arrampicare in Adamello
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arrampicare in Adamello
Due anni fa ero stato in Val Miller, posto che mi era piaciuto molto.
Riprendo quello che avevo scritto:
Sono stato in Val Miller, posto per me sconosciuto, scortato da un amico local (il Camuno ).
Abbiamo ripetuto "Prigionieri del sogno" alla I torre del Miller.
Il posto è molto bello e selvaggio, ad arrampicare non c'è un'anima.
La roccia è tonalite, un granito molto chiaro con una forte presenza di cristalli neri. Sui primi due tiri è molto lisciata, poi diventa più ruvida.
La via è molto ben fixata. Nella relazione si consiglia di portare un sacco di roba ma 12 rinvii e una serie di friend bastano e avanzano. Anzi, se sul V+ non vi fa problemi avere un po' d'aria sotto al culo (solo in qualche punto peraltro) basterebbero anche solo 12 rinvii.
Avvicinamento: complessivamente almeno 3 ore (1.30 al rifugio Gnutti, 1.30 dal rifugio agli attacchi).
La cosa più difficile è stato trovare l'attacco, visto che non avevamo la foto con i tracciati. Il nevaietto alla base può rompere un po' le palle ma se si sa dove puntare nemmeno più che tanto.
Complessivamente via godibile e tranquilla su bella roccia in un ambiente particolare e solitario, vale la pena farci un giro.
Proprio lì accanto, altre due vie: una moderna un po' più dura e una di stampo più classico fino al VI (anch'essa con soste a fix e qualche fix sui passi più difficili).
Nota: attenzione alla doppia dalla S4! incastro quasi garantito (due su due per noi). Sarebbe opportuno attrezzare una doppia fuori linea (non è una lamentela, ma solo un'osservazione).
Mi ha molto incuriosito quel che ho letto e sentito dire sull'adiacente Val Salarno, sarà il prossimo obbiettivo adamellino.
Dimenticavo: grazie al papà del Camuno, aperitivo memorabile con salame di prima qualità e strepitoso rosso 2003
Relazioni qui:
http://www.adamellothehumantouch.it/MILLER/Miller_7_Torri_Introduzione/Miller_7_Torri_Introd.htm
Le torri sono i dentini sull'estrema destra:
Al calare del sole:
Il bel secondo tiro, un diedro liscio tecnico e delicato:
I tiri finali in un bel diedro fessura:
Riprendo quello che avevo scritto:
Sono stato in Val Miller, posto per me sconosciuto, scortato da un amico local (il Camuno ).
Abbiamo ripetuto "Prigionieri del sogno" alla I torre del Miller.
Il posto è molto bello e selvaggio, ad arrampicare non c'è un'anima.
La roccia è tonalite, un granito molto chiaro con una forte presenza di cristalli neri. Sui primi due tiri è molto lisciata, poi diventa più ruvida.
La via è molto ben fixata. Nella relazione si consiglia di portare un sacco di roba ma 12 rinvii e una serie di friend bastano e avanzano. Anzi, se sul V+ non vi fa problemi avere un po' d'aria sotto al culo (solo in qualche punto peraltro) basterebbero anche solo 12 rinvii.
Avvicinamento: complessivamente almeno 3 ore (1.30 al rifugio Gnutti, 1.30 dal rifugio agli attacchi).
La cosa più difficile è stato trovare l'attacco, visto che non avevamo la foto con i tracciati. Il nevaietto alla base può rompere un po' le palle ma se si sa dove puntare nemmeno più che tanto.
Complessivamente via godibile e tranquilla su bella roccia in un ambiente particolare e solitario, vale la pena farci un giro.
Proprio lì accanto, altre due vie: una moderna un po' più dura e una di stampo più classico fino al VI (anch'essa con soste a fix e qualche fix sui passi più difficili).
Nota: attenzione alla doppia dalla S4! incastro quasi garantito (due su due per noi). Sarebbe opportuno attrezzare una doppia fuori linea (non è una lamentela, ma solo un'osservazione).
Mi ha molto incuriosito quel che ho letto e sentito dire sull'adiacente Val Salarno, sarà il prossimo obbiettivo adamellino.
Dimenticavo: grazie al papà del Camuno, aperitivo memorabile con salame di prima qualità e strepitoso rosso 2003
Relazioni qui:
http://www.adamellothehumantouch.it/MILLER/Miller_7_Torri_Introduzione/Miller_7_Torri_Introd.htm
Le torri sono i dentini sull'estrema destra:
Al calare del sole:
Il bel secondo tiro, un diedro liscio tecnico e delicato:
I tiri finali in un bel diedro fessura:
Ultima modifica di giggio il Mar Lug 10, 2012 12:59 pm - modificato 1 volta.
Re: arrampicare in Adamello
Ed infatti sono tornato, questa volta a visitare la Val Salarno.
Questa volta in configurazione gitarella relax, però... abbiamo scalato solo nella falesia vicino al rifugio Prudenzini.
Da Fabrezza al Rifugio Prudenzini sono circa 800m distribuiti su una lunga e comoda strada che passa prima nel bosco (dopo circa quaranta minuti di cammino c'è una piccola radura con tavolo da picnic e pozza d'acqua fantastica per il bagno ), poi attraverso degli alpeggi fino a raggiungere la costruzioni nei pressi della diga di Salarno, ed infine costeggia i laghi di Salarno e di Dosazzo per giungere - con un piccolo ulteriore risalto - al rifugio, posto sul limitare di una bellissima conca erbosa attraversata dal torrente e circondata da una cospicua quantità di granito.
Granito che sembra tutto "stropicciato": spesso rotto, quasi sempre molto tormentato, piegato e sconvolto da un'azione orogenetica che si intuisce laboriosa e potente.
