Traversata del Bucher Piccolo
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norman
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Traversata del Bucher Piccolo
Anche l’estremo NE riserva scorci misconosciuti. Il
Bucher Piccolo fa bella mostra di sé sul fondo della Val Romana e anche da
Tarvisio è ben visibile la sua aguzza piramide sommitale. Fatta salva
quest’ultima, sorretta da dirupati e repulsivi contrafforti, il monte non
sembra concedere grandi attrattive estetiche, con l’eccezione di un’imponente
parete ovest, alta c. 600 m.,
visibile a chi salga alla Portella o ai colli Sciober. Non sono a conoscenza di
salite alpinistiche di questa parete, resa forse poco allettante dall’approccio
scabroso all’interno di un un profondo solco che cinge la base della parete. Benchè
descritta da H. Tuma già nel 1913, la via “normale” non è riportata su nessuna
guida. Questo percorso sale da Ovest, dai pressi della Forc. di Riobianco e
sfrutta l’immersione a frana poggio degli strati su questo versante, formanti
uno spettacolare e facile cengione che sale fino alla cresta a S della piramide
sommitale, ben difesa dalla friabilità dei suoi lisci lastroni. Una cima “stonata”
che solo da ultimo si rivela ostica, similmente allo Zuc dal Bôr. Sull’altro
versante, quello che guarda l’Alpe Moritsch, il monte presenta una parete più
modesta, per metà ammantata di mughi. Una successione di filoni ghiaiosi sembra
aprire qualche varco alla cresta, ma in basso si perdono in un orrido canalone
di problematico accesso.
OOPS… vorrei capire come fare ad inserire il testo
con una formattazione decente (io copio ed incollo da word…) .
Il Bucher Piccolo, dall’imbocco della Val Romana.
Bucher Piccolo, versante NE
Ammetto di non essere stato originale nel mio
desiderio di salire da quest’ultimo versante ma plagiato dal desiderio di
emulazione di due sloveni tosti, ai quali si deve l’unico post in rete dedicato
a questa cima (http://www2.arnes.si/~mcuder/dnevnik/060716.html).
Faticosamente, tramite google traduttore,
ricostruisco il percorso e, ancor più faticosamente lo ripercorro (01/08/12).
Lasciata alle spalle la Val Romana e risalito il sent. 519 fino sopra le prime
balze rocciose che anticipano l’Alpe Moritsch (q.1500 ca.), si stacca a dx una
traccia che presto raggiunge una civettuola capanna di caccia. La traccia si
mantiene in quota, agevolata da numerosi tagli nei mughi e attraversa una serie
di valloncelli in versante NE della cima.
Il sentiero di caccia nei pressi della capanna, con sullo sfondo il
Buconig. A dx in vers. NE del Bucher.
La traccia, sempre più labile, inizia ad
inerpicarsi sul ripido spallone q. 1752, sorta di pulpito con (più) mughi (ch)e
larici che il crestone N del Bucher protende verso la Val Romana. Sul sentiero
è bene non farsi troppe illusioni, chè presto ci si ritrova a lottare con tratti
sub verticali di baranci e roccette. Se Alessandro ha cantato da par suo
l’estasi della discesa planare trai mughi, qui se ne potrà ritrovare l’antitesi.
La traccia si innalza lungo lo spallone N. Appare il crestone N del
Bucher.
Poco sotto la sommità dello spallone si scorge a sx
un canale detritico che saremo ben lieti di inforcare, liberandoci dal ruvido
abbraccio resinoso. Si risale il canale fino al termine delle ghiaie, quindi si
scarta a sx, forzando un’ulteriore fascia di mughi. Si attraversa un nuovo
solco detritico ed una nuova fascia di mughi guadagnando l’ennesimo canalino,
le cui friabili roccette ci consentiranno finalmente di raggiungere la cresta.
Lungo i canali sottocresta. In cresta, verso la Val Romana.
Non vedevo l’ora di mettere le mani sulla roccia,
ma la cosa riserverà ben poche soddisfazioni, causa la friabilità della stessa.
Da ultimo la cresta subisce un un’impennata, però aggirabile sulla dx (pass.
II).
Verso la cima.
