[Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
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[Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
Per una volta (e per vostra fortuna ) non scrivo le solite quattro noiosissime acche di descrizione riguardanti le mie imprese in montagna, con tanto di relazione dei miei stati emozionali Sarà il caldo o per la serata, ma non ne ho proprio voglia. Per di più è la seconda volta che più o meno volente dimentico la reflex a casa, quindi le foto non sono neppure troppo belle. C’è giusto lo spazio per qualche istantanea durante la salita della via normale al Montanél.
Detto questo, il topic può tranquillamente (e legittimamente) sprofondare nel dimenticatoio
Ma un po’ mi dispiacerebbe. Non tanto per i belle foto, complimenti mancati, ma perché la zona è particolarmente interessante, sotto molti aspetti. E gli spunti di discussione non mancano di certo, secondo il mio personalissimo parere.
A cominciare dalla bellezza del Cadin di Montanél, piccolo scrigno di ghiaie, già intuibile dal fondovalle del Piave ma che si disvela salendo solamente a pochi passi dall’omonima casera. Mi affascinano sempre quegli angoli di montagna dove si arriva e si può solo tornare indietro, perché le eventuali traversate sono precluse a causa delle difficoltà. E’ il caso del nostro Cadin, dove una possibile traversata verso il rifugio Padova attraverso la forcella del Crodon di Scodavacca è più congeniale ai camosci e forse ai pazzi considerando il terreno, mentre il passaggio verso la Val Cridola per f.la Val Lavina è decisamente alpinistico.
Il versante settentrionale del Montanél, teatro di una ipotetica traversata alpinistica per la Forcella Val Lavina.
E poi il Cadin di Montanél è racchiuso da una cerchia di cime davvero disertate, almeno da quello che m’immagino, se si esclude il frequentato Montanel (una ventina di salite fino ad ora quest'anno), e il già meno Crodon di Scodavacca, salito comunque da due persone come abbiamo osservato proprio ieri (non per il canalone che fa capo alla f.la del Crodon di Scodavacca ma per la cengia che taglia le pendici settentrionali della Croda di Mezzo). Scoraggia forse l’isolamento, la diffusa friabilità. Eppure all'escursionista più smaliziato le normali di salita alla Cima di Saccéido, alla Croda Longa, alla Croda di Mezzo (dove campeggia sulla cima un grosso ometto con un palo, all’apparenza abbastanza recente), dovrebbero perlomeno stuzzicarne l’appetito.
Tutta a destra la Croda di Mezzo. Le tre elevazioni più a sinistra non sono in grado di identificarle con sicurezza. Se la forcella a capo del Cadin è la f.la Val Lavina, la cima a sinistra dovrebbe trattarsi della Cima di Saccéido, quella a destra la Croda Longa, la terza non saprei invece dove collocarla. Ma come si intuisce dalla foto che segue potrebbe trattarsi di una elevazione secondaria della Croda di Mezzo.
L'ipotetica via di salita alla Croda di Mezzo potrebbe insinuarsi lungo quel canalone chiazzato in alto da due residui nevosi. Più in basso invece, il lungo cengione che permette di evitare l'ostico canalone di accesso alla f.la del Crodon di Scodavacca, dove sono transitate ieri le due persone dirette al Crodon.
E infine queste cime e forcelle sono state per un breve periodo di tempo terreno di gioco e di esplorazione per l’alpinista Wolfang Herberg (austriaco, tedesco, non ne so nulla ), che nell’arco limitato di un paio di stagioni tracciò su per queste pareti diverse nuove vie (una veloce occhiata alla "grigia Berti" conta 12 prime salite tra il 1953 e il ’54, più una apparizione nel ’61 per l’ascensione da Ovest al campanile Paola.
Comunque sia, la visita alla Casera Montanèl vale ad ogni modo una visita: il percorso è molto bello e neppure troppo faticoso, nonostante il dislivello. La Casera poi invita a passare una notte in quota. L'intimità e la solitudine dell'omonimo Cadin poco più in alto, e i morbidi prati che s'incontrano salendo al Montanél, tappezzati di fioriture e aperti verso il Cadore, sono un ulteriore invito alla frequentazione di questi luoghi. Ciao!
