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Couloir du Gouter, messa in sicurezza dell'itinerario.

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Messaggio  Beldar Mar Lug 24, 2012 5:16 pm

pura ipocrisia, pura autoreferenzialità nel definire i limiti di cosa è inquinante o meno, impattante o o meno; se si vuole tutelare la montagna, portando alle logiche conseguenze certi ragionamenti, si sta a casa.
punto.
tutti.
Non si inquina lì, e non si inquina per arrivarci.
Siete disposti a farlo ?
IO NO !

Altrimenti stiamo solo facendo dei discorsi da salottieri snob che certe cose le hanno già fatte negli anni passati, e ora vogliono impedire alle "masse plebee e ineducate " di farle, solo perchè oggi molti "povirazzi" si possono permettere di viaggiare, e una guida alpina e un pò di attrezzatura e salire sul Bianco.

Oppure si scende dal "trono dei puri", si valutano dei compromessi accettabili, si cerca di preservare alcune aree e si lascia un pò più mano libera su altre già compromesse, non si avvallano certo certe porcate come il tunnel sui 4000 , ma si cerca di governare un fenomeno, di concerto con le comunità locali, invece che puntare il dito e tuonare anatemi come ayatollah delle alte cime.
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Messaggio  schen Mar Lug 24, 2012 6:12 pm

biemme ha scritto:
...
è ora di fermarsi. di accontentarsi. di ripensare e riempire nuovamente vecchie ferrate, vecchi rifugi, vecchi bivacchi vuoti anche in agosto e in posti splendidi e neanche lontani nè avventurosi
....

facilitare con un tunnel un passaggio pericoloso su una via alpinistica (chiamala pure "normale") a una montagna di 4800 metri, poi, non lo commento neppure, non merita commento, solo insulti : si fotta chi l'ha mai solo pensato, e chi andrà lì a mettersi in fila invece di salire con le proprie forze sulla collina sopra casa sua a godersi il cammino e il panorama, dormendo in una splendida malga di legno invece che in una stazione aerospaziale

Parlando di vecchi rifugi da riutilizzare, visto che hai citato proprio la Gervasutti, posso dirti che a giugno degli ultimi 4/5 anni, quando salivamo per preparare la capanna alla "stagione", aprendola, la puzza di umido e di marcio era ripugnante.
Le coperte dovevano quasi sempre essere buttate, così come i materassi.. il legno era ormai alla frutta e la lamiera che ricopriva la capanna, tutta arrugginita, faceva pensare ad un bidone della spazzatura schiacciato. Una vera poesia per gli occhi, te lo assicuro, anche se conoscevo molto bene la storia che trasudava da quelle vecchie pareti. Ma siamo noi che la caricavamo di significato quella capanna.. alle Jorasses quella roba non faceva ne caldo ne freddo.
Ho maturato ancora di più la mia convinzione che quello scempio era un affronto alla bellezza che stava intorno, dove l'uomo è sempre e comunque fuori posto. L'alpinista per quanto mi riguarda è e deve restare un "passante", un occasionale visitatore. Ma in molti hanno deciso che il bivacco doveva essere rifatto.
Sono stati interpellati tecnici e architetti ed è nata quella marlboro di cui parlavi.
Lo stesso dicasi per il Gouter o per il Gonella, o lo stesso Dalmazzi!
Non ci dovrebbero proprio essere case per gli umani a 3000 mt in mezzo ad un ghiacciaio, manco il secolo scorso avrebbero dovuto farli. Ma li hanno fatti. E se ci sono, vecchi e fatiscenti, se proprio non li si possono eliminare, almeno li si ricostruiscano comodi e razionali in termini di fruibilità umana! Tanto, sempre schifezze sono. Anche quelli vecchi, che qualcuno chiama romantici, fanno comunque cagare perchè un riparo è sempre una truffa in quei posti, un modo per barare!

