Rinunce

Una primavera ho provato a salire da solo e di notte la Croda da Campo,
dopo aver passato 8 ore sopra un tetto a montare sistemi di sicurezza
per i lavori in quota.
Roba da neanche iniziare a camminare...
E invece no, testardo risalgo il Giao di Caneva avvolto dalle nubi,
sprofondando nella neve ad ogni passo. Arrivo comunque sulla Spalla.
Attorno a me solo nuvole, manca poco alla cima ma non vedo ad un palmo di naso..attendo l'alba che si manifesta solamente come un lieve aumento di luminosità.
E' comunque caldo, la ragione mi consiglia la discesa.
Una volta al sicuro, giunto al lago Aiarnola, ecco beffarda comparire la meta.
Ma non è tempo per i se, si può sempre tornare:
le montagne non si spostano.


E voi, avete qualche rinuncia da raccontare?

osti, super foto, BELLA

sì, super foto, super bella!!!

paoloC ha scritto:E voi, avete qualche rinuncia da raccontare?

ne ho talmente tante che non saprei neanche da dove cominciare...

Paolin ha scritto:

paoloC ha scritto:E voi, avete qualche rinuncia da raccontare?

ne ho talmente tante che non saprei neanche da dove cominciare...

Pure io...ma le poche conquiste se veramente sentite valgono le molte sconfitte

Anno sconosciuto, stagione pure (la mia memoria non è più quella di una volta, e una volta era già pessima).
Risalgo da Pian de la Fopa la Val Prampèr, transito per la malga omonima e poi per il rifugio Sommariva; mi affaccio sui Piazediei. Incomincio a pestar neve, non me la aspettavo ancora così bassa; seguo ugualmente le tracce di uno che mi precede: si staglia ora sulla costa del Barancion. Senza ghette e ancora 500-600m da superare, con una perdita di quota (da rifare al ritorno in salita), l'incognita delle ultime difficoltà per la cima e il cielo coperto. Ritorno tranquillamente sui miei passi.
Avrei raggiunto la cima della Talvena qualche tempo più tardi, questa volta in compagnia di un caro amico, per l'affascinante e più lunga strada della Val dei Ross.

Avrei voluto metterci un vento a 150 Km/h, -20° di temperatura e il pulviscolo ghiacciato che mi sferzava il viso: ma a me basta molto meno per rinunciare, soprattutto se da solo...

Doppia rinuncia, senza nessun rimpianto ma con doppia voglia di tornare.

Il sogno resta

Ho dovuto rinunciare a salire sin qui dal versante ovest

Ad_adri ha scritto:Ho dovuto rinunciare a salire sin qui dal versante ovest

Ma sei tu quello in foto?

Certo che come raccontare siete un po' scarsini...

Eppure se pur lontani sono luoghi che si assomigliano molto , uno , quello di Andrea oramai piu conosciuto, l' altro quello dello stambecco, piu discosto e selvaggio.

Da parte mia quella parete ovest tentata una volta ma subito rinunciata per problemi meteo rimarrà uno dei miei crucci piu grandi.

Devo dire che coltivo volentieri un alpinismo di rinuncia

L'ultimo ripiego clamoroso è stato lo scorso settembre: partiti allo sbaraglio cercando una delle molteplici vie di salita al Sassolungo di Cibiana abbiamo imboccato un invitantissimo canalino, incontrando però più in alto difficoltà tali da farci rinunciare. Cioè, il mio amico se vuole va su dappertutto, io ho tirato in ballo tali e tante scuse per fermarmi (difficoltà, incognite, brutto tempo...) da indurre a tornar indiertro pure lui.

E pochi giorni dopo - tanto per dire - pur in nutrita compagnia ho piegato ben volentieri verso la domestica forcella di Val del Drap preferendola all'ostico passo del cacciatore...

Ma raramente le rinunce mi sono pesate tanto, ho pur sempre vissuto con gusto intense giornate in montagna. Forse proprio perché non ho in mente la meta ad ogni costo.

Tanto più piacevoli sono per contrasto le volte in cui ero lì lì per rinunciare (in genere per le difficoltà ed il fatto d'esser da solo) ed invece sono giunto caparbiamente dove mi ero prefisso. Ricordo di recente per esempio la Rocheta de Cianpolongo e Cima Brica...

io sul pizzetto est dell agner ho rinunciato 3 volte
rinuncia tripla con doppio avvitamento (de coiioni)

Albertagort ha scritto:io sul pizzetto est dell agner ho rinunciato 3 volte
rinuncia tripla con doppio avvitamento (de coiioni)

Beh, puoi dire che hai rinunciato 2 volte e sei stato rinunciato 1 volta...

ben due volte su due vie diverse, entrambi "semplici" se si considera cosa ci sta attorno...
Mi brucia? si, soprattutto perchè non vedo come possa riprovarci. Forse a suo tempo avrei dovuto osare di più ma osare non è mai stato il mio forte...

