Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona

5 partecipanti

Andare in basso

Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona Empty Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona

Messaggio  Giorgio Robino Mer Mar 28, 2012 9:02 am

"L'uomo sarà l'unico essere vivente ad autoestinguersi per imbecillità. Amen".
così termina il libro di Mauro Corona "La fine del mondo storto".

Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona 217182_2024405327634_1169037408_32506809_6739461_n
Premessa:
Ero
prevenuto sulla scrittura di Mauro Corona, lo ammetto, perchè i suoi
libri mi hanno sempre messo una irrazionale tristezza, di cui non saprei
spiegare bene il motivo ... ma questa volta il tema del romanzo mi
interessava proprio, quindi ho inizato a leggere volentieri.
Ero
anche prevenuto per le tesi che l'autore perora nelle troppe
interviste, alla radio, alla televisione e sul web: la sua posizione mi è
sembre sembrata "reazionaria" (vogliamo dire "di destra" ? vogliamo
dire "leghista" ?) tutta sta storia della superiorità dell'usare le
mani, abilità che hanno solo i montanari e contadini, mi è sembrata un
pò un atteggiamento conservatore-reazionario ... "i vecchi quassù
sapevano cosa fare ... non come voi cittadini pappemolle" ... c'avrà
pure un pò ragione Smile , ma non mi piace il suo disprezzo per la
letteratura, la scienza (io sono un ingegnere e lui spesso accomuna
ingegneri, architetti, geometri in un unico calderone...) ed il
disprezzo per la letteratura e l'arte in genere ... cioè trovo che il
suo opporre la "cultura rurale" a quella della della società cittadina
sia una lotta intestina sempre "culturale", e per farla breve trattasi
sempre di "lotta di classe" ... ed io penso che la lotta di classe,
questa si porta alla guerra e non permetta una conoscenza superiore, non
permetta all'uomo di andare oltre l'uomo ... ma lasciamo perdere queste
forse inutili digressioni e torniamo al libro.


Il tema:
L'autore
suppone che un inverno improvvisamente tutte le scorte di petrolio, e
quindi di energia, si esauriscano in un tempo molto breve e l'umanità
incominci a morire di freddo, falcidiata da quella che lui chiama "la
morte bianca e nera"; allora che fanno gli esseri umani sopravissuti al
primo streminio ? In primavera incominciano ad organizzarsi per la
soppravivenza, riprendendo a coltivare la terra e costruire una società
rurale che io definisco appunto "comunismo della soppravivenza": si
instaura cioè un comunismo "de facto" (non c'è nessun riferimento
ideologico al Marxismo...), semplicemente ogni essere umano collabora
con gli altri per svolgere attività di prima necessità di soppravivenza:
non ci sono "capi" nè padroni e tutte le persone collaborano diventando
un "corpo unico" (per usare le parole dell'autore): l'umanità vive così
in un periodo di vera pace, ma poi con l'estate ed il caldo si
incomicia a stare meglio, ad avere la "pancia piena" ecco che riappaiono
le corporazioni, i gruppi, i capi, e quindi la violenza per accapararsi
i beni di altri gruppi ... insomma si sottointende un pò che la
proprietà (privata) porti ineguaglianza ed anche la minima ineguaglianza
porti le persone all'invidia, la competizione, lo scontro, la guerra e
la distruzione ... fino a che il mondo rinato alla "pace comunista"
torna infine come quello inizale, il "mondo storto" in un ciclo di
autodistruizione ed imbecillità.

