[Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
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Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Anche qui bellissimo, con raffiche di vento.
LucaVi- Messaggi : 3780
Data d'iscrizione : 11.03.12
Località : Cimolais
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
a dir la verità no, ma forse ero su un versante riparato.alessandro ha scritto:Ma tirava un po' di aria oggi?
comunque ieri niente in confronto ad oggi: questo pomeriggio dall'ufficio le Piccole sembravano tanti vulcani causa neve alzata dal vento sulle creste
(infatti oggi raffiche fino a 80 km/h a Campogrosso)
Musico Errante- Messaggi : 328
Data d'iscrizione : 20.03.12
Località : Vicenza
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Io dall'ufficio vedo un muro pensa te... quando succede qualcosa di interessante ho degli amici in vedetta che mi chiamano via skype per dirmi: "vecchio, guarda fuori!" come oggi che c'era un bellissimo tramontoMusico Errante ha scritto:questo pomeriggio dall'ufficio
Il vento di oggi comunque, in ottica fine settimana, ha iniziato a formare accumuli sottovento secondo me... soprattutto versanti S e SE
Ospite- Ospite
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
La partenza ad orari impossibili domenica mattina alla spasmodica ricerca di un ultimo possibile scatto alla famosa cometa prima della sua disintegrazione nel vuoto cosmico non è stata del tutto vana: ecco forse una delle rarissime immagini dell'oggetto celeste che ci ha premiato nel silenzio siderale di un'alba gelida!
Il mix letale tra un sabato sera pesantemente alcolico e la partenza decisamente antelucana pensavo fosse la causa delle tremende allucinazioni che mi hanno colto a pochi passi dall'auto: strabuzzavo continuamente gli occhi, mi prendevo violentemente a schiaffi... che stessi sognando? Solo ora, rivedendo queste preziose immagini, mi rendo pienamente conto di esser stato lì presente proprio in quell'attimo!
Immagino ci dovrà pur essere una fottutissima spiegazione geologica del fatto che queste montagne ad un passo dalla pianura veneta abbiano un giorno improvvisamente deciso di sollevarsi per oltre duemila metri direttamente da queste collinette vulcaniche buone per coltivare patate e raccogliere castagne: fatto sta che il contrasto è notevole e lo trovo personalmente delizioso, il che mi costringe a frequentarle assiduamente, anche a scapito delle sorelle di dolomia più famose!
Il mix letale tra un sabato sera pesantemente alcolico e la partenza decisamente antelucana pensavo fosse la causa delle tremende allucinazioni che mi hanno colto a pochi passi dall'auto: strabuzzavo continuamente gli occhi, mi prendevo violentemente a schiaffi... che stessi sognando? Solo ora, rivedendo queste preziose immagini, mi rendo pienamente conto di esser stato lì presente proprio in quell'attimo!
Immagino ci dovrà pur essere una fottutissima spiegazione geologica del fatto che queste montagne ad un passo dalla pianura veneta abbiano un giorno improvvisamente deciso di sollevarsi per oltre duemila metri direttamente da queste collinette vulcaniche buone per coltivare patate e raccogliere castagne: fatto sta che il contrasto è notevole e lo trovo personalmente delizioso, il che mi costringe a frequentarle assiduamente, anche a scapito delle sorelle di dolomia più famose!
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kala- Messaggi : 1669
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
sabato abbiamo perseverato ...alessandro ha scritto:il che mi costringe a frequentarle assiduamente...
neve che sta sparendo a vista d'occhio (in ottica scivolatoria... abbiamo incrociato anche AndreaG in discesa ), ma dentro i canali il divertimento inizia proprio adesso, il tutto a nemmeno un'ora da casa
P.S. musico dovrebbe avere un paio di foto circa le nostre "performance"...
e comunque
troppa grazia sant'antonio!alessandro il 5 novembre ha scritto:
Forza forza che prima di Natale voglio già piazzarne una!
Ospite- Ospite
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Eccomi qui
Anche sabato la sveglia suona a orari improbabili, e il primo pensiero della giornata è il solito: chi me lo fa fare? Ma poi, dopo una colazione veloce e una corsa in macchina con tanto di sbandate su strade ghiacciate (per la gioia di alessandro ), bastano gli istanti dell'alba per darmi una valida risposta.
La salita che ci aspetta, il vajo Pelegatta, è relativamente breve, ma non per questo priva di fascino, incuneata tra le pareti del settore sud-occidentale dell'Obante.
Dopo un primo tratto "camminabile" le pendenze si fanno più interessanti, tanto da mettere non poco alla prova il nostro alessandro...
