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http://vocialvento.com/2013/05/30/la-solidarieta-europea-di-fronte-alla-crisi-delleurozona/
Ennesimo (ma dai e dai il concetto inizia a entrare in qualche testa) di come il problema dell'europa sia l'euro, e delle politiche dissennate fatte per tenerlo in piedi a tutti i costi.
Intervento di Claudio Borghi Aquilini a Bruxelles, semplice e divulgativo. L'esempio delle diverse aree valutarie italiane (nord sud italia) con quelle europee.
Ennesimo (ma dai e dai il concetto inizia a entrare in qualche testa) di come il problema dell'europa sia l'euro, e delle politiche dissennate fatte per tenerlo in piedi a tutti i costi.
Intervento di Claudio Borghi Aquilini a Bruxelles, semplice e divulgativo. L'esempio delle diverse aree valutarie italiane (nord sud italia) con quelle europee.
L’Italia è un caso di studio estremamente interessante sull’integrazione, perché comprende aree estremamente diverse in termini di potenza economica. Possiamo dire che la moneta unica “Lira” ha unificato un Nord Italia Tedesco, un Centro Francese e un Meridione Greco, con il vantaggio di una lingua comune. Com’è stato ottenuto l’equilibrio? Nel solo modo possibile in un’area valutaria non ottimale, cioè via importanti trasferimenti fiscali interni. Ciò significa che per poter replicare il “modello italiano” la Germania dovrebbe pagare per gli altri nello stesso modo in cui il Nord Italia fa per il resto del paese, ma anche se questa situazione fosse politicamente gestibile (ed io sospetto che non lo sia), non sarebbe affatto desiderabile, ed esattamente per via di ciò che è andato storto in Italia.
Per rendere l’idea: immaginate che la forza economica e industriale del Nord Italia sia “10″ e che lo stesso valore debba essere dato ad un’ipotetica valuta del Nord, mentre il valore per il Sud è “2″. La valuta “Lira” sarebbe scambiata a una media delle due aree, diciamo “6″. Il risultato è che il Nord ottiene una valuta più debole rispetto alla sua forza, mentre il Sud ne ha una più forte. Le industrie del nord diventano così molto competitive ed esportano con successo sul mercato mondiale ed anche sul mercato interno, mentre nel giro di poco tempo le fabbriche del Sud chiudono e rimangono in vita solo i settori al riparo dalla competizione (turismo, cibo di qualità), non abbastanza per essere autosufficienti. Ben presto è risultato evidente che la situazione del Sud era insostenibile e che i programmi per “rilanciare” l’economia del sud drenavano soldi dal Nord, portandosi via molto del suo surplus commerciale. La pressione fiscale ha cominciato a salire in modo rapido e progressivo, mirando a colpire le industrie di successo del Nord e raccogliere risorse per finanziare le necessità di un Sud alla fame, e così l’equilibrio è stato ripristinato.
Capite il ciclo? Il Nord è competitivo grazie a una moneta debole, accumula extra profitti e questi profitti vengono drenati per pagare un Sud la cui crescita è resa impossibile da una moneta troppo forte. Posso immaginare che molte industrie tedesche vedano solo il lato competitivo delle industrie del Nord Italia, non sapendo che dall’altra parte esse sono gravate da un carico di tasse e di limitazioni, senza alcun aiuto dallo Stato, senza infrastrutture decenti, perché molto del denaro viene portato via per riaggiustare lo squilibrio interno.
Cosa è accaduto del denaro mandato al Sud? Sono stati fatti molti tentativi di creare industrie, con forti incentivi ad avviare attività commerciali, ma se non c’è un “reale” interesse economico a mantenere un impianto aperto e l’unica ragione sono i finanziamenti pubblici, il risultato è che non viene fatto nessun serio investimento, perché il flusso di denaro che arriva dallo Stato potrebbe interrompersi in qualsiasi momento, ed è stabilito anno per anno con la legge finanziaria.
In molti casi la risposta è stata semplicemente quella di creare lavoro dal nulla, con un numero sproporzionato di dipendenti pubblici. Molti analisti fanno notare situazioni ridicole, come il fatto che a quanto pare in una piccola regione come la Calabria ci sono più guardie forestali che nell’intero Canada. Lo Stato ben presto diventa il principale datore di lavoro del Sud. La sgradita conseguenza di avere un flusso costante di denaro (circa cinquanta miliardi all’anno in media, ma anche di più se si considerano i servizi) intermediato dallo Stato dal Nord al Sud, è la creazione di una rete di corruzione di politici e manager pubblici che mirano ad ottenere profitti dall’immenso potere di decidere l’allocazione delle risorse. Lo scambio di “voti per lavoro” si è radicato rapidamente nella cultura del Sud Italia nel momento in cui è diventato chiaro che non c’era alcuna realistica possibilità di competere in attività economiche “normali”.