In quanto al "facilitare con il tunnel la via normale al Bianco".. mi sembra di aver già chiarito che non si tratta di questo. L'esempio che ti ho fatto del pendio nel Gran Sasso mi sembra calzante.. non lo commenti? Non ci andresti più a Sella di Monte Aquila se sopra al sentiero mettessero una barriera per parare i sassi? Il Gran Sasso lo salirai solo più dal lato Teramano, perchè non vuoi manco vedere l'opera di contenimento? Guarda che sarebbe esattamente la stessa cosa.
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Messaggio  Admin Mar Lug 24, 2012 7:37 pm

Beldar ha scritto:pura ipocrisia, pura autoreferenzialità nel definire i limiti di cosa è inquinante o meno, impattante o o meno; se si vuole tutelare la montagna, portando alle logiche conseguenze certi ragionamenti, si sta a casa.
punto.
tutti.
Non si inquina lì, e non si inquina per arrivarci.
Siete disposti a farlo ?
IO NO !

Altrimenti stiamo solo facendo dei discorsi da salottieri snob che certe cose le hanno già fatte negli anni passati, e ora vogliono impedire alle "masse plebee e ineducate " di farle, solo perchè oggi molti "povirazzi" si possono permettere di viaggiare, e una guida alpina e un pò di attrezzatura e salire sul Bianco.

Oppure si scende dal "trono dei puri", si valutano dei compromessi accettabili, si cerca di preservare alcune aree e si lascia un pò più mano libera su altre già compromesse, non si avvallano certo certe porcate come il tunnel sui 4000 , ma si cerca di governare un fenomeno, di concerto con le comunità locali, invece che puntare il dito e tuonare anatemi come ayatollah delle alte cime.

ti faccio presente che per non inquinare, non basta stare a casa.
per portare veramente alle estreme conseguenze il discorso c'è solo da suicidarsi, individualmente e collettivamente.
ma siccome questo è un controsenso, in termini logici e biologici, non vuol dire allora al contrario prendersi tutto senza ritegno.

tutta la nostra esistenza si basa su dei compromessi. come individui e come specie.
i compromessi individuali sono per forza frutto di scelte individuali, proprio quel processo che tu chiami autoreferenziale.
ovviamente, scegliendo, faccio riferimento a me, alla mia cultura, al mio ambiente.
e a chi altri se no?


e dove starebbero 'sti ayatollah delle alte cime?
io sto dicendo solamente che personalmente in un'area già compromessa, come la chiami tu, non vado.
Anni fa, quando frequentavo abbastanza quelle zone da pensare di salire il Bianco, pensavo di salirlo per una via dove non avrei incontrato rifugi né gente in fila. o così o niente. non è capitato, e allora niente. senza rimpianti.
Per quanto mi riguarda possono benissimo fottersi due a due, sul canalone del Gouter.
Sono contrario, contrarissimo, a qualsiasi altra opera in alta quota.

Dopodiché dato che ci sarà sicuramente qualche intelligentone che mi verrebbe a dire che la sicurezza bla bla bla, che il costo dei soccorsi e bla bla bla, che il rischio per gli operatori... e blablabla... eccetera eccetera... allora rilancio provocatoriamente: perché non chiudete quel cazzo di rifugio?
Allora tutti sti problemi che adesso vi costringono a pensare di fare un fottuto tunnel per traversare un canalone lsaranno risolti.

Perché tale ipotesi sembra tanto assurda?

Per il SOLDONI. MONEY. DENARO. AFFARI. BUSINESS.

Allora chiamiamo le cose con il loro nome. E' più facile no?




@schen:

Non ci dovrebbero proprio essere case per gli umani a 3000 mt in mezzo ad un ghiacciaio, manco il secolo scorso avrebbero dovuto farli. Ma li hanno fatti. E se ci sono, vecchi e fatiscenti, se proprio non li si possono eliminare, almeno li si ricostruiscano comodi e razionali in termini di fruibilità umana!
e se invece aspettassimo che, vecchi e fatiscenti, diventino non usufruibili e così facendo mettiamo termine all'errore fatto il secolo scorso?
dove sta scritto che siccome abbiamo sbagliato tanto vale continuare e sbagliare di più?

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Messaggio  Admin Mar Lug 24, 2012 7:45 pm

tummu ha scritto:Appunto perciò, perché non vi rassegnate?
Biemme, proprio per favorire una valorizzazione alternativa della montagna nei vari angoli sperduti e sconosciuti, non è meglio lasciar perdere al loro destino (concetto che riprendo dal post di prima di LucaVi) i posti ormai compromessi dal turismo di massa?

Perché non ci sono zone franche e/o zone abbandonate al proprio triste destino.
Io posso scegliere di non andare, certo, ma ciò non toglie che provi tristezza nel vedere le file sul monte bianco come sull'everest, il tutto in nome di una cultura che propone che con i soldi si possa comprare tutto.

