CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
la Bavella è spettacolare..la roccia, personalmente, l'ho trovata fra la più bella della Corsica: un granito perfetto!
Io sono stata alla falesia di Col de Bavella..l'unica pecca è che è esposta al sole, per ui d'estate è parecchio caldina...ma arrivando molto presto al mattino si riesce a scalare fino alle 10.30-11 senza soffrire troppo...poi ci si dedica alle rinfrescate al torrente
Io sono stata alla falesia di Col de Bavella..l'unica pecca è che è esposta al sole, per ui d'estate è parecchio caldina...ma arrivando molto presto al mattino si riesce a scalare fino alle 10.30-11 senza soffrire troppo...poi ci si dedica alle rinfrescate al torrente
Butterfly- Messaggi : 374
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
Butterfly ha scritto:la Bavella è spettacolare..la roccia, personalmente, l'ho trovata fra la più bella della Corsica: un granito perfetto!
Io sono stata alla falesia di Col de Bavella..l'unica pecca è che è esposta al sole, per ui d'estate è parecchio caldina...ma arrivando molto presto al mattino si riesce a scalare fino alle 10.30-11 senza soffrire troppo...poi ci si dedica alle rinfrescate al torrente
ma chiedeva della falesia di Porto, eh
buzz- Messaggi : 7223
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
Chiedo venia.... Sono confusa!
Raccolgo le idee e poi mi pronuncio
Raccolgo le idee e poi mi pronuncio
Butterfly- Messaggi : 374
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
Butterfly ha scritto:Chiedo venia.... Sono confusa!
Raccolgo le idee e poi mi pronuncio
apprezzo!
Frasauro- Messaggi : 50
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
Frasauro ha scritto:spettacolo la Corsica! quest'anno sarà la quarta volta consecutiva che ci andrò..e spero di portarmi dietro il mio convalescente compagno di corda Aletonella...
dai Ale che a fine luglio potrai riprendere e qualche bellissima vietta sui tafoni della Bavella te la fai!!
PS: la falesia di Porto è carina?
Fine luglio, un'eternità!
aletonella- Messaggi : 523
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
Frasauro ha scritto:
PS: la falesia di Porto è carina?
carina, soprattutto per il contesto, ma niente di che. Se è umido diventa dura scalarci, se c'è vento meglio...
Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
rispolvero un attimo il topic, dato che la partenza si avvicina!
ho preso appunti sulle falesie visitate da Buzz, Francardo mi attira. Comunque cercherò di comprare, prima della partenza, una guida (quella del Quilici è fatta bene?).
volevo chiedere, però, se conoscete qualche via a più tiri sul facile (>5c) che mi consigliereste, zona Bavella o Restonica. Ho visto Sinfonia d'autunno, ma sinceramente non so se la mia ragazza riesca sul 6a. Se qualcuno l'ha ripetuta e mi dite che è azzerabile allora la valuto!
grazie!
ho preso appunti sulle falesie visitate da Buzz, Francardo mi attira. Comunque cercherò di comprare, prima della partenza, una guida (quella del Quilici è fatta bene?).
volevo chiedere, però, se conoscete qualche via a più tiri sul facile (>5c) che mi consigliereste, zona Bavella o Restonica. Ho visto Sinfonia d'autunno, ma sinceramente non so se la mia ragazza riesca sul 6a. Se qualcuno l'ha ripetuta e mi dite che è azzerabile allora la valuto!
grazie!
Frasauro- Messaggi : 50
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
Ciao ho fatto Sinfonia l'anno scorso ad eccezione delle due lunghezze la chiodatura è buona (non ascellare) e le difficoltà sono abbastanza omogenee e quindi non ci sono singoli da azzerare e la difficoltà max è sul 6a+.
In ogni caso ti puoi calare tranquillamente da ogni sosta eccetto la prima altrimenti finisci in acqua ... io ho beccato la pioggia e sono dovuto scendere.
Posto stupendo vale la pena un giro
In ogni caso ti puoi calare tranquillamente da ogni sosta eccetto la prima altrimenti finisci in acqua ... io ho beccato la pioggia e sono dovuto scendere.
Posto stupendo vale la pena un giro
Keru- Messaggi : 35
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
La guida di Quilici di Bavella l'ho comprata e non mi ha soddisfatto molto.
Per la falesia va bene ma sulle vie lunghe è ha degli acquerelli su cui ci sono i tracciati delle vie alpinistiche e si fatica a riconoscere le pareti (in bavella sono davvero tante), inoltre alcune relazioni di vie più facili (tipo arete de Zonza) sono davvero scarne. Io ci ho messo un pò ad ambientarmi a capire le varie strutture.
una relazione di una via che ho ripetuto è qui:
http://www.tusciaverticale.it/relazioni-falesie-e-vie-alpinistiche/36-relazioni-vie-alpinistiche/110-bavella-punta-di-a-vacca-patrimoniu.html
Per la falesia va bene ma sulle vie lunghe è ha degli acquerelli su cui ci sono i tracciati delle vie alpinistiche e si fatica a riconoscere le pareti (in bavella sono davvero tante), inoltre alcune relazioni di vie più facili (tipo arete de Zonza) sono davvero scarne. Io ci ho messo un pò ad ambientarmi a capire le varie strutture.
una relazione di una via che ho ripetuto è qui:
http://www.tusciaverticale.it/relazioni-falesie-e-vie-alpinistiche/36-relazioni-vie-alpinistiche/110-bavella-punta-di-a-vacca-patrimoniu.html
Keru- Messaggi : 35
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Località : Viterbo
Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
eh Sinfonia dev'essere veramente bella!
grazie delle info intanto!
grazie delle info intanto!
Frasauro- Messaggi : 50
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
Sono nuovamente stato in vacanza in Corsica e sono stato, se possibile, meglio dello scorso anno.
Avendo parecchio tempo (siamo partiti il 7 e tornati il 27) pensavamo di spostarci anche verso sud, ma poi ci eravamo sistemati così bene nel campeggio di Francardo ( http://www.campita.fr/campita/bienvenue.html ) che siamo rimasti 20 giorni!
Il campeggio è quello che i francesi definiscono Aire Naturelle e consiste in una grande area coperta da querce spinose e lecci, attraversata dal fiume Golo. Metti la tenda dove ti pare.
