Gran Sasso d'Italia
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Re: Gran Sasso d'Italia
Il senso dell'intervento è semplice: basta con le buffonate.Rugg ha scritto:no! ha scritto:Ciao a tutti! Dovrei stare zitto ma non ci riesco.Rugg ha scritto:Con grande felicità, divulgo, l'impresa di Iurisci Cristiano e Emanuele D'Amico.
Che dire, sono felice per Cristiano che abbia chiuso questa superba via. Ne abbiamo parlato, mi ha tenuto aggiornato e finalmente l'ha chiusa. Complimenti anche ad Emanuele che non conosco, ma credo che non mancherà l'occasione.
Sono abruzzesi, forti e gentili....
http://www.planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=42140
Paretone Express, la nuova via sul Paretone del Gran Sasso di Cristiano Iurisci ed Emanuele D'Amico
22.09.2014 di Cristiano IurisciParetone Express (1300m + 300m finali del canale Jannetta; ED-, con pass. fino al VI) è la nuova via aperta il 24/08 e il 15 e 16/09/2014 sul Paretone del Gran Sasso, da Cristiano Iurisci e Emanuele D'Amico. Una via che partendo dal basso risolve l'ancora inesplorata parte inferiore e centrale della grande parete e che ricorda un alpinismo d'avventura d'altri tempi. Una grande cavalcata raccontata da Iurisci e D'Amico in questo avvincente report a due voci.
Questa linea è lo scarico dello Jannetta. D'inverno è molto difficile trovarla in condizioni, cioè con neve pressata e/o ghiaccio, e poca neve accumulata nel cono alla base del diedro di Mephisto. Per questa ragione non è stata ancora salita d'inverno, bensì tutti l'hanno vista dall'autostrada.
Salirla d'estate non ha molto senso, se non quello di attrezzare i tiri e le soste per tornarci d'inverno con la pappa pronta (e, immagino, condizioni estive).
Ognuno è libero di fare quello che vuole, e di raccontare quello che vuole. Ma a prendersi troppo sul serio finiamo per diventare ridicoli.
Però, mi sfugge il senso dell'intervento....No!
Se poi vogliamo parlare di "ridicoli", il mondo ne è pieno in tutti i settori immaginabili, dagli sports, alle opinioni e ....visto che ci siamo, anche sugli orientamenti sessuali!
Così famo contenti tutti........!
Però, se uno fa delle critiche, è bene che si faccia riconoscere, se no il primo ridicolo, diventa lui........
Il senso di questa salita è altrettanto semplice: preparare la parete per l'inverno. L'hanno fatto sulle Murelle, lo stanno facendo di nuovo sul paretone.
Cristiano ed Emanuele si sono probabilmente divertiti salendo questo sgarrupo, ma vendere questa salita per una grande impresa che "risolve l'ancora inesplorata parte inferiore e centrale della grande parete" è una presa in giro. Lo sanno anche loro.
Tutto qua.
no!- Messaggi : 6
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Re: Gran Sasso d'Italia
Non conosco le motivazioni di Iurisci e D'Amico ma se anche avessero voluto preparare un terreno per un'invernale (e se così fosse non sarebbe di certo un aspetto riprovevole), questo non toglie nulla al fatto di avere salito più di 1000 metri di via in una parte di parete che finora, da quel che mi risulta, non era stata considerata dal punto di vista alpinistico. Si tratta quindi di una zona non esplorata alpinisticamente. Oppure c'eri già salito tu senza dire nulla? Se poi si sono divertiti a salirla, tanto meglio per loro. "Grande impresa" lo dici tu, non lo affermano loro.no! ha scritto:Il senso dell'intervento è semplice: basta con le buffonate.
Il senso di questa salita è altrettanto semplice: preparare la parete per l'inverno. L'hanno fatto sulle Murelle, lo stanno facendo di nuovo sul paretone.
Cristiano ed Emanuele si sono probabilmente divertiti salendo questo sgarrupo, ma vendere questa salita per una grande impresa che "risolve l'ancora inesplorata parte inferiore e centrale della grande parete" è una presa in giro. Lo sanno anche loro.
Tutto qua.
Flow- Messaggi : 80
Data d'iscrizione : 18.05.12
Località : Roma
Re: Gran Sasso d'Italia
Il Sabatini Coletti definisce impresa un"Azione, iniziativa importante e difficile" e quella di Iurisci e D'Amico lo èSilvio ha scritto:senza polemica alcuna con nessuno:
Flow, leggi bene, è stato Rugg che ha definito questa salita come una impresa;
e la frase "Paretone Express (1300m + 300m finali del canale Jannetta; ED-, con pass. fino al VI) è la nuova via aperta il 24/08 e il 15 e 16/09/2014 sul Paretone del Gran Sasso, da Cristiano Iurisci e Emanuele D'Amico. Una via che partendo dal basso risolve l'ancora inesplorata parte inferiore e centrale della grande parete e che ricorda un alpinismo d'avventura d'altri tempi. Una grande cavalcata raccontata da Iurisci e D'Amico in questo avvincente report a due voci."
copiata dal sito di Planet avalla il fatto che sia stata definita come tale;
questo solo per amore della logica del linguaggio, non mi permetto di entrare nel merito della questione alpinistica perchè sono troppo ma troppo scarso per poterne parlare:
soprattutto in confronto a......NO!
e qui mi fermo !!!
Ripeto, "grande impresa" l'ha definita il Signor No!