E non si pensi che la questione Everest con tutto l'ambaradam di guide, permessi, ossigeno e sherpa sia diversa dalla questione tunnel per il Gouter o da altre cose simili.
Sono esattamente la stessa identica cosa.

E proprio per questo, per quel poco che vale, almeno su un forum, uno potrà almeno avere il diritto di dire che non è d'accordo?

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Messaggio  fabius.b Mar Lug 24, 2012 10:40 pm

Costruire opere di alta ingegneria in quota e in posti di per sè "ostili" non può portare ad altro che a un aumento degli incidenti.
La sorcona russa in tacco 12, che sale in funivia all'Aiguille du Midi, se inciampa e si rompe la caviglia se l'è cercata, IMHO.

Detto questo non trovo giusto continuare a costruire facilitazioni per fruire di ambienti ostili anche da persone che normalmente non andrebbero li. La nuova funivia del Bianco da Courmayeur è un cazzotto nell'occhio e un'opera esagerata. (tanto per dire, mia moglie a 20 anni ha avuto una giornata di tachicardia solo per essere arrivata lassù)

Concordo con chi dice che quello che c'è va mantenuto e non smantellato, ma basta col farne altro.
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Messaggio  tummu Mer Lug 25, 2012 7:53 am

Ad_buzz ha scritto:
almeno su un forum, uno potrà almeno avere il diritto di dire che non è d'accordo?

eccerto che sì Laughing
non intendevo rassegnarsi a non discutere, ma rassegnarsi ad accettare che le attività in montagna, compreso l'alpinismo, sono diventate un consumo di massa che segue le sue logiche, non esclusa quella del profitto come è facile intuire anche in questo caso.
Quindi va bene proporre, praticare e diffondere altre logiche, che tra l'altro condivido in gran parte, ma non se questo deve significare imporle come unica modalità di fruizione, con corollario di divieti assoluti e talebanismi vari
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Messaggio  buzz Mer Lug 25, 2012 8:14 am

Il problema è, molto semplicemente, che tanto la voce dei talebani conta un bel niente. L'unica arma che hai in mano è quindi la parola, e non si vede proprio perché dovrebbe già alla fonte partire in sordina, con un timoroso compromesso.

Se la mia idea di montagna è senza nulla, senza alcun manufatto e opera che ne faciliti la "fruizione", non solo non posso essere d'accordo con ipotesi quali quella di un tunnel (o robe del genere) ma sono contrario ad ogni tipo di allargamento, miglioramente, adeguamento, delle strutture esistenti.

E' chiaro che io tiri l'acqua al mio mulino: quello del niente è meglio.

Visto che c'è chi tira dall'altra parte con idee di business e sicurezza, forse alla fine uscirà pure un compromesso, che scontenterà entrambe le parti, ma che comunque sarà frutto del tiro alla fune (delle idee).

Non capisco il concetto per cui debba rinunciare ad esprimere il mio pensiero per scegliere una posizione più morbida, considerando che tanto la mia posizione non avrà sicuramente successo.
Cioè, ridimensiono i miei obiettivi per avere poi la soddisfazione di averli raggiunti?

Come se andassi a giocare una partita dichiarando l'obiettivo di perdere di misura.

Aldilà dell'oggeto specifico della discussione, mi è proprio estraneo questo modo di discutere.
Io tendo ad una franca e aperta esposizione delle idee. Poi nelle cose umane la sintesi fra le varie posizioni si situa in aeree che magari non sono a metà ma sono influenzate dai diversi punti di vista. Io faccio il mio lavoro. Altri fanno il loro. Perché io mi dovrei preoccupare di partire già con un compromesso?

bada che è un discorso molto più ampio, una concezione dell'esistenza...
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Messaggio  tummu Mer Lug 25, 2012 8:23 am

sì però non cambiare il post ogni 3 secondi che non riesco a rispondere

Surprised

hai ragione a dire che è proprio una concezione diversa
io sono sempre più convinto che ad "abbaiarsi contro dalle rispettive barricate" (scusa se riassumo così) sia improduttivo, e che se veramente vogliamo avere più condivisione delle scelte bisogna cambiare tecnica
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Messaggio  buzz Mer Lug 25, 2012 8:49 am

non ho cambiato post. ho aggiunto da "aldilà dell'oggetto specifico..."
........

