Ueli Steck da solo in vetta all'Annapurna

cronache marziane, qui   :

http://www.montagna.tv/cms/?p=52293

"""""... Don Bowie : “Guardando la bergshrund si sono rinnovati i miei dubbi nel salire slegato il tratto sopra campo 1 .... Gli ho dato il mio cibo, una bottiglia in più di acqua e i 60 metri di corda da 5mm che avevo dietro io. Lui ha messo nello zaino il materiale, mi ha sorriso e si è rigirato a guardare la parete, scalando il cono di neve verso il gradino verticale di roccia. ‘Ci vediamo eh?’” ...


.... Nel frattempo i suoi compagni di spedizione guadagnavano il campo base avanzato.
“Nel tempo che abbiamo impiegato a raggiungere il campo base avanzato – scrive Bowie -, Ueli aveva già lasciato campo 1 e raggiunto la seconda fascia di roccia in parete, salendo velocissimo, e sebbene minuscolo riuscivamo comunque a vederlo in parete ad occhio nudo”..."""""

basta un minimo di conoscenza di questa parete e della sua storia (lafaille, beghin, ecc.), per avere la misura imponderabile di cosa sia stato capace di fare steck da solo in 28 ore. una vaga idea si può trarre dalle conclusioni di un altro marziano che era con lui e che ha saggiamente pensato di aspettarlo sotto : """""sono contento della mia decisione. Sono elettrizzato per quello che Ueli è stato in grado di fare e accetto serenamente il fatto che scalare l’Annapurna in quel modo era semplicemente al di là delle mie possibilità"""""""

una cosa del genere, nell'intera storia dell'alpinismo himalayano, mi ricorda tanto un'altra storia incredibile, ancora più "marziana" se rapportata al periodo : la linea (ad oggi irripetuta) di jerzy kukuczka sulla sud del K2 (ma era con piotrowski, che morì in discesa)

il livello di imponderabilità di questa impresa emerge peraltro dagli interventi in questo topic, ma forse perchè questo è un foro di montagna, non di astronomia

Leggendo il libro di Lafaille "Prigioniero dell'Annapurna", e leggendo le cronache marziane odierne, certo si rimane esterrefatti. E si che Lafaille non era di certo un dilettante e ci si domanda dal 1992 ad oggi, che evoluzione vi è stata, chi l'ha disposta, oppure quale è l'impulso irrefrenabile che porta questi uomini all'oltre?


Noi dilettanti di quart'ordine, non vediamo l'ora che arrivi il sabato e la domenica........



..... in linea di massima, la linea tracciata da Steck è leggermente a dx rispetto quella di Lafaille........ma questi sono dettagli per tecnici sempre marziani, ovviamente.

http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=41296
è un po' di giorni che leggo attorno a questa cosa...

semplicemente impressionante.

...e mi pare d'aver letto che quei babbioni di americani, forse prima dei videi, intervista e foto, avessero già provato a metterla in dubbio  

un marziano, cqm   stracomplimenti!

...posso dire di averci giocato a palledineve in piazza allecco, io  
    

Topocane ha scritto:...e mi pare d'aver letto che quei babbioni di americani, forse prima dei videi, intervista e foto, avessero già provato a metterla in dubbio  
... 

beh, da solo, in un tempo impensabile, e ha anche perso la macchina fotografica... è la situazione ideale per i detrattori

Bisogna comunque dire che la parete era in ottime condizioni.......e che le temperature erano pure ben favorevoli. Il problema di quella parete, è che quando si ferma il vento, le temperature salgono e viene giù di tutto, diventa un forno per poche ore, ma sufficienti per scappare al minimo dubbio.

beh si sa che quando si ferma il vento le temperature salgono...

Infatti è salito di notte, chissà come eran alte le temperature...   

Uli ha scritto:Nel frattempo è andato via il sole. E tutto si è calmato. Si era nuovamente ripetuto ciò che avevo già notato dal campo base avanzato la sera prima. Ben presto è calato il buio e il silenzio. Questa era la mia occasione. Ero sicuro che il vento avrebbe ripreso a soffiare la mattina successiva. Quindi l'unico modo per raggiungere la cima era di notte.

interessante! ...il punto di vista, privilegiato (   ) del suo socio
http://www.donbowie.com/29164/