Flow- Messaggi : 80
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Località : Roma
Re: Gran Sasso d'Italia
ribadisco che non è mia intenzione creare polemica;
siete obiettivamente tutti molto più forti e preparati di me, quindi sarete giustamente voi a stabilire come definire la questione;
a me pare una salita impegnativa in un ambiente ostile;
ad altri no;
preferisco non alimentare polemiche, visto che notoriamente l'ambiente alpinistico, parlando in termini assolutamente generici, è già di suo tendenzialmente polemico;
tolgo il disturbo.
siete obiettivamente tutti molto più forti e preparati di me, quindi sarete giustamente voi a stabilire come definire la questione;
a me pare una salita impegnativa in un ambiente ostile;
ad altri no;
preferisco non alimentare polemiche, visto che notoriamente l'ambiente alpinistico, parlando in termini assolutamente generici, è già di suo tendenzialmente polemico;
tolgo il disturbo.
Silvio- Messaggi : 2507
Data d'iscrizione : 22.05.12
Re: Gran Sasso d'Italia
toh... ma guarda... manco qualche giorno dal forum e c'è una bella polemica :-)
dico la mia. per quello che vale.
penso che No! abbia ragione. questa via non è una grande impresa.
però da quello che ho letto sia cristiano che emanuele, come l'hanno presentata su fb mettendo le foto, non l'hanno definita in nessun modo come tale.
hanno parlato del viaggio, del bivacco, di qualche tiro rognoso. niente di più.
sono sicuro che si sono divertiti a stare in quell'ambiente due giorni e questo traspariva dalle loro parole.
a me a prima vista sembrava un leggero controsenso salire questa linea. tanto è vero che avevo fatto un solo commento: "una linea alla ricerca dei pericoli oggettivi, potevate farla quando pioveva ...:-) "
insomma risalire l'immondezzaio del paretone più che un'impresa alpinistica mi suonava un po' come un impresa incosciente.
solo che, non conosco emanuele, ma conosco cristiano e incosciente non è.
quindi penso che abbiano valutato le cose in senso olistico e abbiano fatto delle scelte che oggettivamente si sono rivelate giuste. quindi onore al merito.
(... poi se hanno avuto un gran culo non lo so. io non ci sarei andato a mettermi su quel canale di scarico naturale. due volte che sono andato laddove la loro via incontra lo Iannetta e devia a destra mi è bastato e avanzato)
poi riguardando tutte le foto mi sono reso conto meglio che il loro viaggio era bello.
quale che fosse il motivo per cui lo avessero intrapreso.
l'ho definito visionario, perchè in fondo ci vule questa qualità, per pensare di andare a salire laddove nessuno è mai andato. anche se nessuno c'era mai andato perchè supponeva quell'itinerario troppo inutilmente pericoloso)
così come stanno le cose è visionario. perchè loro sono andati, nel 2014, e sono usciti. quindi si poteva fare, lo hanno fatto.
generazioni di alpinisti precedenti non l'avevano fatto. cazzi loro. ripeto: culo? forse. ma ora come ora preferisco chiamarla "visione".
...
studiare l'itinerario per l'inverno, piazzare qualche chiodo, attrezzare le doppie.
l'hanno fatto lungo tutta la parte bassa, è evidente che pensavano di attrezzarsi la salita invernale. se no che attrezzi le soste di calata su una via del genere? mica siamo a sperlonga.
e allora? è un demerito questo?
quella linea d'inverno è ben altra cosa. per certi versi più dura, per altri più facile.dipende da quanto sei bravo a scegliere il momento giusto.
è comunque tutta un'altra cosa. è un'altra montagna, un'altra parete. un altro alpinismo. altri problemi. altri tempi. è tutto, completamente, diverso.
ma aldilà di questo hanno fatto un bell'alpinismo di ambiente. senza fronzoli, senza prestazioni di gradi, ma persi in una parete enorme, cercandosi e guadagnandosi metro dopo metro
quindi di nuovo onore al merito.
non è una "grande impresa"... ma di grandi imprese sarà perchè ne ho forse le palle piene, che preferisco le piccole imprese che guardano il vecchio con occhi nuovi.
bravi cristiano e emanuele.
dico la mia. per quello che vale.
penso che No! abbia ragione. questa via non è una grande impresa.
però da quello che ho letto sia cristiano che emanuele, come l'hanno presentata su fb mettendo le foto, non l'hanno definita in nessun modo come tale.
hanno parlato del viaggio, del bivacco, di qualche tiro rognoso. niente di più.
sono sicuro che si sono divertiti a stare in quell'ambiente due giorni e questo traspariva dalle loro parole.
a me a prima vista sembrava un leggero controsenso salire questa linea. tanto è vero che avevo fatto un solo commento: "una linea alla ricerca dei pericoli oggettivi, potevate farla quando pioveva ...:-) "
insomma risalire l'immondezzaio del paretone più che un'impresa alpinistica mi suonava un po' come un impresa incosciente.
solo che, non conosco emanuele, ma conosco cristiano e incosciente non è.
quindi penso che abbiano valutato le cose in senso olistico e abbiano fatto delle scelte che oggettivamente si sono rivelate giuste. quindi onore al merito.
(... poi se hanno avuto un gran culo non lo so. io non ci sarei andato a mettermi su quel canale di scarico naturale. due volte che sono andato laddove la loro via incontra lo Iannetta e devia a destra mi è bastato e avanzato)
poi riguardando tutte le foto mi sono reso conto meglio che il loro viaggio era bello.
quale che fosse il motivo per cui lo avessero intrapreso.
l'ho definito visionario, perchè in fondo ci vule questa qualità, per pensare di andare a salire laddove nessuno è mai andato. anche se nessuno c'era mai andato perchè supponeva quell'itinerario troppo inutilmente pericoloso)
così come stanno le cose è visionario. perchè loro sono andati, nel 2014, e sono usciti. quindi si poteva fare, lo hanno fatto.
generazioni di alpinisti precedenti non l'avevano fatto. cazzi loro. ripeto: culo? forse. ma ora come ora preferisco chiamarla "visione".
