l'aquila, tre anni dopo...
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Re: l'aquila, tre anni dopo...
bummi ha scritto:
ma per favore smettiamola con questa falsa leggenda che il Friuli è stato ricostruito senza fondi pubblici speciali.
scusa ce l'hai con me? non ho mica detto questo. gli aiuti sono venuti dai fondi pubblici come dai privati. come da gente che ha lavorato gratis ecc ecc
ma di fondo c'è stata una diversa gestione della cosa nel suo complesso. come dice trek. poi che si possa o no costruire in un determinato posto io non lo so. non sono ne geologo ne conosco l'aquila. ma se i soldi fossero stati gestiti bene forse ora si parlerebbe di altro all'aquila.
Re: l'aquila, tre anni dopo...
Penso che ce l'avesse col grip
AndreaVe- Messaggi : 3250
Data d'iscrizione : 11.03.12
Re: l'aquila, tre anni dopo...
AndreaVe ha scritto:Penso che ce l'avesse col grip
ma nn lo ha detto manco lui
Re: l'aquila, tre anni dopo...
Ce l'ho con chi crede che a L'Aquila l'emergenza sia stata gestita male da parete degli aquilani.
Ricordo che questa è stata l'unica calamità grave dal dopoguerra in poi per la quale non è stata stanziata una tassa di scopo. Cosa avrebbero dovuto gestire gli enti locali?
Non solo, i pochissimi fondi arrivati sono stati "elargiti" dal governo a un commissario straordinario di nomina governativa (prima Bertolaso, ora Chiodi) che si è distinto per la totale mancanza di dialogo con chiunque. Le assurde c.d. "new town" costruite in luoghi assurdi con materiali che già stanno mostrando tutta la loro scarsezza qualitativa sono il risultato.
Anche a L'Aquila, come a suo tempo in Friuli, hanno lavorato gratis per mesi elettricisti, carpentieri e altri artigiani, ma la loro attività è stata limitata perchè senza soldi non si ricostruisce nulla, men che meno un'intera città rasa al suolo.
Ricordo che questa è stata l'unica calamità grave dal dopoguerra in poi per la quale non è stata stanziata una tassa di scopo. Cosa avrebbero dovuto gestire gli enti locali?
Non solo, i pochissimi fondi arrivati sono stati "elargiti" dal governo a un commissario straordinario di nomina governativa (prima Bertolaso, ora Chiodi) che si è distinto per la totale mancanza di dialogo con chiunque. Le assurde c.d. "new town" costruite in luoghi assurdi con materiali che già stanno mostrando tutta la loro scarsezza qualitativa sono il risultato.
Anche a L'Aquila, come a suo tempo in Friuli, hanno lavorato gratis per mesi elettricisti, carpentieri e altri artigiani, ma la loro attività è stata limitata perchè senza soldi non si ricostruisce nulla, men che meno un'intera città rasa al suolo.
bummi- Messaggi : 219
Data d'iscrizione : 12.03.12
Età : 59
Località : Roma, Abruzzo
Re: l'aquila, tre anni dopo...
bummi ha scritto:Ce l'ho con chi crede che a L'Aquila l'emergenza sia stata gestita male da parete degli aquilani.
.
veramente te la sei presa con il friuli. cmq nn importa. il modo in cui è stato trattato il terremoto in abbruzzo visto da quassù è sembrato +, uno spettacolo ad effetto che un intervento pensato alla bisogna. come ha detto trek. e non credo che gli eell potevano far molto. poi le mie fonti sono la stampa e i giornali radio...
Re: l'aquila, tre anni dopo...
espo ha scritto:bummi ha scritto:Ce l'ho con chi crede che a L'Aquila l'emergenza sia stata gestita male da parete degli aquilani.
.
veramente te la sei presa con il friuli. cmq nn importa. il modo in cui è stato trattato il terremoto in abbruzzo visto da quassù è sembrato +, uno spettacolo ad effetto che un intervento pensato alla bisogna. come ha detto trek. e non credo che gli eell potevano far molto. poi le mie fonti sono la stampa e i giornali radio...
Espo ma cosa dici?
Io me la sono presa con chi accosta il terremoto in Friuli a questo, sono stati gestiti in modo completamente diverso e ho anche spiegato quali sono le enormi differenze. Se e quando vorrai venire a vedere cosa è L'Aquila (e tutti gli altri comunu terremotati) oggi, sarò lieto di ospitarti a casa mia a Colledara (pur essendo in provincia di Teramo è uno dei comuni del cratere sismico). Anzi chiunque voglia venire a farsi un'idea reale della situazione, non quella falsa data da stampa e giornali radio, mi contatti pure.
bummi- Messaggi : 219
Data d'iscrizione : 12.03.12
Età : 59
Località : Roma, Abruzzo
Re: l'aquila, tre anni dopo...
