[Dolomiti] Dolomiti d'oltre Piave

cari vecchi monitor... 
chiari e scuri van bene, le foto fan schifo lo stesso
bei posti e bei momenti, questo sì
ma insomma, le nuvole erano tutte sulla Terza Pala in questi giorni?  

Ci sarà da qualche parte un monitor "campione", come il metro in platino-iridio conservato a Parigi no?    

Mi ricordo, forse ancora Donatello su FV, che descriveva come fare per calibrarlo... chiaramente pour-parler, quello che manca è il tempo per fare tutte queste cose (tenetevi allora 'ste foto del caxxo   )


 

Belle Alessandro!! Sempre bellissssimii quei posti!   

p.s. x le foto, io i neri li vedo un po troppo neri   Esistono i calibratori x calibrare i monitor. Quelli buoni purtroppo costano...ma puoi provare con quelli  gratis che si trovano online;)

texwiller ha scritto:Belle Alessandro!! Sempre bellissssimii quei posti!   

Mi si è aperto un mondo in Val Cadin di Toro, che non conoscevo affatto...    

C'è una serie di cime e vie normali una più bella dell'altra... un mondo incredibile racchiuso in pochissimo spazio  

Soprattutto sarebbe bello capire come mai anche qui, come succede di là con l'altro campanile, l'80% della gente finisce sempre lì, disertando spesso altre cime e salitelì attorno anche più meritevoli..  
Mi è capitato di trovare gente che era la terza volta che faceva il camp. toro e non era mai salito su un'altra delle cime lì attorno. 

Ma forse è meglio così.

texwiller ha scritto:
Ma forse è meglio così.

   

ciao tex!  

Avendo appena percorso il seguente itinerario con Bepi Nart  ( val Settimana - sella Turlon - cresta T. - forcella Turlon - cima Turlon - discesa verso la cengia di Bepi -cengia di Bepi - forc. Borsat - val Cimoliana ) volevo cercare  di dare il mio contributo per agevolare chi volesse effettuare questo GRANDE GIRO .
Premetto di non averci messo del mio ma di aver seguito fedelmente Bepi ( 74 anni ) che non aveva mai fatto la salita del Turlon dal versante val Settimana bensì aveva raggiunto la cima solo attraverso la " sua cengia " . 
note :
- seguire a lungo la cresta del T. dopo la sella fino in prossimità della forcella Turlon quindi scendere , non a lungo , per un ripido pendio erboso in versante val Settimana trovando una buona traccia ( esposta ) che porta , attraversando a mezza costa , quasi in quota  alla forcella .
- nella discesa dalla cima Bepi ha posizionato degli ometti strategici per indirizzare verso la cengia .
- prima di raggiungerla bisogna scendere una parete verticale con camino in diagonale di ottima roccia , ottimamente appigliata dove conviene riporre nello zaino i bastoncini , ben chiusi , perchè potrebbero disturbare .
- la cengia è a dir poco formidabile fino al foro sulla roccia .

spero di essere stato d'aiuto per fare un po' di chiarezza avendo letto tante interpretazioni nel merito che possono creare confusione .

Gran giro Adriano. Volevo chiederti: come riassumeresti le difficoltà tecniche e di orientamento dalla forc. Borsat alla cima (volendo fare andata e ritorno dalla val Cimoliana...). Ci sono saliscendi importanti?
grazie

Ho scritto solo delle NOTE che per me sono caratterizzanti , non ho fatto una relazione dell'itinerario . Ho esposto la possibilità di arrivare alla forcella del Turlon senza dover scendere anche per 150-200 metri nel versante opposto della cresta ( val Cimoliana )e poi risalire alla forcella stessa ,  come riportato in relazioni anche molto recenti .
Con la traccia che Bepi ha subito individuato e che sicuramente è conosciuta dai locali in quanto è logica e fa " scendere " alla forcella senza perdere ulteriore dislivello ed essere costretti a risalire . 
... poi ovviamente dalla forcella siamo saliti per tracce logiche e qualche ometto all'anticima e poi alla  cima del Borsat .

ps .non so se la suddetta forcella ha un nome diverso da quello che ho scritto comunque è una forcella molto marcata fra la fine della cresta e l'inizio dei pendii che portano alla cima .

... alla cima del Turlon

La forcelletta ad intaglio di cui parli ce l'ho ben presente. Io sono arrivato fin li da Stai de Nuci. Poi i miei 2 compari han provato in versante Val Settimana, quello che poi avete risolto voi. Ma son tornati indietro per poi scendere in versante Val cimoliana perdendo effettivamente sui 150m...
A sentire Luca Vi. invece lui quella volta proseguì per cresta affrontando i torrioni che si parano davanti all'intaglio per poi scendere in cresta (con qualche patema  ) alla forc. del Turlon.

Io però ero interessato alla cengia del Bepi e al tratto da dove termina la stessa alla cima...