...
studiare l'itinerario per l'inverno, piazzare qualche chiodo, attrezzare le doppie.
l'hanno fatto lungo tutta la parte bassa, è evidente che pensavano di attrezzarsi la salita invernale. se no che attrezzi le soste di calata su una via del genere? mica siamo a sperlonga.
e allora? è un demerito questo?
quella linea d'inverno è ben altra cosa. per certi versi più dura, per altri più facile.dipende da quanto sei bravo a scegliere il momento giusto.
è comunque tutta un'altra cosa. è un'altra montagna, un'altra parete. un altro alpinismo. altri problemi. altri tempi. è tutto, completamente, diverso.
ma aldilà di questo hanno fatto un bell'alpinismo di ambiente. senza fronzoli, senza prestazioni di gradi, ma persi in una parete enorme, cercandosi e guadagnandosi metro dopo metro
quindi di nuovo onore al merito.
non è una "grande impresa"... ma di grandi imprese sarà perchè ne ho forse le palle piene, che preferisco le piccole imprese che guardano il vecchio con occhi nuovi.
bravi cristiano e emanuele.
buzz- Messaggi : 7223
Data d'iscrizione : 25.11.11
Re: Gran Sasso d'Italia
Hai ragione, anche io. Ma allora perché scrivere su planetmountain? Qual è il messaggio? Questo modo di raccontare l'alpinismo non mi piace per niente, lo trovo falso. Certo non sono i campioni del genere, c'è sempre Daniele Nardi...buzz ha scritto:non è una "grande impresa"... ma di grandi imprese sarà perchè ne ho forse le palle piene, che preferisco le piccole imprese che guardano il vecchio con occhi nuovi.
no!- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 30.09.14
Re: Gran Sasso d'Italia
Scusa No!, sinceramente, non ti capisco. Mi devi scusare, ma non capisco, primo chi sei, secondo perchè questa polemica.
Su quel colatoio, ci hanno messo, chi gli occhi, chi le mano, molte persone, alpinisti invernali e no... Anche io, la sotto, ci ho passato il Capodanno del 1993. E all'epoca avevo concluso - scappando - che non ne ero all'altezza e che era anche troppo pericoloso. Ma anche altri alpinisti molto più bravi e forti di me, ma molto, hanno fatto dietro-front. Ma con questo non vuol dire che non si può fare!
Conoscendo la storia di questa ascensione... e più o meno il posto, ti assicuro che:
Le protezioni messe e lasciate, poco serviranno per la prima invernale. Saranno tutte coperte il primo inverno, già per il secondo si dovrà vedere quelle che saranno rimaste. Essendo un colatoio.....
L'ascensione, contrariamente a quello che si può pensare, è stata abbastanza sicura, sono volati solo 2 sassi, ma neanche grossi!
La qualità della roccia, è in alcuni tratti ottima, in altri come il resto del Paretone.
Poi scusami, ma perchè fai dei confronti di nomi di persone che forse non conosci. Se le conosci, scusami, parlaci direttamente, non passare tramite Verticalmente. Se hai bisogno dei cellulari, perchè sei lontano...., non c'è problema te li dò io.
Poi a differenza di te, tutti sanno chi è Rugg, chi è Buzz, Silvio, Flow etc. etc.
Su quel colatoio, ci hanno messo, chi gli occhi, chi le mano, molte persone, alpinisti invernali e no... Anche io, la sotto, ci ho passato il Capodanno del 1993. E all'epoca avevo concluso - scappando - che non ne ero all'altezza e che era anche troppo pericoloso. Ma anche altri alpinisti molto più bravi e forti di me, ma molto, hanno fatto dietro-front. Ma con questo non vuol dire che non si può fare!
Conoscendo la storia di questa ascensione... e più o meno il posto, ti assicuro che:
Le protezioni messe e lasciate, poco serviranno per la prima invernale. Saranno tutte coperte il primo inverno, già per il secondo si dovrà vedere quelle che saranno rimaste. Essendo un colatoio.....
L'ascensione, contrariamente a quello che si può pensare, è stata abbastanza sicura, sono volati solo 2 sassi, ma neanche grossi!
La qualità della roccia, è in alcuni tratti ottima, in altri come il resto del Paretone.
Poi scusami, ma perchè fai dei confronti di nomi di persone che forse non conosci. Se le conosci, scusami, parlaci direttamente, non passare tramite Verticalmente. Se hai bisogno dei cellulari, perchè sei lontano...., non c'è problema te li dò io.
Poi a differenza di te, tutti sanno chi è Rugg, chi è Buzz, Silvio, Flow etc. etc.
Rugg- Messaggi : 1437
Data d'iscrizione : 28.01.13
Località : Dalla vaccareccia nazionale!
Re: Gran Sasso d'Italia
se fosse necessario conoscere nome e cognome di chi scrive su un forum avremmo chiesto la carta d'identità all'iscrizione.
buzz- Messaggi : 7223
Data d'iscrizione : 25.11.11
Re: Gran Sasso d'Italia
Ti sbagli, non tutti sanno chi è Rugg, Buzz, Silvio, Flow, etc.Rugg ha scritto:Scusa No!, sinceramente, non ti capisco. Mi devi scusare, ma non capisco, primo chi sei, secondo perchè questa polemica.
Poi scusami, ma perchè fai dei confronti di nomi di persone che forse non conosci. Se le conosci, scusami, parlaci direttamente, non passare tramite Verticalmente. Se hai bisogno dei cellulari, perchè sei lontano...., non c'è problema te li dò io.
Poi a differenza di te, tutti sanno chi è Rugg, chi è Buzz, Silvio, Flow etc. etc.
Questo è un forum, un luogo dove ognuno può dire quello che pensa, non è vero? Non è una polemica ma un semplice punto di vista, il mio. Non penso valga più del tuo.