Spero di sbagliarmi ma temo che stavolta non sarà possibile ricostruire la città come era prima. In Friuli erano piccoli paesini, ed era un altra fase storica, qui abbiamo a che fare con una intera città. I costi per riportare in piedi il centro storico sarebbero enormi e chi li può sostenere in un fase storica in cui non si può più fare deficit spending, ma anzi sei obbligato per legge costituzionale al pareggio di bilancio? E con quali tempi, semmai, ne varrebbe la pena?
Forse sarà possibile ricostruire le zone di pregio storico-architettonico, fare una specie di città museo ma la città vera dovrà nascere altrove, e se non si sbrigano a capire dove rischia di non nascere mai più perché gli abitanti, specie i giovani, se ne andranno piano piano.
Forse sarà possibile ricostruire le zone di pregio storico-architettonico, fare una specie di città museo ma la città vera dovrà nascere altrove, e se non si sbrigano a capire dove rischia di non nascere mai più perché gli abitanti, specie i giovani, se ne andranno piano piano.
tocci- Messaggi : 857
Data d'iscrizione : 12.03.12
Età : 55
Re: l'aquila, tre anni dopo...
la domanda è: ricostruire una città è "un costo" non sopportabile?
un vezzo insostenibile, opppure grazie alle tecniche moderne
si può restituire agli aquilani la loro storia?
Mi pare che il Belice abbia insegnato abbastanza...
oppure io ricordo male di "nuove città" ricostruite e disabitate
perchè la gente non vi si riconosce??
La "fortuna" del Friuli, tra le altre cose, fu che i paesi furono
ricostruiti esattamente dov'erano stati, restituendo alla gente
la loro storia e la forza di ricominciare, gli fu restituita un'occasione
che non si sono lasciati scappare, non furono governate da interventi
esterni, calati dall'alto, non arrivò nessun "dottore" del territorio...
arrivarono "dottori" delle case che insieme al buon senso ed alle aspettative
ed alla cultura della gente potè ricostruire i paesi con un aspetto che li facesse
sentire ancora loro...e questa è una forza che vale tutti i sacrifici che una persona può aspettarsi...
un vezzo insostenibile, opppure grazie alle tecniche moderne
si può restituire agli aquilani la loro storia?
Mi pare che il Belice abbia insegnato abbastanza...
oppure io ricordo male di "nuove città" ricostruite e disabitate
perchè la gente non vi si riconosce??
La "fortuna" del Friuli, tra le altre cose, fu che i paesi furono
ricostruiti esattamente dov'erano stati, restituendo alla gente
la loro storia e la forza di ricominciare, gli fu restituita un'occasione
che non si sono lasciati scappare, non furono governate da interventi
esterni, calati dall'alto, non arrivò nessun "dottore" del territorio...
arrivarono "dottori" delle case che insieme al buon senso ed alle aspettative
ed alla cultura della gente potè ricostruire i paesi con un aspetto che li facesse
sentire ancora loro...e questa è una forza che vale tutti i sacrifici che una persona può aspettarsi...
Re: l'aquila, tre anni dopo...
tocci ha scritto:
ma anzi sei obbligato per legge costituzionale al pareggio di bilancio?.
mi sembra che questa sia solo un'idea per ora. ma nn penso sia il punto del discorso per l'aquila.
Re: l'aquila, tre anni dopo...
é vero come dice Tocci che in Friuli sono stati colpiti " paesini" non superiori ai 10000 abitanti ma il territorio e la popolazione colpita è stata molto , molto piu vasta che all' Aquila.
La differenza sostanziale al di la DEI TEMPI E DEI GOVERNI DIVERSI è stata l' impostazione data sin dall' inizio, i soldi pubblici , privati e i molti provenienti da stati esteri son stati messi a disposizione dei vari sindaci dei comuni colpiti e quindi spesi direttamente sul territorio con cognizione di causa.
La differenza sostanziale al di la DEI TEMPI E DEI GOVERNI DIVERSI è stata l' impostazione data sin dall' inizio, i soldi pubblici , privati e i molti provenienti da stati esteri son stati messi a disposizione dei vari sindaci dei comuni colpiti e quindi spesi direttamente sul territorio con cognizione di causa.