Se hai necessità di corrente, più lungo ce l'hai, il filo, più sei libero di cercarti posti piacevoli e appartati.
Io amo questo tipo di campeggio. Non sopporto quelli affollati, a piazzole contigue.
In questo la sera si sentivano solo i grilli.
Non c'è alcun tipo di attività. Non c'è animazione. Non c'è nulla. Solo servizi igenici puliti due volte al giorno.
Quest'anno c'erano molti tedeschi. Qualcuno che è stato bene deve aver sparso la voce su qualche sito web tedesco. Poi francesi, ma va beh, sono a casa loro (più o meno). Belgi, olandesi. Italiani pochi.
Nonostante la vicinanza di alcuni siti di scalata arrampicatori pochi. Solo alcuni tedeschi.
Meglio così, anche se i tedeschi - due coppie, sei figli - ad incrociarli bastavano a far affollamento.
Francardo è un posto che quando c'è alta pressione la notte è fresca. I primi giorni e gli ultimi c'erano 9 gradi, anche se il giorno saliva a 32-33. Con la bassa pressione c'è meno escursione termica e più umidità.
A seconda di queste condizioni si scala bene o meno bene la mattina. Se è umido si suda a bestia anche se sembra far fresco, ovviamente.
La falesia (Francardo, appunto) è vicinissima e la roccia è un calcare spettacoloso.
Io sono abituato a rocce niente male, come Sperlonga ad esempio, ma quella di Francardo non ha nulla da invidiare, anzi.
La roccia nel settore Alto
Tutti i settori, escluso Guy Cau, che resta in ombra, vanno però al sole verso le 13, essendo esposti ad ovest.
La chiodatura è buona, sicura, ben fatta. Le vie sono quasi sempre logiche e senza sorprese. Le difficoltà indicate sostanzialmente omogenee e, per quanto riguarda la mia esperienza, corrette.
DL su una bella via al settore Guy Cau
Ho scalato in tutti i settori della falesia esaurendo le vie alla mia portata e provando anche qualcosa oltre, non ho avuto grandi sorprese. Forse avrei qualcosa da ridire su un 6a al settore "desperados" "chemin de dame" che mi è parso insolitamente duro rispetto ad altre vie vicine, ma sono dettagli.
Sulla via che da il nome al settore "Desperados", bella e intensa.
Il Cocco nel settore Baretta
Nel settore Alto
Nel settore Alto ci sono a mio parere le vie più belle. Devo però ammettere di non aver scalato alla Grotta, gradi troppo duri per me in assoluto e nemmeno per gioco con il braccio malandato che mi ritrovo questo periodo potevo provare quelle vie e quelle chiodate recentemente a destra di Guy Cau, che da sotto mi sono parse molto belle.
Scalare a Francardo la mattina permette di completare la giornata scegliendo fra queste opzioni, e non sempre è facile.
Continuare a scalare, magari sul granito di Cuccia, 20 minuti dal campeggio percorrendo la valle du Niolo, una valle spettacolare, uno dei paesaggi che più mi hanno affascinato della terra Corsa.
Ma la falesia va in ombra a partire dalle 17 circa. Quindi bisogna passare qualche ora facendo altro.
Si può tornare al campeggio, mangiare qualcosa e mettersi in relax, ad esempio
Relax sul Golo, nel campeggio Campita
Oppure ci si può avvicinare alla falesia aspettando l'ombra in qualche piscina naturale lungo il corso del fiume Golo
Ma ora non ho tempo e della falesia di Cuccia scriverò nel prossimo post.
In alternativa alla scalata si può anche andare al mare, in mezzora si è alla spiaggia di Ostriconi o Lozari. Ed è quello che spesso abbiamo fatto.
Avendo parecchio tempo (siamo partiti il 7 e tornati il 27) pensavamo di spostarci anche verso sud, ma poi ci eravamo sistemati così bene nel campeggio di Francardo ( http://www.campita.fr/campita/bienvenue.html ) che siamo rimasti 20 giorni!
Il campeggio è quello che i francesi definiscono Aire Naturelle e consiste in una grande area coperta da querce spinose e lecci, attraversata dal fiume Golo. Metti la tenda dove ti pare.
Se hai necessità di corrente, più lungo ce l'hai, il filo, più sei libero di cercarti posti piacevoli e appartati.
Io amo questo tipo di campeggio. Non sopporto quelli affollati, a piazzole contigue.
In questo la sera si sentivano solo i grilli.
Non c'è alcun tipo di attività. Non c'è animazione. Non c'è nulla. Solo servizi igenici puliti due volte al giorno.
Quest'anno c'erano molti tedeschi. Qualcuno che è stato bene deve aver sparso la voce su qualche sito web tedesco. Poi francesi, ma va beh, sono a casa loro (più o meno). Belgi, olandesi. Italiani pochi.
Nonostante la vicinanza di alcuni siti di scalata arrampicatori pochi. Solo alcuni tedeschi.
Meglio così, anche se i tedeschi - due coppie, sei figli - ad incrociarli bastavano a far affollamento.
Francardo è un posto che quando c'è alta pressione la notte è fresca. I primi giorni e gli ultimi c'erano 9 gradi, anche se il giorno saliva a 32-33. Con la bassa pressione c'è meno escursione termica e più umidità.
A seconda di queste condizioni si scala bene o meno bene la mattina. Se è umido si suda a bestia anche se sembra far fresco, ovviamente.
La falesia (Francardo, appunto) è vicinissima e la roccia è un calcare spettacoloso.
Io sono abituato a rocce niente male, come Sperlonga ad esempio, ma quella di Francardo non ha nulla da invidiare, anzi.
La roccia nel settore Alto
Tutti i settori, escluso Guy Cau, che resta in ombra, vanno però al sole verso le 13, essendo esposti ad ovest.
La chiodatura è buona, sicura, ben fatta. Le vie sono quasi sempre logiche e senza sorprese. Le difficoltà indicate sostanzialmente omogenee e, per quanto riguarda la mia esperienza, corrette.
