[Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
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LucaVi- Messaggi : 3780
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Località : Cimolais
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
ah, dimenticavo
il gattino nel frattempo è cresciuto, ed era bene in carne.
Adesso vado di là, che devo spegnere il forno
il gattino nel frattempo è cresciuto, ed era bene in carne.
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breso- Messaggi : 47
Data d'iscrizione : 13.03.12
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Tutto molto bello breso!
Certo che leggere Valgoda 1979... è l'altro ieri, eppure in montagna, soprattutto la nostra prealpina, in questo periodo il tempo ha impresso un ritmo incalzante nei processi di spopolamento delle contrade, di abbandono dei prati, delle colture, dell'allevamento. Stesso fenomeno in Val Posina. C'è un patrimonio di sentieri, terrazzamenti, opere idrauliche, contrade, "cultura" ancora per poco tempo impressa nella memoria degli ultimi vecchi. Un patrimonio che meriterebbe sicuramente una miglior sorte ma che vedo (temo) progressivamente cancellato, perduto. Rimane l'enorme fascino, almeno per me, nel ripercorrere le antiche tracce di questa civiltà contadina e montanara, e quasi lo sgomento ogni volta nello scoprire qualche aspetto nuovo che ancora non conoscevo sulla vita di questi nostri "nonni". Perchè è la generazione dei genitori dei miei genitori, eppure tra noi e loro si è aperto già un abisso. Forse incolmabile.
La guida di cui parli è quella divisa in tre volumi? Io ho solamente quella riferita alla parte trentina (che è comunque già una bella fortuna averla recuperata), ed infatti mi piacerebbe proprio trovare anche quella relativa al Canale del Brenta, soprattutto per la minuziosa ricerca antropologica e storica di Scandellari.breso ha scritto:Leggendo di Godeluna oggi mi è tornata in mente una storia riportata su una vecchia guida di Scandellari sul Canale del Brenta. Ricordavo fossero riferite a Godeluna, invece si riferivano a Valgoda.
Certo che leggere Valgoda 1979... è l'altro ieri, eppure in montagna, soprattutto la nostra prealpina, in questo periodo il tempo ha impresso un ritmo incalzante nei processi di spopolamento delle contrade, di abbandono dei prati, delle colture, dell'allevamento. Stesso fenomeno in Val Posina. C'è un patrimonio di sentieri, terrazzamenti, opere idrauliche, contrade, "cultura" ancora per poco tempo impressa nella memoria degli ultimi vecchi. Un patrimonio che meriterebbe sicuramente una miglior sorte ma che vedo (temo) progressivamente cancellato, perduto. Rimane l'enorme fascino, almeno per me, nel ripercorrere le antiche tracce di questa civiltà contadina e montanara, e quasi lo sgomento ogni volta nello scoprire qualche aspetto nuovo che ancora non conoscevo sulla vita di questi nostri "nonni". Perchè è la generazione dei genitori dei miei genitori, eppure tra noi e loro si è aperto già un abisso. Forse incolmabile.
Ospite- Ospite
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
credo che sia la stessa - ho qui in mano il volume relativo al canale del brenta (Tamari editore), la prefazione parla di primo volume di un'opera prevista in 2 volumi -dopo controllo a casa dei miei il seguito dell'opera.alessandro ha scritto:Tutto molto bello breso!La guida di cui parli è quella divisa in tre volumi? Io ho solamente quella riferita alla parte trentina (che è comunque già una bella fortuna averla recuperata), ed infatti mi piacerebbe proprio trovare anche quella relativa al Canale del Brenta, soprattutto per la minuziosa ricerca antropologica e storica di Scandellari.breso ha scritto:Leggendo di Godeluna oggi mi è tornata in mente una storia riportata su una vecchia guida di Scandellari sul Canale del Brenta. Ricordavo fossero riferite a Godeluna, invece si riferivano a Valgoda.
Scandellari mi è sempre piaciuto come approccio, è tra le poche guide che leggo spesso e volentieri.