Inutile dire che anche questo difettoso equilibrio è andato in frantumi con l’Euro. Una volta che l’intero paese ha ricevuto la stessa moneta forza “10″ del resto d’Europa la competitività delle industrie del Nord Italia è immediatamente crollata, ma la loro forza sarebbe stata sufficiente a mantenerle sul mercato, se non che sfortunatamente il peso dei trasferimenti fiscali interni era ancora saldamente in atto, e così per quanto la cosa sia stata mascherata per un po’ di tempo da flussi di capitali in arrivo a basso costo, la debolezza alla fine le ha fatte saltare. Naturalmente se per un’economia del Sud a forza “2″ la difficoltà a raggiungere la Lira a forza “6″ era quasi insormontabile, la difficoltà ulteriore a raggiungere un Euro a forza “10″ ha definitivamente cancellato ogni pur minima speranza di successo.
sè....vabbè, adesso scateno un flame che rischio il bannaggio!!! ALE'!!!
non vi temo
equilibrio??? ...... ma dove??? da una sola parte
solo che in italia ...si deve fare...senza lamentarsi perchè è un tabù
quale soluzione per l'italia
uscire dall'euro e dividerla ...... ECCO UN NUOVO PARTITO PER IL 2015
VOTATE REGULIZIA!!! IL PARTITO CHE TI VIZIA
non vi temo
può darsi....eh vabbè non esageriamo peròNord Italia Tedesco
paragonare i romani alla francia ....spetta e spera, U.G.U.A.L.I. (come nei cartoni di asterix)un Centro Francese
ha mirato troppo in altoMeridione Greco
L’Italia è un caso di studio estremamente interessante sull’integrazione,
perché comprende aree estremamente diverse in termini di potenza economica.
Possiamo dire che la moneta unica “Lira” ha unificato un Nord Italia Tedesco, un
Centro Francese e un Meridione Greco, con il vantaggio di una lingua comune.
Com’è stato ottenuto l’equilibrio?
equilibrio??? ...... ma dove??? da una sola parte
la Germania dovrebbe pagare per gli altri nello stesso modo in cui il Nord
Italia fa per il resto del paese, ma anche se questa situazione fosse
politicamente gestibile (ed io sospetto che non lo sia), non sarebbe affatto
desiderabile, ed esattamente per via di ciò che è andato storto in Italia.
solo che in italia ...si deve fare...senza lamentarsi perchè è un tabù
Cosa è accaduto del denaro mandato al Sud?
quale soluzione per l'italia
uscire dall'euro e dividerla ...... ECCO UN NUOVO PARTITO PER IL 2015
VOTATE REGULIZIA!!! IL PARTITO CHE TI VIZIA
sì. ci stavo giusto pensando.
http://vocialvento.com/2013/05/30/un-po-di-storia-sul-meridione-ditalia/
http://vocialvento.com/2013/05/30/un-po-di-storia-sul-meridione-ditalia/
visto il video
che aggressività il giornalista.....
era sempre in attacco con rabbia e sempre a spingere Morra sulle difensive
ma non c'è stato nè il goal della vittoria del giornalista, nè un autogoal di Morra
patetico il primo, bravo il secondo!
che aggressività il giornalista.....
era sempre in attacco con rabbia e sempre a spingere Morra sulle difensive
ma non c'è stato nè il goal della vittoria del giornalista, nè un autogoal di Morra
patetico il primo, bravo il secondo!
LucaVi ha scritto:Morra mi piace sempre di più.
già, ma anche il giovane che ho visto dalla gruber non ha affatto sfigurato
segnalo alla lettura questo post di Uriel Fanelli, di cristallina purezza
http://www.keinpfusch.net/2013/07/chi-ha-paura-di-sasha-grey.html
http://www.keinpfusch.net/2013/07/chi-ha-paura-di-sasha-grey.html
L'ho appena letto, ma non è che propriamente mi piaccia o lo condivida.
Grossolano e becero, non meno delle accuse che sembrano avergli rivolto.
Grossolano e becero, non meno delle accuse che sembrano avergli rivolto.
Io invece, da:
"Un esempio e' proprio la questione sollevata dalla Nappi: i ruoli.
"Un esempio e' proprio la questione sollevata dalla Nappi: i ruoli.
Esiste un sistema di ruoli, che non ha niente a che vedere col maschilismo o col femminismo, che assegna al maschio alcuni lavori ed alla donna altri lavori. ..."
lo condivido alla lettera.
