Gran Sasso d'Italia

Roberto ha scritto:La nostra via, Compagni dai campi e dalle officine, è una via discreta.

Forse sarà descritta in qualche aggiornamento del CAI (mai su guide messe in vendita), ma sulla parete lascia tracce visibili osservabili solo a chi munito di occhiali da presbite. C' è uno spit sul secondo tiro, messo per calarsi dopo il primo tentativo fallito (farmi scendere su un cliff mezzo agganciato su una tacca non mi pareva un buona idea) e sei rivetti in alluminio, perduti la in mezzo, complessi da raggiungere. Ci ha dato piacere salirla, ma per ora resta un esercizio alpinistico, fine a se stesso, visto che attualmente l' artificiale non è un' attività che tira dalle nostre parti.

Il problema delle vie sovrapposte e incrocianti è ormai vecchio e irrisolto, sembra quasi che il Garn Sasso rispecchi la mentalità dell' italiano medio: la stessa voglia di sopraffare l' altro, ignorare o usurpare la storia. Ma rivendico, a nome mio e di chi arrampica con me, un' etica del rispetto per chi, prima di noi, con più meriti di noi, è già passato su quelle rocce.

sastra ha scritto:

Roberto ha scritto:La nostra via, Compagni dai campi e dalle officine, è una via discreta.

Forse sarà descritta in qualche aggiornamento del CAI (mai su guide messe in vendita), ma sulla parete lascia tracce visibili osservabili solo a chi munito di occhiali da presbite. C' è uno spit sul secondo tiro, messo per calarsi dopo il primo tentativo fallito (farmi scendere su un cliff mezzo agganciato su una tacca non mi pareva un buona idea) e sei rivetti in alluminio, perduti la in mezzo, complessi da raggiungere. Ci ha dato piacere salirla, ma per ora resta un esercizio alpinistico, fine a se stesso, visto che attualmente l' artificiale non è un' attività che tira dalle nostre parti.

Il problema delle vie sovrapposte e incrocianti è ormai vecchio e irrisolto, sembra quasi che il Garn Sasso rispecchi la mentalità dell' italiano medio: la stessa voglia di sopraffare l' altro, ignorare o usurpare la storia. Ma rivendico, a nome mio e di chi arrampica con me, un' etica del rispetto per chi, prima di noi, con più meriti di noi, è già passato su quelle rocce.

Mi permetto di dissentire sull' uso dell' artificiale ...... io in GS faccio molto A0

seafirem ha scritto:Non ho ripetuto ancora "Splendido splendente" sulla seconda spalla, di cui si dice stia diventando già "una classica", ma dal tracciato sulla guida di Ledda appare chiaro che il tiro chiave altro non è se non il tiro chiave de "L'ultima follia" (fratelli Barberi, pre-1992).
Io ho ripetuto tutte e due e secondo me non coincidono . Il tiro chiave di splendido è dopo e più in alto dove sale su placca autonomamente da dove l'ultima devia a sx e raggiunge la mario di filippo tramite uno strapiombino, un accennato diedro fessura,poi traverso a sx su fessurina e poi ancora dritta per diedro camino fino alla sosta .

Batman ha scritto:

seafirem ha scritto:Non ho ripetuto ancora "Splendido splendente" sulla seconda spalla, di cui si dice stia diventando già "una classica", ma dal tracciato sulla guida di Ledda appare chiaro che il tiro chiave altro non è se non il tiro chiave de "L'ultima follia" (fratelli Barberi, pre-1992).
Io ho ripetuto tutte e due e secondo me non coincidono . Il tiro chiave di splendido è dopo e più in alto dove sale su placca autonomamente da dove l'ultima devia a sx e raggiunge la mario di filippo tramite uno strapiombino, un accennato diedro fessura,poi traverso a sx su fessurina e poi ancora dritta per diedro camino fino alla sosta .

D'accordo che a un certo punto si dividono, ma almeno dai gradi indicati sulla relazione sembra che il passo più duro sia sotto la biforcazione, nella fessura-diedro con uscita a sinistra... però, ripeto, "Splendido splendente " non l'ho salita e ragiono su quanto riesco a capire da relazioni e foto. Resta il discorso generale, e si potrebbero fare altri esempi...

Frentano ha scritto:tempo fa (agosto) avevamo intenzione di salire la via Martina al
Paretone, una piccola frana al primo tiro ci ha fatti deviare (anche per
il gran Caldo) sulla vicina Cantalamessa-Tosti.
Ora voglio fare un paio di domande agli esperti...
sul
TCI la traccia pare giusta per i primi 2/3 poi vengono i dubbi...la
relazione dice che superati i tratti di III iniziali e una fascia
rocciosa di IV/V si devia a destra e prosegue con altri passi di IV e
addirittura 8m di V....la straccia la fa andare dritta per dritta in
cresta dove noi non abbiamo incontrato più del III e ghiaia.

Quando
arrivi in cresta ti chiedi cosa fare....perche Tiziano Cantalamessa non
ha scritto nella relazione: prseguire per la via il canale Sivitilli e
poi andare a prendere la parte alta (ultimi 4 tiri) l'Alletto-Consiglio?
Se non l'ha scritto, da che parte è andato? Ha deviato a destra prima
della cresta? Se è così dove è andato a salire? nei pressi dell'inizio
della alletto-Consiglio? Insomma un dilemma....

Poi leggi la relazione delle via Martina che recite che esce per la Cantalamesse-Tosti....aridaje co' sta via!
mi aiutate a capire il dilemma?

Ospite ha scritto:Frentano, di sicuro non è uscito sulle ghiaie del Sivitilli. Era il "Maestro".....dopo tutto (di tutti noi).

Dei suoi racconti sulla Martina, non ricordo la via di uscita, ricordo altro.

Frentano ha scritto:ciao Alessandro,
le foto che hai postato sono state prese dal forum di Meteonetwork e sono di proprietà di Enrico Rovelli, mio caro amico. La foto a colori è stata scattata il 3 settembre 1983, sempre dalla stessa persona. Ti prego di citare i legittimi proprietari quando posti immagini di terzi.

Batman ha scritto:

seafirem ha scritto:Non ho ripetuto ancora "Splendido splendente" sulla seconda spalla, di cui si dice stia diventando già "una classica", ma dal tracciato sulla guida di Ledda appare chiaro che il tiro chiave altro non è se non il tiro chiave de "L'ultima follia" (fratelli Barberi, pre-1992).
Io ho ripetuto tutte e due e secondo me non coincidono . Il tiro chiave di splendido è dopo e più in alto dove sale su placca autonomamente da dove l'ultima devia a sx e raggiunge la mario di filippo tramite uno strapiombino, un accennato diedro fessura,poi traverso a sx su fessurina e poi ancora dritta per diedro camino fino alla sosta .

D'accordo che a un certo punto si dividono, ma almeno dai gradi indicati sulla relazione sembra che il passo più duro sia sotto la biforcazione, nella fessura-diedro con uscita a sinistra... però, ripeto, "Splendido splendente " non l'ho salita e ragiono su quanto riesco a capire da relazioni e foto. Resta il discorso generale, e si potrebbero fare altri esempi...