Ricordo che tempo fa (ma parliamo di quando ero ancora studente, ormai sono 10-15 anni ) ne avevano ancora delle copie alla libreria Disertori di Trento, una piccola miniera d'oro
breso- Messaggi : 47
Data d'iscrizione : 13.03.12
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
trovata una copia a pochi euro su ebay!breso ha scritto:credo che sia la stessa - ho qui in mano il volume relativo al canale del brenta (Tamari editore), la prefazione parla di primo volume di un'opera prevista in 2 volumi -dopo controllo a casa dei miei il seguito dell'opera.alessandro ha scritto:Tutto molto bello breso!La guida di cui parli è quella divisa in tre volumi? Io ho solamente quella riferita alla parte trentina (che è comunque già una bella fortuna averla recuperata), ed infatti mi piacerebbe proprio trovare anche quella relativa al Canale del Brenta, soprattutto per la minuziosa ricerca antropologica e storica di Scandellari.breso ha scritto:Leggendo di Godeluna oggi mi è tornata in mente una storia riportata su una vecchia guida di Scandellari sul Canale del Brenta. Ricordavo fossero riferite a Godeluna, invece si riferivano a Valgoda.
Scandellari mi è sempre piaciuto come approccio, è tra le poche guide che leggo spesso e volentieri.
Ricordo che tempo fa (ma parliamo di quando ero ancora studente, ormai sono 10-15 anni ) ne avevano ancora delle copie alla libreria Disertori di Trento, una piccola miniera d'oro
ciao!
Ospite- Ospite
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
venerdì sfrecciando in Valsugana ho dato un occhio verso l'alto e rimane solamente qualche residuo nel fondo dei canaloni... se qualcuno fosse interessatolavioz ha scritto:Michelasso ha scritto:
Sarei interessato anch'io, ma solo se a settembre avrò raggiunto uno stato di forma decente...per cui ricordatevi di pubblicizzare sul forum vostre eventuali iniziative autunnali.
Anche a me interesserebbe un giro "al contrario" rispetto al solito...
Ospite- Ospite
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Sono a quota due dico due escursioni stagionali, con dislivelli risibili, per cui passo la mano per il momento.alessandro ha scritto:venerdì sfrecciando in Valsugana ho dato un occhio verso l'alto e rimane solamente qualche residuo nel fondo dei canaloni... se qualcuno fosse interessatolavioz ha scritto:Michelasso ha scritto:
Sarei interessato anch'io, ma solo se a settembre avrò raggiunto uno stato di forma decente...per cui ricordatevi di pubblicizzare sul forum vostre eventuali iniziative autunnali.
Anche a me interesserebbe un giro "al contrario" rispetto al solito...
Ma non farà un po' troppo caldo in questo periodo per queste quote (vabbé che è tutto a nord)?
Michelasso- Messaggi : 395
Data d'iscrizione : 27.03.12
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Ho dei dubbi sulla neve nella parte terminale...
lavioz- Messaggi : 38
Data d'iscrizione : 26.04.12
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
In alto veramente non rimane più nulla... gli accumuli stanno in basso, sul fondo dei canaloni dove hanno scaricato le valanghe Testimonianza diretta di venerdì scorsolavioz ha scritto:Ho dei dubbi sulla neve nella parte terminale...
Comunque ne riparliamo per fine agosto/settembre... l'aria dimessa di questi versanti, l'abbandono delle attività pastorali e la conseguente solitudine ben si concilia con l'atmosfera di attesa e di imminente riposo tipica del finire dell'estate. ciao!
P.S. scusate per la cena ma di settimana faccio veramente fatica a muovermi... siete alla Pria sabato mattina?