[i]
Detto questo, il topic può tranquillamente (e legittimamente) sprofondare nel dimenticatoio
Ma un po’ mi dispiacerebbe. Non tanto per i belle foto, complimenti mancati, ma perché la zona è particolarmente interessante, sotto molti aspetti. E gli spunti di discussione non mancano di certo, secondo il mio personalissimo parere.
A cominciare dalla bellezza del Cadin di Montanél, piccolo scrigno di ghiaie, già intuibile dal fondovalle del Piave ma che si disvela salendo solamente a pochi passi dall’omonima casera. Mi affascinano sempre quegli angoli di montagna dove si arriva e si può solo tornare indietro, perché le eventuali traversate sono precluse a causa delle difficoltà. E’ il caso del nostro Cadin, dove una possibile traversata verso il rifugio Padova attraverso la forcella del Crodon di Scodavacca è più congeniale ai camosci e forse ai pazzi considerando il terreno, mentre il passaggio verso la Val Cridola per f.la Val Lavina è decisamente alpinistico.
Il versante settentrionale del Montanél, teatro di una ipotetica traversata alpinistica per la Forcella Val Lavina.
E poi il Cadin di Montanél è racchiuso da una cerchia di cime davvero disertate, almeno da quello che m’immagino, se si esclude il frequentato Montanel (una ventina di salite fino ad ora quest'anno), e il già meno Crodon di Scodavacca, salito comunque da due persone come abbiamo osservato proprio ieri (non per il canalone che fa capo alla f.la del Crodon di Scodavacca ma per la cengia che taglia le pendici settentrionali della Croda di Mezzo). Scoraggia forse l’isolamento, la diffusa friabilità. Eppure all'escursionista più smaliziato le normali di salita alla Cima di Saccéido, alla Croda Longa, alla Croda di Mezzo (dove campeggia sulla cima un grosso ometto con un palo, all’apparenza abbastanza recente), dovrebbero perlomeno stuzzicarne l’appetito.
Tutta a destra la Croda di Mezzo. Le tre elevazioni più a sinistra non sono in grado di identificarle con sicurezza. Se la forcella a capo del Cadin è la f.la Val Lavina, la cima a sinistra dovrebbe trattarsi della Cima di Saccéido, quella a destra la Croda Longa, la terza non saprei invece dove collocarla. Ma come si intuisce dalla foto che segue potrebbe trattarsi di una elevazione secondaria della Croda di Mezzo.
L'ipotetica via di salita alla Croda di Mezzo potrebbe insinuarsi lungo quel canalone chiazzato in alto da due residui nevosi. Più in basso invece, il lungo cengione che permette di evitare l'ostico canalone di accesso alla f.la del Crodon di Scodavacca, dove sono transitate ieri le due persone dirette al Crodon.
E infine queste cime e forcelle sono state per un breve periodo di tempo terreno di gioco e di esplorazione per l’alpinista Wolfang Herberg (austriaco, tedesco, non ne so nulla ), che nell’arco limitato di un paio di stagioni tracciò su per queste pareti diverse nuove vie (una veloce occhiata alla "grigia Berti" conta 12 prime salite tra il 1953 e il ’54, più una apparizione nel ’61 per l’ascensione da Ovest al campanile Paola.
Comunque sia, la visita alla Casera Montanèl vale ad ogni modo una visita: il percorso è molto bello e neppure troppo faticoso, nonostante il dislivello. La Casera poi invita a passare una notte in quota. L'intimità e la solitudine dell'omonimo Cadin poco più in alto, e i morbidi prati che s'incontrano salendo al Montanél, tappezzati di fioriture e aperti verso il Cadore, sono un ulteriore invito alla frequentazione di questi luoghi. Ciao!
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Ospite- Ospite
Re: [Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
alessandro ha scritto:
A cominciare dalla bellezza del Cadin di Montanél, piccolo scrigno di ghiaie, già intuibile dal fondovalle del Piave ma che si disvela salendo solamente a pochi passi dall’omonima casera. Mi affascinano sempre quegli angoli di montagna dove si arriva e si può solo tornare indietro, perché le eventuali traversate sono precluse a causa delle difficoltà. E’ il caso del nostro Cadin, dove una possibile traversata verso il rifugio Padova attraverso la forcella del Crodon di Scodavacca è più congeniale ai camosci e forse ai pazzi considerando il terreno, mentre il passaggio verso la Val Cridola per f.la Val Lavina è decisamente alpinistico.
