da tourdurutor - il video della III e ultima tappa
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da tourdurutor - il video della III e ultima tappa :: Commenti
ho visto i primi 4 minuti,
e trovo sempre sti tutini un po' ridicoli,
una palese antitesi di molti aspetti essenziali di quello che apprezzo nello scialpinismo,
l'isolamento, il silenzio, la presenza forte della natura, l'avventura....
Parlo da esterno, non mi sono mai improvvisato in tali competizioni, non dubito che lo spirito competitivo possa appassionare ma si sa che oggi, anche alla gara di paese, arriva tra i primi solo chi può fisicamente sfoderare prestazioni eccezionali e proibitive per ogni comune mortale. Mi chiedo se questi scialpinisti da competizione non siano essenzialmente dei fondisti mancati che hanno trovato una disciplina nuova in cui riciclarsi.
e trovo sempre sti tutini un po' ridicoli,
una palese antitesi di molti aspetti essenziali di quello che apprezzo nello scialpinismo,
l'isolamento, il silenzio, la presenza forte della natura, l'avventura....
Parlo da esterno, non mi sono mai improvvisato in tali competizioni, non dubito che lo spirito competitivo possa appassionare ma si sa che oggi, anche alla gara di paese, arriva tra i primi solo chi può fisicamente sfoderare prestazioni eccezionali e proibitive per ogni comune mortale. Mi chiedo se questi scialpinisti da competizione non siano essenzialmente dei fondisti mancati che hanno trovato una disciplina nuova in cui riciclarsi.
Tutte le competizioni fanno a pugni con la pippaggine.. a me le gare di scialpinismo fan cagare sostanzialmente perchè il solo pensiero di accelerare il mio "passo", ormai cristallizzato da anni di attività su una velocità che farebbe addormentare un bradipo in stampelle, mi procurerebbe un infarto istantaneo.
Ho visto tutto il video, nei primi momenti ho avuto la stessa sensazione di cinetica. Però mi sono forzato ad andare avanti.
Ci sono stati periodi in cui ho partecipato a gare di corsa, anche una volta in montagna. Capisco bene che hanno poco a che fare con l'idea della montagna che hanno molti (e io stesso) ma esiste anche uno spirito competitivo, non necessariamente rivolto a soverchiare gli altri, ma di esplorazione dei propri limiti, tale da far passare in secondo piano il terreno su cui ci si confronta.
Insomma, la spinta propulsiva ad andare su veloci, sempre di più, di correre laddove una volta si camminava, di allenarsi per migliorarsi, con costanza, sacrificio, applicazione... e poi confrontarsi in una gara, laddove hai lo stimolo degli altri....
penso sia umana e normale.
Anche se adesso non mi interessa, qualche anno fa avrei partecipato (non a gare di scialpinismo perché scio come un sasso che rotola) ciò non significa che non capisca.
Però mi ha colpito come ad un certo punto corrano su una cresta, ben battuta sì, ma abbastanza esposta. Hanno solo i bastoncini, se inciampassero potrebbe essere abbastanza pericoloso, non credo che potrebbero arrestare la scivolata.
Potrebbe anche essere che le riprese aumentino la percezione di ripido, non so.
In queste corse, gli atleti, secondo voi rischiano?
Ci sono stati periodi in cui ho partecipato a gare di corsa, anche una volta in montagna. Capisco bene che hanno poco a che fare con l'idea della montagna che hanno molti (e io stesso) ma esiste anche uno spirito competitivo, non necessariamente rivolto a soverchiare gli altri, ma di esplorazione dei propri limiti, tale da far passare in secondo piano il terreno su cui ci si confronta.
Insomma, la spinta propulsiva ad andare su veloci, sempre di più, di correre laddove una volta si camminava, di allenarsi per migliorarsi, con costanza, sacrificio, applicazione... e poi confrontarsi in una gara, laddove hai lo stimolo degli altri....
penso sia umana e normale.
Anche se adesso non mi interessa, qualche anno fa avrei partecipato (non a gare di scialpinismo perché scio come un sasso che rotola) ciò non significa che non capisca.
Però mi ha colpito come ad un certo punto corrano su una cresta, ben battuta sì, ma abbastanza esposta. Hanno solo i bastoncini, se inciampassero potrebbe essere abbastanza pericoloso, non credo che potrebbero arrestare la scivolata.