io invece sono convinto che il compromesso arrivi dopo.
resto marxista (una delle poche cose) in questa visione del mondo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Dialettica_%28filosofia%29

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Messaggio  schen Mer Lug 25, 2012 10:03 am

Buzz, in un antico raduno di ISM forse eri venuto in VDA per fare il Castore. avevo visto le foto da qualche parte..
Ricordi la capanna monumentale dove avevate dormito? Il rif.Quintino Sella.. un tempo era quella splendida costruzione, molto più piccola e accogliente, che hai ancora visto dietro al "mostro".. oltretutto avevate percorso la cresta di accesso al rifugio, che è stata più volte rimaneggiata facendo brillare mine, lavorando di piccone e aggiungendo spit, corde fisse e addirittura un ponte di legno tra due gendarmi .. con mio padre nel '72, quella cresta era tutta da gustare, con saliscendi esposti e passaggetti molto pepati. La capanna, era una capanna e non un hotel..
Tu e gli altri in quella occasione avevate già visto e utilizzato un prodotto del business montano del post anni '80.
In questi anni la logica si applica purtroppo ormai a tutti i manufatti in quota.. guarda il Cervino ad esempio!
La Carrel è messa su un terrazzino a rischio crollo e in generale tutta la via normale italiana si sta smontando causa riscaldamento globale.. si lavora costantemente, si piazzano sensori, si consolida, si cementa, si piantano fittoni, micropali, spit, nuova catene e corde fisse..
Nessuno ti nega il diritto di mandare a fare in culo a gran voce questo mondo, urlo anhc'io insieme a te e a Biemme, ma non chiudete gli occhi sull'evidenza: questo generale schifo si è fatto, lo si sta facendo e per qualche tempo purtroppo lo si farà ancora. Ci vorrà tempo per rieducare, per far capire, per condividere.
Inutile accanirsi su un'opera singola che potrebbe salvare la pelle al dilettante allo sbaraglio in scarpe ginniche così come al migliore dei professionisti che sta salendo al rif.Gouter! Il rifugio ormai c'è e sono stati spesi miliardi! Non puoi abbattere una sola costruzione. La furia iconoclasta dovrebbe poter invadere le coscienze di tutti e allora di rifugi come il Gouter, come il Gonella, come il Dalmazzi non se ne faranno più. Magari non si aspetterà neppure che marciscano, come suggerivi prima, ma si investirà nel loro smantellamento, Allah lo voglia presto..
Ma adesso come adesso, un' opera di protezione non la vedo come la Madre di tutte le schifezze per la quale combattere la Madre di tutte le battaglie contro l'antropizzazione della montagna..
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Messaggio  biemme Mer Lug 25, 2012 10:37 am

schen tu la leggi come una semplice opera di protezione, io come un preoccupante segnale, uno dei tanti, troppi ormai.

agd ha centrato il punto, qui :

Chi è motivato studia. Si allena. Pianifica e aspetta il momento giusto
per salire a dar sfogo alla proprio sogno. E in quest'ottica si piglia
le sue responsabilità. Chi per salire in montagna ha invece bisogno di
funicolari e rifugi e passaggi attrezzati può a parer nostro rimanere a
casa o dedicarsi ad attività che richiedono una motivazione minore e
sogni differenti; troppa gente in montagna, evidentemente priva di
motivazioni davvero forti, sta portando alla progressiva riduzione delle
possibilità di avventura per tutti gli altri, almeno sulle nostre Alpi.

AGD
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Messaggio  buzz Mer Lug 25, 2012 10:46 am

@schen

Ma lo so bene che questo è quello che c'è in montagna.

Ma scusa, ora si parla di questo tunnel al bianco e su questo mi esprimo.

Sarei ben strano se domani mattina mi alzassi e sparassi giù un post chilometrico contro il Quintino Sella.

Che faccio, uno al giorno?

....

