Dal blog
:: Blog :: Riflessioni impulsive
Pagina 6 di 9
Pagina 6 di 9 • 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9
Dal blog :: Commenti
Re: Dal blog
Cinque anni dopo i casini dello SME, nel 1997, Franco Modigliani riproponeva la solfa del più Europa (monetaria, beninteso). Nota bene: che un’Europa monetaria senza un governo europeo alle spalle non potesse funzionare era stato chiarito da Kaldor (1971) solo 26 anni prima… ma un Nobel è anche un uomo, e non può sapere tutto.
L’argomento di Modigliani era sorprendente. In un articolo scritto con il suo allievo Mario Baldassarri sul «Financial Times» del 14 marzo 1997, intitolato “The EU should go ahead with the single currency”, Modigliani serafico ammette che la strada seguita finora con lo Sme è stata sbagliata, e quindi bisogna… cambiare direzione, direte voi? No! Troppo facile! Percorrerla fino in fondo (ancora una volta)! Cioè bisogna andare verso il “più Europa”, ma un “più Europa” ancora “più Europa” del “più Europa” precedente (Sme credibile), che era sì un “più Europa” (più rigidità del cambio), ma forse non abbastanza “più”: ci voleva la moneta unica, che avrebbe risolto i nostri problemi.
E come? Semplice! Nello Sme, come abbiamo visto, i Paesi membri erano costretti a seguire la politica monetaria della Bundesbank. Ma quando ci fossimo tutti uniti nella moneta unica, il “più Europa” monetario avrebbe portato un immenso beneficio. Perché? Perché la Bundesbank, così come tutte le banche centrali nazionali, avrebbe fatto un passo indietro per lasciare la conduzione della politica monetaria alla Banca centrale europea (Bce). E così “Monetary policy would be conducted by a European central bank in which Germany would have an important – but not an absolute – voice”: la conduzione della politica monetaria sarebbe passata, con la moneta unica, a una Bce nella quale la Germania avrebbe espresso un parere importante, ma non determinante.
Modigliani sosteneva che siccome la Bce sarebbe stato un organo collegiale (mi viene da ridere), la sua politica monetaria sarebbe stata più attenta agli interessi della periferia. E tutti a spiegargli: “Ma benedetto uomo, ti rendi conto che la Germania in questo organo collegiale potrà disporre di un gruppo coeso di Paesi (Belgio, Olanda, Austria, Finlandia, Francia) e che dall’altra parte c’è uno spezzatino di Paesi che non riescono a mettersi d’accordo? Quindi collegiale de che? Alla fine comanderà sempre la Germania”.
E lui, bizzoso: “No, no, più Europa, più Europa, la moneta unica porterà a politiche più favorevoli alla periferia, e poi i tassi di interesse si abbasseranno e gli investimenti faranno ripartire la crescita, vedrete, sarà bellissimo.”
:::::
Bastarono tre anni, al nostro Nobel, per capire che la strada sbagliata (“più Europa!”) conduceva nel posto sbagliato. Intervenendo il 10 aprile del 2000 alla presentazione del libro L’Europa legata: i rischi dell’euro di Giorgio La Malfa, Modigliani affermava che “la Bce è un obbrobrio, perché crea erroneamente un alto tasso di disoccupazione… è un mostro che ha solo una funzione: la stabilità dei prezzi, e messa in mano ai tedeschi della Bundesbank”.
Nel 2000. Buon ultimo, anche un premo Nobel fautore dell'euro ci era arrivato.
Ma io parlavo sopra di azzardo in buona fede.
Però permettimi, ci credo poco. Pochissimo.
L’aspetto criminale dei fondatori dell’Euro è che tutto questo lo sapevano, e non solo non han fatto nulla, ma anzi l’hanno fatto apposta: la crisi dell’Euro di oggi era inevitabile. (Luigi Zingales, non certo un economista da centro sociale, anzi direi piuttosto ortodosso...)