AndreaVe ha scritto:
Doppia rinuncia, senza nessun rimpianto ma con doppia voglia di tornare.

Il sogno resta

parliamone....

Paolin ha scritto:

ben due volte su due vie diverse, entrambi "semplici" se si considera cosa ci sta attorno...
Mi brucia? si, soprattutto perchè non vedo come possa riprovarci. Forse a suo tempo avrei dovuto osare di più ma osare non è mai stato il mio forte...

Anch'io due volte su una di quelle (immagino...)

Dai, torna qua e saldiamo il conto

sono contro questo sistema di buttare li una foto scrivendo solo "Qui ci tornerò".
Sopratutto per quelli come me che non riconoscerebbero nemmeno la Marmolada vista dal Passo Pordoi.
Ad esempio non ho proprio capito le foto di Andrea e Adriano, sono grave?

A me una rinuncia che mi ha bruciato è stata la Sternai in val d'Ultimo. Ci siamo trovati nella nebbia sulla cresta finale e abbiamo avanzato fin dove abbiamo ritenuto fattibile poi abbiamo girato i tacchi che non si vedeva ad un palmo dal naso e siamo tornato ai nostri sci. Ricalzati gli sci, sciamo scesi.
Ovviamente, in discesa le nuvole si sono aperte e il sole ha illuminato la cima e le nostre peste nella neve che si fermavano a si e no quattro metri dalla croce di vetta

Silvio_AD ha scritto:

AndreaVe ha scritto:

Il sogno resta

parliamone....

Anche ieri ne ho parlato...

Dietro il Monte San Lucano, a destra, spunta la Torre di Lagunaz.

mork ha scritto:
Ad esempio non ho proprio capito le foto di Andrea e Adriano, sono grave?

Terza Pala di San Lucano, spigolo Tissi.

Ma forse il luogo non è tanto importante. E' più il senso di quella rinuncia... Potrebbe essere ovunque se quel luogo lo porti dentro.

AndreaVe ha scritto:

Silvio_AD ha scritto:

AndreaVe ha scritto:

Il sogno resta

parliamone....

Anche ieri ne ho parlato...

Dietro il Monte San Lucano, a destra, spunta la Torre di Lagunaz.

parliamone...

AndreaVe ha scritto:
Ma forse il luogo non è tanto importante. E' più il senso di quella rinuncia... Potrebbe essere ovunque se quel luogo lo porti dentro.

no, certo, sono d'accordo.
E' che mettere una foto così stimola la curiosità

la rinuncia che piu' mi brucia è non essere andata in giappone per finire il corso caiano di alpinismo ... si ok abbiamo fatto una bella uscita, pero' come si fa???????????


scherzi a parte (ma mica tanto), non ricordo rinuncie che mi sono particolarmente pesate, sarà che alla fine ho capito che arrivare in cima non è la cosa che più mi interessa di una giornata in montagna

Daffi ha scritto:la rinuncia che piu' mi brucia è non essere andata in giappone per finire il corso caiano di alpinismo ... si ok abbiamo fatto una bella uscita, pero' come si fa???????????


scherzi a parte (ma mica tanto), non ricordo rinuncie che mi sono particolarmente pesate, sarà che alla fine ho capito che arrivare in cima non è la cosa che più mi interessa di una giornata in montagna

e percaso a quel corso conoscetti il topokà....

pensa al film sliding doors.......

Il telefone malefico ha scritto:

Daffi ha scritto:la rinuncia che piu' mi brucia è non essere andata in giappone per finire il corso caiano di alpinismo ... si ok abbiamo fatto una bella uscita, pero' come si fa???????????


scherzi a parte (ma mica tanto), non ricordo rinuncie che mi sono particolarmente pesate, sarà che alla fine ho capito che arrivare in cima non è la cosa che più mi interessa di una giornata in montagna

e percaso a quel corso conoscetti il topokà....

pensa al film sliding doors.......

ma no, era il corso caiano di milano
in compenso abbiamo fatto la nord della Cima Piazzi in una bella giornata di sole... vabbe' sto cercando di autoconvincermi che ne valeva la pena

Il telefone malefico ha scritto:
e percaso a quel corso conoscetti il topokà....

no, peggio... ( o meglio...): donatello