Il versante settentrionale del Montanél, teatro di una ipotetica traversata alpinistica per la Forcella Val Lavina.
Sto guardando sulla Tabacco 016, ma non mi raccapezzo molto: probabilmente la forcella di val Lavina è erroneamente collocata a sud, a est della forcella del Crodon, ma l'accesso alla val Cridola non dovrebbe comunque essere a sud del Montanel?
alessandro ha scritto:
Comunque sia, la visita alla Casera Montanèl vale ad ogni modo una visita: il percorso è molto bello e neppure troppo faticoso, nonostante il dislivello. La Casera poi invita a passare una notte in quota. L'intimità e la solitudine dell'omonimo Cadin poco più in alto, e i morbidi prati che s'incontrano salendo al Montanél, tappezzati di fioriture e aperti verso il Cadore, sono un ulteriore invito alla frequentazione di questi luoghi. Ciao!
Sempre sulla Tabacco non vedo la succitata casera, ma solo un bivacco Da Deppo: sono la stessa cosa?
Comunque bravo, belle foto
Michelasso- Messaggi : 395
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Re: [Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
La Casera sulle cartine è segnata come Bivacco Montanel
Tornando a Alessandro e alle traversate, da forcella Lisetta (nella foto sopra è quella a destra con lo spuntone al centro) secondo me si può tranquillamente scendere in Valle Pra di Toro per comode cenge e qualche bagno nei mughi. Prendi nota, magari un giorno si fa
Tornando a Alessandro e alle traversate, da forcella Lisetta (nella foto sopra è quella a destra con lo spuntone al centro) secondo me si può tranquillamente scendere in Valle Pra di Toro per comode cenge e qualche bagno nei mughi. Prendi nota, magari un giorno si fa
AndreaVe- Messaggi : 3250
Data d'iscrizione : 11.03.12
Re: [Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
Già che sto smanettando con queste foto, l'alba dai prati sotto Cima Montanel
E il nostro al lavoro
E il nostro al lavoro
AndreaVe- Messaggi : 3250
Data d'iscrizione : 11.03.12
Re: [Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
La cima con il palo è stata recentemente ribatezzata, per iniziativa dei locali, Cima Herberg.
LucaVi- Messaggi : 3780
Data d'iscrizione : 11.03.12
Località : Cimolais
Re: [Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
La discesa dalla Forcella del Crodon di Scodavacca verso il Padova, arrivando a monte del Rifugio, lungo il sentiero per la Forcella Scodavacca, è segnata e non problematica in discesa: la traccia tra i mughi è evidente ed in basso segue una grossa frana. Sicuramente faticosa in salita.
La traversata verso la forcella ovest del Cridola si dovrebbe svolgere in versante rifugio Padova, non val di Cridola: ne abbiamo percorso un pezzo anni fa (poi rientrati per mancanza di tempo): c'è una buona traccia di camosci alla base delle rocce che evita i mughi e passa presso un bellissimo pulpito erboso. Da quanto visto in loco (eravamo sotto la forcella ovest) si dovrebbe salire in forcella senza grosse difficoltà. Da forcella Ovest qualche bollo aiuta nella salita alla cima ovest del Cridola.
Comunque: bellissimi posti!
La traversata verso la forcella ovest del Cridola si dovrebbe svolgere in versante rifugio Padova, non val di Cridola: ne abbiamo percorso un pezzo anni fa (poi rientrati per mancanza di tempo): c'è una buona traccia di camosci alla base delle rocce che evita i mughi e passa presso un bellissimo pulpito erboso. Da quanto visto in loco (eravamo sotto la forcella ovest) si dovrebbe salire in forcella senza grosse difficoltà. Da forcella Ovest qualche bollo aiuta nella salita alla cima ovest del Cridola.
Comunque: bellissimi posti!