Faccio dei confronti con persone che non conosco è vero, ma ho letto quello che hanno scritto. Daniele Nardi sintetizza tutto quello che c'è di più falso nell'alpinismo di oggi, e sai benissimo che non ho tirato fuori questo nome a caso.
no!- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 30.09.14
Re: Gran Sasso d'Italia
no! ha scritto:Hai ragione, anche io. Ma allora perché scrivere su planetmountain? Qual è il messaggio? Questo modo di raccontare l'alpinismo non mi piace per niente, lo trovo falso. Certo non sono i campioni del genere, c'è sempre Daniele Nardi...buzz ha scritto:non è una "grande impresa"... ma di grandi imprese sarà perchè ne ho forse le palle piene, che preferisco le piccole imprese che guardano il vecchio con occhi nuovi.
Questo quote cade a pennello perchè mi trova d'accordo con entrambi, anche io preferisco le piccole imprese fatte "con occhi nuovi", invece penso che la voglia di apparire a tutti i costi possa ridurre anche le imprese nuove e originali a "semplice banalità"
Ad_adri- Messaggi : 1501
Data d'iscrizione : 21.05.12
Re: Gran Sasso d'Italia
Va bene per le piccole imprese ma perché puntare il dito contro la divulgazione su Planet mountain? Forse sarebbe stato più utile pubblicare la relazione su Nature? Tutti quelli che intendono andare a ripetere vie già aperte possono farlo solo se le relazioni sono disponibili. La relazione di una via è disponibile se te la invia l'apritore, se è stata pubblicata in una guida, se è riportata in qualche blog o forum, se è segnalata in un sito di montagna oppure, come nel caso del Gran sasso, se è stata depositata nel faldone degli aggiornamenti al bar la Gran Baita a Prati di Tivo. Dove sta il problema se un'impresa come quella di Cristiano ed Emanuele viene pubblicizzata su Planet mountain? In questa azione non c'è necessariamente la voglia di apparire a tutti i costi ma, prima di tutto, l'esigenza di comunicare agli altri che un nuovo itinerario alpinistico è stato aperto. Oppure è preferibile la pubblicazione di relazioni anonime? Penso di poter avere il diritto di sapere chi ha aperto una via nel momento in cui decido di andare a ripeterla.Ad_adri ha scritto:no! ha scritto:Hai ragione, anche io. Ma allora perché scrivere su planetmountain? Qual è il messaggio? Questo modo di raccontare l'alpinismo non mi piace per niente, lo trovo falso. Certo non sono i campioni del genere, c'è sempre Daniele Nardi...buzz ha scritto:non è una "grande impresa"... ma di grandi imprese sarà perchè ne ho forse le palle piene, che preferisco le piccole imprese che guardano il vecchio con occhi nuovi.
Questo quote cade a pennello perchè mi trova d'accordo con entrambi, anche io preferisco le piccole imprese fatte "con occhi nuovi", invece penso che la voglia di apparire a tutti i costi possa ridurre anche le imprese nuove e originali a "semplice banalità"
Bravi Cristiano ed Emanuele.
Flow- Messaggi : 80
Data d'iscrizione : 18.05.12
Località : Roma
Re: Gran Sasso d'Italia
Invece si, pubblicizzare una via così su PM nasce dalla voglia di apparire a tutti costi. PM produce solo notizie, dall'ultima stronzata di Manolo fino all'intervista vuota del plasticaro di turno; notizie che vengono inghiottite il giorno dopo da altre notizie. Si scrive su PM per dire "ho fatto" non per altro. È un sito senza anima, privo di riflessione. Percio' se tu mi dici "ho fatto".. io ti rispondo "ma che cosa hai fatto?".Flow ha scritto:Va bene per le piccole imprese ma perché puntare il dito contro la divulgazione su Planet mountain? Forse sarebbe stato più utile pubblicare la relazione su Nature? Tutti quelli che intendono andare a ripetere vie già aperte possono farlo solo se le relazioni sono disponibili. La relazione di una via è disponibile se te la invia l'apritore, se è stata pubblicata in una guida, se è riportata in qualche blog o forum, se è segnalata in un sito di montagna oppure, come nel caso del Gran sasso, se è stata depositata nel faldone degli aggiornamenti al bar la Gran Baita a Prati di Tivo. Dove sta il problema se un'impresa come quella di Cristiano ed Emanuele viene pubblicizzata su Planet mountain? In questa azione non c'è necessariamente la voglia di apparire a tutti i costi ma, prima di tutto, l'esigenza di comunicare agli altri che un nuovo itinerario alpinistico è stato aperto. Oppure è preferibile la pubblicazione di relazioni anonime? Penso di poter avere il diritto di sapere chi ha aperto una via nel momento in cui decido di andare a ripeterla.
Bravi Cristiano ed Emanuele.
Torniamo a questa via. La caccia alla prima salita, prima salita invernale, prima libera, (etc.), è sicuramente un motore, una fonte di motivazione. Ma se questa voglia di protagonismo (anche positiva, ribadisco) ti spinge a storcere la realtà oltre il buon senso, per me c'è un problema. Lo possono fare, nessuno glielo impedisce, la libertà di fare è forse una delle caratteristiche più belle dell'alpinismo.
Ripeto, questa salita estiva del colatoio del paretone non ha altro scopo che prepare la salita invernale attrezzando i tiri e sopratutto le soste. Si può fare, l'hanno fatto. Non è la fine del mondo, non hanno ammazzato nessuno, stiamo semplicemente parlando di un gioco che ci piace a tutti. Dico soltanto che non è un gran gesto di alpinismo. Si può barare anche quando non ci sono regole.
no!- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 30.09.14
Re: Gran Sasso d'Italia
no! ha scritto:Invece si, pubblicizzare una via così su PM nasce dalla voglia di apparire a tutti costi. PM produce solo notizie, dall'ultima stronzata di Manolo fino all'intervista vuota del plasticaro di turno; notizie che vengono inghiottite il giorno dopo da altre notizie. Si scrive su PM per dire "ho fatto" non per altro. È un sito senza anima, privo di riflessione. Percio' se tu mi dici "ho fatto".. io ti rispondo "ma che cosa hai fatto?".