Le frasi iniziali sull'ideologie dell'ottocento appaiono un pò slegate. Non è che si capisca bene cosa voglia dire. Infatti sono in contraddizione col resto del discorso. Quando dice: "Cosi', uno dei piu' stupidi metodi politici di oggi consiste (ancora) nel dimostrare che le disuguaglianze hanno una origine ideologica E classista, e una volta fatto questo, proporre la "lotta di classe" come soluzione."
per poi dire: "In un sistema di classi che privilegia uno e discrimina l'altro, una classe fa SEMPRE e per obbligo i lavori di merda, l'altra fa quelli belli, o addirittura ozia. "
per dimostrare, giustamente, che il problema del rapporto fra maschi e femmine non è una questione di classi, dimentica che questa è esattamente le situazione in cui siamo.
Quindi che vuol dire prima che le disuguaglianze non hanno un'origine classista e poi dopo ammettere implicitamente, per la descrizione che ne fa, che la nostra società è divisa in classi?
Insomma un po' di confusione c'è. Magari potrebbe spiegare meglio il suo pensiero.
Ma sul resto, per quanto mi riguarda è perfetto.
lo condivido alla lettera.
Le frasi iniziali sull'ideologie dell'ottocento appaiono un pò slegate. Non è che si capisca bene cosa voglia dire. Infatti sono in contraddizione col resto del discorso. Quando dice: "Cosi', uno dei piu' stupidi metodi politici di oggi consiste (ancora) nel dimostrare che le disuguaglianze hanno una origine ideologica E classista, e una volta fatto questo, proporre la "lotta di classe" come soluzione."
per poi dire: "In un sistema di classi che privilegia uno e discrimina l'altro, una classe fa SEMPRE e per obbligo i lavori di merda, l'altra fa quelli belli, o addirittura ozia. "
per dimostrare, giustamente, che il problema del rapporto fra maschi e femmine non è una questione di classi, dimentica che questa è esattamente le situazione in cui siamo.
Quindi che vuol dire prima che le disuguaglianze non hanno un'origine classista e poi dopo ammettere implicitamente, per la descrizione che ne fa, che la nostra società è divisa in classi?
Insomma un po' di confusione c'è. Magari potrebbe spiegare meglio il suo pensiero.
Ma sul resto, per quanto mi riguarda è perfetto.
Anch'io ci ho visto delle confusioni. E sono anche d'accordo con la faccenda del principe azzurro.
Sono pure d'accordo sulla Grey e d'altronde una donna intelligente non può che esserlo anche nel sesso, con benifici conseguenti per il partner.
Però a difesa della donna vedo tutto quanto quel lavoro domestico cui l'uomo nella stragrande maggioranza dei casi si sottrae. E mi sembra riduttivo affermare che il 90% dei dirigenti è maschio perché è il 97% dei maschi che lavora: nella situazione che conosco, quella italiana o più limitatamente quella delle zone industriali non lontane da me, le donne sono senz'altro discriminate nella carriera lavorativa. Sono numerose quanto o poco meno degli uomini, ma avanzano assai difficilmente e non per demeriti professionali.
Beh, comunque, non è che voglia adesso aprire una grande discussione. Sono anche preso e incasinato...
Sono pure d'accordo sulla Grey e d'altronde una donna intelligente non può che esserlo anche nel sesso, con benifici conseguenti per il partner.
Però a difesa della donna vedo tutto quanto quel lavoro domestico cui l'uomo nella stragrande maggioranza dei casi si sottrae. E mi sembra riduttivo affermare che il 90% dei dirigenti è maschio perché è il 97% dei maschi che lavora: nella situazione che conosco, quella italiana o più limitatamente quella delle zone industriali non lontane da me, le donne sono senz'altro discriminate nella carriera lavorativa. Sono numerose quanto o poco meno degli uomini, ma avanzano assai difficilmente e non per demeriti professionali.
Beh, comunque, non è che voglia adesso aprire una grande discussione. Sono anche preso e incasinato...
Lui dice che è una questione di ruoli culturalmente assegnati. Nega che sia possibile applicare a questo problema i principi della lotta di classe.
amò sta lotta di classe.
Ultima modifica di Jhon Crudelio il Ven Lug 19, 2013 12:07 pm - modificato 1 volta.
Ultima modifica di Jhon Crudelio il Ven Lug 19, 2013 12:07 pm - modificato 1 volta.
Come spesso è accaduto nella nostra storia, dovremo aspettare di essere liberati. Poi pagheremo – a lungo - i liberatori per il disturbo.
beh diciamo che gli italiani, non hanno mai avuto voglia di sbattersi.
basta un caffè e una sigaretta
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