Adriano- Messaggi : 602
Data d'iscrizione : 12.03.12
Età : 65
Località : spilimbergo
Re: l'aquila, tre anni dopo...
trek2005 ha scritto:la domanda è: ricostruire una città è "un costo" non sopportabile?
un vezzo insostenibile, opppure grazie alle tecniche moderne
si può restituire agli aquilani la loro storia?
Mi pare che il Belice abbia insegnato abbastanza...
oppure io ricordo male di "nuove città" ricostruite e disabitate
perchè la gente non vi si riconosce??
La "fortuna" del Friuli, tra le altre cose, fu che i paesi furono
ricostruiti esattamente dov'erano stati, restituendo alla gente
la loro storia e la forza di ricominciare, gli fu restituita un'occasione
che non si sono lasciati scappare, non furono governate da interventi
esterni, calati dall'alto, non arrivò nessun "dottore" del territorio...
arrivarono "dottori" delle case che insieme al buon senso ed alle aspettative
ed alla cultura della gente potè ricostruire i paesi con un aspetto che li facesse
sentire ancora loro...e questa è una forza che vale tutti i sacrifici che una persona può aspettarsi...
Non credo il problema per la ricostruzione sia il "costo" non sopportabile, me penso che il grado di lesione degli edifici storici non permetta sicuramente un intervento immediato. Il puntellamento è un operazione molto delicata, lenta e ovviamente costosa.
Ricordo che si parlò delle costruzione di New Town nella periferia aquilana quasi subito dopo il terremoto, sostenuta dal progetto C.A.S.E., correggetemi se sbaglio. Ma gli stessi aquilani e il Comune, forse giustamente, si opposero all'idea, immaginando probabilmente che il centro storico sarebbe diventato una città-museo.
Mi pare che ora però non si possa nemmeno parlare di città, ma ancora di macerie.
aletonella- Messaggi : 523
Data d'iscrizione : 04.04.12
Età : 39
Località : Crespano del Grappa
Re: l'aquila, tre anni dopo...
il C.A.S.E. è esattamente quel che non si sarebbe dovuto fare...aletonella ha scritto:trek2005 ha scritto:la domanda è: ricostruire una città è "un costo" non sopportabile?
un vezzo insostenibile, opppure grazie alle tecniche moderne
si può restituire agli aquilani la loro storia?
Mi pare che il Belice abbia insegnato abbastanza...
oppure io ricordo male di "nuove città" ricostruite e disabitate
perchè la gente non vi si riconosce??
La "fortuna" del Friuli, tra le altre cose, fu che i paesi furono
ricostruiti esattamente dov'erano stati, restituendo alla gente
la loro storia e la forza di ricominciare, gli fu restituita un'occasione
che non si sono lasciati scappare, non furono governate da interventi
esterni, calati dall'alto, non arrivò nessun "dottore" del territorio...
arrivarono "dottori" delle case che insieme al buon senso ed alle aspettative
ed alla cultura della gente potè ricostruire i paesi con un aspetto che li facesse
sentire ancora loro...e questa è una forza che vale tutti i sacrifici che una persona può aspettarsi...
Non credo il problema per la ricostruzione sia il "costo" non sopportabile, me penso che il grado di lesione degli edifici storici non permetta sicuramente un intervento immediato. Il puntellamento è un operazione molto delicata, lenta e ovviamente costosa.
Ricordo che si parlò delle costruzione di New Town nella periferia aquilana quasi subito dopo il terremoto, sostenuta dal progetto C.A.S.E., correggetemi se sbaglio. Ma gli stessi aquilani e il Comune, forse giustamente, si opposero all'idea, immaginando probabilmente che il centro storico sarebbe diventato una città-museo.
Mi pare che ora però non si possa nemmeno parlare di città, ma ancora di macerie.
è solo un prototipo, avulso dal contesto, un bel proptotipo, ma proptotipo...
Re: l'aquila, tre anni dopo...
appena appena per sottolineare "l'aria differente" fra L'Aquila ed il Friuli...
è cambiato un mondo...qualcuno tiene ferme le bocce solo per poter lucrare...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/08/laquila-anni-terremoto-cinque-milioni-indennita-funzionari/203157/
è cambiato un mondo...qualcuno tiene ferme le bocce solo per poter lucrare...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/08/laquila-anni-terremoto-cinque-milioni-indennita-funzionari/203157/
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