Dalla forcella del Borsat alla fine della cengia il dislivello è minimo .
150 m su fino alla finestra , poi si scende un po' e alla fine della cengia si è circa alla stessa altezza della finestra stessa .
Dalla cengia alla cima sono circa 400 m di dislivello .
E sempre complicato parlare di difficoltà .
Partendo dal presupposto che per andare fuori sentiero , per viaz e tracce bisogna avere  abitudine , attitudine ed allenamento a muoversi in sicurezza su tutti i terreni che si possono incontrare , potrei dire che la cengia del Bepi è da riferimento perchè a parte la bellezza intrinseca si può percorrerla e raggiungere la cima del Turlon e ritorno a " corpo libero "  senza corda , in sicurezza e per questo nel percorso non troviamo nessun chiodo o altro .
Anche la paretina che si trova subito dopo la cengia e che è la chiave per salire in cima risulta , nonostante a guardarla sembra improponibile , facile... e molto divertente . 
La cengia è bella e particolare anche perchè è come se si trovasse  all'interno di uno scrigno con le uniche aperture costituite dalla finestra da una parte e dalla " paretina " dall'altra .

grazie della risposta, dei requisiti citati al momento mi manca senz'altro l'allenamento... ma anche gli altri...

adriano bee ha scritto:Ho scritto solo delle NOTE che per me sono caratterizzanti , non ho fatto una relazione dell'itinerario . Ho esposto la possibilità di arrivare alla forcella del Turlon senza dover scendere anche per 150-200 metri nel versante opposto della cresta ( val Cimoliana )e poi risalire alla forcella stessa ,  come riportato in relazioni anche molto recenti .
Con la traccia che Bepi ha subito individuato e che sicuramente è conosciuta dai locali in quanto è logica e fa " scendere " alla forcella senza perdere ulteriore dislivello ed essere costretti a risalire . 
... poi ovviamente dalla forcella siamo saliti per tracce logiche e qualche ometto all'anticima e poi alla  cima del Borsat .

ps .non so se la suddetta forcella ha un nome diverso da quello che ho scritto comunque è una forcella molto marcata fra la fine della cresta e l'inizio dei pendii che portano alla cima .

Ok ho capito. Sono stato due volte in F. Turlon da Sella Turlon e ho sempre fatto la cresta integralmente senza scendere né a destra né a sinistra. Come indica Lui. Non ho notato ometti sui pendii verdi a sud della cima il che mi significa che la discesa verso la Cengia parte dall'anticima ovest o poco più in là. Penso che hai fatto bene a mettere chiarezza su questo itinerario, ma non ho presente la confusione di versioni che hai notato tu. Se non volevi fare la relazione desideravi solo farci sapere che hai fatto un GRANDE GIRO. Complimenti!

Non ho relazionato tutto perchè  sono già state fatte le relazioni relative alle salite al Turlon da tutti e 2 i versanti . Ho solo aggiunto delle note personali a quello che è già stato  scritto !
HO SBAGLIATO QUALCOSA ?

Sì, a dar da mangiare agli orsi.

essendo " nuovo " del sito non avevo notato subito che oltre all'AMMINISTRATORE e al MODERATORE ci fosse anche il SENTENZIATORE .
... mi dicono sia un orso a cui non va dato da mangiare !

C'è anche il KAZZEGGIATORE.
E' una fauna variegata.
Benvenuto.

Non si capisce un tubo! E sì che sul Turlon ci sono andato.

[KeepCalm: non chiedo info!]

Riesumo il topic per domandare se qualcuno possiede o ha dato un'occhiata approfondita a questa guida...



Ne vale la pena secondo voi? Più che altro non mi sembra andare molto oltre (l'ho sfogliata velocemente un paio di settimane fa) a quello che c'è già sugli scaffali.

Ero pensieroso sull'acquisto perchè, Berti a parte, ho un vuoto editoriale a sud della Val Settimana (Caserine, Cornaget, Resettum)... aggiunge effettivamente qualcosa o lascio stare?

Mai sentita sta guida, quindi non posso aiutarti.

Sul Caserine -Cornaget non c' è nulla, mi sa che devi affidarti a Gongo

Ad_adri ha scritto:Mai sentita sta guida, quindi non posso aiutarti.

Sul Caserine -Cornaget non c' è nulla, mi sa che devi affidarti a Gongo

Infatti, paradossalmente in rete si trova molto, ma sono ancora vittima del fascino della carta stampata

Avevo cercato la pubblicazione del Fradeloni, che avrebbe fatto al caso mio, ma è difficile da scovare. ciao

Il libro di Fradeloni merita veramente  

Se lo trovi prendilo anche se ormai è datato.



Anche questo ha cose interessanti

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Le Prealpi Carniche si innalzano sugli aridi terrazzi alluvionali della pianura friulana come una diruta, imponente muraglia roccciosa. Le dorsali e le pareti rocciose disposte in ciclopica sequenza sembrano difendere un mondo inviolato, la cui suggestione del mistero appare accentuata dall'aspra natura del rilievo.

Ad_adri ha scritto:Il libro di Fradeloni merita veramente  
Se lo trovi prendilo anche se ormai è datato.

In rete non si trova nulla... bisognerà mettersi di nuovo sulle bancarelle

Ad_adri ha scritto:

Escursioni nel Parco Naturale Dolomiti Friulane

Questo ce l'ho... come buona parte delle pubblicazioni della Cierre, gli ultimi tra l'altro a stampare ancora opere sulla Resistenza... ciao!