Ospite- Ospite
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
incasso...
niente pria, come avrai intuito...non ho seguito il post...
niente pria, come avrai intuito...non ho seguito il post...
lavioz- Messaggi : 38
Data d'iscrizione : 26.04.12
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
ieri ho commesso il più grande errore della mia vita... lasciando la fotocamera a casa Classica ravanata pomeridiana in Piccole Dolomiti, cosa vuoi che sia, solite visuali di mille altre volte, foschia... e invece ho trovato un'atmosfera da sogno e una giornata in montagna che credo ricorderò per un pezzo come esempio di giornata perfetta
Rubo da internet una foto di repertorio per descrivere il percorso: si tratta infatti del sentiero alpinistico del Vajo Scuro... punto di partenza la Gazza (rifugio C. Battisti 9 km sopra Recoaro) che con un percorso entusiasmante in un ambiente molto suggestivo porta a scavalcare costoni, forcelle e canaloni per infilare infine il Vajo vero e proprio fino a sbucare alti sul versante dell'Alpe di Campogrosso.
Qui saran state le 19, decido di allungare rientrando verso il Fumante incontro al sole che tramonta, dove trovo due ragazzi stremati che stanno provando l'ultra trail "Trans d'Havet". Percorriamo questo tratto assieme, scorgiamo il solito immenso branco di camosci alla forcella, ci salutiamo, perdo il sole mentre mi abbasso verso il rif. Scalorbi per poi ritrovarlo nella risalita del forcellino Plische. C'è parecchio movimento in giro nonostante l'ora tarda, e questo mi rincuora nel pensare che c'è ancora qualcuno che si attarda in giro per i monti. Traverso in discesa verso il Passo delle Tre Croci in un' atmosfera da sogno, con le ultime luci radenti sui morbidi pendii dei Lessini e il lontano Baldo. Al passo saluto tre ragazzi che si apprestano a passare la notte lì, senz'accorgersi che a nemmeno dieci metri da loro pascola un capriolo, poi ad infilare il buio giù per i ghiaioni verso la Gazza, dove arrivo all'auto con ancora un po' di luce (auto che avevo chiuso lasciando entrambi i finestrini completamente aperti... ma essendo una *giornata perfetta* ritrovo immacolati al loro posto autoradio, portafoglio, chiavi di casa etc... ).
Peccato non avere foto... rimarranno solamente queste righe a testimoniarlo! ciao!
Rubo da internet una foto di repertorio per descrivere il percorso: si tratta infatti del sentiero alpinistico del Vajo Scuro... punto di partenza la Gazza (rifugio C. Battisti 9 km sopra Recoaro) che con un percorso entusiasmante in un ambiente molto suggestivo porta a scavalcare costoni, forcelle e canaloni per infilare infine il Vajo vero e proprio fino a sbucare alti sul versante dell'Alpe di Campogrosso.
Qui saran state le 19, decido di allungare rientrando verso il Fumante incontro al sole che tramonta, dove trovo due ragazzi stremati che stanno provando l'ultra trail "Trans d'Havet". Percorriamo questo tratto assieme, scorgiamo il solito immenso branco di camosci alla forcella, ci salutiamo, perdo il sole mentre mi abbasso verso il rif. Scalorbi per poi ritrovarlo nella risalita del forcellino Plische. C'è parecchio movimento in giro nonostante l'ora tarda, e questo mi rincuora nel pensare che c'è ancora qualcuno che si attarda in giro per i monti. Traverso in discesa verso il Passo delle Tre Croci in un' atmosfera da sogno, con le ultime luci radenti sui morbidi pendii dei Lessini e il lontano Baldo. Al passo saluto tre ragazzi che si apprestano a passare la notte lì, senz'accorgersi che a nemmeno dieci metri da loro pascola un capriolo, poi ad infilare il buio giù per i ghiaioni verso la Gazza, dove arrivo all'auto con ancora un po' di luce (auto che avevo chiuso lasciando entrambi i finestrini completamente aperti... ma essendo una *giornata perfetta* ritrovo immacolati al loro posto autoradio, portafoglio, chiavi di casa etc... ).
Peccato non avere foto... rimarranno solamente queste righe a testimoniarlo! ciao!