Lorenzago- Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 07.06.12
Re: [Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
Montanel dal Crodòn di Scodavacca
alessandro ha scritto:è più congeniale ai camosci
Re: [Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
Di quest'itinerario ho ben presente un immagine tratta dalla guida di Visentini dove un mare di mughi copre tutto il tratto centrale della risalita, mentre in basso il canale di accesso dà l'idea di essere molto ripido e in un tratto anche franato. Non sapevo fosse segnato: è un itinerario che prima o poi mi piacerebbe tentare, se dici che non è poi così problematico come sembra (AndreaVe segna anche questa dopo Forcella Lisetta )Lorenzago ha scritto:La discesa dalla Forcella del Crodon di Scodavacca verso il Padova, arrivando a monte del Rifugio, lungo il sentiero per la Forcella Scodavacca, è segnata e non problematica in discesa: la traccia tra i mughi è evidente ed in basso segue una grossa frana. Sicuramente faticosa in salita.
La traversata tra il Cadin di Montanèl e Val Cridola per Forcella Val Lavina l'ho riportata paro paro dalla guida Berti (è anche puntinata in rosso sulla cartina). Te invece ti riferisci della forcella W del Cridola ma non ho ben capito da che versante l'avete tentata.Lorenzago ha scritto:
La traversata verso la forcella ovest del Cridola si dovrebbe svolgere in versante rifugio Padova, non val di Cridola: ne abbiamo percorso un pezzo anni fa (poi rientrati per mancanza di tempo): c'è una buona traccia di camosci alla base delle rocce che evita i mughi e passa presso un bellissimo pulpito erboso. Da quanto visto in loco (eravamo sotto la forcella ovest) si dovrebbe salire in forcella senza grosse difficoltà. Da forcella Ovest qualche bollo aiuta nella salita alla cima ovest del Cridola.
Concordo anch'io comunque: bellissimi posti
ciao!
Ospite- Ospite
Re: [Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
LucaVi ha scritto:La cima con il palo è stata recentemente ribatezzata, per iniziativa dei locali, Cima Herberg.
Ma non era già da un bel po' Cima di Mezzo / Herberg?
[edit] Dal 2003, dicono nel sito di un noto (?) forumista.
A me che son giovane probabilmente sembrava tanto tempo...
Ultima modifica di kala il Gio Giu 28, 2012 8:54 am - modificato 1 volta.
kala- Messaggi : 1669
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: [Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
Te invece ti riferisci della forcella W del Cridola ma non ho ben capito da che versante l'avete tentata
Provo ad linkare una foto del versante (non ho capito come caricarla direttamente... ): confermo che la discesa è segnata, sta in parte nei mughi ed in parte utilizza la frana...quindi il terreno non è ovviamente il massimo, ma in discesa si passa rapidamente e senza grossi problemi (info del 2006). La traversata verso forcella ovest l'abbiamo tentata su questo versante. Dal fondo della val di Cridola si sale in forcella con fatica ma senza difficoltà (anni fa c'era spesso neve); invece per la traversata da Forcella Ovest a Forcella Val di Lavina non ho informazioni dirette.
http://www.flickr.com/photos/81362098@N06/7453446848/
Lorenzago- Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 07.06.12
Re: [Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
Grazie mille Lorenzago, sei stato preziosissimo
Era più o meno il percorso che immaginavo guardando l'immagine presa dalla guida di Visentini dell'Oltrepiave (il percorso rosso intendo) per raggiungere la f.la W del Cridola. Riuscendo a collegarsi al fondo della Val Cridola ne verrebbe fuori una traversata d'altri tempi, chissà...
ciao!
Era più o meno il percorso che immaginavo guardando l'immagine presa dalla guida di Visentini dell'Oltrepiave (il percorso rosso intendo) per raggiungere la f.la W del Cridola. Riuscendo a collegarsi al fondo della Val Cridola ne verrebbe fuori una traversata d'altri tempi, chissà...
ciao!
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Re: [Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
E di Wolfgang Herberg nessuno mi sa dire qualcosa, o dove reperire informazioni (in qualche vecchio numero delle AV forse ). E immaginare cosa lo abbia spinto tra il 1953 e il '54 a infilarsi così assiduamente proprio su per queste montagne, qualcuno ha delle idee in proposito?kala ha scritto:LucaVi ha scritto:La cima con il palo è stata recentemente ribatezzata, per iniziativa dei locali, Cima Herberg.
