Le riviste di settore
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Re: Le riviste di settore
Bisharat si chiede se i blog di arrampicata non siano ormai superati.
Alcuni estratti:
Sembra ieri quando i soliti esperti, schifosamente allegri, concludevano che tutti i media su carta erano in declino e che il grande BLOG, l'innumerevole (ma trascurabile) voce dell'uomo della strada, sarebbe durato in eterno.
Però la sai una cosa? Non vedo l'ora di leggere il prossimo numero di ASCENT, e di questi tempi sono annoiato a morte dai blog di arrampicata.
...
I blog dei pro vengono aggiornati sporadicamente, e quando lo sono è con la solita diarrea di foto e parole sull'ultimo mese che hanno passato viaggiando per il mondo per salire le solite vie che tutti hanno fatto negli ultimi dieci anni. Solo che adesso sgradano o rigradano... quindi, sai, è interessante.
I cosiddetti "problemi" che affrontiamo come arrampicatori vengono continuamente riciclati e lanciati nella blogosfera. La veridicità e il significato dei gradi, l'etica ambientale e nelle prime salite, lo stile di salita, il ruolo dei media, i divieti, e così via. Le solite opinioni da quattro soldi, che scatenano le solite, ricorrenti, "risposte" al primo post, che scatenano ulteriori risposte alle risposte. Risposte alle risposte alle risposte. CHE-PALLE!
...
Il successo non viene misurato dall'originalità, per non parlare della qualità, ma dal numero di accessi. E' solo una questione di fottuti MI PIACE e accessi!
...
Dove si va per sfuggire a questa pazzia?
Per me, la risposta è sempre fuori a scalare. ... Ma la risposta si trova anche, per me, sedendosi in un posto tranquillo a leggere un libro o una rivista di qualità, stampati su vera, fottuta, carta. Immergersi in quell'esperienza contemplativa che è leggere qualcosa che per essere scritta ha impegnato qualcuno per lungo tempo, magari anni.
Leggere qualcosa che non sia solo un'esplosione di diarrea fra gli avvisi delle email in arrivo e il refresh compulsivo del browser.
Alcuni estratti:
Sembra ieri quando i soliti esperti, schifosamente allegri, concludevano che tutti i media su carta erano in declino e che il grande BLOG, l'innumerevole (ma trascurabile) voce dell'uomo della strada, sarebbe durato in eterno.
Però la sai una cosa? Non vedo l'ora di leggere il prossimo numero di ASCENT, e di questi tempi sono annoiato a morte dai blog di arrampicata.
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I blog dei pro vengono aggiornati sporadicamente, e quando lo sono è con la solita diarrea di foto e parole sull'ultimo mese che hanno passato viaggiando per il mondo per salire le solite vie che tutti hanno fatto negli ultimi dieci anni. Solo che adesso sgradano o rigradano... quindi, sai, è interessante.
I cosiddetti "problemi" che affrontiamo come arrampicatori vengono continuamente riciclati e lanciati nella blogosfera. La veridicità e il significato dei gradi, l'etica ambientale e nelle prime salite, lo stile di salita, il ruolo dei media, i divieti, e così via. Le solite opinioni da quattro soldi, che scatenano le solite, ricorrenti, "risposte" al primo post, che scatenano ulteriori risposte alle risposte. Risposte alle risposte alle risposte. CHE-PALLE!
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Il successo non viene misurato dall'originalità, per non parlare della qualità, ma dal numero di accessi. E' solo una questione di fottuti MI PIACE e accessi!
...
Dove si va per sfuggire a questa pazzia?
Per me, la risposta è sempre fuori a scalare. ... Ma la risposta si trova anche, per me, sedendosi in un posto tranquillo a leggere un libro o una rivista di qualità, stampati su vera, fottuta, carta. Immergersi in quell'esperienza contemplativa che è leggere qualcosa che per essere scritta ha impegnato qualcuno per lungo tempo, magari anni.
Leggere qualcosa che non sia solo un'esplosione di diarrea fra gli avvisi delle email in arrivo e il refresh compulsivo del browser.
funkazzista- Messaggi : 430
Data d'iscrizione : 15.03.12
Re: Le riviste di settore
"Immergersi in quell'esperienza contemplativa che è leggere qualcosa che per essere scritta ha impegnato qualcuno per lungo tempo, magari anni."
sono molto, molto d'accordo con questa frase.
sono molto, molto d'accordo con questa frase.
buzz- Messaggi : 7223
Data d'iscrizione : 25.11.11
Re: Le riviste di settore
ieri sera ho visto un bel documentario sulla vita di un contemporaneo compilatore di guide di scalata, che riesce a vivere di quello
behh... oltrechè molto interessante e bello fa capire davvero quanto tempo e dedizione occorra per far dei bei lavori
oltretutto è pure un piacere leggerle e consultarle, poi, le sue guide
...io ne ho presa l'ultima, un must per i suoi luoghi, quando ormai nn scalavo più da un pezzo
behh... oltrechè molto interessante e bello fa capire davvero quanto tempo e dedizione occorra per far dei bei lavori
oltretutto è pure un piacere leggerle e consultarle, poi, le sue guide
...io ne ho presa l'ultima, un must per i suoi luoghi, quando ormai nn scalavo più da un pezzo
Topocane- Messaggi : 6181
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: Le riviste di settore
Sì ... ma anche no ... come si usa dire ora.
E il fatto che si usi un blog per criticare i blog non è un paradosso come scrive il suo lettore nei primi commenti. E' la realtà dei fatti. Se compri le riviste leggi quello che l'EDITORE decide di pubblicare. La linea raramente la decidono gli autori. E se una scalata è di valore o meno chi lo stabilisce?