La discesa già la conoscevo, avendola percorsa
l’anno scorso. Se non altro è consolante sapere che da qualche parte si passa,
in mezzo a tutti quegli sfasciumi e placche coperte da detrito. Ritroviamo la
spaccatura che fende i lastroni sommitali, quindi il saltino che si risolve con
una doppia (II-III- in salita) e che ci depone su una gran placca abbattuta. Attraversata
quest’ultima, si entra in una vasta macchia di mughi con vaga traccia di
animali. Usciti dalla macchia, è facile individuare il verde pulpito dove ha
inizio il lungo cengione della “normale”.
Scorcio della breve cresta S, dalla cima. Sotto due torrioni si indovina
la cengia della normale.
La conca dell’Alpe Moritsch dalla vetta: sulla sx il Buconig, in ombra
le Cime Verdi, sopra alle quali si erge il cupolone del Mangart.
La piramide sommitale del Bucher Piccolo, scendendo verso SO. Ok, l’orizzonte
è storto!
Dapprima esile e sabbiosa, sospesa su un
ripidissimo colatoio, dopo aver doppiato un pulpito la cengia si fa larga e si
abbassa decisamente, deponendoci infine nei pressi della Forc. di Riobianco. Da
quest’ultima ci si abbassa verso N, nel vallone di Camosci, ritrovando in
prossimità alle pareti sulla sx un’antica traccia di passaggio, spesso
interrotta, che scende ad intercettare il sent. 511 (Sella Ursic-Val Romana)
con il quale faremo ritorno alla base (12h 30’ per l’intero anello).
Belle cenge a volta lungo la normale. Nei pressi della Forc. di
Riobianco.
Scorcio del versante SO, con a sx la cima e a dx le cenge.
Nota alle foto: sono state scattate in giornate diverse e possono insinuare un’impressione di taroccamento.
Nota pedante: credo esista una certa confusione
nell’attribuzione degli oronimi ai M.ti Bucher Alto e Basso: senza motivo
particolare, ho qui adottato quella del
Buscaini e della CTR. Gli sloveni e la carta Tabacco chiamano invece Mali
(piccolo) Bucher lo spallone q. 1752,
Veliki (grande) Bucher la cima qui descritta e Skala il Bucher Alto, q.
2133 sulla cresta di confine.
Crediti: hvala Marijana & Marko!
Bucher Piccolo fa bella mostra di sé sul fondo della Val Romana e anche da
Tarvisio è ben visibile la sua aguzza piramide sommitale. Fatta salva
quest’ultima, sorretta da dirupati e repulsivi contrafforti, il monte non
sembra concedere grandi attrattive estetiche, con l’eccezione di un’imponente
parete ovest, alta c. 600 m.,
visibile a chi salga alla Portella o ai colli Sciober. Non sono a conoscenza di
salite alpinistiche di questa parete, resa forse poco allettante dall’approccio
scabroso all’interno di un un profondo solco che cinge la base della parete. Benchè
descritta da H. Tuma già nel 1913, la via “normale” non è riportata su nessuna
guida. Questo percorso sale da Ovest, dai pressi della Forc. di Riobianco e
sfrutta l’immersione a frana poggio degli strati su questo versante, formanti
uno spettacolare e facile cengione che sale fino alla cresta a S della piramide
sommitale, ben difesa dalla friabilità dei suoi lisci lastroni. Una cima “stonata”
che solo da ultimo si rivela ostica, similmente allo Zuc dal Bôr. Sull’altro
versante, quello che guarda l’Alpe Moritsch, il monte presenta una parete più
modesta, per metà ammantata di mughi. Una successione di filoni ghiaiosi sembra
aprire qualche varco alla cresta, ma in basso si perdono in un orrido canalone
di problematico accesso.
OOPS… vorrei capire come fare ad inserire il testo
con una formattazione decente (io copio ed incollo da word…) .
Il Bucher Piccolo, dall’imbocco della Val Romana.
Bucher Piccolo, versante NE
Ammetto di non essere stato originale nel mio
desiderio di salire da quest’ultimo versante ma plagiato dal desiderio di
emulazione di due sloveni tosti, ai quali si deve l’unico post in rete dedicato
a questa cima (http://www2.arnes.si/~mcuder/dnevnik/060716.html).
Faticosamente, tramite google traduttore,
ricostruisco il percorso e, ancor più faticosamente lo ripercorro (01/08/12).
Lasciata alle spalle la Val Romana e risalito il sent. 519 fino sopra le prime
balze rocciose che anticipano l’Alpe Moritsch (q.1500 ca.), si stacca a dx una
traccia che presto raggiunge una civettuola capanna di caccia. La traccia si
mantiene in quota, agevolata da numerosi tagli nei mughi e attraversa una serie
di valloncelli in versante NE della cima.
