Via nuova al M. Turlon (gr. Pramaggiore)

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Versante?

Vista.
Splendida.
Come un.. epitaffio incazzato.

Sud-est.
Visto anch'io: cazzo che viaggio, che avventura!

Complimenti per l'impresa Gongo!

non ho capito il senso dello sfogo finale ...

ecco! Invidiaaaa!!!

Ciao Gongo e di nuovo complimenti.
Volevo raccontarti questa: Pietro Sommavilla, che pochi anni fa ha curato una pubblicazione sul nodo Vacalizza-Viéres, mi diceva che durante le sue esplorazioni aveva individuato una cengia che dalla forcella tra la Punta del Borsat e il Turlon attraversava in quota dalla parte della Val Settimana e poteva raggiungere i ripidissimi prati orientali del monte. Un suo amico andò poi a esplorarla e gli riferì che era riuscito a passare, evitando però di salire in cima.
Può trattarsi della stessa cengia che tu hai percorso in un tratto per aggirare quell'ultima cinta di rocce?
In ogni caso il tuo scarto a destra e il ritorno più in alto a sinistra, al di là di tutte le rogne che  il terreno selvaggio ti ha complessivamente presentato, è la scelta che più mi entusiasma. Ricordi Cozzi e von Glanvell sul Campanile di Val Montanaia, Garbari e Ampferer sul Campanile Basso? I primi, gli italiani, mancarono le rispettive vette proprio per l'insufficiente elasticità mentale, o per l'insufficiente esperienza, che impedì a loro di considerare la possibilità di uno spostamento laterale.
Io stesso fallii in un primo tentativo al Campanile Gambet. Ci affacciavamo da uno spigolo e non vedevamo niente, oltre un terrazzino pensile. Soltanto tornando con Corona, lui andò lesto fino al bordo di quel "vuoto" e corse su per 20 metri di mughi aerei e verticali, risolvendo la salita.
In conclusione, mi piace proprio il tuo modo di andare in montagna!

si... ma in sintesi: do'cazzo le leggete tutte 'ste cose di cui magnificate???

mi par di star a legger, qui, il giornalino dell'oratorio dove ci si gasa delle imprese fatte all'oscuro da quelli che poi leggono

mahhh

Topocane ha scritto:si... ma in sintesi: do'cazzo le leggete tutte 'ste cose di cui magnificate???

mi par di star a legger, qui, il giornalino dell'oratorio dove ci si gasa delle imprese fatte all'oscuro da quelli che poi leggono

mahhh

sul sito di Gongo

www.sitodigongo.dol???

o cerco gongo su gugol???

...che in entrambi i casi vien fuori 'na cippa

Topocane ha scritto:www.sitodigongo.dol???

o cerco gongo su gugol???

...che in entrambi i casi vien fuori 'na cippa

capisco che tu sia nuovo e non abbia tanta esperienza di forum...
sotto l'avatar rotante di gongo, ci stanno tre iconcine, prova a cliccarle

mork ha scritto:

Topocane ha scritto:www.sitodigongo.dol???

o cerco gongo su gugol???

...che in entrambi i casi vien fuori 'na cippa

capisco che tu sia nuovo e non abbia tanta esperienza di forum...    
sotto l'avatar rotante di gongo, ci stanno tre iconcine, prova a cliccarle    

il toporohr non capisc un rohr

ah...

visto!

....snobboni intellettuali!
, tsk

mi sono affaticato a leggere la relazione

Bravo gongo

Gran bella impresa, studiata, cercata, voluta, nel tuo stile, " selvaggio "

mork ha scritto:non ho capito il senso dello sfogo finale ...

Sinceramente anche io non l'ho capito.

Belle le foto, bello il posto, magari d'inverno è pure strepitoso; ma non capisco perchè mandare tutti a quel paese, tanto i froci-falesisti, tanto l'80 percento degli alpine-climber.

Comunque, Bella Gongo. Avrai le tue ragioni. Ci metteremo in coda.....

mork ha scritto:non ho capito il senso dello sfogo finale ...

Ultimamente, da più parti, vengo apostrofato come pericoloso per me stesso, in nome di tutti quelli che piangono i loro morti in montagna. Mi fa incazzare perché sono prudente, non faccio colpi di testa o avventure a casaccio. Ma sai, in questo mondo dove la sicurezza è vista come mezzo esterno (si demanda a una corda, a un chiodo, un casco ecc.) non si pensa mai che la prima sicurezza è sapere esattamente chi sei e cosa sei in grado di fare.

LucaVi ha scritto:Ciao Gongo e di nuovo complimenti.
Volevo raccontarti questa: Pietro Sommavilla, che pochi anni fa ha curato una pubblicazione sul nodo Vacalizza-Viéres, mi diceva che durante le sue esplorazioni aveva individuato una cengia che dalla forcella tra la Punta del Borsat e il Turlon attraversava in quota dalla parte della Val Settimana e poteva raggiungere i ripidissimi prati orientali del monte. Un suo amico andò poi a esplorarla e gli riferì che era riuscito a passare, evitando però di salire in cima.
Può trattarsi della stessa cengia che tu hai percorso in un tratto per aggirare quell'ultima cinta di rocce?
In ogni caso il tuo scarto a destra e il ritorno più in alto a sinistra, al di là di tutte le rogne che  il terreno selvaggio ti ha complessivamente presentato, è la scelta che più mi entusiasma. Ricordi Cozzi e von Glanvell sul Campanile di Val Montanaia, Garbari e Ampferer sul Campanile Basso? I primi, gli italiani, mancarono le rispettive vette proprio per l'insufficiente elasticità mentale, o per l'insufficiente esperienza, che impedì a loro di considerare la possibilità di uno spostamento laterale.
Io stesso fallii in un primo tentativo al Campanile Gambet. Ci affacciavamo da uno spigolo e non vedevamo niente, oltre un terrazzino pensile. Soltanto tornando con Corona, lui andò lesto fino al bordo di quel "vuoto" e corse su per 20 metri di mughi aerei e verticali, risolvendo la salita.
In conclusione, mi piace proprio il tuo modo di andare in montagna!

La cengia esiste ed è stata tirata fuori da Bepi Nart e poi descritta da Vito Mason sul Grande Libro delle Cenge. Vito e il Bepi sono saliti in vetta prima che la cengia si porti in versante SE. Io sono andato a beccarla proprio sulla costola che divide la parete S dalla SE; ho percorso la cengia verso F. Borsat cercando gli ometti promessi da Vito ma non ho trovato tracce di passaggio, anzi le pareti soprastanti si facevano sempre più aggettanti. Per cui sono ritornato indietro e ho proseguito la cengia verso E dove ho trovato la possibilità di salire. 
Grazie dei complimenti, fatti da te è motivo d'orgoglio!
Anticipo che durante la salita ho visto la possibilità di salire la Punta del Borsat dal Ciol di Mene Borsat...

i tuoi soliti viaggi selvaggi ....
complimenti gongo, davvero!!!!!

gongo ha scritto:

mork ha scritto:non ho capito il senso dello sfogo finale ...

Ultimamente, da più parti, vengo apostrofato come pericoloso per me stesso, in nome di tutti quelli che piangono i loro morti in montagna. Mi fa incazzare perché sono prudente, non faccio colpi di testa o avventure a casaccio. Ma sai, in questo mondo dove la sicurezza è vista come mezzo esterno (si demanda a una corda, a un chiodo, un casco ecc.) non si pensa mai che la prima sicurezza è sapere esattamente chi sei e cosa sei in grado di fare.

grazie!