Ospite- Ospite
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
quasi come me due sett fa ...alessandr ha scritto:
........., poi ad infilare il buio giù per i ghiaioni verso la Gazza, dove arrivo all'auto con ancora un po' di luce (auto che avevo chiuso lasciando entrambi i finestrini completamente aperti... ma essendo una *giornata perfetta* ritrovo immacolati al loro posto autoradio, portafoglio, chiavi di casa etc... ).
dopo aver compiuto la traversata di tre cime nel gruppo del Cavallo di Pontebba
chiusa la macchina, con i finestrini giu ma le chiavi son rimaste su ... in vetta
ritornato il giorno dopo a recuperarle al semplice costo di circa 4000 mt di disl in due giorni
Ad_adri- Messaggi : 1501
Data d'iscrizione : 21.05.12
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Bel giro Alessandro, non ti si ferma più!
LucaVi- Messaggi : 3780
Data d'iscrizione : 11.03.12
Località : Cimolais
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Ad_adri ha scritto:quasi come me due sett fa ...alessandr ha scritto:
........., poi ad infilare il buio giù per i ghiaioni verso la Gazza, dove arrivo all'auto con ancora un po' di luce (auto che avevo chiuso lasciando entrambi i finestrini completamente aperti... ma essendo una *giornata perfetta* ritrovo immacolati al loro posto autoradio, portafoglio, chiavi di casa etc... ).
dopo aver compiuto la traversata di tre cime nel gruppo del Cavallo di Pontebba
chiusa la macchina, con i finestrini giu ma le chiavi son rimaste su ... in vetta
ritornato il giorno dopo a recuperarle al semplice costo di circa 4000 mt di disl in due giorni
Tra tutti e due.....
AndreaVe- Messaggi : 3250
Data d'iscrizione : 11.03.12
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
alessandro ha scritto:... Traverso in discesa verso il Passo delle Tre Croci in un' atmosfera da sogno...
pensa, nella stessa giornata io invece ero al Passo Tre Croci, in un'atmosfera da incubo
partito alle prime luci dell'alba, ridiscendo nel primo pomeriggio trovando macchine parcheggiate anche sugli alberi, trovando grosse difficoltà a tirare fuori la mia dal parcheggio visto che nemmeno avevano lasciato libera l'uscita del parcheggio...
mork- Messaggi : 1446
Data d'iscrizione : 12.03.12
Età : 50
Località : Bolzano
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Dopo il crollo qualcuno ha ripetuto o ha notizia di ripetizioni dello "Spigolo Noaro" al pilastro NE del Vajo Stretto? Il crollo non ha interessato questa linea né (mi pare) il sentiero d'accesso, ma vista l'entità del distacco volevo informarmi prima... ciao!
Ospite- Ospite
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Non so quanti sanno che Eugenio Montale partecipò attivamente alla Prima Guerra Mondiale. Con il grado di sottotenente comandò una compagnia del 158° fanteria dalle mie parti, sul Pasubio, e precisamente in Vallarsa, l'incisione che dal vicentino scende a Rovereto. Proprio in quest'ultima cittadina, il suo reggimento fu tra i primi ad entrare il 3 novembre 1918.
A differenza di Ungaretti però, l'esperienza della guerra scorre via nella poetica di Montale senza lasciare traccia. Con una notevole eccezione però: Valmorbia, discorrevano il tuo fondo, poesia raccolta già nel fondamentale "Ossi di Seppia".
Con questo spunto letterario sabato abbiamo arrancato dalle parti del Pasubio, partendo proprio da questo paesino a pochi kilometri da Rovereto. Meta finale il Monte Corno di Vallarsa o Battisti, in ricordo dell'irredentista trentino che trovò nella selletta retrostante il monte la cattura. Qui è così: non puoi muovere passo in montagna senza inciampare clamorosamente nella storia. Terre di confine, da sempre: camminare è come sfogliare un libro di storia. Al minor fascino di queste montagne rispetto le più famose Dolomiti, si contrappone felicemente questa caratteristica. E complice magari una giornata meteorologicamente incerta, la scelta si rivela più che azzeccata.
Eugenio Montale:
Valmorbia, discorrevano il tuo fondo
fioriti nuvoli di piante agli àsoli.