Torniamo a questa via. La caccia alla prima salita, prima salita invernale, prima libera, (etc.), è sicuramente un motore, una fonte di motivazione. Ma se questa voglia di protagonismo (anche positiva, ribadisco) ti spinge a storcere la realtà oltre il buon senso, per me c'è un problema. Lo possono fare, nessuno glielo impedisce, la libertà di fare è forse una delle caratteristiche più belle dell'alpinismo.
Ripeto, questa salita estiva del colatoio del paretone non ha altro scopo che prepare la salita invernale attrezzando i tiri e sopratutto le soste. Si può fare, l'hanno fatto. Non è la fine del mondo, non hanno ammazzato nessuno, stiamo semplicemente parlando di un gioco che ci piace a tutti. Dico soltanto che non è un gran gesto di alpinismo. Si può barare anche quando non ci sono regole.
Adesso incomincio a capirti, rispetto il tuo punto di vista.
Comunque, vie con prime ascensioni e prime invernali, nello stesso tempo, sono anni credo che non se ne vedono.
Si vedono solitamente le prime invernali, ma oramai anche quelle sono sempre più rare.
Che i nostri beniamini, abbiano aperto una via e che pensino, di andare a ripeterla nel periodo compreso tra il 21 dicembre e il 21 marzo, beh mi sembra che sia nell'ordine delle cose, alpinisticamente parlando...
Rugg- Messaggi : 1437
Data d'iscrizione : 28.01.13
Località : Dalla vaccareccia nazionale!
Re: Gran Sasso d'Italia
Sempre io
Mi chiedevo...sarà nato prima l'uovo o la gallina?
Mi chiedevo...sarà nato prima l'uovo o la gallina?
Ospite inatteso- Ospite
Re: Gran Sasso d'Italia
Questa è ovviamente una tua opinione, io la penso diversamenteno! ha scritto:Invece si, pubblicizzare una via così su PM nasce dalla voglia di apparire a tutti costi.
no! ha scritto:PM produce solo notizie, dall'ultima stronzata di Manolo fino all'intervista vuota del plasticaro di turno; notizie che vengono inghiottite il giorno dopo da altre notizie. Si scrive su PM per dire "ho fatto" non per altro.
PM produce notizie che possono anche venire "inghiottite" da altre notizie. Starà a chi consulta il sito ricercare le informazioni che gli interessano, con i relativi motori di ricerca. Quando leggerò di un'ascensione che mi interessa, ne prenderò nota. Quindi scrivere di un'ascensione all'interno di un sito di montagna serve certamente per dire "ho fatto" e serve anche sia a chi è interessato ad acquisire una nuova informazione per pura curiosità sia a chi è interessato ad andare a ripetere quell'itinerario.
no! ha scritto:Torniamo a questa via. La caccia alla prima salita, prima salita invernale, prima libera, (etc.), è sicuramente un motore, una fonte di motivazione. Ma se questa voglia di protagonismo (anche positiva, ribadisco) ti spinge a storcere la realtà oltre il buon senso, per me c'è un problema. Lo possono fare, nessuno glielo impedisce, la libertà di fare è forse una delle caratteristiche più belle dell'alpinismo.
Storcere la realtà. La realtà a mio parere non è stata distorta. Due alpinisti decidono di cimentarsi con un tratto di parete che, per diversi motivi, non era mai stato salito. Date le caratteristiche dell'ambiente (il paretone) si tratta comunque di un'impresa non semplice e di una certa importanza. Come si è già detto, non sarà una "grande" impresa ma si tratta comunque di un'apertura di una via in un settore non semplice sia per l'avvicinamento sia per la qualità della roccia, oltreché per le non immediate possibilità di fuga. Non mi risulta che ci siano molte recenti aperture al Gran sasso, a parte qualche eccezione.
Le motivazioni possono essere diverse, compresa quella di preparare il terreno per l'invernale. Come si è già detto, qual è il problema?no! ha scritto:Ripeto, questa salita estiva del colatoio del paretone non ha altro scopo che prepare la salita invernale attrezzando i tiri e sopratutto le soste. Si può fare, l'hanno fatto. Non è la fine del mondo, non hanno ammazzato nessuno, stiamo semplicemente parlando di un gioco che ci piace a tutti. Dico soltanto che non è un gran gesto di alpinismo. Si può barare anche quando non ci sono regole.
Questo non toglie nulla alla singola impresa, che prima non era mai stata fatta e che quindi è degna di attenzione.
Nessuno ha parlato di "un gran gesto di alpinismo", tranne te. Quando loro scrivono su planet mountain, riferiscono "Una via che partendo dal basso risolve l'ancora inesplorata parte inferiore e centrale della grande parete e che ricorda un alpinismo d'avventura d'altri tempi. Una grande cavalcata".
Che si tratti di parte inesplorata, dal punto di vista alpinistico, è cosa nota. Che questa linea ricordi un alpinismo d'avventura d'altri tempi, forse c'è un pò di enfasi ma non è un aspetto così rilevante.