DL su una bella via al settore Guy Cau
Ho scalato in tutti i settori della falesia esaurendo le vie alla mia portata e provando anche qualcosa oltre, non ho avuto grandi sorprese. Forse avrei qualcosa da ridire su un 6a al settore "desperados" "chemin de dame" che mi è parso insolitamente duro rispetto ad altre vie vicine, ma sono dettagli.
Sulla via che da il nome al settore "Desperados", bella e intensa.
Il Cocco nel settore Baretta
Nel settore Alto
Nel settore Alto ci sono a mio parere le vie più belle. Devo però ammettere di non aver scalato alla Grotta, gradi troppo duri per me in assoluto e nemmeno per gioco con il braccio malandato che mi ritrovo questo periodo potevo provare quelle vie e quelle chiodate recentemente a destra di Guy Cau, che da sotto mi sono parse molto belle.
Scalare a Francardo la mattina permette di completare la giornata scegliendo fra queste opzioni, e non sempre è facile.
Continuare a scalare, magari sul granito di Cuccia, 20 minuti dal campeggio percorrendo la valle du Niolo, una valle spettacolare, uno dei paesaggi che più mi hanno affascinato della terra Corsa.
Ma la falesia va in ombra a partire dalle 17 circa. Quindi bisogna passare qualche ora facendo altro.
Si può tornare al campeggio, mangiare qualcosa e mettersi in relax, ad esempio
Relax sul Golo, nel campeggio Campita
Oppure ci si può avvicinare alla falesia aspettando l'ombra in qualche piscina naturale lungo il corso del fiume Golo
Ma ora non ho tempo e della falesia di Cuccia scriverò nel prossimo post.
In alternativa alla scalata si può anche andare al mare, in mezzora si è alla spiaggia di Ostriconi o Lozari. Ed è quello che spesso abbiamo fatto.
buzz- Messaggi : 7223
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
buzz ha scritto:Sono nuovamente stato in vacanza in Corsica e sono stato, se possibile, meglio dello scorso anno.
...
bella buzz
girando ultimamente qua&la, mi convinco sempre più che ormai resta solo quasi più la corsica a riuscir a darti certe sensazioni, certe situazioni. soprattutto ad agosto, dannato mese in cui mi vedo costretto a poter prender ferie. (lunghe)
tralasciando per ovvi motivi quest'anno, che ci ha visto *costretti* da alcuni paletti -ma cmq in giro un mese sempre itineranti e bradi - pure nelle ultime vacanze in giro degli ultima anni non son mai riuscito a coniugare tutto l'insieme di cose che la corsica riesce ad offrirti.
forse la grecia continentale, la zona delle montagne al confine macedone.. ed il montenegro. forse
però a ciascun paese e posto manca sempre qlcs per raggiunger il Top che è per me la corsica. in tutte le stagioni, in tutte le attività sportive e non che li ci ho svolto.
l'unica pecca sono, come sempre, i francesi. ma almeno in quello si è solidali al popolo ospitante, i corsi. ché pure loro nn vedon di buon occhio i continentali connazionali
Topocane- Messaggi : 6181
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
Quest'anno la crisi ha ridotto le frequentazioni. Al campeggio il proprietario mi parlava di un 35% in meno di presenze. Ma me ne ero accorto andando in giro, della diminuizione di traffico.
Sono andato in Restonica, che è la zona più trafficata nelle vicinanze di dove ero che mi sono azzardato a frequentare (perché è comunque bella e andando relativamente presto - 8,30 - vai su tranquillo) nello stesso giorno, nella settimana di ferragosto, in cui ero andato lo scorso anno e la differenza di casino era notevole.
Saltava agli occhi.
Dicono che al sud c'è molto più casino, ma è probabile che sia diminuito anche lì.
Sulle spiagge (bellissime checché ne dicano) della costa est i vicini stavano a 30-40 metri. Ma anche a nord e a ovest abbiamo quasi sempre trovato calette (a Ostriconi, a Galeria, a Marina di Bravone) dove siamo rimasti soli. Anche non camminando molto.
Nelle falesie nessun problema. Nei torrenti idem.
Molta gente invece ho incontrato nell'escursione al Lac du Nino, ma c'è da dire che siamo partiti ad orario merenderi (10) dal parcheggio, in una giornata molto calda dove molti avevano cercato refrigerio in quota.
Il problema affollamento si è tuttavia risolto salendo fuori del sentiero ultrasegnalato, per via intuitiva. Anche se ero senza carta e senza aver idea di dove fosse il lago, alla fine l'ho trovato.
Quindi insomma anche ad agosto, per come l'abbiamo vissuta noi, è stata più che vivibile relativamente al problema traffico e affollamento. Mai trovato casino da nessuna parte.
Anche i prezzi, suppongo, scenderanno, per via della crisi.
Non che io me ne sia accorto, francamente. Dato che mi era bastato qualche acconto lo scorso anno per farmi capire di dover stare assolutamente lontano da bar, ristoranti e quant'altro.
Infatti sono riuscito a farmi 20 giorni spendendo, fra viaggio spostamenti e campeggio 415 euro. 600 se considero anche il cibo (spesa in superrmercati e cucina casalinga in campeggio) e ogni altra cosa.
Il che mi pare più che accettabile.
Sono andato in Restonica, che è la zona più trafficata nelle vicinanze di dove ero che mi sono azzardato a frequentare (perché è comunque bella e andando relativamente presto - 8,30 - vai su tranquillo) nello stesso giorno, nella settimana di ferragosto, in cui ero andato lo scorso anno e la differenza di casino era notevole.
Saltava agli occhi.
Dicono che al sud c'è molto più casino, ma è probabile che sia diminuito anche lì.
Sulle spiagge (bellissime checché ne dicano) della costa est i vicini stavano a 30-40 metri. Ma anche a nord e a ovest abbiamo quasi sempre trovato calette (a Ostriconi, a Galeria, a Marina di Bravone) dove siamo rimasti soli. Anche non camminando molto.
Nelle falesie nessun problema. Nei torrenti idem.
Molta gente invece ho incontrato nell'escursione al Lac du Nino, ma c'è da dire che siamo partiti ad orario merenderi (10) dal parcheggio, in una giornata molto calda dove molti avevano cercato refrigerio in quota.
Il problema affollamento si è tuttavia risolto salendo fuori del sentiero ultrasegnalato, per via intuitiva. Anche se ero senza carta e senza aver idea di dove fosse il lago, alla fine l'ho trovato.