Potrebbe anche essere che le riprese aumentino la percezione di ripido, non so.
In queste corse, gli atleti, secondo voi rischiano?
sulle gare di velocità pura dove bisogna solo pedalare e totalizzare dislivello nel minor tempo possibile secondo me rischiano solo di schiantarsi le coronarie o di farsi male in discesa..
Nei grandi raid invece si percorrono anche creste esposte ed affilate, la preparazione del percorso è sempre molto accurata (traccia, palinatura, corde fisse, assistenza, ecc...) ma se uno inciampa di brutto finisce di sotto, non ci sono santi..
Nei grandi raid invece si percorrono anche creste esposte ed affilate, la preparazione del percorso è sempre molto accurata (traccia, palinatura, corde fisse, assistenza, ecc...) ma se uno inciampa di brutto finisce di sotto, non ci sono santi..
nello scialpinismo come lo intende la maggiora parte di noi la velocità può essere importante ma non è essenziale. Il più bravo o il più forte non è quello che arriva primo. Si ammira soprattutto chi sa muoversi meglio in montagna d'inverno, chi sa destreggiarsi sui terreni più disparati sia in salita che in discesa, chi sa sciare benissimo su qualsiasi tipo di neve, chi sa scendere in scioltezza nei pendii più ripidi e difficili, chi sa tornare a casa senza prendersi qualche rischio di troppo.
cinetica ha scritto:nello scialpinismo come lo intende la maggiora parte di noi la velocità può essere importante ma non è essenziale. Il più bravo o il più forte non è quello che arriva primo. Si ammira soprattutto chi sa muoversi meglio in montagna d'inverno, chi sa destreggiarsi sui terreni più disparati sia in salita che in discesa, chi sa sciare benissimo su qualsiasi tipo di neve, chi sa scendere in scioltezza nei pendii più ripidi e difficili, chi sa tornare a casa senza prendersi qualche rischio di troppo.
ma infatti.. queste gare sono un altro sport. Una cosa diversa.
un po' son curioso, non è detto che in futuro non possa andare a cimentarmi con un Tris Rotondo ma di certo non mi metterò a fare jogging con gli scarponi da sci
Diciamo che sono corse in montagna in cui è permesso usare gli sci.
La componente atletica prevale sulle altre.
Anche nella corsa, o nel nuoto, o in qualunque altra attività che si pratica nella natura c'è chi ha approcci diversi dalla competizione atletica pura e semplice. Non vedo dove possa essere il problema.
Meglio così che in elicottero.
La componente atletica prevale sulle altre.
Anche nella corsa, o nel nuoto, o in qualunque altra attività che si pratica nella natura c'è chi ha approcci diversi dalla competizione atletica pura e semplice. Non vedo dove possa essere il problema.
Meglio così che in elicottero.
Buzz ha scritto:Diciamo che sono corse in montagna in cui è permesso usare gli sci.
La componente atletica prevale sulle altre.
Anche nella corsa, o nel nuoto, o in qualunque altra attività che si pratica nella natura c'è chi ha approcci diversi dalla competizione atletica pura e semplice. Non vedo dove possa essere il problema.
Meglio così che in elicottero.
nessun problema, solo che correre in salita con gli sci è faticoso e l'elicottero costa.
Sono delle squallide attività d'elite..
nemmeno io ho qualcosa in contrario a tali gare, ci mancherebbe. So per sentito dire che in tali gare qualcuno per essere più veloce risparmiava sull'equipaggiamento e andava con gli sci da fondo al che sono stati adottati regolamenti più severi sull'attrezzatura obbligatoria da usare lungo il percorso.
Come eventuale sport olimpionico effettivamente mi chiedo se abbia veramente senso, se non si tratti di qualcosa di forzato. Se uno è forte in salita si può dare allo sci di fondo, se è forte in discesa si può dare allo sci alpino.
