Johann Santner
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Johann Santner
Mi affascina la figura di questo alpinista/esploratore di fine 800.
Ben poco si scrive di lui, ma il breve capoverso che gli dedica Arturo Tanesini nei cenni generali che introducono la Guida Monti dedicata a Sassolungo-Catinaccio-Latemar mi sembra significativo:
Ben poco si scrive di lui, ma il breve capoverso che gli dedica Arturo Tanesini nei cenni generali che introducono la Guida Monti dedicata a Sassolungo-Catinaccio-Latemar mi sembra significativo:
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Segue poi una decina d'anni che può ben chiamarsi la decina d'oro di Giovanni Santner. Le caratteristiche delle attività di questo coraggioso solitario alpinista bolzanino sono inconfondibili e le sue imprese, sia compiute da solo, sia assieme ad altri, spesso ancor oggi meravigliano se non per le difficoltà (ma a volte anche per queste se riferite all'epoca) quanto per il senso di orientamento eccezionale che esse dovettero richiedere. Da solo nel 1978 egli saliva per via nuova il Catinaccio d'Antermoia; nel 1880 la cima dello Sciliar che porta il suo nome; nel 1883 la caratteristica punta a Sella. Il geografo Merzbacher, che già aveva compiuto ascensioni con G. Bernard, si unì ben presto al Santner ed assieme salirono: nel 1883 la Croda dei Cirmei e il Molignon di Mezzo, nel 1884 la Cima Grande di Valbona, nel 1885 il Sassolungo per via nuova, nel 1887 la Cresta sud del Catinaccio ecc. Negli intervalli egli preferì sempre la solitudine: nel 1884 vinse così il Dente di Terrarossa, la Croda del Lago, la Cima di Dona; nel 1885 la Punta di Mezzo del Principe e, nel 1888, per via nuova, la Cima Piccola di Valbona ecc. Una particolarità interessante della sua attività è l'apertura di alti passi: nel 1875 il Passo del Vaiolet, nel 1879 il Passo di Laurino, nel 1878, con Villgrattner, quel piccolo capolavoro del Passo Santner che costituisce ancor oggi l'accesso più interessante all'alto circo del Vael [probabilmente un refuso, Passo Santner è l'accesso al Gartl, il circo di Vael si trova poco più a sud] e la Forcella del Catinaccio (con Pschol, 1887) che doveva servire per la Cresta sud.
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AndreaVe- Messaggi : 3250
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Johann Santner :: Commenti
L'itinerario originale di Santner aggira quello che oggi è il passaggio chiave della via, una paretina di VI.
La rogna, però, è la traversata dalla cima sud a quella principale: una bella ravanata in cresta, a tratti friabile e esposta.
La rogna, però, è la traversata dalla cima sud a quella principale: una bella ravanata in cresta, a tratti friabile e esposta.
Più difficile del tratto di cresta tra la Cima Principale e la forcella (perdona i toponimi) da dove sale la normale dal rif. Santner?AndreaVe ha scritto:L'itinerario originale di Santner aggira quello che oggi è il passaggio chiave della via, una paretina di VI.
La rogna, però, è la traversata dalla cima sud a quella principale: una bella ravanata in cresta, a tratti friabile e esposta.
nella guida di Bernardi il passaggio chiave è dato IV+, un muro giallo con cengia a qui segue uno strapiombo dato IV...AndreaVe ha scritto:L'itinerario originale di Santner aggira quello che oggi è il passaggio chiave della via, una paretina di VI.
La rogna, però, è la traversata dalla cima sud a quella principale: una bella ravanata in cresta, a tratti friabile e esposta.
ci sarebbe una chiave infissa in parete, è lo stesso?
non sarebbe la prima volta che Bernardi toglie qualche bel grado
Sempre il buon Bernardi scrive "si prosegue alla Cima Sud (I)"alessandro ha scritto:Più difficile del tratto di cresta tra la Cima Principale e la forcella (perdona i toponimi) da dove sale la normale dal rif. Santner?AndreaVe ha scritto:L'itinerario originale di Santner aggira quello che oggi è il passaggio chiave della via, una paretina di VI.
La rogna, però, è la traversata dalla cima sud a quella principale: una bella ravanata in cresta, a tratti friabile e esposta.
PS: ho la guida qui in ufficio
mork ha scritto:nella guida di Bernardi il passaggio chiave è dato IV+, un muro giallo con cengia a qui segue uno strapiombo dato IV...AndreaVe ha scritto:L'itinerario originale di Santner aggira quello che oggi è il passaggio chiave della via, una paretina di VI.