Il sentiero di caccia nei pressi della capanna, con sullo sfondo il
Buconig. A dx in vers. NE del Bucher.
La traccia, sempre più labile, inizia ad
inerpicarsi sul ripido spallone q. 1752, sorta di pulpito con (più) mughi (ch)e
larici che il crestone N del Bucher protende verso la Val Romana. Sul sentiero
è bene non farsi troppe illusioni, chè presto ci si ritrova a lottare con tratti
sub verticali di baranci e roccette. Se Alessandro ha cantato da par suo
l’estasi della discesa planare trai mughi, qui se ne potrà ritrovare l’antitesi.
La traccia si innalza lungo lo spallone N. Appare il crestone N del
Bucher.
Poco sotto la sommità dello spallone si scorge a sx
un canale detritico che saremo ben lieti di inforcare, liberandoci dal ruvido
abbraccio resinoso. Si risale il canale fino al termine delle ghiaie, quindi si
scarta a sx, forzando un’ulteriore fascia di mughi. Si attraversa un nuovo
solco detritico ed una nuova fascia di mughi guadagnando l’ennesimo canalino,
le cui friabili roccette ci consentiranno finalmente di raggiungere la cresta.
Lungo i canali sottocresta. In cresta, verso la Val Romana.
Non vedevo l’ora di mettere le mani sulla roccia,
ma la cosa riserverà ben poche soddisfazioni, causa la friabilità della stessa.
Da ultimo la cresta subisce un un’impennata, però aggirabile sulla dx (pass.
II).
Verso la cima.
La discesa già la conoscevo, avendola percorsa
l’anno scorso. Se non altro è consolante sapere che da qualche parte si passa,
in mezzo a tutti quegli sfasciumi e placche coperte da detrito. Ritroviamo la
spaccatura che fende i lastroni sommitali, quindi il saltino che si risolve con
una doppia (II-III- in salita) e che ci depone su una gran placca abbattuta. Attraversata
quest’ultima, si entra in una vasta macchia di mughi con vaga traccia di
animali. Usciti dalla macchia, è facile individuare il verde pulpito dove ha
inizio il lungo cengione della “normale”.
Scorcio della breve cresta S, dalla cima. Sotto due torrioni si indovina
la cengia della normale.
La conca dell’Alpe Moritsch dalla vetta: sulla sx il Buconig, in ombra
le Cime Verdi, sopra alle quali si erge il cupolone del Mangart.
La piramide sommitale del Bucher Piccolo, scendendo verso SO. Ok, l’orizzonte
è storto!
Dapprima esile e sabbiosa, sospesa su un
ripidissimo colatoio, dopo aver doppiato un pulpito la cengia si fa larga e si
abbassa decisamente, deponendoci infine nei pressi della Forc. di Riobianco. Da
quest’ultima ci si abbassa verso N, nel vallone di Camosci, ritrovando in
prossimità alle pareti sulla sx un’antica traccia di passaggio, spesso
interrotta, che scende ad intercettare il sent. 511 (Sella Ursic-Val Romana)
con il quale faremo ritorno alla base (12h 30’ per l’intero anello).
Belle cenge a volta lungo la normale. Nei pressi della Forc. di
Riobianco.
Scorcio del versante SO, con a sx la cima e a dx le cenge.
Nota alle foto: sono state scattate in giornate diverse e possono insinuare un’impressione di taroccamento.
Nota pedante: credo esista una certa confusione
nell’attribuzione degli oronimi ai M.ti Bucher Alto e Basso: senza motivo
particolare, ho qui adottato quella del
Buscaini e della CTR. Gli sloveni e la carta Tabacco chiamano invece Mali
(piccolo) Bucher lo spallone q. 1752,
Veliki (grande) Bucher la cima qui descritta e Skala il Bucher Alto, q.
2133 sulla cresta di confine.
Crediti: hvala Marijana & Marko!
norman- Messaggi : 44
Data d'iscrizione : 01.06.12
Re: Traversata del Bucher Piccolo
norman ha scritto:
OOPS… vorrei capire come fare ad inserire il testo
con una formattazione decente (io copio ed incollo da word…) .
fa uguale anche a me copiando da word....
nel tuo caso c'è anche l'aggravante dei nomi che persino per word saranno indigesti ....