...che una volta in cima decide di godersi un pò di meritato riposo
Da qui la discesa è breve:
uno sguardo all'alpe di Campobrun, dove sole e vento hanno lasciato i loro segni
traversiamo in direzione del Plische, per poi imboccare la discesa lungo il Boale Nascosto
con cui, sorvegliati da strane presenze pietrificate
torniamo nuovamente al cospetto del Fumante
Anche sabato la sveglia suona a orari improbabili, e il primo pensiero della giornata è il solito: chi me lo fa fare? Ma poi, dopo una colazione veloce e una corsa in macchina con tanto di sbandate su strade ghiacciate (per la gioia di alessandro ), bastano gli istanti dell'alba per darmi una valida risposta.
La salita che ci aspetta, il vajo Pelegatta, è relativamente breve, ma non per questo priva di fascino, incuneata tra le pareti del settore sud-occidentale dell'Obante.
Dopo un primo tratto "camminabile" le pendenze si fanno più interessanti, tanto da mettere non poco alla prova il nostro alessandro...
...che una volta in cima decide di godersi un pò di meritato riposo
Da qui la discesa è breve:
uno sguardo all'alpe di Campobrun, dove sole e vento hanno lasciato i loro segni
traversiamo in direzione del Plische, per poi imboccare la discesa lungo il Boale Nascosto
con cui, sorvegliati da strane presenze pietrificate
torniamo nuovamente al cospetto del Fumante
Musico Errante- Messaggi : 328
Data d'iscrizione : 20.03.12
Località : Vicenza
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
E a proposito di perseverare, anche domenica la sveglia suona prima dell'alba.
Solo che stavolta alessandro si è inventato la scusa di un concerto il sabato sera e preferisce restare a casa a dormire
Cambia il compagno e cambia la meta, ma sempre a due passi da casa: il Pasubio, salendo per la Val Canale fino a Cima Palon, dove ad accoglierci è un branco di una quindicina di camosci
Solo che stavolta alessandro si è inventato la scusa di un concerto il sabato sera e preferisce restare a casa a dormire
Cambia il compagno e cambia la meta, ma sempre a due passi da casa: il Pasubio, salendo per la Val Canale fino a Cima Palon, dove ad accoglierci è un branco di una quindicina di camosci
Musico Errante- Messaggi : 328
Data d'iscrizione : 20.03.12
Località : Vicenza
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Bella quest'ultima!
LucaVi- Messaggi : 3780
Data d'iscrizione : 11.03.12
Località : Cimolais
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Ma quale "casa a dormire"?
Quando voi sarete partiti probabilmente dovevo ancora rincasare...
Belle comunque... prima di Natale un salto lo faccio su: ad occhio siete usciti diretti fino alla cima no? (cosa che mi manca di fare...).
Si conferma anche il fatto che i camosci finchè non c'è troppa neve rimangono in alta quota anche d'inverno!
ciao!
Quando voi sarete partiti probabilmente dovevo ancora rincasare...
Belle comunque... prima di Natale un salto lo faccio su: ad occhio siete usciti diretti fino alla cima no? (cosa che mi manca di fare...).
Si conferma anche il fatto che i camosci finchè non c'è troppa neve rimangono in alta quota anche d'inverno!
ciao!
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Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
allora tanto valeva che facevi un dritto no?
no, non siamo usciti dritti in cima, ma abbiamo deviato prudenzialmente (forse troppo) quando abbiamo incrociato la strada degli eroi, causa temperature elevate (al Papa il mio orologio segnava 12°C )
in compenso abbiamo aggiunto un po' di pepe alla giornata in discesa, tornando alla galleria d'Havet seguendo il percorso del sentiero delle creste sotto l'Incudine
no, non siamo usciti dritti in cima, ma abbiamo deviato prudenzialmente (forse troppo) quando abbiamo incrociato la strada degli eroi, causa temperature elevate (al Papa il mio orologio segnava 12°C )
in compenso abbiamo aggiunto un po' di pepe alla giornata in discesa, tornando alla galleria d'Havet seguendo il percorso del sentiero delle creste sotto l'Incudine
Musico Errante- Messaggi : 328
Data d'iscrizione : 20.03.12
Località : Vicenza
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Da soli in montagna.
Tempo per pensare, riflettere; respirare, scrisse qualcuno.
Necessità a volte, più spesso esigenza; quell’esigenza di confrontarsi con l’ambiente, ma soprattutto con noi stessi.
Per trovare nel silenzio quei pensieri che troppo spesso ci sfuggono nel rumore di tutti i giorni.
Proprio per questo, credo, quando siamo da soli, cerchiamo itinerari ancor meno frequentati, che ci permettano di mantenere la solitudine che abbiamo scelto.