Altra cosa: (ad esempio) i sentieri ipersegnalati.
tempo fa si fece una certa battaglia contro l'imbrattamento di vernice.

ok. mi stava benissimo
ma dal mio punto di vista è un compromesso.
meglio certo combattere perché i segni non siano grossi come cabine telefoniche e non siano messi ogni 10 metri... e accontentarsi che siano piccoli e un po' più radi...
ma meglio sarebbe, dal mio punto di vista, che non ci fossero proprio.

certo... se oggi, che le guide sono strutturate con frasi tipo "segui i bolli rossi" se li vai a togliere la gente si perde... ma se non esistessero e i segni fossero solo ometti, o rocce e alberi particolari, ne guadagnerebbe molto la frequentazione della montagna, lo stato d'animo con cui vai...
l'arrivare ad una semplice forcella, a due ore di cammino dalla macchina... diventa un'immersione nel territorio, devi interpretarlo, leggerlo, capirlo...
una cosa ben diversa che guardare dei segni rossi, attraversando l'ambiente distratti, pensando ad altro, non rendendosi nemmeno conto di dove si sta, quasi.


e così è per tutto, tutto il resto.
tutte le facilities in questo senso, sviliscono la montagna. (montagna intesa in senso lato, cioè l'andare in montagna)

il vero problema della sicurezza è esattamente qui.
nel trasportare il cittadino (quale siamo tutti) in un ambiente che non è il suo, trasportandocelo quasi in una sorta di bolla, grazie ad una serie piccola e grande ma continua di facilitazioni, che non gli fanno percepire la realtà di un ambiente diverso, da quello in cui normalmente vive.

andare in montagna in questo modo è poco più che andarci come dietro i vetri di un acquario.
è chiaro che poi quando il sistema si rivela inadeguato a delle situazioni non standard (meteo o idrogeologiche) i morti arrivino a caterve.

E' chiaro che una montagna senza facilitazione faccia paura. E' chiaro che ci si addentrerebbe nella wilderness con molta molta più attenzione. E se responsabili, ognuno valutando attentamente quello che fa.

E' chiaro che sarebbero molte meno, le persone che andrebbero. Molto più consapevolmente.
Ma l'avventura a quel punto si potrebbe vivere anche a due ore dalla macchina, rischiando di perdersi in un prato. (perché è questo, quello che la maggioranza disabituata oggi farebbe: perdersi in un prato.)

ora io non è che voglia imporre a tutti il mio modo di andare in montagna, un modo giusto di andare in montagna.

mi batto solo strenuamente perchè il mondo non mi imponga il modo omologato di fare le cose. fra cui andare in montagna.
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Messaggio  schen Mer Lug 25, 2012 10:54 am

biemme ha scritto:schen tu la leggi come una semplice opera di protezione, io come un preoccupante segnale, uno dei tanti, troppi ormai.

agd ha centrato il punto, qui :

Chi è motivato studia. Si allena. Pianifica e aspetta il momento giusto
per salire a dar sfogo alla proprio sogno. E in quest'ottica si piglia
le sue responsabilità. Chi per salire in montagna ha invece bisogno di
funicolari e rifugi e passaggi attrezzati può a parer nostro rimanere a
casa o dedicarsi ad attività che richiedono una motivazione minore e
sogni differenti; troppa gente in montagna, evidentemente priva di
motivazioni davvero forti, sta portando alla progressiva riduzione delle
possibilità di avventura per tutti gli altri, almeno sulle nostre Alpi.

AGD

si, ma guarda che sono pienamente d'accordo!! Sono post e post che mi pare di scriverlo anch'io..
L'unica cosa che contesto è che state facendo una crociata contro "uno" di questi segnali, neanche il peggiore a mio parere, per riportare principi nobili ed elevati ma al momento purtroppo inapplicabili.
E non è che non facendo quel tunnel la montagna tornerà alla sua tranquillità, questo dovete considerarlo.
Forse fa impressione parlare di "tunnel" ma guardate che ogni volta che andate in montagna, calpestate o utilizzate opere simili, anche peggiori! Le scalette bicorsia della Mer de Glace.. ma te le ricordi?? E le hai utilizzate o ti sei buttato per cenge esposte e placche lisce per non mischiarti con la massa che le usava per scendere e risalire? Lo stesso trenino del Montenvers, la funivia.. dai!
Va bene dire "basta"! Ma lo si dica sulle grandi opere, non sui piccoli aggiustamenti.
Come ha detto Buzz, è il rifugio il problema, non il tunnel. Il rifugio purtroppo c'è sempre stato e adesso è ancora più moderno e accogliente e per non far rischiare troppo le persone che ci salgono (guide, alpinisti provetti, semplici gitanti) ben venga il tunnel, mentre nel frattempo si tenta di ragionare su quanto sia meglio toglierlo .. il rifugio. Wink
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Messaggio  buzz Mer Lug 25, 2012 10:57 am