Quando leggo:
Nell' Europa continentale, un programma completo di riforme strutturali deve oggi spaziare nei campi delle pensioni, della sanità, del mercato del lavoro, della scuola e in altri ancora. Ma dev' essere guidato da un unico principio: attenuare quel diaframma di protezioni che nel corso del Ventesimo secolo hanno progressivamente allontanato l' individuo dal contatto diretto con la durezza del vivere, con i rovesci della fortuna, con la sanzione o il premio ai suoi difetti o qualità. (Padoa Schioppa)
dalle colonne del «Financial Times». “Sono sicuro che l’euro ci costringerà a introdurre un nuovo insieme di strumenti di politica economica. Proporli adesso è politicamente impossibile. Ma un bel giorno ci sarà una crisi e si creeranno i nuovi strumenti.”
(Prodi)
e potrei continuare. a lungo.
lo sapevano bene. e sapevano anche a cosa avrebbe portato.
e stanno facendolo.
due interessanti articoli ribloggati (letti ieri sera mi sono rimasti pesanti e si sono riproposti )
http://vocialvento.com/2013/03/27/decrescita-utopia-o-opportunita/
http://vocialvento.com/2013/03/27/linteressante-caso-ungheria/
http://vocialvento.com/2013/03/27/decrescita-utopia-o-opportunita/
http://vocialvento.com/2013/03/27/linteressante-caso-ungheria/
http://vocidallestero.blogspot.it/2013/03/sapir-su-cipro-un-bilancio-intermedio.html?spref=fb
i nodi stanno arrivando al pettine.
i nodi stanno arrivando al pettine.
buzz ha scritto:due interessanti articoli ribloggati (letti ieri sera mi sono rimasti pesanti e si sono riproposti )
http://vocialvento.com/2013/03/27/decrescita-utopia-o-opportunita/
http://vocialvento.com/2013/03/27/linteressante-caso-ungheria/
Letto l'articolo Decresita Utopia o Opportunità. Bello condivido molto o tutto.
Nel 2008 quando all'estero dicevano che c'era la crisi, noi avevamo in casa un personaggio che diceva che erano tutte balle, che la crisi non c'è e oggi nel 2013, probabilmente lo va dicendo ancora in giro.
Se vogliamo, trovare qualcosa di positivo da questa crisi, di certo qualcosa ci sarà. A prima idea, c'è il concetto di un riequilibrio delle nostre possibilità. Lo sfarzo ostentato da alcuni, lo spreco generale, i soldi a pioggia, sono tutti fenomini che andranno a sparire sempre di più. Oggi invece, valutiamo, soppesiamo, risparmiamo, rimandiamo le spese di quello che solo 5 anni fà ci sembrava necessario, insostituibile. Stiamo smagrendo, chi piano, chi più velocemente. Stiamo scoprendo, che si può entrare in un negozio e non comprare nulla. Questo ovviamente va bene, per le classi agiate o borghesi. Chi già prima faceva fatica, ora stenta per davvero, e questo è di certo un fatto negativo che ci ha portato questa crisi. Forse in un paese più maturo, più sociale, gli agiati, i borghesi, se ne dovrebbero fare carico e un sistema stato serio, dovrebbe fare fronte a tutto ciò.
Purtroppo l'Italia, non è un paese maturo, o più sociale; forse questa crisi, insegnerà o constringerà questo paese, a diventarlo.
Se non succederà neanche questa volta, allora la crisi non sarà servita a nulla, ..........e le speranze saranno finite.
Guardando l'immagine di Patrizia Moretti Aldrovandi che tiene in mano la fotografia formato poster del volto tumefatto e sanguinante di suo figlio, davanti a quelli che protestano per solidarietà a chi glielo ha ammazzato, a me, che sono ateo, vengono in mente con forza immagini come questa.
che poi protestano per:
condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione per omicidio colposo di Federico Aldrovandi ai quattro poliziotti Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri. In particolare la quarta sezione penale ha respinto il ricorso presentato dalla difesa dei quattro agenti contro la condanna che era già stata emessa dalla Corte d'Appello di Bologna. I poliziotti non rischiano però il carcere visto che 3 anni sono coperti dall'indulto . Tuttavia, dopo la condanna definitiva, scatteranno i provvedimenti disciplinari.
condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione per omicidio colposo di Federico Aldrovandi ai quattro poliziotti Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri. In particolare la quarta sezione penale ha respinto il ricorso presentato dalla difesa dei quattro agenti contro la condanna che era già stata emessa dalla Corte d'Appello di Bologna. I poliziotti non rischiano però il carcere visto che 3 anni sono coperti dall'indulto . Tuttavia, dopo la condanna definitiva, scatteranno i provvedimenti disciplinari.