Nasceva in noi, volti dal cieco caso,
oblio del mondo.
Tacevano gli spari, nel grembo solitario
non dava suono che il Leno roco.
Sbocciava un razzo su lo stelo, fioco
lacrimava nell'aria.
[Noi li abbiamo rivolti gli occhi al cielo: razzi che lacrimavano nell'aria non ce n'erano. In compenso uno splendido esemplare di aquila reale nei panni di Icaro...]
Le notti chiare erano tutte un'alba
e portavano volpi alla mia grotta.
Valmorbia, un nome e ora nella scialba
memoria, terra dove non annotta.
Dopo una sfiancante risalita per un sentiero verticale reso scivoloso dalla pioggia (una pista per l'esbosco probabilmente) ci si infila letteralmente all'interno del Corno di Vallarsa (in fondo all'inquadratura l'ex Malga Trappola, dove è murato uno splendido fregio datato 1926 in memoria di Cesare Battisti).
In un paese più civile del nostro un simile patrimonio artistico non sarebbe lasciato alla rovina (la firma dei reparti zappatori nelle viscere del Corno).
Malga Zocchi aperta verso la Valle dell'Adige. Aspettavamo l'entrata del Föhn, su questa valle perfettamente esposta a nord. Ma eravamo troppo in anticipo.
L'autunno estremamente mite in quota è la causa probabile dei colori un po' smorti di quest'angolo di Pasubio. I larici non hanno indossato quest'anno la loro casacca più bella.
Considero riuscita una giornata in montagna quando incontro per strada più selvatici che umani. Fino a questo momento eravamo 5-1 per noi. In discesa riescono a pareggiare!
Il sorpasso, molto elegante, dell'aquila...
La discesa è poi tranquilla (a parte un paio di ruzzoloni...) nel lariceto prima, per calare poi dentro i faggi... invano cercheremo un'osteria in Vallarsa per rifugiarci infine di nuovo al Passo.
A differenza di Ungaretti però, l'esperienza della guerra scorre via nella poetica di Montale senza lasciare traccia. Con una notevole eccezione però: Valmorbia, discorrevano il tuo fondo, poesia raccolta già nel fondamentale "Ossi di Seppia".
Con questo spunto letterario sabato abbiamo arrancato dalle parti del Pasubio, partendo proprio da questo paesino a pochi kilometri da Rovereto. Meta finale il Monte Corno di Vallarsa o Battisti, in ricordo dell'irredentista trentino che trovò nella selletta retrostante il monte la cattura. Qui è così: non puoi muovere passo in montagna senza inciampare clamorosamente nella storia. Terre di confine, da sempre: camminare è come sfogliare un libro di storia. Al minor fascino di queste montagne rispetto le più famose Dolomiti, si contrappone felicemente questa caratteristica. E complice magari una giornata meteorologicamente incerta, la scelta si rivela più che azzeccata.
Eugenio Montale:
Valmorbia, discorrevano il tuo fondo
fioriti nuvoli di piante agli àsoli.
Nasceva in noi, volti dal cieco caso,
oblio del mondo.
Tacevano gli spari, nel grembo solitario
non dava suono che il Leno roco.
Sbocciava un razzo su lo stelo, fioco
lacrimava nell'aria.
[Noi li abbiamo rivolti gli occhi al cielo: razzi che lacrimavano nell'aria non ce n'erano. In compenso uno splendido esemplare di aquila reale nei panni di Icaro...]
Le notti chiare erano tutte un'alba
e portavano volpi alla mia grotta.
Valmorbia, un nome e ora nella scialba
memoria, terra dove non annotta.
Dopo una sfiancante risalita per un sentiero verticale reso scivoloso dalla pioggia (una pista per l'esbosco probabilmente) ci si infila letteralmente all'interno del Corno di Vallarsa (in fondo all'inquadratura l'ex Malga Trappola, dove è murato uno splendido fregio datato 1926 in memoria di Cesare Battisti).
