscono neanche la domanda.

-Fino a un anno fa l'80% pensava che l'EUR era stato positivo per l'Italia. L'Italia si è impiantata dal 2000. Non è più cresciuta. Ha perso il 25% di quote sui mercati mondiali. Ha accumulato 700 o 800 mld di deficit di c/c, anno dopo anno. Un DISASTRO. Queste sono solo due o tre cosette, semplici, che ognuno potrebbe vedersi facilmente da solo se fosse uno che da solo, con la sua testa, fa qualcosa. Ma non è così.
Segue sempre quel che gli dicono, già confezionato. TV, giornali o Web non cambia, dato che anche quello lo usa per leggere commenti pronti. Mainstream o di "controinformazione". In entrambi i casi convintissimo che sia informazione.
E dunque chi la crea la "visione popolare" se l'80% ancora nel 2012 vedeva l'EUR come "positivo" dopo più di un decennio di disastri?

-L'84% pensa (o pensava fino a pochi mesi fa) che Monti abbia risanato i conti, pur essendo lui antipatico a oltre metà degli intervistati, quindi il giudizio di molti non è nemmeno imputabile o influenzato da una particolare simpatia nei suoi confronti.
L'Italia ha avuto nel 2012 un peggioramento dei conti che non si vedeva da decenni. Debito, disoccupazione, PIL. Numeri catastrofici rispetto al 2011. 


Chi lo crea l'84% di "visione popolare", quando bastava saper leggere 2 dati e giudicare con la propria testa? O qualcuno crede che quelli "meno popolari" non li conoscessero i conti e che questa "visione popolare" fosse anche la loro?
E perchè non c'erano mai due dati in croce da poter confrontare?
Che non fosse per creare una "visione popolare"?

-Il 78% di coloro che almeno sapevano chi era Gheddafi e che lo collegavano con la Libia, (esclusi quindi dal campione considerato circa la metà, che non sapeva dire chi fosse o non lo collegava) pensava che Gheddafi sterminasse i civili, bombardandoli. (Il 22% rimanente del campione "informato" si divideva tra chi non aveva mai saputo di questi bombardamenti, la quasi totalità, e chi non ci credeva).
10.000 morti. E senza una foto che mostrasse migliaia di cadaveri e crateri enormi, che avrebbero dovuto pur esserci. Bastava un ragionamento alla portata di un bambino di 12 anni, se con una personalità autonoma.
12 anni, media intelligenza e cultura, discreta autonomia, è un'asticella posta a un livello di assoluta sicurezza, da anni, e questa non è un'opinione mia.

-Il 97% pensa ancora oggi che Hitler voleva "conquistare il mondo".
Questo è interessante per via che è tra quelle non "split".

-E, a proposito, il 100% di un campione di 50 LAUREATI alla domanda "quale fu la prima mafia degli anni del proibizionismo in USA?" hanno risposto: gli Italiani. Ma quel che più importa è che quella che fu veramente la prima mafia in USA non l'ha proprio nominata nessuno, nemmeno come ultima tra le 4 che gli si è chiesto di elencare in ordine di importanza.
Una delle mille "visioni popolari" coi fiocchi.
Con mille visioni similari poi si ha quella completa. Il prodotto finale.

Potrei continuare per pagine. Mi interesso un po' dell'argomento.


-Un'eletta al Parlamento Italiano, "moderna", giovane e informata "dalla rete" non sa, nell'anno di grazia 2013, cosa sia la BCE, nè chi sia Draghi. Ma non è per dire male di lei. Ad altri colleghi Parlamentari hanno chiesto per esempio chi è Netanyahu, cosa è lo IOR, o cos'era la perestroika.
Si va da: "non lo so" a "Io lo so ma non glielo dico", fino alla perestroika "fatta da Stalin" o da alcuni "signori grassi coi capelli bianchi".
Qui il filmatino.
http://video.gelocal.it/mattinopadova/politica/trappola-delle-iene-ai-parlamentari-che-cos-e-la-bce/10252/10265
E questa è la creme. Il resto lo si può immaginare.
Un'impresa titanica raccontargli la qualunque e fabbricargli la "visione popolare".

-Mai affermato io che non esiste la "visione popolare".
Ci mancherebbe altro, e su chi avrebbero sempre campato altrimenti?
E' sempre esistita, indottrinata per bene da propaganda, e ora è anche peggio di 50 anni fa. (Non è un'opinione, sono studi). Ci hanno campato per millenni Chiese, Re e Imperatori, movimenti e leader politici, e poi, in modo diverso, imprese commerciali e industriali, cultura, scuola, editoria, TV, cinema, che hanno contribuito per i loro interessi. Tutti. Sempre.
Ci vuole la "visione popolare" e anche che loro siano sempre convinti che sia quella buona, e non importa se dopo 1, 2 o 20 anni gli dicono che era un sacco di balle, tanto sono una lavagna, scrivi e cancelli, scrivi e cancelli. Convivono inoltre benissimo con due cose antitetiche e infine sono sempre pronti a credere di nuovo agli stessi che quelle balle gli avevano raccontato e ansiosi di bersi dai medesimi una nuova "visione popolare".
"Sempre loro però, eh, non propinata".

L'importante è solo dettargliela. Nelle due versioni: quella splittata e quella univoca.
E di entrambe si può stare sicuri che non resteranno mai senza.

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