Non solo le vanno a fare le manifestazioni sotto l'ufficio dove lavora. Ma il PM l'aveva anche querelata per aver criticato le sue indagini. Assolta.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/28/patrizia-moretti-aldrovandila-lezione-ad-magistrato/544782/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/28/patrizia-moretti-aldrovandila-lezione-ad-magistrato/544782/
Io sapevo che i 6 mesi non coperti dall'indulto saranno invece scontati in carcere per 3 dei 4 imputati.Motozappe Jaguar ha scritto:che poi protestano per:
condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione per omicidio colposo di Federico Aldrovandi ai quattro poliziotti Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri. In particolare la quarta sezione penale ha respinto il ricorso presentato dalla difesa dei quattro agenti contro la condanna che era già stata emessa dalla Corte d'Appello di Bologna. I poliziotti non rischiano però il carcere visto che 3 anni sono coperti dall'indulto . Tuttavia, dopo la condanna definitiva, scatteranno i provvedimenti disciplinari.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/29/aldrovandi-carcere-per-tre-dei-quattro-agenti-condannati/482247/
Ma è un articolo che risale a qualche tempo fa, non so se ne frattempo sono stati emessi diversi provvedimenti.
Rugg ha scritto:
Purtroppo l'Italia, non è un paese maturo, o più sociale; forse questa crisi, insegnerà o constringerà questo paese, a diventarlo.
Se non succederà neanche questa volta, allora la crisi non sarà servita a nulla, ..........e le speranze saranno finite.
puoi scommetterci che non cambierà un cazzo di niente se sull'onda di questa visione antieuropea si abbondenerà il rigore per tornare alle antiche abitudini, che già si acclamano a gran voce: debito, finanza pubblica generosa, banca centrale asservita, moneta a fiumi, inflazione, cambi flessibili, svalutazioni strategiche, e altre amenità del passato italico
tummu mavvaffanculo tu e il rigore.
si vede che prendi un bel cazzo di stipendio.
tu la crisi la vedi in televisione.
vai a predicare il rigore a quelli che stanno chiudendo l'azienda o a chi viene licenziato e non sa come cazzo arrivare fine mese.
vai vai.
vai a farti mettere le mani addosso. e vedi se ne esci vivo.
si vede che prendi un bel cazzo di stipendio.
tu la crisi la vedi in televisione.
vai a predicare il rigore a quelli che stanno chiudendo l'azienda o a chi viene licenziato e non sa come cazzo arrivare fine mese.
vai vai.
vai a farti mettere le mani addosso. e vedi se ne esci vivo.
non ho intenzione di andare a predicare un bel niente, so quanto sarebbe inopportuno (e pericoloso)
io qui esprimo solo la mia opinione che ha la stessa legittimità della tua, e la dignità intellettuale di averla sempre sostenuta, anche quando non prendevo un bel cazzo di stipendio ma solo porte in faccia da venditore o calci nel sedere da licenziato o qualche miseria come collaboratore
io qui esprimo solo la mia opinione che ha la stessa legittimità della tua, e la dignità intellettuale di averla sempre sostenuta, anche quando non prendevo un bel cazzo di stipendio ma solo porte in faccia da venditore o calci nel sedere da licenziato o qualche miseria come collaboratore
indubbiamente stiamo parlando di opinioni. incontestabilmente leggittime.
ma sono più che certo che la prospettiva con cui si guardano le cose CAMBIA.
io ho chiuso un'azienda e con l'altra sto alla frutta. nel frattempo che ho visto diminuire il fatturato da due milioni di euro a 750.000 ho visto crescere il carico fiscale in modo inverosimile.