In un paese più civile del nostro un simile patrimonio artistico non sarebbe lasciato alla rovina (la firma dei reparti zappatori nelle viscere del Corno).
Malga Zocchi aperta verso la Valle dell'Adige. Aspettavamo l'entrata del Föhn, su questa valle perfettamente esposta a nord. Ma eravamo troppo in anticipo.
L'autunno estremamente mite in quota è la causa probabile dei colori un po' smorti di quest'angolo di Pasubio. I larici non hanno indossato quest'anno la loro casacca più bella.
Considero riuscita una giornata in montagna quando incontro per strada più selvatici che umani. Fino a questo momento eravamo 5-1 per noi. In discesa riescono a pareggiare!
Il sorpasso, molto elegante, dell'aquila...
La discesa è poi tranquilla (a parte un paio di ruzzoloni...) nel lariceto prima, per calare poi dentro i faggi... invano cercheremo un'osteria in Vallarsa per rifugiarci infine di nuovo al Passo.
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Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Questo vuol dire saper camminare
kala- Messaggi : 1669
Data d'iscrizione : 12.03.12
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Arrivo in ritardo... i colori più belli dell'autunno se ne sono già andati (o meglio... li ritrovi a terra), però qualcosa di suggestivo lo si ritrova ancora, complice anche l'autunno molto mite in quota (bestie ancora al pascolo a metà novembre non mi era ancora capitato di vederne).alessandro ha scritto:In attesa di scattarne qualcuna personalmente nel fine settimana come spero... qualche splendida immagine, soprattutto per chi come me è particolarmente legato a queste "terre alte", della Lessinia...
Giusto al confine tra le province di Vicenza e Verona, il piccolo altopiano di Campofontana e la Montagna delle Lobbie (dove si ritrova la più toccante opera religiosa della Lessinia, la Madonna delle Lobbie, una pietà alpestre scolpita su roccia risalente al XIX° secolo).
Nei pressi di Contrada Pagani, antico insediamento di lingua tedesca, e nucleo abitato stabilmente più elevato della Lessinia. Cercavano qualche inquadratura interessante verso le Piccole Dolomiti (con la prima neve) e la pianura (aspettavamo il tramonto), ma ad accoglierci al pomeriggio nuvole basse.
Atmosfera comunque suggestiva, nel provare ad indovinare i profili delle vacche e dei cavalli al pascolo, o a perdersi nei propri pensieri o nello scambiare due parole con la persona accanto.
La Madonna delle Lobbie.
Ancora nuvole (stratus nella classificazione nefologica )
Senza cavalletto due foto senza pretese dalla cresta verso la pianura: tra il perdersi nei refoli di nebbia ci ha sorpreso infine il buio ma anche il sorgere della Luna e di Venere...
ciao
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Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Belle la Madonna delle Lobbie, le nebbie e le due foto notturne, e anche le tue parole.
LucaVi- Messaggi : 3780
Data d'iscrizione : 11.03.12
Località : Cimolais
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Sono i miei "posti delle fragole" LucaLucaVi ha scritto:Belle la Madonna delle Lobbie, le nebbie e le due foto notturne, e anche le tue parole.
Ogni anno, a fine anno o quando ne sento il bisogno, salgo sempre su queste "mie" montagne a due passi da casa... per fare due conti con me stesso, per guardarmi indietro, per pensare al futuro... ciao
Ospite- Ospite
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Piccole Dolomiti in veste himalayana
Musico Errante- Messaggi : 328
Data d'iscrizione : 20.03.12
Località : Vicenza
Re: [Prealpi Venete Occidentali] varie ed eventuali...
Che spettacolo... quella del Fumante
Se in settimana scalda (basterebbero un paio di giorni) ci sono già le condizioni per una salita nel weekend
ciao!
Se in settimana scalda (basterebbero un paio di giorni) ci sono già le condizioni per una salita nel weekend
Bella cattura questa: altocumulus lenticularis duplicatusMusico Errante ha scritto:
ciao!
Ospite- Ospite
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