Come eventuale sport olimpionico effettivamente mi chiedo se abbia veramente senso, se non si tratti di qualcosa di forzato. Se uno è forte in salita si può dare allo sci di fondo, se è forte in discesa si può dare allo sci alpino.
cinetica ha scritto:nello scialpinismo come lo intende la maggiora parte di noi la velocità può essere importante ma non è essenziale. Il più bravo o il più forte non è quello che arriva primo. Si ammira soprattutto chi sa muoversi meglio in montagna d'inverno, chi sa destreggiarsi sui terreni più disparati sia in salita che in discesa, chi sa sciare benissimo su qualsiasi tipo di neve, chi sa scendere in scioltezza nei pendii più ripidi e difficili, chi sa tornare a casa senza prendersi qualche rischio di troppo.
Non so per gli italiani, ma ti posso assicurare che i corridori svizzeri e francesi son, nella stragrande maggioranza, ottimi sciatori e anche buoni alpinisti. Che vuoi dire se uno (che ha fatto la Patrouille des Glaciers in meno di 8 h), si fa il Couloir centrale del Velan (che è più difficile del Couloir d' Hannibal) in 3 h? Certamente è forte, ma sa anche destreggiarsi bene in montagna (insomma, il lavoro con piccozza e ramponi lo conosce) e anche sa sciare.
Poi, l' anno scorso, ho guardato la gare di Coppa del Mondo singolo a Marecottes e son rimasto pieno d'ammirazione per come sapevano sciare i migliori: Con quegli scietti scendevano un pendio di 40° - 45° come in una gara di gigante. Insomma . . .
cinetica ha scritto:nemmeno io ho qualcosa in contrario a tali gare, ci mancherebbe.
Ma come sport olimpionico effettivamente mi chiedo se abbia veramente senso, se non si tratti di qualcosa di forzato.
So per sentito dire che in tali gare qualcuno per essere più veloce risparmiava sull'equipaggiamento e andava con gli sci da fondo al che sono stati adottati regolamenti più severi sull'attrezzatura obbligatoria da usare lungo il percorso.
Vero. Al Trofeo Mezzalama del '73 mi sembra, avevano praticamente tutti gli sci da fondo. E a quel tempo significavano tanti kg in meno! Adesso tutti devono avere una certa attrezzatura che le soluzioni tecniche hanno ridotto all'osso in termini di peso.. bisogna vedere che succede il giorno che una meteo sbagliata li fa finire tutti in bocca ad una tormenta.. l'anno scorso proprio il Mezzalama ha mezzo congelato un sacco di concorrenti. Gli scarponi ultraleggeri non sono caldi, le tutine e i guantini tipo seconda pelle neppure..
Non so.. saranno anche manifestazioni sportive dove gli atleti mostrano il loro livello, ma guarda un po', tutto viene ridimensionato, o addirittura diventano cazzi, se il terreno di gioco non è più un bonario pendio assolato ma un vago e gelido biancore dove non si capisce più se sei a testa in giù o in su e inizi a non sentire più i piedini in quelle scatolette al carbonio.. A quel punto la gara va a farsi fottere e tenti di portare a casa la pelle o almeno i piedi solo blu e non neri.
Allora tanto varrebbe fare queste gare su tanti tapis roulant ad inclinazione variabile, messi in mezzo ad uno stadio.
...siamo sempre li
bici in cima a salcazzo o mettersi a correre nudi in cima a quellaltrocazzo
il tutto resta sempre e cmq in un ambiente che nulla ha a che fare con quello prettamente idoneo alle discipline agonistiche.
poi il fatto che tutto venga *addomesticato* da migliaia di organizzatori per render fattibili queste corse in Alta Montagna...
beh, riflettete da voi su quanto il gioco valga la candela
bici in cima a salcazzo o mettersi a correre nudi in cima a quellaltrocazzo
il tutto resta sempre e cmq in un ambiente che nulla ha a che fare con quello prettamente idoneo alle discipline agonistiche.
poi il fatto che tutto venga *addomesticato* da migliaia di organizzatori per render fattibili queste corse in Alta Montagna...
beh, riflettete da voi su quanto il gioco valga la candela
Certo. E non mi piacciono mica a me, 'ste gare. Però, un' altra cosa è un certo rispetto per le prestazioni (sperabilmente raggiunti in maniera onesta ) e le capacità sia tecniche che "di montagna" di molti dei corridori.