Quindi insomma anche ad agosto, per come l'abbiamo vissuta noi, è stata più che vivibile relativamente al problema traffico e affollamento. Mai trovato casino da nessuna parte.
Anche i prezzi, suppongo, scenderanno, per via della crisi.
Non che io me ne sia accorto, francamente. Dato che mi era bastato qualche acconto lo scorso anno per farmi capire di dover stare assolutamente lontano da bar, ristoranti e quant'altro.
Infatti sono riuscito a farmi 20 giorni spendendo, fra viaggio spostamenti e campeggio 415 euro. 600 se considero anche il cibo (spesa in superrmercati e cucina casalinga in campeggio) e ogni altra cosa.
Il che mi pare più che accettabile.
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
buzz ha scritto:
Dicono che al sud c'è molto più casino
vengo da 10 gg in un villaggio naturista vicino a Portovecchio: il campeggio era pieno, fino a dopo ferragosto; la cittadella di Portovecchio è un carnaio che a tratti non riesci a camminare, con locali pieni fino a notte
per la cronaca alpinististica , si fa per dire , abbiamo appena preso le misure con il granito della Bavella. nella grande falesia antistante il colle ci sono diversi settori, alcuni normali con i gradi standard, altri dove sedicenti quinti attirano le maglie rapide come fossero calamitate
un tentativo su una via di tal fatta al Pilastro Macao è naufragato, ufficialmente per il caldo...
- File allegati
Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
Video con filmati e foto
(finché non me lo bloccano per i diritti musicali )
(finché non me lo bloccano per i diritti musicali )
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
Continuando con le falesie:
Ho fatto un salto a quella di Bocognano, che è sulla strada da Corte a Ajaccio.
Ad agosto è impraticabile, a meno di non abitare lì e farci un salto un paio d'ore la sera.
E' esposta in modo da prendere il sole praticamente tutto il giorno.
Lo stesso sentiero che porta alle pareti traversa una zona di piscine naturali e quindi è pieno di turisti che fanno il bagno.
Il consiglio è: da evitare.
Poi quella di Verghellu (o Pontevecchio).
E' in una valle non molto frequentata per gli standard del periodo. Però la strada che percorre la valle è molto stretta ed esposta. Specie il ritorno, che si fa sul lato esterno, fa impressione al passeggero. Si spera di non incontrare nessuno in senso contrario.
Nei primi km il fiume scorre molto incassato poi risalendo si arriva ad uno spiazzo sotto gli alberi appena superato il ponte che fa passare dal versante orografico sinistro (a destra del fiume per chi sale) a quello opposto.
Da lì si può agevolmente scendere e ci sono piscine naturali stupende.
E' un posto molto frequentato da torrentisti.
La falesia in realtà è, sulla destra, molto prima di arrivare al vecchio ponte genovese.
però dato che le pareti, di granito nero, vanno in ombra dopo le 17 (quelle sulla destra, perché se no anche più tardi) conviene abbinare le due cose.
Non è molto facile parcheggiare, su quella stretta stradina. E nemmeno girare la macchina.
Le placche però, a chi piacciono, sono belle.
sui gradi non mi pronuncio ma la chiodatura in questa falesia è un po' strana.
Manu dice che non appena metto piede su una placca (dimmerda) cambio faccia. Metto su quello che chiama "il broncio da placca". In effetti mi mettono di cattivo umore non poco. Anzi diciamo pure che le odio e mi rompono le palle.
Però per via di quel lato indiscutibilmente masochista presente in chi arrampica, nessuno escluso, ci vado lo stesso.
Mentre ci arrivo sotto penso e dico "che bellissime placche, sembrano facili..." Poi non appena ci metto le mani (e non trovo niente da tirare) e i piedi, inizio ad inveire contro leplacchedimmerda e chi me lo ha fatto fare di venirci.
Ammetto che con la corda dall'alto, pur borbottando, salgo a vista il 6b, che non è nulla di eccezionale, ma è indicativo... per via del fatto che da primo oltre il 4+ mi devo veramente fare violenza, per andare da un fix all'altro.
I fix sulla placca mi sembrano invariabilmente troppo lunghi.
Quindi non faccio molto testo nel giudicare i gradi... e però... non riesco proprio a capire perché una falesia debba essere chiodata invariabilmente con il primo fix alto, anche se il passo più duro (unico) della via è sotto prima di arrivare al fix.
Ad esempio, questa via:
è data 6b.
Tutta la via, dopo che hai agguantato la presa buona per mettere il primo rinvio secondo me non è più di 6a. Ma da qualche parte potrebbe anche essere 5c.
Però per arrivare a mettere il primo rinvio rischi di farti male. Cioè il passo di 6b devi farlo sprotetto e sotto non c'è un praticello.
Il resto della via è chiodato benissimo.
Perchè?
ne ho trovate diverse di falesie in corsica, anche lo scorso anno, chiodate in questo modo.
Non capisco.
insomma... sono una pippa, in particolare sulle placche, e tutto mi sembra duro. Però non è questo il punto. E' proprio che non capisco la logica.
Però il posto è delizioso.
Pini, cicale, silenzio. Vale una visita.
C'è anche qualcosa non proprio di placca, ma poco.
Ho fatto un salto a quella di Bocognano, che è sulla strada da Corte a Ajaccio.
Ad agosto è impraticabile, a meno di non abitare lì e farci un salto un paio d'ore la sera.
E' esposta in modo da prendere il sole praticamente tutto il giorno.
Lo stesso sentiero che porta alle pareti traversa una zona di piscine naturali e quindi è pieno di turisti che fanno il bagno.
Il consiglio è: da evitare.
Poi quella di Verghellu (o Pontevecchio).
E' in una valle non molto frequentata per gli standard del periodo. Però la strada che percorre la valle è molto stretta ed esposta. Specie il ritorno, che si fa sul lato esterno, fa impressione al passeggero. Si spera di non incontrare nessuno in senso contrario.
Nei primi km il fiume scorre molto incassato poi risalendo si arriva ad uno spiazzo sotto gli alberi appena superato il ponte che fa passare dal versante orografico sinistro (a destra del fiume per chi sale) a quello opposto.