Cosa non mi è piaciuto:
Lo
stile narrativo intanto: l'autore qui è davvero troppo ripetitivo
nell'esprimere gli stessi concetti in modo banale, mai approfondito: è
come se avesse preso e ripreso i capitoli più volte dopo aver dimentcato
che una frase l'aveva già scritta, trapela cioè una nevrosi nella
scrittura, come se Mauro Corona avesse dovuto far uscire il libro a
tutti i costi, velocemente, senza rileggere: Sacramento! non ha limato!
(lui che è uno scultore...!?)
Non mi è piaciuta la "impersonalità"
del racconto: non c'è mai una frase diretta, quasi mai un pensiero di
una singola peersona: il racconto è narrato in modo impersonale,
generalizzando i comportamenti al plurale: "gli abitanti facevano...",
"si decise di ..."; mai una analisi psicologica (nè individuale, nè
seriamente sul collettivo), mai in sentimento, mai una emozione ...
tutto molto freddo e distaccato.

Ma sopratutto la cosa che
mi ha infastidito maggiormente è la continua "oscillazione"
ideologica-morale tra due opposti contrapposti, che cerco di spiegare:
ogni
tanto l'autore sostiene che all'origine della guerra c'è la "pancia
vuota" ovvero la pretesa di chi non ha, di avere i beni di chi ha ... ma
poi due paragrafi dopo, viene sostenuto l'esatto contario e cioè che
tutto il male ovvero la ricerca del potere... nasce da chi ha la "pancia
piena" perchè è l'avere la pancia piena (ovvero aver soddisfattto le
esigenze biologiche primarie) che porta l'essere umano ad occuparsi del
surplus (direbbe Karl Marx appunto ... ) ovvero delle attività
intellettuali (l'autore ce l'ha a morte con i critici letterari, i
giornalisti ... chi scrive come mestiere ... ma come proprio lui ???!!!
... ) e quelle artistiche (che vengono considerate peggio che quelle
letterarie ... ma lui mica è scultore ???!!! ... ) insomma l'autore
sostiene che quando l'essere umano ha soddisfatto le esigenze primarie,
c'è spazio per l'intelletto, l'arte ... tutte robe inutili e che portano
le persone a "rompersi i coglioni" le une con le altre: le persone
incominciano a volere cose materiali inutili (la proprietà) od
immateriali (riassumendo: il potere) fino ad ammazzare per questo, a far
guerre per questo. Ma queste due tesi del "pancia piena" / "pancia
vuota" si alternano sempre solo accennate in modo superficiale, senza
essere approfondite.

Cosa mi è quasi piaciuto:
C'è una probabile autentica disperazione dell'autore nella constatazione che "L'uomo sarà l'unico essere vivente ad autoestinguersi per imbecillità.",
sicuramente una auto-ironia ed un sarcasmo sulla società pseudo-rurale
del suo pease, Erto, in cui la gente rompe i coglioni con il tosaerba
tutte le sante domeniche e poi va due volte a settimana in palestra per
fare i muscoli ... ok, sono d'accordo.
Seriamente parlando, il
nichilismo di Corona mi ha fatto venire in mente la conclusione che
Werner Herzog trae nel suo film Wild Blue Yonder: "l'uomo è un virus"
che ha contaminato e quasi distrutto il pianeta Terra, pianeta che
riprenderà a a prosperare solo quando l'essere umano sarà emigrato in
pianeti alieni ... ma a differenza del regista tedesco, che ha un
pensiero magnificamente super-umano, il Mauro Corona ha sempre un
pensiero paradossalmente "antropocentrico": intendo dire che nel
racconto non c'è un "amore" per la Natura, nessun sentimento per le
forme di vita animale o vegetale (anzi nessun sentimento proprio!): c'è
sempre l'uomo e la sua strumentalizzazione della Natura ai soli fini
della soppravivenza dell'uomo: il problema dell'uomo è solo e sempre
"riempirsi la pancia" e null'altro sembra importante ...