Ma non era già da un bel po' Cima di Mezzo / Herberg?
Mi incuriosisce questo particolare della vita di questo per me sconosciuto alpinista
Ospite- Ospite
Re: [Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
Il percorso giallo è quello che si intuisce affacciandosi a Forcella Lisetta.alessandro ha scritto:Grazie mille Lorenzago, sei stato preziosissimo
Era più o meno il percorso che immaginavo guardando l'immagine presa dalla guida di Visentini dell'Oltrepiave (il percorso rosso intendo) per raggiungere la f.la W del Cridola. Riuscendo a collegarsi al fondo della Val Cridola ne verrebbe fuori una traversata d'altri tempi, chissà...
ciao!
AndreaVe- Messaggi : 3250
Data d'iscrizione : 11.03.12
Re: [Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
alessandro ha scritto:E di Wolfgang Herberg nessuno mi sa dire qualcosa, o dove reperire informazioni (in qualche vecchio numero delle AV forse ). E immaginare cosa lo abbia spinto tra il 1953 e il '54 a infilarsi così assiduamente proprio su per queste montagne, qualcuno ha delle idee in proposito?
Mi incuriosisce questo particolare della vita di questo per me sconosciuto alpinista
Quello che trovo ad una prima occhiata in rete.
Wolfgang Herberg, ingegnere (civile?), tedesco, pare di Bensheim (?) ma di sicuro iscritto al DAV di Dresden ed al CAI di Padova.
Trovi riferimenti a libri da lui scritti relativi alla sua professione, non trovo riferimenti invece a scritti di montagna che pure devono esserci (citati per es. sul sito del Comitato Scientifico Veneto Friulano Giuliano del CAI).
Ha scalato con Vincenzo Altamura (medico milanese, SUCAIno, 1930-2009); a loro firma è uscito nel 2003 "Le Dolomiti d'oltrepiave", a cura di Emilio Da Deppo.
Nel 2003 la sezione di Domegge gli dedica la cima, come riportato anche in Panorama 5/2004 del DAV che dice tra l'altro "Zwischen 1950 und 1970 hatte Herberg wesentlich zur Erschließung der südöstlichen Dolomiten beigetragen."
Su FuoriVia si era parlato dei suoi biglietti da visita ritrovati su varie, neglette cime, e si citava tra gli altri Corona; quest'ultimo in "Nel legno e nella pietra", nel racconto "Delusione", descrive un suo incontro con Herberg nel 1967 mentre questi si accingeva a scalare la Cima di Pino Nord e di come poi abbia ritrovato il suo biglietto da visita quando la scalò a sua volta dieci anni più tardi.
...
kala- Messaggi : 1669
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: [Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
alessandro ha scritto:
E di Wolfgang Herberg nessuno mi sa dire qualcosa...
Ciao Alessandro! Su W.Herberg e V.Altamura, che hanno fatto cordata assieme innumerevoli volte in Oltrepiave, esiste un volumetto scritto da Emilio Da Deppo, di Domegge di Cadore, che raccoglie gli scritti di entrambi; principalmente però di Herberg. Il volumetto contiene però solo le testimonianze delle campagne alpinistiche in zona Spalti-Monfalconi-Cridola, quasi sempre con base al Rifugio Padova. Manca tutta la parte delle prime e dell'esplorazione in zona Pregoiane (Caserine-Cornaget) e Pramaggiore che pure è stata intensa, anche se non come in zona Cadore...
A presto!
bambinodoro- Messaggi : 50
Data d'iscrizione : 27.03.12
Re: [Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
bambinodoro?
bambinodoro chi?
bambinodoro, bambinodoro, bambinodoro?
bambinodoro chi?
bambinodoro, bambinodoro, bambinodoro?
Re: [Dolomiti d'Oltrepiave] Cridola: Nodo del Crodon di Scodavacca
"varda che alti che semo!"
grazie alessandro per avermi introdotto all'Oltrepiave e un grazie a tutti coloro che ci hanno accolto a fondovalle.
grazie alessandro per avermi introdotto all'Oltrepiave e un grazie a tutti coloro che ci hanno accolto a fondovalle.
lavioz- Messaggi : 38
Data d'iscrizione : 26.04.12
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