[Pale di San Martino] Cima Immink

Era una cima che sognavo da tempo, e complice l'ennesimo fine settimana di stampo estivo abbiamo provato e ci è andata ancora una volta bene, sia per la soddisfazione della salita che per le condizioni meteo.

Cima Immink è una riproduzione minore della Pala di San Martino (altro sogno nel cassetto... ma ne riparleremo l'estate ventura... vielleicht  ). Con la maggiore Pala ne condivide la forma, un dosso piatto sulla sommità che contiene un catino di ghiaie pensile e le caratteristiche canne d'organo che ne solcano i fianchi... balzo ideale una volta in cima per sognare di salire ancora più in alto.



A rileggere le cronache alpinistiche, anche la storia delle due cime in questione s'intreccia se è veritiera la prima salita ad opera di Cesare Tomè, Santo Siorpaes (ancora lui!) e Tommaso Dal Col, che tentarono una via d'approccio alla Pala di San Martino per questo versante e fallirono, per via del profondo intaglio che le divide.

A differenza della sorella maggiore è però più facilmente abbordabile, non si incontrano mai passaggi superiori al II/II+ (in base anche a quale canale s'inforca per la salita: noi siamo saliti tenendoci molto a destra, per poi scendere invece più a sinistra lungo la linea di rientro delle doppie, che non sappiamo però se sia l'effettiva via normale descritta da Luca). Corda facoltativa... abbiamo disarrampicato anche in discesa, ad eccezione del primo tiro dove una doppia velocizza la calata.

Comunque sia...in rosso per dove siamo saliti noi, in verde la via di discesa (dove s'incontrano parecchi cordini di calata).



Partenza tra le brume in Val Canali, tanto che il tempo ci fa preoccupare un po' conoscendo il clima nebbioso di queste montagne... ma giusto all'imbocco del tratto più ripido verso il rifugio Pradidali le nebbie spariscono così come i nostri timori: sarà una giornata fantastica!



Visioni sempre maestose quando capita di salire tra queste montagne, anche se sarà la decima volta che si transita sotto il Sass Maor, la Cima Canali, a fianco dei Campanili di Val di Roda. Dal Passo di Ball (mi raccomando la pronuncia!) si lascia il sentiero che traversa giù per il vallone omonimo per infilare una traccia che costeggia il basamento della Cima Pradidali che deposita infine nel catino che divide questa cima dalla nostra meta di giornata: un luogo che merita da solo una visita (ancora chiazze di neve nonostante la stagione avanzata).



Sotto un gigantesco masso ci si lega, lo si rimonta e si sale un primo canale per poi traversare lungamente verso destra (quanto si traversa è a discrezione dei ripetitori... in base a quale canale ascendente si decide poi di salire).

Nel mentre, visioni entusiasmanti...



Il canale finale...



e l'uscita sul catino pensile.




Al ritorno bellissimi contrasti verso i Campanili di Val di Roda e Cima di Ball (mi raccomando la pronuncia!)





Dal passo le classiche cartoline al tramonto.






Ciao! (foto un po' scure ma non avevo voglia di ritoccarle...)

Ciao complimenti bella cima con una roccia eccezionale belle anche le foto

Bell'idea e realizzazione ragazzi, sempre soddisfazioni sulle Pale

Per la prima foto voglio i diritti   

@ alessandro: cmq hai visto che alla fine una foto in vetta ero riuscito a fartela?

alessandro ha scritto:Dal Passo di Ball (mi raccomando la pronuncia!) [...]
... e Cima di Ball (mi raccomando la pronuncia!)

E che du ball!

Pardon

E che du boll!!

kala ha scritto:
E che du ball!

Pardon

E che du boll!!

 

|bôl|


 

sai che mi verrebbe taaaaaanta voglia di risponderti con una certa GIF animata

ma vedo che non te la sei ancora giocata