Conclusione:
ma
se l'arte e la scienza sono solo "surplus distruttivo"... all'uomo non
rimane che la dimensione fisiologica del corpo mangiante? e che diamine,
ci sarà qualcosa di più "bello" nella vita di un uomo ? forse la
capicità dell'umanità di vedere oltre l'umanità ? ma sacramento?! (come
direbbe l'autore) di questo non si parla nel libro... Sad
Forse ho
capito il motivo della tristezza che mi mettono i libri di Mauro Corona:
c'è la mancanza di suggerimento di "bellezza" di cui io ho bisogno, e
però invece ... sono sicuro che anche l'autore cerchi la bellezza
proprio come me meschino, altrimenti lui non andrebbe a scalare montagne
(la bellezza dis-umana), e non farebbe sculture (la bellezza dell'arte)
e sopratutto non scriverebbe libri (la bellezza della scrittura dei
simboli) ...
no?

Giorgio, 24 Aprile 2011
Giorgio Robino
Giorgio Robino

Messaggi : 60
Data d'iscrizione : 27.03.12
Età : 60
Località : Genova

http://solyaris.altervista.org

Torna in alto Andare in basso

Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona Empty Re: Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona

Messaggio  Giorgio Robino Mer Mar 28, 2012 9:08 am

p.s.
1. mi piacerebbe leggere il feeling di chi lo ha letto il libro
( sembra che ne siano venduti coì tanti ma non ho mai parlato nel merito con chi l'ha letto ;-) ),

2. devo ammettere che questo libro mi ha colpito molto per il contenuto e l'attualità sottovalutata...
e torna spesso con nelle conversazioni con mia madre per esempio...,
che spesso si concludono con un "accidenti! vedi come va tutto in merda! c'aveva ragione il Mauro Corona!" :-)

3. ma ho deciso di dare al libraccio tutti i libri di montagna che no nuserò più...
in pratica tutti... eccetto gli scritti di Bonatti e Rebuffat :-)
Giorgio Robino
Giorgio Robino

Messaggi : 60
Data d'iscrizione : 27.03.12
Età : 60
Località : Genova

http://solyaris.altervista.org

Torna in alto Andare in basso

Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona Empty Re: Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona

Messaggio  buzz Mer Mar 28, 2012 9:57 am

Molto interessante la recensione di questo libro che non ho letto Very Happy.
Molto interessante di per sé.

Devo dire che io, per scegliere i libri che leggo, seguo la logica di quello che guarda il fiume: fra tutte le cose nuove che vengono prodotte, aspetto per vedere se vanno a fondo (e restano) oppure se galleggiano (e vengono portate via). Ogni tanto prendo quello che c'è sul fondo.
La mia non è diffidenza, bensì oculata disposizione del tempo a mia disposizione.
C'è troppo di bello, prodotto prima, per perdere tempo con tutta la merda prodotta in tempo reale.
Attendo che questa, galleggiando allegramente, venga portata via.

Quindi ho aspettato anni, per farmi capitare in mano un libro di Mauro Corona.
Il libro è stato "storia di neve" e non mi è dispiaciuto.

Un po' naive lo è sicuramente, non è che sia un rigoroso sociologo. E anche un po' contraddittorio, in quella concezione della natura ben poco contemplativa. Animalesca direi, con un che di misticismo, propriamente umano.

L'idea di base del libro è interessante. Ma francamente non lo avrei comprato.
avatar
buzz

Messaggi : 7223
Data d'iscrizione : 25.11.11

Torna in alto Andare in basso

Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona Empty Re: Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona

Messaggio  AndreaVe Mer Apr 04, 2012 10:40 pm

L'ho letto e non mi è piaciuto. Decisamente no.
E mi ritrovo molto con quelle che scrive Giorgio nel cosa non gli è piaciuto.

Ma non riesco a controbilanciare con qualche aspetto positivo.

Insomma, era uno di quei libri che galleggiavano: avrei dovuti aspettare la corrente.

AndreaVe
AndreaVe

Messaggi : 3250
Data d'iscrizione : 11.03.12

Torna in alto Andare in basso

Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona Empty Re: Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona

Messaggio  AndreaVe Mer Apr 04, 2012 10:42 pm

solyaris ha scritto:p.s.