Da lì si può agevolmente scendere e ci sono piscine naturali stupende.
E' un posto molto frequentato da torrentisti.
La falesia in realtà è, sulla destra, molto prima di arrivare al vecchio ponte genovese.
però dato che le pareti, di granito nero, vanno in ombra dopo le 17 (quelle sulla destra, perché se no anche più tardi) conviene abbinare le due cose.
Non è molto facile parcheggiare, su quella stretta stradina. E nemmeno girare la macchina.
Le placche però, a chi piacciono, sono belle.
sui gradi non mi pronuncio ma la chiodatura in questa falesia è un po' strana.
Manu dice che non appena metto piede su una placca (dimmerda) cambio faccia. Metto su quello che chiama "il broncio da placca". In effetti mi mettono di cattivo umore non poco. Anzi diciamo pure che le odio e mi rompono le palle.
Però per via di quel lato indiscutibilmente masochista presente in chi arrampica, nessuno escluso, ci vado lo stesso.
Mentre ci arrivo sotto penso e dico "che bellissime placche, sembrano facili..." Poi non appena ci metto le mani (e non trovo niente da tirare) e i piedi, inizio ad inveire contro leplacchedimmerda e chi me lo ha fatto fare di venirci.
Ammetto che con la corda dall'alto, pur borbottando, salgo a vista il 6b, che non è nulla di eccezionale, ma è indicativo... per via del fatto che da primo oltre il 4+ mi devo veramente fare violenza, per andare da un fix all'altro.
I fix sulla placca mi sembrano invariabilmente troppo lunghi.
Quindi non faccio molto testo nel giudicare i gradi... e però... non riesco proprio a capire perché una falesia debba essere chiodata invariabilmente con il primo fix alto, anche se il passo più duro (unico) della via è sotto prima di arrivare al fix.
Ad esempio, questa via:
è data 6b.
Tutta la via, dopo che hai agguantato la presa buona per mettere il primo rinvio secondo me non è più di 6a. Ma da qualche parte potrebbe anche essere 5c.
Però per arrivare a mettere il primo rinvio rischi di farti male. Cioè il passo di 6b devi farlo sprotetto e sotto non c'è un praticello.
Il resto della via è chiodato benissimo.
Perchè?
ne ho trovate diverse di falesie in corsica, anche lo scorso anno, chiodate in questo modo.
Non capisco.
insomma... sono una pippa, in particolare sulle placche, e tutto mi sembra duro. Però non è questo il punto. E' proprio che non capisco la logica.
Però il posto è delizioso.
Pini, cicale, silenzio. Vale una visita.
C'è anche qualcosa non proprio di placca, ma poco.
buzz- Messaggi : 7223
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
Vecchia mentalità: "così quando hai rinviato il primo, se voli non arrivi a terra".buzz ha scritto:... e però... non riesco proprio a capire perché una falesia debba essere chiodata invariabilmente con il primo fix alto, anche se il passo più duro (unico) della via è sotto prima di arrivare al fix...
(sentito con le mie orecchie più di una volta)
funkazzista- Messaggi : 430
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
funkazzista ha scritto:Vecchia mentalità: "così quando hai rinviato il primo, se voli non arrivi a terra".buzz ha scritto:... e però... non riesco proprio a capire perché una falesia debba essere chiodata invariabilmente con il primo fix alto, anche se il passo più duro (unico) della via è sotto prima di arrivare al fix...
(sentito con le mie orecchie più di una volta)
a quel punto tanto vale rinviare la catena...
buzz- Messaggi : 7223
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
Altra falesia dove i conigli, anche se muniti di bastone telescopico, hanno vita dura è quella di Caporalinu.
E' una falesia storica, e il calcare inizia ad essere un po' lisciato, in alcuni punti.
Non troppo, pensando a certe zone di finale o arco. Molto, pensando al calcare delle mie parti.
E' vicinissima al campeggio dove risiedevo, ma nonostante queto ci sono andato una sola volta.
Se lo scorso anno non avessi fatto tutte le vie del settore "iniziazione" e basta, non ci sarei andato nemmeno una volta.
Qui la logica di chiodatura è comprensibile e non gli si può dire niente.
I primi fix sono vicini uno all'altro. Poi quando non rischi più di arrivare a terra, si allontanano. Più vai su e più si allontanano.
Come ben saprete, più spingi il tuo sguardo verso l'alto e più le distanze sembrano accorciarsi, per cui da sotto la distanza non sembra quella che è. Allora, attirato sulla via dai primi fix che incantatori occhieggiano ravvicinati nei primi metri, parto tutto baldanzoso.
Quest'anno poi sono arrivato a Caporalinu in un particolare stato di euforia. Mi sentivo piuttosto in forma. Questa interpretazione del me medesimo era immotivata e ingiustificata.
Come prima via mi scaldo su un 6a+ e lo chiudo a vista.
Butto un occhio interessato ai 6c/7a nelle vicinanze, ma mi salgo un 6b con la corda dall'alto dato che la catena era in comune col 6a+. E passo a vista anche lì.
Però voglio far scalare manu prima di passare a gradi più alti, quindi attacco un 6a
Non l'avessi mai fatto. Chiodatura chilometrica. Con un fix due metri sotto i piedi e l'altro due metri sopra e un tratto di roccia che sembrava rotta davanti a me scendo e smonto la via arrampicando in discesa da fix a fix.
Indignato... (ma che sono matti, questi?) passo su un 6a accanto.
Stessa solfa. Altra chiodatura siderale. Con prese lisciate. Mavvaffanculo. Mi calo di nuovo.
Cambio settore e provo un 5c, sta arrivando il sole, alle prime difficoltà (sempre per chiodature lunghe) mando affanculo tutto e scendo.
Boh. Bah. Beh.
Che dire... la falesia è bella. tranquilla. Avvicinamento breve ma intenso, sotto al sole.
Pareti in ombra fino alle 13 circa.
In realtà, rifletto, non c'è nulla da eccepire nella logica della chiodatura. Non è fatta in funzione della difficoltà, ma della sicurezza effettiva.
Non tende ad evitare l'eventuale volo, ma che questo sia effettivamente pericoloso.