La rogna, però, è la traversata dalla cima sud a quella principale: una bella ravanata in cresta, a tratti friabile e esposta.
ci sarebbe una chiave infissa in parete, è lo stesso?
non sarebbe la prima volta che Bernardi toglie qualche bel grado
Azz, scusa. Ho sbagliato. il passaggio è IV (o IV+, va bene lo stesso e ora non ricordo.
ah ok. Cmq non mi avrebbe stupito tanto. Ci sono un sacco di sgradamenti nelle sue guide (o meglio, di certe vie ci sono un sacco di altre relazioni vie con gradi più alti),AndreaVe ha scritto:mork ha scritto:nella guida di Bernardi il passaggio chiave è dato IV+, un muro giallo con cengia a qui segue uno strapiombo dato IV...AndreaVe ha scritto:L'itinerario originale di Santner aggira quello che oggi è il passaggio chiave della via, una paretina di VI.
La rogna, però, è la traversata dalla cima sud a quella principale: una bella ravanata in cresta, a tratti friabile e esposta.
ci sarebbe una chiave infissa in parete, è lo stesso?
non sarebbe la prima volta che Bernardi toglie qualche bel grado
Azz, scusa. Ho sbagliato. il passaggio è IV (o IV+, va bene lo stesso e ora non ricordo.
comunque, domani credo che mi prendo l'ultimo scampolo di ferie e vado in montagna.
Avevo una mezza intenzione di andare sulla Fermeda, grande o piccola non so (per dire, Bernardi mette III, tutte le altre relazioni mettono IV-).
Ma a leggere sto topic su Santner, mi è tornata voglia di andare sul Catinaccio
Avevo una mezza intenzione di andare sulla Fermeda, grande o piccola non so (per dire, Bernardi mette III, tutte le altre relazioni mettono IV-).
Ma a leggere sto topic su Santner, mi è tornata voglia di andare sul Catinaccio
Domani sono anch'io in pseudo-ferie... ma per l'itinerario della cresta S è necessario tempo stabile, e non so meteoTN ma arabba dava rovesci pomeridiani domani...
avevo progetti molto più escursionistici quindi mi accontento di molto meno.alessandro ha scritto:
Domani sono anch'io in pseudo-ferie... ma per l'itinerario della cresta S è necessario tempo stabile, e non so meteoTN ma arabba dava rovesci pomeridiani domani...
la traversata non è poi così rognosa... a tratti un po' esposta, ma quasi sempre comoda e "camminabile"... molto più rognoso, a mio modo di vedere, la crestina a "pettine" nei tiri bassi della via...AndreaVe ha scritto:La rogna, però, è la traversata dalla cima sud a quella principale: una bella ravanata in cresta, a tratti friabile e esposta.
bellissimo itinerario, comunque...
leggi mp!mork ha scritto:avevo progetti molto più escursionistici quindi mi accontento di molto meno.alessandro ha scritto:
Domani sono anch'io in pseudo-ferie... ma per l'itinerario della cresta S è necessario tempo stabile, e non so meteoTN ma arabba dava rovesci pomeridiani domani...
Il mio rognosa era per chi non ama tratti di questo tipo fatti slegati.alfpaip ha scritto:la traversata non è poi così rognosa... a tratti un po' esposta, ma quasi sempre comoda e "camminabile"... molto più rognoso, a mio modo di vedere, la crestina a "pettine" nei tiri bassi della via...AndreaVe ha scritto:La rogna, però, è la traversata dalla cima sud a quella principale: una bella ravanata in cresta, a tratti friabile e esposta.
bellissimo itinerario, comunque...
capito...AndreaVe ha scritto:Il mio rognosa era per chi non ama tratti di questo tipo fatti slegati.
ad ogni modo complimenti per il bellissimo thread su santner ed il catinaccio, gruppo che amo particolarmente e che mi permette di girare in completa solitudine in pieno agosto, a 500 metri di distanza in linea d'aria dalle "spiagge d'alta quota"...
Per la cronaca: Santner e Merzbacher il 31 luglio 1887
La parete gialla, quella che ora rappresenta il passaggio chiave della cresta sud, i due lo evitarono così
La parete gialla, quella che ora rappresenta il passaggio chiave della cresta sud, i due lo evitarono così
Dante Colli e Gino Battisti ha scritto:circa 50 m prima della difficile parete gialla si può volgere a s., traversare parecchie costole rocciose che cadono precipiti verso ovest e salire obliquamente (100 m circa) finchè un caratteristico canale, stretto e profondo, conduce a una forcellina; con una spaccata si guadagna la cresta: per essa alla cima. (II+)
Allora dobbiamo tornare per il percorso originale con abbigliamento dell'epocaAndreaVe ha scritto:Per la cronaca: Santner e Merzbacher il 31 luglio 1887
La parete gialla, quella che ora rappresenta il passaggio chiave della cresta sud, i due lo evitarono cosìDante Colli e Gino Battisti ha scritto:circa 50 m prima della difficile parete gialla si può volgere a s., traversare parecchie costole rocciose che cadono precipiti verso ovest e salire obliquamente (100 m circa) finchè un caratteristico canale, stretto e profondo, conduce a una forcellina; con una spaccata si guadagna la cresta: per essa alla cima. (II+)
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