Flow- Messaggi : 80
Data d'iscrizione : 18.05.12
Località : Roma
Re: Gran Sasso d'Italia
Eddai.. questo "nuovo" itinerario non risolve un bel niente. Il motivo per il quale non era mai stato salito (nonostante pippe tipo Cantalamessa l'hanno provato più di una volta) è uno solo: questa linea è una linea invernale, d'estate è uno sgarrupo poco interessante. Se Cantalamessa (and co.) l'hanno tentato solo d'inverno ci sarà una ragione no? Mi dirai che tu la trovi interessante anche d'estate, e va bene hai ragione, i gusti e i colori..Flow ha scritto:Storcere la realtà. La realtà a mio parere non è stata distorta. Due alpinisti decidono di cimentarsi con un tratto di parete che, per diversi motivi, non era mai stato salito. Date le caratteristiche dell'ambiente (il paretone) si tratta comunque di un'impresa non semplice e di una certa importanza. Come si è già detto, non sarà una "grande" impresa ma si tratta comunque di un'apertura di una via in un settore non semplice sia per l'avvicinamento sia per la qualità della roccia, oltreché per le non immediate possibilità di fuga. Non mi risulta che ci siano molte recenti aperture al Gran sasso, a parte qualche eccezione.
Perché lasciare le soste attrezzate se non per tornarci d'inverno con condizioni estive, come hanno fatto sulle Murelle? Prima invernale, altro articolo su PM.. Che ti devo dire, è un modo di fare che non capisco. Le montagne stanno li da sempre, basta guardarle, aspettare che siano pronte e scalarle quando siamo pronti noi. È tanto semplice.
no!- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 30.09.14
Re: Gran Sasso d'Italia
no! ha scritto:Le montagne stanno li da sempre, basta guardarle, aspettare che siano pronte e scalarle quando siamo pronti noi. È tanto semplice.
Questo è un incipt che condivido pienamente. E guarda caso si può applicare anche per altri esempi, e sempre, per non andare tanto lontano, al Gran Sasso....
Rugg- Messaggi : 1437
Data d'iscrizione : 28.01.13
Località : Dalla vaccareccia nazionale!
Re: Gran Sasso d'Italia
Azz... che sfortuna che ho avuto nel terminare la mia carriera alpinistica prima della nascita di PM
sai robe che potevo mandare
sai robe che potevo mandare
Ad_adri- Messaggi : 1501
Data d'iscrizione : 21.05.12
Re: Gran Sasso d'Italia
Però, e parlo per me, se decidessi di barare, salendo per attrezzare le soste e i tiri per l'inverno, me ne starei zitto. Non divulgherei la salita estiva. Salirei vestito di grigio con le corde grigie e i caschi grigi sperando che non mi vedono. Poi tornerei l'inverno farei la via e toglierei tutto il materiale lasciato l'estate.
Oppure farei come Dante porta con l'invernale solitaria alla NE del Badile.
Anzi, ora che ci penso volevo dirvi che quel canale l'ho salito in inverno da solo e sono sceso con gli sci (che ho portato sullo zaino).
P.S. Il gran sasso non è mai stato frequentato da alpinisti molto ligi all'etica.
Oppure farei come Dante porta con l'invernale solitaria alla NE del Badile.
Anzi, ora che ci penso volevo dirvi che quel canale l'ho salito in inverno da solo e sono sceso con gli sci (che ho portato sullo zaino).
P.S. Il gran sasso non è mai stato frequentato da alpinisti molto ligi all'etica.
medioverme- Messaggi : 86
Data d'iscrizione : 12.07.13
Re: Gran Sasso d'Italia
Amore Gambini alla seconda spalla. Bella via.
Si è detto, ad es. qui http://www.fuorivia.com/forum/viewtopic.php?f=4&t=5169&hilit=discontinuo+raduno+188&start=2775
che la guida Cai riportava un errore nella seconda parte dell'itinerario
Io ho proceduto in questo modo:
Dopo il terzo tiro (il diedrino che arriva alla base della fessura verticale con scaglie), si sale la fessura, si prosegue ancora per qualche metro e anziché puntare alla larga fessura in alto a sinistra, si rimonta sulla destra una fessura più piccola fino a sostare su 2 chiodi (sosta su nicchietta scomoda).
L5 si prosegue dritti qualche metro (spuntone) poi si traversa decisamente a sinistra su cengia di rocce rotte fino al diedro fessurato (possibile sosta su 2 chiodi alla base). Quindi si sale il diedro fessura con un tiro lungo (50-55 metri) fino ad uscire sui canali di III.
Credo che questa soluzione corrisponda alla linea di salita e si eviti in questo modo di spostarsi troppo a destra finendo sulla Mario Di Filippo, come so che è capitato a qualcuno. Tra l'altro, il traverso a sinistra per arrivare al diedro fessura mi sembra sia riportato in una foto del tracciato dall'aggiornamento del CAI.
Qualcuno si ricorda di aver adottato questa soluzione?
Si è detto, ad es. qui http://www.fuorivia.com/forum/viewtopic.php?f=4&t=5169&hilit=discontinuo+raduno+188&start=2775
che la guida Cai riportava un errore nella seconda parte dell'itinerario
Io ho proceduto in questo modo:
Dopo il terzo tiro (il diedrino che arriva alla base della fessura verticale con scaglie), si sale la fessura, si prosegue ancora per qualche metro e anziché puntare alla larga fessura in alto a sinistra, si rimonta sulla destra una fessura più piccola fino a sostare su 2 chiodi (sosta su nicchietta scomoda).
L5 si prosegue dritti qualche metro (spuntone) poi si traversa decisamente a sinistra su cengia di rocce rotte fino al diedro fessurato (possibile sosta su 2 chiodi alla base). Quindi si sale il diedro fessura con un tiro lungo (50-55 metri) fino ad uscire sui canali di III.
Credo che questa soluzione corrisponda alla linea di salita e si eviti in questo modo di spostarsi troppo a destra finendo sulla Mario Di Filippo, come so che è capitato a qualcuno. Tra l'altro, il traverso a sinistra per arrivare al diedro fessura mi sembra sia riportato in una foto del tracciato dall'aggiornamento del CAI.
Qualcuno si ricorda di aver adottato questa soluzione?