L'ho già visto anche solo ad una robetta da divertirsi come l'Arrancabirra.. il tempo, già previsto non buono, si è rivelato ancora peggio.. neve, freddo, scarsa visibilità.
Un sacco di gente abituata a correre in montagna e a "fare il tempo" si è comunque presentata con scarpette da corsa, pantaloncini e canottiera.. aah, già.. avevano i bastoncini al carbonio e la pozione magica nelle borracce con cannucce ai lati delle spalle.
Sulla Tete de la Tronche, 2800 mt. con 30 cm di neve e un freddo spaziale, dovevi vedere i voli di questi.. atleti. Tutti a lamentarsi poi del freddo, dell'organizzazione, del percorso.
Si, in effetti, sapendo che razza di personaggi senza alcuna idea di come possa essere il maltempo in montagna si iscrive a queste gare, l'organizzazione avrebbe dovuto annullarla.
Non invece proporla ugualmente confidando nel fatto che la gente si sarebbe equipaggiata adeguatamente, fottendosene del record.
Questo discorso, nella mia zucca, varrebbe anche per un Ultra Trail o per il Tor des Geants.. figuriamoci per una gara goliardica come l'Arrancabirra!
Un sacco di gente abituata a correre in montagna e a "fare il tempo" si è comunque presentata con scarpette da corsa, pantaloncini e canottiera.. aah, già.. avevano i bastoncini al carbonio e la pozione magica nelle borracce con cannucce ai lati delle spalle.
Sulla Tete de la Tronche, 2800 mt. con 30 cm di neve e un freddo spaziale, dovevi vedere i voli di questi.. atleti. Tutti a lamentarsi poi del freddo, dell'organizzazione, del percorso.
Si, in effetti, sapendo che razza di personaggi senza alcuna idea di come possa essere il maltempo in montagna si iscrive a queste gare, l'organizzazione avrebbe dovuto annullarla.
Non invece proporla ugualmente confidando nel fatto che la gente si sarebbe equipaggiata adeguatamente, fottendosene del record.
Questo discorso, nella mia zucca, varrebbe anche per un Ultra Trail o per il Tor des Geants.. figuriamoci per una gara goliardica come l'Arrancabirra!
bah
dite quel che volete
ma Killian è immenso, as usual
dite quel che volete
ma Killian è immenso, as usual
xee ha scritto:bah
dite quel che volete
ma Killian è immenso, as usual
si, si.. ma mica dico che 'sti supereroi non devono fare i loro exploit. Bravi, belle foto, bei videi.
_Uli ha scritto:cinetica ha scritto:nello scialpinismo come lo intende la maggiora parte di noi la velocità può essere importante ma non è essenziale. Il più bravo o il più forte non è quello che arriva primo. Si ammira soprattutto chi sa muoversi meglio in montagna d'inverno, chi sa destreggiarsi sui terreni più disparati sia in salita che in discesa, chi sa sciare benissimo su qualsiasi tipo di neve, chi sa scendere in scioltezza nei pendii più ripidi e difficili, chi sa tornare a casa senza prendersi qualche rischio di troppo.
Non so per gli italiani, ma ti posso assicurare che i corridori svizzeri e francesi son, nella stragrande maggioranza, ottimi sciatori e anche buoni alpinisti. Che vuoi dire se uno (che ha fatto la Patrouille des Glaciers in meno di 8 h), si fa il Couloir centrale del Velan (che è più difficile del Couloir d' Hannibal) in 3 h? Certamente è forte, ma sa anche destreggiarsi bene in montagna (insomma, il lavoro con piccozza e ramponi lo conosce) e anche sa sciare.
Poi, l' anno scorso, ho guardato la gare di Coppa del Mondo singolo a Marecottes e son rimasto pieno d'ammirazione per come sapevano sciare i migliori: Con quegli scietti scendevano un pendio di 40° - 45° come in una gara di gigante. Insomma . . .
Respect indubbiamente.
Conosco personalmente alcuni ragazzi che fanno ste gare e sono indubbiamente dei buoni sciatori e dei buoni alpinisti nonostante occupino le parti bassi della classifica. Non mancano mai di prepararsi adeguatamente e ci mettono sempre grande passione. Così allo stesso modo penso si collochi la maggioranza dei partecipanti. Inevitabilmente ci saranno pure i maniaci e i personaggi disposti a tutto (in che misura non so), ma questo come in tutte le altre discipline nel mondo agonistico.