schen ha scritto:Il rifugio purtroppo c'è sempre stato e adesso è ancora più moderno e accogliente e per non far rischiare troppo le persone che ci salgono (guide, alpinisti provetti, semplici gitanti) ben venga il tunnel, mentre nel frattempo si tenta di ragionare su quanto sia meglio toglierlo .. il rifugio. Wink





mo buttace pure a saponata... così invece de dieci ce ne cascheno cinquanta...
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Messaggio  schen Mer Lug 25, 2012 11:01 am

buzz ha scritto:
schen ha scritto:Il rifugio purtroppo c'è sempre stato e adesso è ancora più moderno e accogliente e per non far rischiare troppo le persone che ci salgono (guide, alpinisti provetti, semplici gitanti) ben venga il tunnel, mentre nel frattempo si tenta di ragionare su quanto sia meglio toglierlo .. il rifugio. Wink





mo buttace pure a saponata... così invece de dieci ce ne cascheno cinquanta...

Voi non avete la più pallida idea di cosa sia la salita al M.Bianco dal Gouter...
Si tratta già del "Camino de Santiago"! Lo è già adesso, non è che facendo quel tunnel può diventarlo.., lo è GIA'!
Il tunnel è solo un cerotto, un unguento su una lebbra già estesa.
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Messaggio  schen Mer Lug 25, 2012 11:03 am

e mo' basta. Laughing

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Messaggio  Tengri Mer Lug 25, 2012 11:03 am

Ho letto tutti i vostri pareri e espresso i miei. E penso che la linea di demarcazione sia una sola. Quella fra la zona MERCIFICABILE e quella NON. La quota e i luoghi dove ognuno di noi sposta quella linea sono diversi.

Qualcuno dice salviamo al di sopra di quota X e smontiamo tutto quello che c'è.
Qualcun altro dice salviamo al di sopra di quota X ma non costruiamo altro. Quello che c'è è sufficiente.
Qualcun altro dice perché stabilire una quota? Se l'ambiente deve essere integro allora lo deve essere tutto. E se non lo può essere tutto allora laciamo che tutto sia "conquistabile". Altrimenti siamo ipocriti.
Qualcun altro dice che nella terza opzione si possono lasciare in balia della mercificazione quelle isole ormai degenerate tipo il Bianco.

Si aggiunge a questo il grande dilemma. Il tizio A dice "A me piace la montagna quindi al disopra dei 3000m deve rimanere tutto com'è. Se hai motivazione leggi e ti alleni vai. Sennò resta a casa". Ma il tizio B dice "A me piace il mare e vedere le mie rocce crivellate di spit e tutti quegli zotici urlanti appesi sulle mie pareti non mi va. Quindi se siete in grado scalate e poi tornate a casa senza lasciare nulla sulle mie pareti".

E' il grande dilemma dell'uomo. Ognuno ha qualcosa di ideale da salvare. Da tenere integro. E' un po' il luogo ideale dove laviamo la sporcizia delle nostre esistenze. Chi di noi non sa che per produrre abiti e stumenti con cui andiamo sulle montagne che vorremmo inviolate le fabbriche inquinano l'aria di quelle stesse montagne? ognuno di noi quando calza un paio di calzoni in power stretch made in china porta addosso un crimine sociale che sarebbe pronto a dichiarare a gran voce disumano e illegale ... eppure nessuno di noi rinuncerebbe a quei calzoni. Ma tuoniamo (IO PER PRIMO) contro il tunnel al Monte Bianco.

C'è un limite. E ognuno di noi stabilisce comodamente (nel senso di ciò che lo fa stare in pace con la coscienza) dov'è quel limite. E il limite cambia. Nella vita. Nello stesso giorno. Siamo uomini. Siamo una specie opportunista e un po' ipocrita per definizione. Tutti. L'uomo nuovo non può esistere perché in realtà dovremmo ritrovare quello vecchio. Quando eravamo pochi e il nostro opportunismo creava ferite che l'ambiente rimarginava facilmente.
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Messaggio  giggio Mer Lug 25, 2012 11:46 am

non ho letto tutti gli interventi, ma quest'ultimo di tengri lo quoto in tutto e per tutto.
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Couloir du Gouter, messa in sicurezza dell'itinerario. - Pagina 3 Empty Re: Couloir du Gouter, messa in sicurezza dell'itinerario.