Bello...
fabri- Messaggi : 433
Data d'iscrizione : 12.03.12
Località : 4 mori
Re: Traversata del Bucher Piccolo
Non ti capisco. Non capisco la gente che torna e ritorna sullo stesso posto per fare un monte che non gliene frega un cazzo a nessuno, con fatiche sovrumane e pure la paura a ogni istante di non poter proseguire e dover sottostare a una nuova sconfitta. Ma, purcitechevacje, perché non ti fai quelle belle classiche dai nomi altisonanti, servite da bei segnaloni che non ti perdi, e/o ferramenta varia? Che così non ti tocca di tornare e puoi ad ogni uscita aggiungere una cima al tuo palmares. Guarda che la vita è una sola e pure breve; cosa gli racconti a S. Pietro? Che hai fatto il Bucher (per giunta) Piccolo, lo Jovet Blanc, il Berda, il Bor, madadovecazzo esci?
E il Duranno? Il Coglians? E montasiocimadeipreticavalloperalbacivettapelmocridolacampanile?
Sei ben strano tu.
E il Duranno? Il Coglians? E montasiocimadeipreticavalloperalbacivettapelmocridolacampanile?
Sei ben strano tu.
Re: Traversata del Bucher Piccolo
gongo ha scritto:Non ti capisco. [...]
Andiamo sui Preti sabato approfittando della nuova segnaletica?
kala- Messaggi : 1669
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: Traversata del Bucher Piccolo
gongo ha scritto:Non ti capisco...............cosa gli racconti a S. Pietro? Che hai fatto il Bucher (per giunta) Piccolo, lo Jovet Blanc, il Berda, il Bor, madadovecazzo esci?
E il Duranno? Il Coglians? E montasiocimadeipreticavalloperalbacivettapelmocridolacampanile?
Sei ben strano tu.
e già............
Adriano- Messaggi : 602
Data d'iscrizione : 12.03.12
Età : 65
Località : spilimbergo
Re: Traversata del Bucher Piccolo
Grande Norman
Checchenedica il Gongo
Gran bel viaggio e racconto coinvolgente, bello!
ciao!
Checchenedica il Gongo
Gran bel viaggio e racconto coinvolgente, bello!
ciao!
Ospite- Ospite
Re: Traversata del Bucher Piccolo
Ma per "campanile" si intende... quel campanile?Adriano ha scritto:gongo ha scritto:Non ti capisco...............cosa gli racconti a S. Pietro? Che hai fatto il Bucher (per giunta) Piccolo, lo Jovet Blanc, il Berda, il Bor, madadovecazzo esci?
E il Duranno? Il Coglians? E montasiocimadeipreticavalloperalbacivettapelmocridolacampanile?
Sei ben strano tu.
e già............
Allora davanti a S. Pietro vado tranquillo
Ospite- Ospite
Re: Traversata del Bucher Piccolo
alessandro ha scritto:Ma per "campanile" si intende... quel campanile?
Allora davanti a S. Pietro vado tranquillo
sborone
kala- Messaggi : 1669
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: Traversata del Bucher Piccolo
alessandro ha scritto:Ma per "campanile" si intende... quel campanile?Adriano ha scritto:gongo ha scritto:Non ti capisco...............cosa gli racconti a S. Pietro? Che hai fatto il Bucher (per giunta) Piccolo, lo Jovet Blanc, il Berda, il Bor, madadovecazzo esci?
E il Duranno? Il Coglians? E montasiocimadeipreticavalloperalbacivettapelmocridolacampanile?
Sei ben strano tu.
e già............
Allora davanti a S. Pietro vado tranquillo
Vai vai
Adriano- Messaggi : 602
Data d'iscrizione : 12.03.12
Età : 65
Località : spilimbergo
Re: Traversata del Bucher Piccolo
gongo ha scritto:cosa gli racconti a S. Pietro? Che hai fatto il Bucher (per giunta) Piccolo, lo Jovet Blanc, il Berda, il Bor, madadovecazzo esci?
dimentichi il Buttignan.
Eppure lacimadeipreti io non la abiurerei..
e il campanile vorrei almeno averci provato...
norman- Messaggi : 44
Data d'iscrizione : 01.06.12
Re: Traversata del Bucher Piccolo
alessandro ha scritto:
Ma per "campanile" si intende... quel campanile?
Allora davanti a S. Pietro vado tranquillo
beh, con tutti i porchi che hai sentito salendolo, non credo proprio
Musico Errante- Messaggi : 328
Data d'iscrizione : 20.03.12
Località : Vicenza
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