Le riviste si vendono. Quindi i criteri sono quelli del mercato. Come i click pechi sul blog ci mette la pubblicità.
Su internet come sulla carta quello che conta è l'autorevolezza. E quella si guadagna sul campo. la differenza è una sola. Che se Alpinist pubblica una merda c'è sempre qualcuno che penserà "l'ha pubblicata Alpinist". E' come per l'autoevolezza impicita della televisione per la casalinga di Voghera. "Eh ma l'ha detto Mike Bongiorno". Se invece sul mio blog scrivo di una via sulla est del picco Tal de Tali e sono nessuno. E poi ci scrivono Fowler o House che ci sono stati. Voi a chi dareste retta?
In soldoni il problema di Bisharat è un non-poblema. Non conta un cazzo DOVE lo scrivi ma COSA scrivi. Tanto è vero che lui ha scritto una riflessione interessante su un BLOG. Una roba che nessun Alpinist, Ascent o che cazzo so io avrebbe pubblicato.
Diversi strumenti, diversi contenuti, diversi utlizzi, pubblici non sempre coincidenti. Come mettere a confronto la cioccolata e il vino solo perche entrambi entrano dalla bocca.
A me piace la varietà e l'integrazione. Basta imparare a cercare le pere fra le pere. Se continui a cercare i fichi sull'albero di pere rimarrai sempre deluso ... no?
E il fatto che si usi un blog per criticare i blog non è un paradosso come scrive il suo lettore nei primi commenti. E' la realtà dei fatti. Se compri le riviste leggi quello che l'EDITORE decide di pubblicare. La linea raramente la decidono gli autori. E se una scalata è di valore o meno chi lo stabilisce?
Le riviste si vendono. Quindi i criteri sono quelli del mercato. Come i click pechi sul blog ci mette la pubblicità.
Su internet come sulla carta quello che conta è l'autorevolezza. E quella si guadagna sul campo. la differenza è una sola. Che se Alpinist pubblica una merda c'è sempre qualcuno che penserà "l'ha pubblicata Alpinist". E' come per l'autoevolezza impicita della televisione per la casalinga di Voghera. "Eh ma l'ha detto Mike Bongiorno". Se invece sul mio blog scrivo di una via sulla est del picco Tal de Tali e sono nessuno. E poi ci scrivono Fowler o House che ci sono stati. Voi a chi dareste retta?
In soldoni il problema di Bisharat è un non-poblema. Non conta un cazzo DOVE lo scrivi ma COSA scrivi. Tanto è vero che lui ha scritto una riflessione interessante su un BLOG. Una roba che nessun Alpinist, Ascent o che cazzo so io avrebbe pubblicato.
Diversi strumenti, diversi contenuti, diversi utlizzi, pubblici non sempre coincidenti. Come mettere a confronto la cioccolata e il vino solo perche entrambi entrano dalla bocca.
A me piace la varietà e l'integrazione. Basta imparare a cercare le pere fra le pere. Se continui a cercare i fichi sull'albero di pere rimarrai sempre deluso ... no?
Tengri- Messaggi : 1238
Data d'iscrizione : 13.03.12
Re: Le riviste di settore
Infatti, in tutto questo guazzabuglio occorre comunque perseguire la qualità.
LucaVi- Messaggi : 3780
Data d'iscrizione : 11.03.12
Località : Cimolais
Re: Le riviste di settore
La stessa cosa che dice Bisharat, mi pare.Tengri ha scritto:... Non conta un cazzo DOVE lo scrivi ma COSA scrivi...
A me sembra che lui non critichi tanto il blog come medium (e ci mancherebbe, visto che anche lui è nella mischia), quanto piuttosto l'uso che ci siamo ridotti a farne (con le dovute eccezioni, eh).
funkazzista- Messaggi : 430
Data d'iscrizione : 15.03.12
pseudo polemica vertical(e)
dopo qualche anno riprovo a fare una delle attività che un tempo mi riusciva con un discreto successo
ho ricominciato a dilettarmi nella lettura delle riviste dei settore... oramai non ne sono rimaste molte...
Pareti, Montagne360°, Stile Alpino e....
vertical... appunto? è mai possibile che l'ultimo numero uscito ormai più di quattro mesi fa riportasse:
'ci rivediamo il 20 marzo con un bla bla bla'
e a oggi (fine maggio) nemmeno gli edicolanti ne sappiano nulla?
ho ricominciato a dilettarmi nella lettura delle riviste dei settore... oramai non ne sono rimaste molte...
Pareti, Montagne360°, Stile Alpino e....
vertical... appunto? è mai possibile che l'ultimo numero uscito ormai più di quattro mesi fa riportasse:
'ci rivediamo il 20 marzo con un bla bla bla'
e a oggi (fine maggio) nemmeno gli edicolanti ne sappiano nulla?
piazarol- Messaggi : 76
Data d'iscrizione : 23.10.13
Età : 54
Località : belluno
Re: Le riviste di settore
vertical ormai pubblica solo in francese inglese.
cambio di direttore ecc. Un bel caos, penso.
che dire? certamente maurizio ne sa ben di più e, ad ogni buon conto, non penso le sue informazioni possano essere tanto positive.
io comunque ho ritirato l'abbonamento
cambio di direttore ecc. Un bel caos, penso.
che dire? certamente maurizio ne sa ben di più e, ad ogni buon conto, non penso le sue informazioni possano essere tanto positive.
io comunque ho ritirato l'abbonamento
Beremanco- Messaggi : 38
Data d'iscrizione : 11.04.12
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