"L'Altopiano del cambiamento" di Ivan Guerini
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"L'Altopiano del cambiamento" di Ivan Guerini
E' da qualche giorno che mi confronto con alcuni amici sulla figura di Motti, passando per Rossa e il Nuovo Mattino. Neanche a farlo apposta su PM è uscito ieri questo pezzo di Guerini.
Ne è passato un bel po' di tempo, ma me lo ricordo come fosse adesso. Mi ricordo bene di quegli articoli di Ivan Guerini sulla Rivista della Montagna... quella gloriosa intendo, quella degli anni che pareva si dovesse scoprire e reiventare un po' tutto, in alpinismo come nell'arrampicata. Mi ricordo di quegli scritti, dicevo, ma anche delle vie di Guerini. E devo confessare che dei primi, già allora, ci capivo poco. Anzi a volte sinceramente proprio nulla. Mentre delle seconde, le vie, avevo (per usare un eufemismo) un sano timore, insomma le vedevo con il binocolo. Non ci capivo nulla... ma mi lasciavano l'impressione di una visione, quegli scritti e quelle vie. L'idea di qualcosa che andava un po' aldilà, sia degli anni sia del contesto. Mi sembravano altrove. E si sa, non c'è di meglio di ciò che sembra lontano e da un'altra parte rispetto alle solite rotte per attirare la curiosità. Almeno la mia. E' così che, non pago, ci sono "ricascato" ancora. Questa volta, cogliendo la palla al balzo di un incontro (telefonico e casuale) con Guerini, per chiedergli di scrivere qualcosa per PlanetMountain. E' così che è arrivato questo "L'Altopiano del cambiamento", una riflessione - esperienza che vi condurrà lontano. Ma non basta: questo è solo l'inizio, perché ci sarà anche una prossima puntata, quella di Eva Grisoni, che continuerà questo dialogo e visione. Ora non domandatemi di andare oltre, vi trascinerei nelle mie incomprensioni. Lasciatemi solo usare le parole di Guerini: "proprio non saprei dirvi se facendo tutto ciò mi fossi divertito o ne avessi sofferto, distratto com'ero dalla meraviglia di veder trasformare di continuo tutto quello che un attimo prima m'appariva assolutamente certo e immodificabile. Così le masse montuose incorruttibili, mi parvero non dissimili da nubi evanescenti. Le une e le altre mai uguali a se stesse". Buona lettura e... visioni.
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Ne è passato un bel po' di tempo, ma me lo ricordo come fosse adesso. Mi ricordo bene di quegli articoli di Ivan Guerini sulla Rivista della Montagna... quella gloriosa intendo, quella degli anni che pareva si dovesse scoprire e reiventare un po' tutto, in alpinismo come nell'arrampicata. Mi ricordo di quegli scritti, dicevo, ma anche delle vie di Guerini. E devo confessare che dei primi, già allora, ci capivo poco. Anzi a volte sinceramente proprio nulla. Mentre delle seconde, le vie, avevo (per usare un eufemismo) un sano timore, insomma le vedevo con il binocolo. Non ci capivo nulla... ma mi lasciavano l'impressione di una visione, quegli scritti e quelle vie. L'idea di qualcosa che andava un po' aldilà, sia degli anni sia del contesto. Mi sembravano altrove. E si sa, non c'è di meglio di ciò che sembra lontano e da un'altra parte rispetto alle solite rotte per attirare la curiosità. Almeno la mia. E' così che, non pago, ci sono "ricascato" ancora. Questa volta, cogliendo la palla al balzo di un incontro (telefonico e casuale) con Guerini, per chiedergli di scrivere qualcosa per PlanetMountain. E' così che è arrivato questo "L'Altopiano del cambiamento", una riflessione - esperienza che vi condurrà lontano. Ma non basta: questo è solo l'inizio, perché ci sarà anche una prossima puntata, quella di Eva Grisoni, che continuerà questo dialogo e visione. Ora non domandatemi di andare oltre, vi trascinerei nelle mie incomprensioni. Lasciatemi solo usare le parole di Guerini: "proprio non saprei dirvi se facendo tutto ciò mi fossi divertito o ne avessi sofferto, distratto com'ero dalla meraviglia di veder trasformare di continuo tutto quello che un attimo prima m'appariva assolutamente certo e immodificabile. Così le masse montuose incorruttibili, mi parvero non dissimili da nubi evanescenti. Le une e le altre mai uguali a se stesse". Buona lettura e... visioni.
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"L'Altopiano del cambiamento" di Ivan Guerini :: Commenti
Re: "L'Altopiano del cambiamento" di Ivan Guerini
No place for brass monkeys
http://alpinesketches.wordpress.com/2013/07/15/no-place-for-brass-monkeys/
http://alpinesketches.wordpress.com/2013/07/15/no-place-for-brass-monkeys/
Grazie A!
Non conoscevo la storia di questa salita, né avevo mai letto il racconto (splendida la traduzione di Motti).
ciao!
Non conoscevo la storia di questa salita, né avevo mai letto il racconto (splendida la traduzione di Motti).
ciao!
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