Spesso siamo / sono abituato a trovare chiodature, anche fatte molto bene, più orientate verso la difficoltà.
Mi spiego: si tende, ferma restando la sicurezza relativa all'evitare di arrivare a terra o di sbattere su cenge e spuntoni, a chiodare ravvicinato nella difficoltà e lungo sul facile. Ovviamente facile e difficile sono concetti relativi, ma possono essere sia relativi al chiodatore che alla via.
Cioè, una falesia chiodata male, in funzione alla difficoltà, sarà chiodata vicina laddove le vie sono al limite del chiodatore e lunga dove lui trova facile.
Una falesia chiodata bene, in funzione alla difficoltà, sarà chiodata vicina sul passo duro della via e lunga sui passi facili.
Io sono abituato a questa seconda logica. Non mi piacciono le falesie in cui regna la prima.
Ma non sono abituato ad una logica, ineccepibile, in cui la difficoltà della via (del passaggio) è totalmente slegata dalla difficoltà.
Così, mi capitava che rimanevo sconcertato quando vedendo un fix molto alto, pensavo di trovare facile e invece... niente affatto!
Se era un punto abbastanza in alto, se la via strapiombava abbastanza da non sbattere, magari il passo più duro della via poteva stare proprio due metri sopra l'ultimo fix e un metro sotto il prossimo.
Orrore!
Trovo appunto che sia una logica ineccepibile e adamantina. Ma io non sono abituato.
E non avendo intenzione di imparare in vacanza i dettami dell'etica perfetta... mi sono allontanato. Lì per lì un po' incazzato... ma poi tristemente rassegnato ad una mia manchevolezza.
Il piccolo settore della Torre (sopra). Vie dure (troppo per me) e di dita. Solo da fotografare.
la parete del settore principale
l'infame trappola dei primi fix vicini che ti attirano come una falena sulla fiamma
Ho trovato questo video in rete
rende l'idea dell'ambiente...
E' una falesia storica, e il calcare inizia ad essere un po' lisciato, in alcuni punti.
Non troppo, pensando a certe zone di finale o arco. Molto, pensando al calcare delle mie parti.
E' vicinissima al campeggio dove risiedevo, ma nonostante queto ci sono andato una sola volta.
Se lo scorso anno non avessi fatto tutte le vie del settore "iniziazione" e basta, non ci sarei andato nemmeno una volta.
Qui la logica di chiodatura è comprensibile e non gli si può dire niente.
I primi fix sono vicini uno all'altro. Poi quando non rischi più di arrivare a terra, si allontanano. Più vai su e più si allontanano.
Come ben saprete, più spingi il tuo sguardo verso l'alto e più le distanze sembrano accorciarsi, per cui da sotto la distanza non sembra quella che è. Allora, attirato sulla via dai primi fix che incantatori occhieggiano ravvicinati nei primi metri, parto tutto baldanzoso.
Quest'anno poi sono arrivato a Caporalinu in un particolare stato di euforia. Mi sentivo piuttosto in forma. Questa interpretazione del me medesimo era immotivata e ingiustificata.
Come prima via mi scaldo su un 6a+ e lo chiudo a vista.
Butto un occhio interessato ai 6c/7a nelle vicinanze, ma mi salgo un 6b con la corda dall'alto dato che la catena era in comune col 6a+. E passo a vista anche lì.
Però voglio far scalare manu prima di passare a gradi più alti, quindi attacco un 6a
Non l'avessi mai fatto. Chiodatura chilometrica. Con un fix due metri sotto i piedi e l'altro due metri sopra e un tratto di roccia che sembrava rotta davanti a me scendo e smonto la via arrampicando in discesa da fix a fix.
Indignato... (ma che sono matti, questi?) passo su un 6a accanto.
Stessa solfa. Altra chiodatura siderale. Con prese lisciate. Mavvaffanculo. Mi calo di nuovo.
Cambio settore e provo un 5c, sta arrivando il sole, alle prime difficoltà (sempre per chiodature lunghe) mando affanculo tutto e scendo.
Boh. Bah. Beh.
Che dire... la falesia è bella. tranquilla. Avvicinamento breve ma intenso, sotto al sole.
Pareti in ombra fino alle 13 circa.
In realtà, rifletto, non c'è nulla da eccepire nella logica della chiodatura. Non è fatta in funzione della difficoltà, ma della sicurezza effettiva.
Non tende ad evitare l'eventuale volo, ma che questo sia effettivamente pericoloso.
Spesso siamo / sono abituato a trovare chiodature, anche fatte molto bene, più orientate verso la difficoltà.
Mi spiego: si tende, ferma restando la sicurezza relativa all'evitare di arrivare a terra o di sbattere su cenge e spuntoni, a chiodare ravvicinato nella difficoltà e lungo sul facile. Ovviamente facile e difficile sono concetti relativi, ma possono essere sia relativi al chiodatore che alla via.
Cioè, una falesia chiodata male, in funzione alla difficoltà, sarà chiodata vicina laddove le vie sono al limite del chiodatore e lunga dove lui trova facile.
Una falesia chiodata bene, in funzione alla difficoltà, sarà chiodata vicina sul passo duro della via e lunga sui passi facili.
Io sono abituato a questa seconda logica. Non mi piacciono le falesie in cui regna la prima.
Ma non sono abituato ad una logica, ineccepibile, in cui la difficoltà della via (del passaggio) è totalmente slegata dalla difficoltà.
Così, mi capitava che rimanevo sconcertato quando vedendo un fix molto alto, pensavo di trovare facile e invece... niente affatto!
Se era un punto abbastanza in alto, se la via strapiombava abbastanza da non sbattere, magari il passo più duro della via poteva stare proprio due metri sopra l'ultimo fix e un metro sotto il prossimo.
Orrore!
Trovo appunto che sia una logica ineccepibile e adamantina. Ma io non sono abituato.
E non avendo intenzione di imparare in vacanza i dettami dell'etica perfetta... mi sono allontanato. Lì per lì un po' incazzato... ma poi tristemente rassegnato ad una mia manchevolezza.
Il piccolo settore della Torre (sopra). Vie dure (troppo per me) e di dita. Solo da fotografare.
la parete del settore principale
l'infame trappola dei primi fix vicini che ti attirano come una falena sulla fiamma
Ho trovato questo video in rete
rende l'idea dell'ambiente...