Come l’altra domenica; i luoghi sono sempre quelli, le prealpi dietro casa, e anche l’ora è sempre quella, quando le prime luci avvolgono i monti, nell’attesa dell’alba vera e propria.
Al parcheggio comunque c’è già movimento, al che decido di prepararmi in fretta, per preservare la solitudine che ho scelto. Il tempo di fissare la piccozza allo zaino, un cenno di saluto alle altre persone che si stanno preparando, e parto, salendo velocemente nel bosco, lasciando il vociare dietro di me.
Passando accanto al rifugio Battisti sento i rumori della colazione venire dall’interno, in lontananza ancora voci.
Proseguo dritto sulla strada che passa in rassegna tutti i vaji che salgono verso il Zevola. Rallento sotto ognuno di essi, seguendo con lo sguardo le linee di salita. Oggi la Fratta Grande sarebbe in condizione, ma proprio per questo sarà affollata. Decido quindi di proseguire fino al vajo Ristele, itinerario solitamente usato per la discesa, e proprio per questo poco frequentato in salita (infatti non incrocerò nessuno).
Calzo i ramponi e inizio la salita sulla massima pendenza, seguendo la linea di slavinamento del canale. Arrivato a metà decido di abbandonare la direttrice, che sembra interrompersi più in alto, per seguire quello che sarebbe il sentiero estivo fino in forcella.
Un’occhiata ai prati di malga Fraselle, in parte privi di neve, e poi su, verso il Gramolon.
Seguo quelle che da lontano sembrerebbero tracce di persone, ma mi accorgo più tardi che sono di camosci. Arrivo in cima e capisco che dall’ultima nevicata di fine novembre non è salito più nessuno quassù. Un peccato perché, seppur sia una cima minore, consente di spaziare dalla Lessinia alla pianura, dal Carega e Pasubio fino alle lontane Dolomiti.
Ma anche una fortuna, perché mentre sono solo, lassù, un po’ alla volta capisco; quello che pochi minuti prima era uno stimolo quasi meccanico che mi spingeva a salire, ora è diventato consapevolezza di ciò che vado cercando sui monti:
silenzio
leggerezza
respiro
libertà
assoluto
vita
Tempo per pensare, riflettere; respirare, scrisse qualcuno.
Necessità a volte, più spesso esigenza; quell’esigenza di confrontarsi con l’ambiente, ma soprattutto con noi stessi.
Per trovare nel silenzio quei pensieri che troppo spesso ci sfuggono nel rumore di tutti i giorni.
Proprio per questo, credo, quando siamo da soli, cerchiamo itinerari ancor meno frequentati, che ci permettano di mantenere la solitudine che abbiamo scelto.
Come l’altra domenica; i luoghi sono sempre quelli, le prealpi dietro casa, e anche l’ora è sempre quella, quando le prime luci avvolgono i monti, nell’attesa dell’alba vera e propria.
Al parcheggio comunque c’è già movimento, al che decido di prepararmi in fretta, per preservare la solitudine che ho scelto. Il tempo di fissare la piccozza allo zaino, un cenno di saluto alle altre persone che si stanno preparando, e parto, salendo velocemente nel bosco, lasciando il vociare dietro di me.
Passando accanto al rifugio Battisti sento i rumori della colazione venire dall’interno, in lontananza ancora voci.
Proseguo dritto sulla strada che passa in rassegna tutti i vaji che salgono verso il Zevola. Rallento sotto ognuno di essi, seguendo con lo sguardo le linee di salita. Oggi la Fratta Grande sarebbe in condizione, ma proprio per questo sarà affollata. Decido quindi di proseguire fino al vajo Ristele, itinerario solitamente usato per la discesa, e proprio per questo poco frequentato in salita (infatti non incrocerò nessuno).
Calzo i ramponi e inizio la salita sulla massima pendenza, seguendo la linea di slavinamento del canale. Arrivato a metà decido di abbandonare la direttrice, che sembra interrompersi più in alto, per seguire quello che sarebbe il sentiero estivo fino in forcella.
Un’occhiata ai prati di malga Fraselle, in parte privi di neve, e poi su, verso il Gramolon.
Seguo quelle che da lontano sembrerebbero tracce di persone, ma mi accorgo più tardi che sono di camosci. Arrivo in cima e capisco che dall’ultima nevicata di fine novembre non è salito più nessuno quassù. Un peccato perché, seppur sia una cima minore, consente di spaziare dalla Lessinia alla pianura, dal Carega e Pasubio fino alle lontane Dolomiti.
