In questo progresso scorsoio: Andrea Zanzotto
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In questo progresso scorsoio: Andrea Zanzotto
« In questo progresso scorsoio
non so se vengo ingoiato
o se ingoio »
Come passa veloce il tempo! Eccome se passa. Un anno fa meno un giorno aprivo su fv un topic quasi uguale a questo. Era appena morto Andrea Zanzotto, novantenne, poeta di Pieve di Soligo. Mi sentii allora improvvisamente orfano. Di poesia ovviamente, ma anche e soprattutto di cultura civile ed etica.
« Mi pare che per molti aspetti sia sempre l’Italia secentesca raccontata dal Manzoni nei Promessi sposi, il nostro vero libro etnico e purtroppo ancora futuribile. E non vedo significative differenze tra la Prima e la Seconda Repubblica di una nazione che non ha mai avuto una vera religione civile, un ethos comune. Il nostro era e resta un banalissimo e torvo teatrino (nonostante la storia letteraria abbia sempre tenuto in campo l’idea di un’unità del paese, fin dal Medioevo), con una classe dirigente che si è autosqualficata facendo collassate le stesse strutture dello stato, per il prevalere di una corruzione che ha coinvolto interi ceti, di una classe che ha di fatto osteggiato l’opera di veri e propri eroi lasciati soli contro i pidocchi mafiosi, che anzi vennero distribuiti a metastasi in tutte le regioni. E’ un paese dominato da una volgarità fatua e rissosa (sostenuta da una certa devastante tv), inserito senza troppa coerenza e convinzione tra l’Europa invecchiante e le esplosioni demografiche vicine. Come dire che siamo sospesi tra un mare di catarro e un mare di sperma, mentre intorno a noi enormi mutamenti sono in corso e scienza e tecnica ne trascinano il gioco, a loro volta giocate dai tortuosi e occulti poteri economici. »
Che forza (e che lucidità!) quel vecchietto di quasi novant'anni...
non so se vengo ingoiato
o se ingoio »
Come passa veloce il tempo! Eccome se passa. Un anno fa meno un giorno aprivo su fv un topic quasi uguale a questo. Era appena morto Andrea Zanzotto, novantenne, poeta di Pieve di Soligo. Mi sentii allora improvvisamente orfano. Di poesia ovviamente, ma anche e soprattutto di cultura civile ed etica.
« Mi pare che per molti aspetti sia sempre l’Italia secentesca raccontata dal Manzoni nei Promessi sposi, il nostro vero libro etnico e purtroppo ancora futuribile. E non vedo significative differenze tra la Prima e la Seconda Repubblica di una nazione che non ha mai avuto una vera religione civile, un ethos comune. Il nostro era e resta un banalissimo e torvo teatrino (nonostante la storia letteraria abbia sempre tenuto in campo l’idea di un’unità del paese, fin dal Medioevo), con una classe dirigente che si è autosqualficata facendo collassate le stesse strutture dello stato, per il prevalere di una corruzione che ha coinvolto interi ceti, di una classe che ha di fatto osteggiato l’opera di veri e propri eroi lasciati soli contro i pidocchi mafiosi, che anzi vennero distribuiti a metastasi in tutte le regioni. E’ un paese dominato da una volgarità fatua e rissosa (sostenuta da una certa devastante tv), inserito senza troppa coerenza e convinzione tra l’Europa invecchiante e le esplosioni demografiche vicine. Come dire che siamo sospesi tra un mare di catarro e un mare di sperma, mentre intorno a noi enormi mutamenti sono in corso e scienza e tecnica ne trascinano il gioco, a loro volta giocate dai tortuosi e occulti poteri economici. »
Che forza (e che lucidità!) quel vecchietto di quasi novant'anni...
Ospite- Ospite
Re: In questo progresso scorsoio: Andrea Zanzotto
Quanto mancano queste persone! Pasolini, Fortini, Zanzotto...
LucaVi- Messaggi : 3780
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Località : Cimolais
Re: In questo progresso scorsoio: Andrea Zanzotto
Stasera sui RAI 5 (si vede bene anche in streaming) l'intervista di Paolini al poeta di Pieve di Soligo (regia di Mazzacurati). ciao!
Ospite- Ospite
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