Messaggio  cinetica Ven Lug 27, 2012 11:31 am

io li ho letti tutti e in quasi tutti ci leggo spunti interessanti condivisibili.

Su temi tanto complessi difficile trovare regole che possano andare bene per tutti e in tutti i casi. Ci vuole buon senso e occhio lungo.
Riconosco particolarmente calzante il concetto "facile essere ambientalisti con il culo degli altri". Facile tuonare contro il Goutier, lo spit e il suv, se di Bianco, spit e suv non ci frega una cippa. Credo che tutti noi bisognerebbe imparare a rinunciare personalmente a qualcosa che ci tocca... è l'unico modo per cominciare a cambiare qualcosa di questo mondo anche se ciò alle volte potrebbe sembrare "antiumano".

Più specificamente sul topic in oggetto, tendenzialmente sono contrario a tale tunnel, come sarei contrario ad ogni nuovo edificio o struttura analoghi. Comunque non conosco abbastanza la zona per un giudizio assoluto e definitivo. Certo che io il Bianco, magari non da li, lo vorrei andare a fare... scratch
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Messaggio  schen Ven Lug 27, 2012 3:54 pm

cinetica ha scritto:non conosco abbastanza la zona per un giudizio assoluto e definitivo. Certo che io il Bianco, magari non da li, lo vorrei andare a fare... scratch

visto che dici di non conoscere abbastanza la zona, te la illustro brevemente in alcune delle sue espressioni di massima "wilderness"... Evil or Very Mad
Bada bene che questa roba è utilizzata da tutti, a partire dal coglione in infradito a Christophe Profit.
Ci sarebbe ben altro da eliminare prima di incaponirsi contro un tunnel di qualche decina di metri realizzato su un pendio percorso da migliaia di persone a stagione, e che è assodato che frana costantemente in testa alla gente.. IMHO ovviamente.. Embarassed

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anche una banale passerella come questa, se vogliamo, è un sistema per salvare la pelle a chi sale verso un rifugio.. in questo caso specifico si tratta del Monzino.. ma dopo queste passerelle si trova un risalto di roccia che è attrezzato con una ferrata monumentale a due corsie, quasi peggio delle scalette qua sopra! Rolling Eyes

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Messaggio  trek2005 Ven Lug 27, 2012 4:16 pm

nella mia amplissima ingnoranza alcune di queste chicche qui sopra me le ero perse...
però, sempre nella mia amplissima ignoranza, credo che il ponticello in "metallegno"
sia la trasposizione del ponticello fatto di tronchi appoggiati,
mentre le scalette qui sopra...no.
La passerella inoltre "non salva la vita" ma al massimo agevola un passaggio che altrimenti
saresti costretto a fare infilato coi piedi ne torrente...
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Messaggio  schen Ven Lug 27, 2012 4:23 pm

trek2005 ha scritto:La passerella inoltre "non salva la vita" ma al massimo agevola un passaggio che altrimenti
saresti costretto a fare infilato coi piedi ne torrente...

Hmmm... leggendo di questa tua convinzione, mi sa tanto che tu non sia mai rientrato dal rif. Monzino o dalla Capanna Gervasutti in un caldo pomeriggio di luglio.., senza passerelle.. Laughing
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Messaggio  buzz Ven Lug 27, 2012 4:24 pm

ok.
da stasera inizierò a buttare immondizia, bottigliette, lattine, cartacce, fogli di carta appallottolati dal finestrino della macchina.

ché tanto per terra è già pieno.
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Messaggio  schen Ven Lug 27, 2012 4:25 pm

buzz ha scritto:ok.
da stasera inizierò a buttare immondizia, bottigliette, lattine, cartacce, fogli di carta appallottolati dal finestrino della macchina.

ché tanto per terra è già pieno.

se fai così, al massimo te menano.. Couloir du Gouter, messa in sicurezza dell'itinerario. - Pagina 3 1690640074
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Messaggio  Tengri Ven Lug 27, 2012 4:26 pm

O mio Dio ... le scalette per il Monzino non l'avevo mai viste .... Shocked Shocked
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