Battaglie perse?

La Cima di Pramper, salita l'altro giorno, può essere un ottimo esempio di come andrebbero segnalate - proprio volendo - le "vie normali". Si tratta di una cima conosciuta e relativamente frequentata, che presenta passaggetti di arrampicata (I / I+) e poca esposizione, fuori dai sentieri ufficialmente segnalati ma con una traccia ormai piuttosto consolidata. Ebbene, dall'inizio (dove la traccia stacca dal sentiero) alla fine è marcata sempre e solamente da ometti (a volte anche troppi, a dir la verità), messi in genere in modo piuttosto intelligente, tanto che pure tra la nuvolaglia è difficile sbagliar strada. La volta che l'imbecille di turno passasse di là con secchia e pennello andrebbe solo a peggiorare le cose. Il dirimpettaio Castello di Moschesin ha una via normale altrettanto lineare ma qualcuno ha pensato bene di far bollini qua e là. Se volete apprezzar la differenza e fare le vostre valutazioni andate e vedete.

kala ha scritto:Paolo parla di Cima Laste, Tex dei Preti: capitevi voi  

Che notte... 
Ma io avevo specificato cima dei preti....quindi è colpa sua!

E' stato pubblicato un bello scritto a firma di Roberto Bianchini sul numero "invernale" delle Alpi Venete circa le ultime deturpazioni sulle Ciazze Alte. Molto condivisibile, anche per lo stile schietto e diretto... anche se avrei gradito leggere finalmente i nomi di Beltrame e figlio e co. Così si capisce (chi ha seguito) e non si capisce (chi è fuori da queste questioni)... in questa maniera però rimane quel velo di omertà che di fatto protegge questi personaggi.

Se non ricordo male in un vecchio numero sempre delle AV coesisteva lo scritto-denuncia di Visentini sulle prime verniciature in Oltrepiave ad opera di Beltrame e in fondo una recensione-dedica-incensata allo stesso Beltrame su una sua guida appena uscita e lì recensita...mah!