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
Restonica.
Quella della Restonica è una valle bellissima, ma molto frequentata in tutta la sua lunghezza.
Quest'anno c'era molta meno gente dello scorso anno, ma sempre troppa.
Nonostante la strada non sia proprio una delle peggiori, sembra che sia impossibile per una parte di essa evitare di affrontare ogni curva dando un colpo di clacson, con risultati alquanto sgradevoli sotto il profilo acustico.
A parte queste basilari considerazioni, che consiglierebbero di recarcisi in un periodo che non sia agosto, per gli arrampicatori c'è anche il problema che la maggior parte delle falesie hanno un'esposizione tale da essere al sole praticamente tutta la giornata.
Si salva solo il settore "A Tomba" dove ci sono un po' di monotiri e due vie lunghe.
In realtà c'è anche un settore vicino al parcheggio a pagamento in fondo alla valle le cui vie sono esposte a nord, ma non ci sono stato.
"A Tomba" si raggiunge lasciando la macchina davanti al ristorante "Chez Cesar" poco prima del ponte "Targont" che permette di passare dal versante destro (per chi sale - sinistro orografico) della Restonica a quello opposto. Dopo sarebbe vietato lasciare la macchina, fino al parcheggio a pagamento in testa alla valle ad un paio di km.
Si lascia la macchina, si supera il ponte e dopo una trentina di metri, sulla sinistra, un ometto segnala l'inizio di un sentiero che risale obliquando a sinistra.
A parte il superamento di qualche albero di traverso il sentiero è facile e ben segnato e in 10-15 minuti conduce alle pareti di Monte Leonardo.
La roccia del settore è abbastanza variegata e permette in pochi metri un compendio di molti stili di scalata.
Salta agli occhi, appena arrivati, il diedro perfetto che coincide con la prima lunghezza di "Bella Ciao"
La prima sosta è su un terrazzino all'altezza dell'albero in alto.
Sono 7 lunghezze, 200 mt di sviluppo, ogni tiro è chiodato da falesia. Il tiro chiave è il terzo (6c) ma l'obbligatorio è max 5c.
A destra di "Bella Ciao" ci sono dei monotiri sul 6c / 6c+
e a sinistra due monotiri 6b e 6b+
L'arrampicata è molto bella, di movimento, ma i gradi, contrariamente a tutte le altre falesie della corsica che ho visitato, dove sono "giusti" o "stretti", sono decisamente generosi.
Una bella giornata gratificante, dopo le bastonate dei giorni precedenti, con realizzazioni "a vista"
Invece, il 6a della prima lunghezza di "bella ciao" è corretto e piuttosto fisico.
Anche il 6a+ della prima lunghezza di Amanduline, la via che parte circa 30 metri a sinistra, è corretto. E anche molto bello!
(dal blog http://corda-doppia.blogspot.it/2012/07/07072012-amandulina-corsica.html )
Ho fatto solo il primo tiro.
In questa foto si vede un arrampicatore quasi alla sosta della seconda lunghezza.
In un settorino facilmente raggiungibile poco sotto a sinistra, ci sono altre due vie:
(nella foto sempre lo stesso tedesco che libera un 7c)
La via è "Tropique du Cancer" 7c,
accanto sulla destra c'è "Tropique du Capricorn" 8a ma: " The route Tropique du Capricorne has
been climbed by the right, but the direct way is still waiting the first ascent (probably in grade 9 ?)." da http://escalade.corse.topo.free.fr/pdf/topo_corse_MAJ_2012_Restonica.pdf
Non vi so dire se anche il 7c e l'8a "so calle" come i 6b e i 6c
"Sinfonia d'autunno" la via che parte dal lago è una delle più famose della corsica... ma ad agosto ci arrivi spompato.
Su "bella ciao" e "amanduline" scali sempre all'ombra... con avvicinamento minimo.
Poi scendete e 50 metri a monte del ponticello trovate queste piscine naturali...
Quella della Restonica è una valle bellissima, ma molto frequentata in tutta la sua lunghezza.
Quest'anno c'era molta meno gente dello scorso anno, ma sempre troppa.
Nonostante la strada non sia proprio una delle peggiori, sembra che sia impossibile per una parte di essa evitare di affrontare ogni curva dando un colpo di clacson, con risultati alquanto sgradevoli sotto il profilo acustico.
A parte queste basilari considerazioni, che consiglierebbero di recarcisi in un periodo che non sia agosto, per gli arrampicatori c'è anche il problema che la maggior parte delle falesie hanno un'esposizione tale da essere al sole praticamente tutta la giornata.
Si salva solo il settore "A Tomba" dove ci sono un po' di monotiri e due vie lunghe.
In realtà c'è anche un settore vicino al parcheggio a pagamento in fondo alla valle le cui vie sono esposte a nord, ma non ci sono stato.
"A Tomba" si raggiunge lasciando la macchina davanti al ristorante "Chez Cesar" poco prima del ponte "Targont" che permette di passare dal versante destro (per chi sale - sinistro orografico) della Restonica a quello opposto. Dopo sarebbe vietato lasciare la macchina, fino al parcheggio a pagamento in testa alla valle ad un paio di km.
Si lascia la macchina, si supera il ponte e dopo una trentina di metri, sulla sinistra, un ometto segnala l'inizio di un sentiero che risale obliquando a sinistra.
A parte il superamento di qualche albero di traverso il sentiero è facile e ben segnato e in 10-15 minuti conduce alle pareti di Monte Leonardo.
La roccia del settore è abbastanza variegata e permette in pochi metri un compendio di molti stili di scalata.
Salta agli occhi, appena arrivati, il diedro perfetto che coincide con la prima lunghezza di "Bella Ciao"
La prima sosta è su un terrazzino all'altezza dell'albero in alto.
Sono 7 lunghezze, 200 mt di sviluppo, ogni tiro è chiodato da falesia. Il tiro chiave è il terzo (6c) ma l'obbligatorio è max 5c.
A destra di "Bella Ciao" ci sono dei monotiri sul 6c / 6c+
e a sinistra due monotiri 6b e 6b+
L'arrampicata è molto bella, di movimento, ma i gradi, contrariamente a tutte le altre falesie della corsica che ho visitato, dove sono "giusti" o "stretti", sono decisamente generosi.