Una lingua del ghiacciaio pende, mozzata, da un'insellatura fra due imponenti moli granitiche.
Paesaggio primordiale.
Alcune pareti però si intuiscono compatte e ben sviluppate: la placconata dell'avancorpo del Cornetto, le bifida coppia di Corno Triangolo e Corno Gioià (con delle spettacolari pieghe rocciose a forma di "c"), il Pilastro del Mattino... ed altre ancora.
Io ho arrampicato nella falesia attrezzata sui massi poco oltre il rifugio, nei pressi del vecchio rifugio diroccato:
I tiri difficilmente raggiungono i 20m, molto più spesso sono attorno ai 15m, ma la roccia è davvero bella e l'arrampicata varia: c'è un largo muro a grosse tacche (formate, sembra, da una crosta superficiale rossastra che si è spaccata e disgregata), tiri di placca su funghetti, belle fessure (alcune lasciate trad), spigoli. Ci sono molti tiri facili, qualcuno di media difficoltà e qualcuno difficile.
Qui trovate il topo:
http://www.adamellothehumantouch.it/VAL%20SALARNO/Val%20Salarno_2_Itinerari/Val%20Salarno_settore%20Massi.pdf
Attorno al rifugio ci sono altre arrampicata sportive brevi e ben attrezzate:
http://www.adamellothehumantouch.it/VAL%20SALARNO/Val%20Salarno_2_Itinerari/Val%20Salarno_settore%20Bolli%20Rossi.pdf
http://www.adamellothehumantouch.it/VAL%20SALARNO/Val%20Salarno_2_Itinerari/Val%20Salarno_settore%20Bolli%20Gialli.pdf
Le pareti vere e proprie offrono soprattutto vie di un certo impegno, come potete constatare qui:
http://www.adamellothehumantouch.it/VAL%20SALARNO/Val%20Salarno_2_Itinerari/Val_salarno_2_Itinerari.htm
Credo che questa via, per l'occasione riattrezzata e addolcita un po' dallo stesso apritore, sia una chicca:
http://www.adamellothehumantouch.it/VAL%20SALARNO/Val%20Salarno_3_Avancorpo%20Cornetto/Val_salarno_avancorpo_del_cornetto.htm
Ma la scelta è ampia, per chi non ha paura di camminare e di ingaggiarsi un po' su pareti piuttosto remote.
Questa volta in configurazione gitarella relax, però... abbiamo scalato solo nella falesia vicino al rifugio Prudenzini.
Da Fabrezza al Rifugio Prudenzini sono circa 800m distribuiti su una lunga e comoda strada che passa prima nel bosco (dopo circa quaranta minuti di cammino c'è una piccola radura con tavolo da picnic e pozza d'acqua fantastica per il bagno ), poi attraverso degli alpeggi fino a raggiungere la costruzioni nei pressi della diga di Salarno, ed infine costeggia i laghi di Salarno e di Dosazzo per giungere - con un piccolo ulteriore risalto - al rifugio, posto sul limitare di una bellissima conca erbosa attraversata dal torrente e circondata da una cospicua quantità di granito.
Granito che sembra tutto "stropicciato": spesso rotto, quasi sempre molto tormentato, piegato e sconvolto da un'azione orogenetica che si intuisce laboriosa e potente.
Una lingua del ghiacciaio pende, mozzata, da un'insellatura fra due imponenti moli granitiche.
Paesaggio primordiale.
Alcune pareti però si intuiscono compatte e ben sviluppate: la placconata dell'avancorpo del Cornetto, le bifida coppia di Corno Triangolo e Corno Gioià (con delle spettacolari pieghe rocciose a forma di "c"), il Pilastro del Mattino... ed altre ancora.
Io ho arrampicato nella falesia attrezzata sui massi poco oltre il rifugio, nei pressi del vecchio rifugio diroccato:
I tiri difficilmente raggiungono i 20m, molto più spesso sono attorno ai 15m, ma la roccia è davvero bella e l'arrampicata varia: c'è un largo muro a grosse tacche (formate, sembra, da una crosta superficiale rossastra che si è spaccata e disgregata), tiri di placca su funghetti, belle fessure (alcune lasciate trad), spigoli. Ci sono molti tiri facili, qualcuno di media difficoltà e qualcuno difficile.
Qui trovate il topo:
http://www.adamellothehumantouch.it/VAL%20SALARNO/Val%20Salarno_2_Itinerari/Val%20Salarno_settore%20Massi.pdf
Attorno al rifugio ci sono altre arrampicata sportive brevi e ben attrezzate:
http://www.adamellothehumantouch.it/VAL%20SALARNO/Val%20Salarno_2_Itinerari/Val%20Salarno_settore%20Bolli%20Rossi.pdf
http://www.adamellothehumantouch.it/VAL%20SALARNO/Val%20Salarno_2_Itinerari/Val%20Salarno_settore%20Bolli%20Gialli.pdf
Le pareti vere e proprie offrono soprattutto vie di un certo impegno, come potete constatare qui:
http://www.adamellothehumantouch.it/VAL%20SALARNO/Val%20Salarno_2_Itinerari/Val_salarno_2_Itinerari.htm
Credo che questa via, per l'occasione riattrezzata e addolcita un po' dallo stesso apritore, sia una chicca:
http://www.adamellothehumantouch.it/VAL%20SALARNO/Val%20Salarno_3_Avancorpo%20Cornetto/Val_salarno_avancorpo_del_cornetto.htm
Ma la scelta è ampia, per chi non ha paura di camminare e di ingaggiarsi un po' su pareti piuttosto remote.
Re: arrampicare in Adamello
Qualcun altro ha mai arrampicato da queste parti?
Le vie in alto mi incuriosiscono molto.
Le vie in alto mi incuriosiscono molto.
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