Ma anche una fortuna, perché mentre sono solo, lassù, un po’ alla volta capisco; quello che pochi minuti prima era uno stimolo quasi meccanico che mi spingeva a salire, ora è diventato consapevolezza di ciò che vado cercando sui monti:
silenzio
leggerezza
respiro
libertà
assoluto
vita
Musico Errante- Messaggi : 328
Data d'iscrizione : 20.03.12
Località : Vicenza
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Bello Andrea
La Fratta Grande andiamo a farla assieme alla prima occasione
La Fratta Grande andiamo a farla assieme alla prima occasione
Ospite- Ospite
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
mi accoderei volentieri su un itinerario così..
kala- Messaggi : 1669
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
e bravo pivio
Musico Errante- Messaggi : 328
Data d'iscrizione : 20.03.12
Località : Vicenza
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Siccome chi si ferma è perduto, anche il 31 mattina giretto solitario in prealpi, per bruciare un pò di calorie e stimolare la fame in attesa del cenone
Partenza prima dell'alba, destinazione altopiano di Asiago, zona monte Verena, alla ricerca di un pò di neve e solitudine, sebbene a due passi dagli impianti di risalita.
Intento del tutto riuscito perché dopo aver posteggiato nel parcheggio degli impianti (ancora praticamente deserto alle 8 ), calzo gli sci e mi addentro nel bosco, in direzione malga Quarti, senza incontrare anima viva
Poco dopo la malga abbandono la strada forestale e provo a “perdermi” nel bosco, in un paesaggio che ha poco da invidiare alla lapponia o ai racconti di Jack London.
Solo in cima al Rossapoan mi risveglio e mi ricordo di essere in altopiano quando, guardando giù, vedo la conca di Asiago completamente priva di neve.
Da qui una puntatina veloce alla cima del Verena
dove, tra una merenderos e l'altro, lo sguardo spazia dal Portule (con le Pale alle spalle) alle Dolomiti di Brenta
Poi due curve su neve sofficiosa la punto giusto, giù alla macchina e via verso casa
Partenza prima dell'alba, destinazione altopiano di Asiago, zona monte Verena, alla ricerca di un pò di neve e solitudine, sebbene a due passi dagli impianti di risalita.
Intento del tutto riuscito perché dopo aver posteggiato nel parcheggio degli impianti (ancora praticamente deserto alle 8 ), calzo gli sci e mi addentro nel bosco, in direzione malga Quarti, senza incontrare anima viva
Poco dopo la malga abbandono la strada forestale e provo a “perdermi” nel bosco, in un paesaggio che ha poco da invidiare alla lapponia o ai racconti di Jack London.
Solo in cima al Rossapoan mi risveglio e mi ricordo di essere in altopiano quando, guardando giù, vedo la conca di Asiago completamente priva di neve.
Da qui una puntatina veloce alla cima del Verena
dove, tra una merenderos e l'altro, lo sguardo spazia dal Portule (con le Pale alle spalle) alle Dolomiti di Brenta
Poi due curve su neve sofficiosa la punto giusto, giù alla macchina e via verso casa
Musico Errante- Messaggi : 328
Data d'iscrizione : 20.03.12
Località : Vicenza
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Bella Andrea
Ecco il paradigma climatico che stiamo vivendo... quota neve mediamente più alta di 300/400 metri rispetto le medie 60/90 (più o meno quel grado e mezzo in più di temperatura che si è registrato nell'ultimo quindicennio). E per fortuna che siamo nel bel mezzo di un minimo solare e in fase di Niña...
Ecco il paradigma climatico che stiamo vivendo... quota neve mediamente più alta di 300/400 metri rispetto le medie 60/90 (più o meno quel grado e mezzo in più di temperatura che si è registrato nell'ultimo quindicennio). E per fortuna che siamo nel bel mezzo di un minimo solare e in fase di Niña...
Tra l'altro non so se sia un difetto dell'obiettivo ma si percepisce benissimo la sfericità della Terra in questa immagineMusico Errante ha scritto:
Solo in cima al Rossapoan mi risveglio e mi ricordo di essere in altopiano quando, guardando giù, vedo la conca di Asiago completamente priva di neve.
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Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Io invece in questi giorni di vacanza mi sono dato all'etnografia e allo studio della storia nel Canale del Brenta, seguendo i suggerimenti di Scandellari (ad ogni passo s'inciampa nella Storia scriveva...), tra mulattiere selciate, sentieri di partigiani e contrabbandieri, terrazzamenti e masiere, contrade semi abbandonate dove spero un giorno (non troppo lontano ) di trasferirmi a vivere.
Una in particolare mi ha colpito: mix perfetto tra bellezza costruttiva e naturalità del luogo...
Una in particolare mi ha colpito: mix perfetto tra bellezza costruttiva e naturalità del luogo...
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Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Giusto per facilitarmi la possibilità di venirti a trovare.
LucaVi- Messaggi : 3780
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LucaVi- Messaggi : 3780
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