3. ma ho deciso di dare al libraccio tutti i libri di montagna che no nuserò più...
in pratica tutti... eccetto gli scritti di Bonatti e Rebuffat :-)
p.s.: prima di portare i libri in un postaccio, mandami una lista di quelli di cui ti sbarazzi....
AndreaVe
AndreaVe

Messaggi : 3250
Data d'iscrizione : 11.03.12

Torna in alto Andare in basso

Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona Empty Re: Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona

Messaggio  fabius.b Mer Apr 04, 2012 10:52 pm

io non sono riuscito ad arrivare neanche a metà libro
fabius.b
fabius.b

Messaggi : 102
Data d'iscrizione : 27.03.12

Torna in alto Andare in basso

Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona Empty Re: Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona

Messaggio  schen Mer Apr 04, 2012 10:57 pm

Intanto posso dire di essermi veramente goduto la.. "recensione" (ma è limitativo chiamarla così..) di solyaris!
I libri di Corona li ho sempre snobbati.
Non c'è un vero motivo alla base di questo atteggiamento.. forse mi sembrava strano che un orso dichiarato (interpretato?) poi volesse davvero che qualcuno leggesse (comprasse) i suoi libri, guardasse (comprasse) una sua scultura in legno.
Ma questo lo leggerò. Perchè solyaris mi ha fatto venire voglia di sfogliarlo e tentare di comprendere almeno un decimo di ciò che ci ha trovato lui e che ci ha così ben rappresentato.
E probabilmente non ci troverò le stesse cose perchè non le capirò, forse ne troverò altre che lui non ha manco preso in considerazione.. ma consentitemi di dire che è così bello accendere un pc alla sera e trovarci dentro tutta questa ricchezza condivisa e a portata di mano!
Siamo fortunati.

marco
schen
schen

Messaggi : 715
Data d'iscrizione : 15.03.12
Età : 59
Località : Vallée d'Aoste

Torna in alto Andare in basso

Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona Empty Re: Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona

Messaggio  Giorgio Robino Gio Apr 05, 2012 11:46 am

@Andrea
porca paletta abitassimo più vicino te li avrei regalati senza meno...
ma mi sono appena accordato con libraccio di Chiavari
in realtà mi fa piacerli darli al tipo che gestisce il negozio,
è un appassionato e da lui ho trovato libri meravigliosi introvabili come quelli di Giancarlo Grassi, Quagliotto, gente ...quella lì...!
Ho fatto un ripulisti totale.
dando via contento i libri di Diemberger, Corona, Krakauer, etc.
addirittura i libri dell'amato Simpson e Urubko... (su di loro due ero perplesso e quasi pentito),
ho solo tenuto tra i giovani quella testa punk di di Mark Twight...
comunque a me fa piacere che i libri girino e vadano in mani/menti varie.

@Marco
non so se ti è mai capitato, a me si...
che ci sono dei libri, come dei film che ti sembrano delle schifezze al momento,
ma poi con il tempo ti ritrovi a pensarci e ripensarci...
per esempio il libro di Corona è scritto da cani ma mi ha lasciato interessanti dubbi sempre attuali,
per esempio il film Wild Blue Yonder di Herzog,
che diciamocelo: sto film è na palla mostruosa,
ma il cui contenuto mi perseguita da quando ho visto il film ...

schen ha scritto:Ma questo lo leggerò. Perchè solyaris mi ha fatto venire voglia di sfogliarlo e tentare di comprendere almeno un decimo di ciò che ci ha trovato lui e che ci ha così ben rappresentato.

arghh, va a finire che al Corona gli faccio pure pubblicità! scherzo , mi fa paicere ;-)

buone visioni
giorgio
Giorgio Robino
Giorgio Robino

Messaggi : 60
Data d'iscrizione : 27.03.12
Età : 60
Località : Genova

http://solyaris.altervista.org

Torna in alto Andare in basso

Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona Empty Re: Il Comunismo della soppravivenza secondo il Mauro Corona

Messaggio  Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.