Canale del Brenta

[queste pagine] Sono il risultato di una perlustrazione ostinata in un miniuniverso maledettamente tormentato e povero, ma in gran parte ancora inalterato. Montagne (fuori di casa per noi veneti) che a misurarle con l'altimetro sfigurano; dove l'alpinismo sopra tono "no pol mèterse in parada" e c'è solo la ricerca di una identità e di un rapporto, antichi quanto le pietre antiche che calpestiamo.



Le parole di Scandellari aprono questa pagina senza pretese sul Canale del Brenta. Un misto di pudore e nostalgia da parte mia nel provare a portare avanti un discorso. Chi vuole aggiungersi è ben accetto. Chi vuole immergersi basta veramente poco... provare per credere.

Dev'essere un bel camminare, lì. E mi convinco sempre di più che ciò sia possibile proprio nei luoghi dimenticati. Dove arriva la valorizzazione, mi passa la voglia.

Ci sono arrivato come nelle migliori tradizioni per caso!

Una contrada di tre case, un orto, un frutteto e un gatto sonnacchioso, e la cucina di una famiglia trasformata in un'accogliente dimora per naufraghi di passaggio...

http://www.alciod.it/index.php?lang=it

Ai Prai di San Vito d'Arsiè... angolo remoto per coppiette in cerca d'intimità, vagabondi e sognatori. Ecco, adesso per esempio mi piacerebbe proprio affacciarmi da lì verso il Grappa e l'Altipiano!

C'è dietro anche un discorso interessante di agricoltura di montagna... ma andateci piuttosto ad ascoltarlo direttamente da loro. ciao!