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Data d'iscrizione : 18.05.12
Località : Roma
Re: Gran Sasso d'Italia
Quando sono tornato a casa dopo la via al Paretone, uno dei miei figli a cui avevo fatto vedere la linea mi ha detto: "A papà, ma perchè non siete arrivati in vetta?"
Bravo coglione, mi sono detto. (Veramente l'ho solo pensato). Se avessi fatto un altro bivacco, o avuto il coraggio di scalare con la grandine che arrivava, forse ci saresti arrivato. Forse anche no.
Avevo sempre inteso quella che poi è diventata - da una parte a malincuore, ma va bene così, perchè ancora il capitolo non è chiuso, sebbene continuare a scrivere una cosa già incominciata ha tutto un'altro gusto che scriverla di sana pianta - insomma avevo sempre inteso quella che è diventata "Paretone express", una via diretta al Paretone del Corno Grande. Intendendo per diretta una via che risale più o meno direttamente una montagna dalla base fino alla vetta. Un altro conto era inizialmente la mia incapacità, dettata dalla mia inesperienza, a realizzare che, effettivamente, non sarebbe stato nelle mie possibilità risalire tutto il Paretone, dalla base e pilastri compresi, d'inverno.
Magari mi sarei dovuto allenare un pò di più.
Andare un pò più in falesia.
Smettere di fumare...
Dopo un paio di scambi su fb, me ne sono reso conto anche io però.
Mi sembrava strano che là in mezzo non ci passasse nessuna via. Ma perchè il Paretone del Corno Grande non dovrebbe avere una via diretta? Mi chiedevo. Perchè ancora non ce l'ha? Forse non sarà abbastanza interessante alpinisticamente. Forse perchè c'è lo Jannetta che lo taglia in mezzo e divide la parte inferiore (o come viene chiamato, l'immondezzaio) dai lucenti pilastri?
E allora?
In teoria sezioniamo tutto quanto. E siamo così costretti a vivere frammenti.
Tuttavia il Paretone del Corno Grande incomincia a quota 1415 e finisce a 2903. Forse ha ragione Buzz. Forse la parola chiave qua è visione. Ma non tanto nel senso ideale di "vision", quanto in quello più strutturale di "punto di vista". Fin quando identifichiamo il Paretone con i Pilastri, non ci verrà mai in mente di salire una via diretta al Paretone del Corno GRande. Quando incominciamo a considerare la montagna nel suo insieme, quando la vediamo tutta...allora: ma perchè non c'è una via che risale direttamente il Paretone?? ma che, non ne ha il diritto? E perchè l'Eiger sì? anche sull'Eiger c'è il secondo nevaio sul quale si incrociano e dipartono le vie più diverse.
Insomma sta diventando un trattato di semiotica.
A me interessava semplicemente salire questa montagna dal suo punto più basso a quello più alto (e come la vuoi salire sennò?!) percorrendo una via diretta.
Mettendo insieme le idee con Cristiano (e facendomi insultare da qualche amico che mi prendeva per folle per il pensiero di scalarla tutta e d'inverno) mi sono reso conto che la linea invernale (almeno per me e almeno per ora) finiva là, sullo Jannetta. E poi ne usciva percorrendone i 300 metri finali. Evvabbè, niente Diretta. Però è un vione. Mi dicevo, guardando e riguardando foto di inverni più generosi.
Quando poi a marzo 2014, dopo un inverno poco generoso, siamo arrivati là sotto, con l'intenzione di salire, ci siamo resi conto della non fattibilità della cosa.
Le soste le abbiamo lasciate quindi per due motivi.
Inizialmente, pensando la via come invernale, 5 mesi dopo siamo andati a salire i primi 4 tiri lasciando soste e un paio di protezioni nell'eventualità che la parte bassa non fosse in condizione. O sali col ghiaccio e quindi ce ne saremmo fregati, o sei costretto a salire senza e le avremmo utilizzate ben volentieri.
Chiaramente ci avrebbe permesso di risparmiare tempo e avrebbe reso la salita un pelo più pensabile...
Se volete chiamarlo barare…fatelo pure, ma considererei questo altro aspetto.
…Quando scalavamo, però, ci siamo resi conto della bellezza della via anche in estiva, della roccia che non era poi tanto male, della logicità della linea per una diretta e abbiamo pensato...perchè no?!
Quindi siamo tornati e abbiamo risalito la linea fino allo Jannetta, poi abbiamo fatto 2+2 e ci siamo resi conto chein mezzo alla nebbia che saliva, con una perturbazione in arrivo e le nostre condizioni, il rischio da prendere per risalire i pilastri sarebbe stato troppo. Non c'è voluto tanto per decidere di interrompere là la nostra piccola avventura. Un pò di amaro in bocca per aver deviato a destra. Quell'amaro che continui a sentire anche parecchio tempo dopo.
In questo senso, le soste di calata e le protezioni in loco (molte delle quali con neve e ghiaccio rimarrebbero coperte) sono state quindi lasciate in parete per le successive ripetizioni. A patto che ci sia gente che voglia risalire quell' (bell') immondezzaio. Che però durante tutto il tempo se ne è stato buono buono, regalandoci un'esperienza assoluta.
Come ha detto qualcuno, se fossimo stati così meschini da barare per rifare la via d’inverno, non lo avremmo detto a nessuno. Ora come ora, non credo sia possibile salire la via in condizioni invernali. O almeno con questi inverni.
Parlo per me (ma credo anche per Cristiano), la via ha un interesse come via estiva. Anzi, avrebbe avuto il suo vero valore se avessimo concluso la salita con un concatenamento ai pilastri. Così è ancora, almeno per quanto mi riguarda, senza testa. E un concatenamento successivo, ora che le soste stanno là, assume tutto un altro valore…
L'articolo su PM l'abbiamo scritto come ulteriore canale per dare informazioni sulla via e raccontare la nostra esperienza. Divertendosi e non scordandosi mai di essere dei grandi...pipponi!! Ciao a tutti
Ema
Bravo coglione, mi sono detto. (Veramente l'ho solo pensato). Se avessi fatto un altro bivacco, o avuto il coraggio di scalare con la grandine che arrivava, forse ci saresti arrivato. Forse anche no.