Una bella giornata gratificante, dopo le bastonate dei giorni precedenti, con realizzazioni "a vista"
Invece, il 6a della prima lunghezza di "bella ciao" è corretto e piuttosto fisico.
Anche il 6a+ della prima lunghezza di Amanduline, la via che parte circa 30 metri a sinistra, è corretto. E anche molto bello!
(dal blog http://corda-doppia.blogspot.it/2012/07/07072012-amandulina-corsica.html )
Ho fatto solo il primo tiro.
In questa foto si vede un arrampicatore quasi alla sosta della seconda lunghezza.
In un settorino facilmente raggiungibile poco sotto a sinistra, ci sono altre due vie:
(nella foto sempre lo stesso tedesco che libera un 7c)
La via è "Tropique du Cancer" 7c,
accanto sulla destra c'è "Tropique du Capricorn" 8a ma: " The route Tropique du Capricorne has
been climbed by the right, but the direct way is still waiting the first ascent (probably in grade 9 ?)." da http://escalade.corse.topo.free.fr/pdf/topo_corse_MAJ_2012_Restonica.pdf
Non vi so dire se anche il 7c e l'8a "so calle" come i 6b e i 6c
"Sinfonia d'autunno" la via che parte dal lago è una delle più famose della corsica... ma ad agosto ci arrivi spompato.
Su "bella ciao" e "amanduline" scali sempre all'ombra... con avvicinamento minimo.
Poi scendete e 50 metri a monte del ponticello trovate queste piscine naturali...
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Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
9 giorni in corsica, pure noi, tra bavella e Restonica, e una improbabile puntata a Porto (o avete intenzioni di fare immersioni o apnea a Scandola, o lasciate perdere, la falesia non vale la fatica di togliere lo zaino dal cofano della macchina).
Per farla breve: arrampicata: 2 giornate a caporalinu, una vicino ad Aullene (40 minuti di macchina da Zonza), nel complesso per me non vale la pena di andare a scalare in Estate, il 70% dei settori sono al sole con temperature da inferno, a caporalinu siamo stati in falesia alle 9 del mattino per scappare alle 14 per il troppo caldo, per quanto riguarda le vie mi allineo a quanto detto da Buzz per gradi e chiodature, e ad Aullene le chiodature erano anche più lunghe che a Caporalinu....
Personalmente ho scalato spesso col casco sui monotiri, per paura di voli non controllabili data la spittatura, cosa che di regola non sono abituato a fare.
Gli altri giorni li abbiamo dedicati a stupendi trekking, cercando di ritagliarci con ottimi risultati sentieri non troppo battuti fuori dal GR 20 e dai suoi collegamenti, e finalmente stando al fresco dai 1800 m in su, e a canyon, che vale davvero la pena di fare, bellissimi e superacquatici anche in anni piuttosto secchi come questo.
Morale: se torno ad Agosto ( e ci torno...) mi porto solo attrezzatura da trekking e torrentismo, rinvii e scarpette li lascio a casa senza rimpianti.
piccola nota sui cambiamente climatici: 10 anni fa in un viaggio arrampicatorio nelle stesse mete, nello stesso periodo dell'anno, riuscimmo a scalare tutti i giorni , senza ammazzarci di caldo , e senza dover tassativamente scalare all'ombra, il pile la sera in campeggio era d'obbligo.
A Corte ormai hanno i nebulizzatori d'acqua nei bar del centro, come a Siviglia, gli split che sparano l'aria calda fuori dai negozietti per turisti, robe che in 20 anni di frequentazione non avevo mai visto.
mah...
Per farla breve: arrampicata: 2 giornate a caporalinu, una vicino ad Aullene (40 minuti di macchina da Zonza), nel complesso per me non vale la pena di andare a scalare in Estate, il 70% dei settori sono al sole con temperature da inferno, a caporalinu siamo stati in falesia alle 9 del mattino per scappare alle 14 per il troppo caldo, per quanto riguarda le vie mi allineo a quanto detto da Buzz per gradi e chiodature, e ad Aullene le chiodature erano anche più lunghe che a Caporalinu....
Personalmente ho scalato spesso col casco sui monotiri, per paura di voli non controllabili data la spittatura, cosa che di regola non sono abituato a fare.
Gli altri giorni li abbiamo dedicati a stupendi trekking, cercando di ritagliarci con ottimi risultati sentieri non troppo battuti fuori dal GR 20 e dai suoi collegamenti, e finalmente stando al fresco dai 1800 m in su, e a canyon, che vale davvero la pena di fare, bellissimi e superacquatici anche in anni piuttosto secchi come questo.
Morale: se torno ad Agosto ( e ci torno...) mi porto solo attrezzatura da trekking e torrentismo, rinvii e scarpette li lascio a casa senza rimpianti.
piccola nota sui cambiamente climatici: 10 anni fa in un viaggio arrampicatorio nelle stesse mete, nello stesso periodo dell'anno, riuscimmo a scalare tutti i giorni , senza ammazzarci di caldo , e senza dover tassativamente scalare all'ombra, il pile la sera in campeggio era d'obbligo.
A Corte ormai hanno i nebulizzatori d'acqua nei bar del centro, come a Siviglia, gli split che sparano l'aria calda fuori dai negozietti per turisti, robe che in 20 anni di frequentazione non avevo mai visto.
mah...
Beldar- Messaggi : 531
Data d'iscrizione : 13.03.12
Età : 53
Località : Sardegna, circa...
Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
Beldar sei mai stato in Sardegna? Dicono che per la falesia sia meglio della Corsic, persino ad agosto!
Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
Boh io non sono d'accordo molto sul fatto che non valga la pena scalare in falesia ad agosto.
In 18 giorni effettivi sono stato a scalare 13 volte e io odio il caldo. Non scalo al sole.
In 18 giorni effettivi sono stato a scalare 13 volte e io odio il caldo. Non scalo al sole.
buzz- Messaggi : 7223
Data d'iscrizione : 25.11.11
Re: CORSICA - Diario di una vacanza ad agosto
ti faccio una prova: secondo te è meglio Caporalinu o Ciampinu?
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