da decenni vedo uno stato che è assente per le necessità ma ossessivamente presente con le pretese.
intorno a me vedo gente licenziata. stipendi da fame. stipendi pagati a tozzi e bocconi. aziende che chiudono. negozi vuoti.
credimi. il punto di vista di uno che prende uno stipendio sicuro è diverso.
ma sono più che certo che la prospettiva con cui si guardano le cose CAMBIA.
io ho chiuso un'azienda e con l'altra sto alla frutta. nel frattempo che ho visto diminuire il fatturato da due milioni di euro a 750.000 ho visto crescere il carico fiscale in modo inverosimile.
da decenni vedo uno stato che è assente per le necessità ma ossessivamente presente con le pretese.
intorno a me vedo gente licenziata. stipendi da fame. stipendi pagati a tozzi e bocconi. aziende che chiudono. negozi vuoti.
credimi. il punto di vista di uno che prende uno stipendio sicuro è diverso.
di solito il punto di vista di uno che prende uno stipendio sicuro è diverso, certo
ma nel mio caso...invece, non è diverso
ho uno stipendio sicuro (quasi ), eppure non riesco a non pensare e a non mettermi nei panni di chi invece ha seri problemi economici in questo momento
sarà che conosco operai in cassa integrazione con un futuro incertissimo
sarà che conosco persone che non sanno se potranno andare avanti con le loro attività o negozi
sarà che conosco amici che hanno perso il lavoro dalla mattina alla sera
sarà che sono una persona sensibile che non riesce a fregarsene se vede altri in difficoltà
insomma...la penso come buzz!
ma nel mio caso...invece, non è diverso
ho uno stipendio sicuro (quasi ), eppure non riesco a non pensare e a non mettermi nei panni di chi invece ha seri problemi economici in questo momento
sarà che conosco operai in cassa integrazione con un futuro incertissimo
sarà che conosco persone che non sanno se potranno andare avanti con le loro attività o negozi
sarà che conosco amici che hanno perso il lavoro dalla mattina alla sera
sarà che sono una persona sensibile che non riesce a fregarsene se vede altri in difficoltà
insomma...la penso come buzz!
buzz ha scritto:http://vocialvento.com/2013/03/29/ambivalenze-a-5-stelle/
cazzo no ... finirà così ....
"Niente di più facile che per fermare Grillo tutti costoro, sotto la guida del grande protettore degli dei patrii, si decideranno a mettergli contro Renzi, l’unico anti-Grillo che può provare a mettere in atto il rinnovo della facciata al fine di completare lo spoglio della polpa. Con Renzi comunque non si avrebbe solo un governo di unità nazionale, ma anche la morte definitiva del Pd, un tentativo di costruire un grande partito degli interessi nazionali con buona parte del Pd e delle truppe Pdl che Berlusconi sarebbe ben felice di consegnare al suddetto."
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2013-04-04/nord-corea-atomica-antiusa-064058.shtml?uuid=AbHPA7jH
giusto per...
cmq stamattina a 9 in punto. puntata con gli imprenditori per i debiti verso lo stato.
Da brividi.
Gente con 3-4 anni di ritardo nei pagamenti e sull altro lato banche+equitalia col coltello tra i denti.
e il decreto è (stranamente) slittato...
giusto per...
cmq stamattina a 9 in punto. puntata con gli imprenditori per i debiti verso lo stato.
Da brividi.
Gente con 3-4 anni di ritardo nei pagamenti e sull altro lato banche+equitalia col coltello tra i denti.
e il decreto è (stranamente) slittato...
Argomenti simili
» Blog&Roll Internazionale
» Blog&Roll Italia
» Blog sul lavoro in azienda
» "I Blog non sono un prodotto editoriale..."
» RENATO CASAROTTO, L’INSUBORDINATO, dal Blog di Alessandro Gogna
» Blog&Roll Italia
» Blog sul lavoro in azienda
» "I Blog non sono un prodotto editoriale..."
» RENATO CASAROTTO, L’INSUBORDINATO, dal Blog di Alessandro Gogna
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|