Avevo sempre inteso quella che poi è diventata - da una parte a malincuore, ma va bene così, perchè ancora il capitolo non è chiuso, sebbene continuare a scrivere una cosa già incominciata ha tutto un'altro gusto che scriverla di sana pianta - insomma avevo sempre inteso quella che è diventata "Paretone express", una via diretta al Paretone del Corno Grande. Intendendo per diretta una via che risale più o meno direttamente una montagna dalla base fino alla vetta. Un altro conto era inizialmente la mia incapacità, dettata dalla mia inesperienza, a realizzare che, effettivamente, non sarebbe stato nelle mie possibilità risalire tutto il Paretone, dalla base e pilastri compresi, d'inverno.
Magari mi sarei dovuto allenare un pò di più.
Andare un pò più in falesia.
Smettere di fumare...
Dopo un paio di scambi su fb, me ne sono reso conto anche io però.
Mi sembrava strano che là in mezzo non ci passasse nessuna via. Ma perchè il Paretone del Corno Grande non dovrebbe avere una via diretta? Mi chiedevo. Perchè ancora non ce l'ha? Forse non sarà abbastanza interessante alpinisticamente. Forse perchè c'è lo Jannetta che lo taglia in mezzo e divide la parte inferiore (o come viene chiamato, l'immondezzaio) dai lucenti pilastri?
E allora?
In teoria sezioniamo tutto quanto. E siamo così costretti a vivere frammenti.
Tuttavia il Paretone del Corno Grande incomincia a quota 1415 e finisce a 2903. Forse ha ragione Buzz. Forse la parola chiave qua è visione. Ma non tanto nel senso ideale di "vision", quanto in quello più strutturale di "punto di vista". Fin quando identifichiamo il Paretone con i Pilastri, non ci verrà mai in mente di salire una via diretta al Paretone del Corno GRande. Quando incominciamo a considerare la montagna nel suo insieme, quando la vediamo tutta...allora: ma perchè non c'è una via che risale direttamente il Paretone?? ma che, non ne ha il diritto? E perchè l'Eiger sì? anche sull'Eiger c'è il secondo nevaio sul quale si incrociano e dipartono le vie più diverse.
Insomma sta diventando un trattato di semiotica.
A me interessava semplicemente salire questa montagna dal suo punto più basso a quello più alto (e come la vuoi salire sennò?!) percorrendo una via diretta.
Mettendo insieme le idee con Cristiano (e facendomi insultare da qualche amico che mi prendeva per folle per il pensiero di scalarla tutta e d'inverno) mi sono reso conto che la linea invernale (almeno per me e almeno per ora) finiva là, sullo Jannetta. E poi ne usciva percorrendone i 300 metri finali. Evvabbè, niente Diretta. Però è un vione. Mi dicevo, guardando e riguardando foto di inverni più generosi.
Quando poi a marzo 2014, dopo un inverno poco generoso, siamo arrivati là sotto, con l'intenzione di salire, ci siamo resi conto della non fattibilità della cosa.
Le soste le abbiamo lasciate quindi per due motivi.
Inizialmente, pensando la via come invernale, 5 mesi dopo siamo andati a salire i primi 4 tiri lasciando soste e un paio di protezioni nell'eventualità che la parte bassa non fosse in condizione. O sali col ghiaccio e quindi ce ne saremmo fregati, o sei costretto a salire senza e le avremmo utilizzate ben volentieri.
Chiaramente ci avrebbe permesso di risparmiare tempo e avrebbe reso la salita un pelo più pensabile...
Se volete chiamarlo barare…fatelo pure, ma considererei questo altro aspetto.
…Quando scalavamo, però, ci siamo resi conto della bellezza della via anche in estiva, della roccia che non era poi tanto male, della logicità della linea per una diretta e abbiamo pensato...perchè no?!
Quindi siamo tornati e abbiamo risalito la linea fino allo Jannetta, poi abbiamo fatto 2+2 e ci siamo resi conto chein mezzo alla nebbia che saliva, con una perturbazione in arrivo e le nostre condizioni, il rischio da prendere per risalire i pilastri sarebbe stato troppo. Non c'è voluto tanto per decidere di interrompere là la nostra piccola avventura. Un pò di amaro in bocca per aver deviato a destra. Quell'amaro che continui a sentire anche parecchio tempo dopo.
In questo senso, le soste di calata e le protezioni in loco (molte delle quali con neve e ghiaccio rimarrebbero coperte) sono state quindi lasciate in parete per le successive ripetizioni. A patto che ci sia gente che voglia risalire quell' (bell') immondezzaio. Che però durante tutto il tempo se ne è stato buono buono, regalandoci un'esperienza assoluta.
Come ha detto qualcuno, se fossimo stati così meschini da barare per rifare la via d’inverno, non lo avremmo detto a nessuno. Ora come ora, non credo sia possibile salire la via in condizioni invernali. O almeno con questi inverni.
Parlo per me (ma credo anche per Cristiano), la via ha un interesse come via estiva. Anzi, avrebbe avuto il suo vero valore se avessimo concluso la salita con un concatenamento ai pilastri. Così è ancora, almeno per quanto mi riguarda, senza testa. E un concatenamento successivo, ora che le soste stanno là, assume tutto un altro valore…
L'articolo su PM l'abbiamo scritto come ulteriore canale per dare informazioni sulla via e raccontare la nostra esperienza. Divertendosi e non scordandosi mai di essere dei grandi...pipponi!! Ciao a tutti
Ema
manux- Ospite
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