Questa disciplina sportiva potrebbe avere un buon futuro ? Non lo so. Forse è un po' come le competizioni di arrampicata sportiva e i record di velocità: il tentativo di struttare ed inquadrare attività che per loro natura tendono alla libertà, alla fantasia, all'evoluzione, alla rottura dei vecchi schemi.
cinetica ha scritto:
Questa disciplina sportiva potrebbe avere un buon futuro ? Non lo so. Forse è un po' come le competizioni di arrampicata sportiva e i record di velocità: il tentativo di struttare ed inquadrare attività che per loro natura tendono alla libertà, alla fantasia, all'evoluzione, alla rottura dei vecchi schemi.
Credo di sì. Credo sia un'attività in crescita.
Almeno QUI sempre più persone si appassionano alle gare in montagna, giovani e meno giovani.
Molti per superare i propri limiti e i propri piccoli e grandi record personali.
D'estate fanno gare di corsa in montagna, siano skyraces, skymarathon o trail, e d'inverno gare di scialpinismo.
E sono atleti veri, gente che si allena tantissimo molti dei quali nei ritagli di tempo (il mitico Bruno Brunod costruisce tetti in pietra...Si narra che si allenasse tutti i giorni alle 5 del mattino e alla sera dopo il lavoro).
Gente che cura molto lo stile di vita e l'alimentazione. Atleti veri, ripeto, più di tanti altri.
Che poi ci sia l'illecito...boh, quello ormai si è insinuato dappertutto, soprattutto nelle discipline meno controllate. Ma i più sono sani.
xee ha scritto: . . . .
Che poi ci sia l'illecito...boh, quello ormai si è insinuato dappertutto, soprattutto nelle discipline meno controllate. Ma i più sono sani.
Che sarà una disciplina sportiva in crescita lo credo anch' io. Se mi piace, nell' aspetto diciamo competitivo di punta non lo so (tendo piuttosto al no, mais bon . . .). Comunque, l' incisione sull' ambiente c' è ma come per tante altre attività di loisir all' aperto pure.
E poi c' è un aspetto per il quale ho invece molto rispetto: Son quei tanti e tanti che vi partecipano come nelle maratone popolari siano esse di corsa, di bici (vtt e/o strada) ecc. ecc. E nelle gare come la Patrouille des Glaciers c' è anche l' aspetto di compagnia e di solidarietà, perchè son terne che vi partecipano. Ne so qualcosa perchè ho fatto - due anni fa - tutto l' inverno di sci randonnee con due che si preparano per essa. E conosco tanti, della mia valle, che quest' anno la faranno e di cui so per certo che a) son puliti e b) lo fanno come una sfida a se stessa (xee: anche Samuel ci sarà con due compagni guida, di cui uno reconvalescente di una brutta cosa e si son fissati un tempo fra 10:30 e 12 ore - col materiale normale e niente combinaison ). E probabilmente assieme a molti altri des Granges ci sarò pure io per incoraggiarli al Col de la Chaux
L' aspetto droga ai livelli di punta, purtroppo, mi pare molto peggio di quanto non sembri sospettare tu. :-(
_Uli ha scritto:
L' aspetto droga ai livelli di punta, purtroppo, mi pare molto peggio di quanto non sembri sospettare tu. :-(
...ah può essere. Ai livelli di punta. Anche se i "bravi" che conosco mi sembrano puliti!
Ma il vero bello, proprio come dici tu, è un po più in "basso" I nostri amici, conoscenti, noi stessi :mrgreen: che ci mettiamo alla prova in queste gare.
A volte la sfida (oh...per me almeno) è superare i cancelli orari
....gl'invidio un gran tanto SOLO le ginocchia
tsk, tutini
tsk, tutini
xee ha scritto:. . .A volte la sfida (oh...per me almeno) è superare i cancelli orari
Effettivamente. Da Arolla al Riedmattenpass (qualcosa come 950 m, se pur regolare ed efficace come salita) danno un limite di poco più di un' ora (se fai la Arolla - Verbier). È già qualcosa farcelo . . .
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